Drop Down Menu

giovedì 17 marzo 2011

Indian Wells: sembra un altro Gasquet... forse.

Buona Festa dell'Unità d'Italia a tutti, per chi ci crede e per chi è convinto che sia giusto celebrare i 150 anni di un Paese fondato sulla corruzione, la mafia, la raccomandazione e tante altre belle cose che caratterizzano questa malandata nazione. Chiusa parentesi e passiamo al tennis!

Nella giornata di Indian Wells giocata ieri, dedicata agli ottavi di finale, sono accadute cose strane: Gasquet ha battuto Roddick, Robredo purtroppo ha raggiunto i quarti e, pensate, Nadal ha sudato. Andiamo con ordine e partiamo dalla sorpresa più gustosa.

In passato abbiamo bistrattato e preso in giro Gasquet per la sua innata tendenza a perdere nei modi più originali, e siamo convinti che ci darà ottimi motivi per continuare a farlo, ma da qualche giorno Riccardino ci sta facendo davvero una bella impressione. Prima ha polverizzato Melzer, (l'austriaco è però la brutta copia di quello dello scorso anno) mentre ieri ha battuto Andy Roddick 6-3 7-6. Certo non è la prima volta che abbiamo visto Gasquet giocare alla pari con i migliori, ma nel secondo set abbiamo temuto che la situazione si dovesse evolvere come accaduto sempre in passato, ovvero nel perdere il tie-break per un nonnulla per poi precipitare nel baratro nel terzo e decisivo set. Invece ieri niente, tie-break giocato quasi in scioltezza, a testa alta, altezzosità e meritato passaggio ai quarti di finale. La teoria più probabile riguardo al suo cambiamento è che Grosjean e Piatti un giorno l'abbiano tramortito con una mazzata alla testa fino a fargli perdere la memoria. Una volta ripresosi gli hanno raccontato che lui era il numero uno al mondo ed era noto per essere il bulletto di turno che non aveva paura di niente. Non c'è altra spiegazione. Certo ora avrà Djokovic, vincitore sull'amicone Troicki con un solo game perso (match orripilante sul quale non c'è davvero nulla da dire se non che Viktor è riuscito a spaccare una racchetta sulla coscia, dal min. 3'50), e temiamo che per il francese sarà la fine della corsa. In caso contrario siamo pronti a celebrarlo come nemmeno a Costa do Seppi.


Quella di ieri non è stata però giornata solo di belle notizie. Lo spagnolo di scorta Tommy Robredo ha infatti vinto il match contro l'altrettanto inguardabile Sam Querrey 6-1 6-3 guadagnando i quarti di finale, dove, come ci auguriamo, verrà probabilmente preso a pallate da Juan Martin Del Porto, tornato quasi quello dei bei tempi. Della sfida tra l'iberico e lo yankee non abbiamo visto nemmeno un frame per non rovinarci la cena, mentre quella tra Del Potro è Kohlschreiber è stata piuttosto combattuta, con il tedesco che ancora una volta ha dimostrato di potersela giocare anche con i migliori. Onore a lui nella speranza scali la classifica emergendo da quell'orribile 35° posto che a nostro avviso gli calza ben poco.

E oltre allo spagnolo di scorta è passato anche lo svizzero di scorta, quello brufoloso e con gli addominali pronunciati. A farne le spese è stato Tomas Berdych, bravo a vincere il primo set ma troppo fumoso e distratto nei parziali successivi, vinti con un certo carattere da Duplo-Man, apparso voglioso di prendersi l'ennesima stesa dal suo compatriota nei quarti di finale. Vedremo come deciderà di perderà questa volta. E veniamo quindi al compatriota Ruggero che, come previsto ieri, avrebbe giocato in controllo della situazione. Così è stato. Certo, non avrà passato sicuramente bei momenti quando trovandosi a servire per il set nel primo parziale si è trovato 6 pari, fatto sta che poi una volta arrivato al tie-break, ha svolto il suo compitino pulito e purtroppo per l'americano non c'è stato niente da fare. Il secondo set è andato di conseguenza e si è chiuso 6-3 per Federer. Harrison è bravo, niente da dire, la prova contro lo svizzero è stata sicuramente più che sufficiente per l'età che si ritrova. Oltre ad avere potenza e tecnica da fondo, spesso si butta avanti e ha un buon braccio a rete. L'istinto è offensivo. Ci piace. Se non si perderà nel cammino, ce lo ritroveremo spesso in TV, ma anche tra i primi 10 a breve.

Dulcis in fundo arriviamo al numero uno del mondo, Nadal. Dopo aver passato due turni col solo disturbo di essersi dovuto scomodare dalla poltrona e mettere in pausa la Playstation, ieri finalmente ha tolto fuori qualche goccia di sudore e ci ha rivelato che la sua condizione non è di certo splendida. C'è sicuramente da prendere in considerazione il fatto che Devvarman è stato sottovalutato e quindi lo spagnolo è partito molto blando, ma la miriade di errori gratuiti di Rafa sono un campanello d'allarme non indifferente. Dopo essere partito con handicap di un break, sul più bello è riuscito a riprendere le redini della situazione e chiudere il primo set 7-5. Nel secondo dopo essersi riposato e aver fatto il minimo indispensabile per stare dietro l'indiano, ha piazzato il break decisivo e con un 6-4 si è portato il match in casa. Per lui una vittoria sì, ma con tanti rischi e, se proprio vogliamo dirla tutta, non ha ancora incontrato un avversario degno. Oggi due quarti, Robredo-Del Potro e Karlovic-Nadal. Qua potete vedere la situazione del tabellone aggiornata seriamente!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

10 e lode per il primo paragrafo , parole sante .

Enrico

Lucky Loser ha detto...

Non potevamo non rendere omaggio

Posta un commento