Salve a tutti, cari adepti. Si è conclusa la seconda giornata di terzo turno a Miami e le sorprese non sono mancate, ma nemmeno la pioggia che ha osato interrompere a metà (7-6 4-6 2-3 di puro spettacolo) le gesta di Dolgopolov, costretto a rimandare ad oggi la fine della sua opera di divulgazione del verbo. Oltre a tutto questo, non si è sentita nemmeno l'assenza delle minchiate dell'organizzazione che, dopo aver rotto le palle con un programma partito dal mercoledì (ancora un po' e partiva dalle semi di Indian Wells) e quindi seguito dalla TV solo da metà secondo turno, oggi ha deciso di far giocare tutti gli ottavi così si finirà a notte fonda e il vincente tra Dolgopolov e Tsonga sarà costretto a farsi quasi due partite in giornata. Tra l'altro potranno stare tranquilli perché avranno uno che si stanca molto facilmente: Nadal, che ieri nel derby spagnolo contro Lopez si è imposto con un doppio 6-3 e ha guadagnato il match point col nastro più clamoroso della storia del tennis. Feliciano si è messo a ridere per quanto è stato assurdo, ma con i nostri potentissimi mezzi siamo riusciti a leggergli il pensiero e questo è stato il risultato "Meglio che la prendo a ridere altrimenti salto la rete e gli spacco la racchetta nei denti". Per niente criptico.
Berdych ha tremato, e non poco, contro Berlocq; l'argentino ha portato il ceco a due set lunghi vinti alla fine da Tomas 7-6 7-5. E' un risultato che comunque ci serve per notare che Berdych è il solito distratto, ma quando serve è presente, infatti ha vinto quei 3/4 punti essenziali per portare a casa la partita. La classica arma del top ten. Il problema è che arrivato ai quarti non si può pretendere di campare così. Per sua fortuna lo attenderà la prima sorpresa del giorno Mayer che ha liquidato, per nostra gioia, Almagro in tre set 6-1 3-6 6-1. Essendoci il suddetto spagnolo in campo non abbiamo visto nemmeno un picosecondo di partita e non pensiamo di aver sbagliato.
Federer, boccheggiante per l'afa, ha fatto praticamente lo stesso di Berdych, si è giocato i punti importanti contro un Monaco pigliatutto, probabilmente già gasato per la terra incombente. Lo svizzero si è portato a casa la partita in due set vinti 7-6 6-4 e ora affronterà la super sorpresa del torneo: Olivier Rochus. Il piccolo-grande belga che, dopo aver perso contro Youzhny 6-1 il primo set, non ha perso le speranza, da buon operaio del tennis ha svolto il suo lavoro certosino aggiudicandosi gli altri due parziali 6-3 6-3 e quasi in lacrime ha salutato il pubblico. Probabilmente piangeva anche perchè già sapeva la fine che farà contro lo svizzero.
Simon tra un'interruzione e l'altra per pioggia è riuscito a portare a casa la partita contro Cuevas in tre set 4-6 6-1 6-2, mentre Janko Gattuso, nella gara di testate contro Petzschner, ha avuto la meglio e con un doppio 6-3 ha portato a casa il match e anche la racchetta frantumata del tedesco che a dirla tutta ha alternato perle di rara bellezza a stupidaggini senza tempo, per non parlare del rovescio tagliato anestetico nell'attesa dell'errore dell'avversario. Ha meritato di tornarsene a casa.
Due giorni fa invece si sono giocati i match della parte bassa di tabellone, ma c'è stato poco di che entusiasmarsi. Ferrer ha vinto facile (6-4 6-2) come da copione su Devvarman, che ovviamente ha deciso proprio sul più bello di prendersi la vacanza. Granollers ha avuto pazienza e ha battuto Llodra per sfinimento in tre lunghi set 7-5 3-6 7-5. Poche le sue speranze contro David "piglio tutto" Ferrer. Isner, in lieve ripresa, ha fatto fuori il Dolgopolov tarocco, Alex Bogomolov jr, in due set 6-2 7-6. Djokovic ha piallato 6-2 6-0 un Blake vacanziero e in premio ha ricevuto il discepolo Troicki impossibilitato per contratto a battere Nole. Viktor ha buttato fuori Querrey in tre set abbastanza sudati 7-6 3-6 7-5.
Dulcis in fundo, il big match Del Potro-Soderling, non solo ha avuto un vincitore senza arti amputati e folle insanguinate, ma una netta supremazia dell'argentino che è riuscito a non far fiatare lo svedese. A fine partita Robin non ha nemmeno avuto la forza di minacciare di morte l'avversario che senza lasciargli speranze l'ha letteralmente annientato a suo di traccianti in due set veloci 6-3 6-2. L'argentino è seriamente pericoloso per tutti.
Come dicevamo in precedenza, oggi giornata di ottavi (tutti) che seguiranno alla conclusione del match tra Dolgopolov e Tsonga. QUI il riassunto perfetto della situazione a Miami. E' tutto, buon tennis!
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