Sono passati poco più di due mesi dall'inizio della stagione e probabilmente è un po' presto per fare dei bilanci, ma a noi di Controbreak andava di parlar male di qualche tennista per cui, in attesa del primo Master 1000 della stagione a Indian Wells, ecco a voi un piccolo sunto di quello che è stato finora il 2011 dei principali giocatori del circuito.
I top ten
Rafael Nadal. Il suo 2011 è stato segnato dall'infortunio alla coscia patito durante il match di quarti di finale agli Australian Open contro David "le pijo tutte" Ferrer. Dopo quella sconfitta, della quale ci assumiamo in pieno la responsabilità, è rientrato in Davis, ma la partita contro il seppur talentuoso Bemelmans non è indicativa per giudicare il suo attuale stato di forma, lo aspettiamo nei 1000 americani.
Roger Federer. Dopo aver chiuso in bellezza il 2010 vincendo il Master in questo 2011 è stato tramortito per due volte da Novak Djokovic, che lo ha liquefatto nella semifinale degli Australian Open e nella finale di Dubai. Non sta giocando malissimo, ma forse le sconfitte con il serbo rappresentano un primo piccolo passo verso il viale del tramonto. Attendiamo smentite negli Stati Uniti, dove speriamo non venga accompagnato come al solito dalla sua spaziosa moglie.
Novak Djokovic. E' l'autentico mattatore di questo primo scorcio di stagione. E' ancora imbattuto, ha vinto in Australia e a Dubai e l'interrogativo che ci poniamo è: durerà? Non è necessario, niente contro il serbo ma a noi i domini non sono mai piaciuti, ci annoiano, abbiamo bisogno di vedere il sangue per divertirci, anche di quello del serbo.
Robin Soderling. A proposito di sangue... Lo svedese, sotto la guida di Claudio Pistolesi anche se Supertennis non vuole ammetterlo, ha vinto tre tornei in due mesi: Brisbane, Marsiglia e Rotterdam, scalzando dal quarto posto quel simpaticone di Andy Murray. Questi successi hanno interrotto la lunga scia di omicidi che si lascia di consueto alle spalle, anche se occorre dire che le vittorie sono arrivate in tornei nei quali i primi tre erano assenti, in America, dove si presenterà con la motosega nuova, avremo qualche dato in più per comprendere le sue reali ambizioni.
Andy Murray. Ha perso la finale in Australia regalandoci lacrime di commozione. E' un campione, questo è fuori discussione, ma a noi i giocatori come lui, che sfruttano il talento per giocare in modo indegno, non ci entusiasmano, quindi il fatto che non riesca a vincere uno Slam ci rallegra le giornate. Speriamo continui così, per lui e per la simpatica madre. Ma questo la sogna soprattutto la Sony che non perderà un suo fedele acquirente.
David Ferrer. Purtroppo ha vinto già due tornei, Auckland e Acapulco, più la semi in Australia. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Murray: è un campione, e sicuramente si è fatto un mazzo così per arrivare dov'è, ma non ci piace. Stop. Il terraiolo se la cava alla grande anche sul veloce, per questo potrà essere la mina vagante dei 1000 americani, speriamo esploda e si volatilizzi.
Tomas Berdych. Inizio d'anno senza infamia e senza lode. Per lui due semi, a Chennai e a Dubai. E' in grado di regalare qualche bella impresa così come è bravo a perdere come nessun altro riesce a fare (vedi Davis). Per il momento è rimandato... a Costa do Seppi 2011.
Andy Roddick. Ha vinto a Memphis una finale assurda contro Raonic. Assurda perché l'americano ha avuto pazienza da vendere contro il canadese rivelazione dell'anno, chiudendo al terzo, dopo essere stato massacrato ad ace, con il punto più bello visto finora nella stagione. E a proposito di ace, pochi giorni fa ha perso il record di servizio più veloce della storia, detenuto dal 2004 con 249,5 km orari. A fregarglielo è stato Ivo Karlovic, con questa saetta. A Miami difende il titolo e quindi parecchi punti, vedremo cosa sarà in grado di combinare. In caso di insuccesso il mondo del cinema lo attenderà a braccia aperte e infatti lo vedremo già dal prossimo film con Adam Sandler (e quindi difficilmente decente), forse il primo vero risultato dell'anno.
Fernando Verdasco. Celebriamo con gioia il momento di crisi dello spagnolo nella speranza esca definitivamente dai top ten. Ha iniziato male questo 2011 con un unica eccezione, la finale di San José persa contro Raonic, sconfitta che ci ha provocato non poca soddisfazione, come la conferma del canadese due giorni dopo al primo turno di Memphis sempre contro il modello CK testa di serie numero due. Continua così!
Jurgen Melzer. L'austriaco un po' matto ha iniziato maluccio. Per lui ottavi in Australia e quarti a Marsiglia in questa prima parte di stagione. Tra qualche mese dovrà difendere punti importanti al Roland Garros, nel frattempo deve pensare a immagazzinarne altri se vuole restare tra i primi dieci. Nonostante a volte sia lo scemo di turno, a noi il suo gioco piace, e la sua psiche che forse ha qualche problema...
Le piacevoli sorprese
Milos Ranoic. Il ventenne canadese ha stupito tutti issandosi, da qualificato, fino agli ottavi degli Australian Open, dove ha perso da Ferrer (e che palle...). Acquisita la giusta fiducia ha poi portato a casa il primo torneo della carriera a San José per poi rischiare il bis a Memphis, dove solo un grande Roddick è riuscito a fermarlo. E' in assoluto la rivelazione di questo primo scorcio di stagione. Grandissimo servizio, gioco d'attacco e qualche problemi a rete da risolvere. Una cosa è certa, i top 5 adotteranno ogni tipo di scongiuro per non vederselo nel loro cammino almeno nei tornei che contano. E' il tennista del futuro? Speriamo.
Aleksandr Dolgopolov. Santo subito. In Australia ha fatto piangere nientemeno che Robin Soderling, rischiando di essere trucidato a colpi d'accetta. Poi è volato in Sudamerica per il mini-circuito di tornei sulla terra, dove ha raccolto la finale di Costa do Sauipe, persa contro Almagro, e la semi ad Acapulco, dove è stato battuto da Ferrer. Maledetti spagnoli. Lo aspettiamo con ansia nel cemento americano sperando che faccia cadere numerose teste. Il suo gioco ci piace e non poco, quando la palla si trova dalla sue parti non sai mai dove la possa mandare, e il bello è che non lo sanno neanche i suoi avversari e forse nemmeno lui. Spettacolo puro.
Le delusioni
Non ci andava anche oggi di parlare male di Gulbis e Gasquet (anche se il francese almeno la semi a Dubai l'ha giocata), per cui questa sezione la lasciamo in bianco. Attendiamo quindi con ansia i prossimi tornei nei quali sapranno senz'altro darci ottimi motivi per insultarli pesantemente.
Gli italiani (non ci credono)
Fabio Fognini. Un po' sfigatello con i primi turni nei tornei di gennaio, anche se in Australia contro Nishikori avrebbe potuto fare qualcosina in più. E' andato in cerca di gloria nei tornei sudamericani dove ha giocato la semifinale di Santiago contro quel simpaticone di Robredo, partita finita come tutti sappiamo. Poi ha raccolto giusto un paio di secondo turni, entrambi lottati e persi contro Montanes e Wawrinka. Avremmo preferito lottati e vinti, anche lui supponiamo! Per il momento rimandato, speriamo esploda nei tornei europei sul rosso dal prossimo aprile.
Potito Starace. Sulla soglia dei trent'anni corre lotta, suda e gioca anche bene. Peccato alle volte perda partite che potrebbe vincere, vedi la semi a Santiago contro Giraldo. Merita tutti gli elogi del mondo, ma sapere che il miglior italiano nel ranking Atp è appena numero 47 ci fa capire lo stato di salute del nostro tennis al maschile. Comunque sia, tanto di cappello e che continui così a lungo.
Andreas Seppi. Dopo aver iniziato l'anno con un EVENTO ha disputato gli Australian Open andando a un passo dal successo (secondo turno e a casa!). Si è poi rifatto trionfando osannato dal pubblico al Challenger di Bergamo (non propriamente Wimbledon). L'ultima perla ce l'ha offerta a Dubai, dove avanti 6-3 4-2 nel primo turno contro Petzschner è riuscuto a perdere al terzo. Complimenti.
Filippo Volandri. Zitto zitto sta risalendo un po' la china, grazie a un paio di turni passati in Sudamerica. Non ci dobbiamo aspettare molto altro ma magari un exploit (ovvero tre turni di seguito) nella terra europea in primavera potrebbe anche farlo. Ma anche no.
Questo il nostro mini-bilancio, abbiamo tralasciato volutamente altri tennisti come Monfils, Wawrinka, Cilic, Tsonga, Simon ecc. perché non ci andava più di scrivere fesserie, quindi accontentavi e continuate a seguirci!
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