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domenica 22 aprile 2012

E' ancora Monte Rafael: Djokovic annientato sulla palude monegasca

Si è interrotta la collezione di piattini che Djokovic ha sadicamente rifilato a Nadal nelle ultime 7 finali. Il maiorchino ha "fatto notizia" battendo finalmente il suo peggior incubo Nole, non in un torneo qualunque, ma a Monte Carlo, feudo ormai spagnolo e intoccabile. Nel principato monegasco suona quindi per 8 anni la solita musica e sarebbe anche ora di cambiare disco! Sappiamo benissimo che ora i tifosi dello spagnolo saranno in totale estasi, abbandonati da ogni spiraglio di obiettività, e sappiamo anche che non gradiranno certo il resto di questo post. Pazienza, non ci paga nessuno per essere di parte, noi scriviamo quello che vediamo. Il punteggio è senza dubbio schiacciante, ma la realtà dei fatti è che Nadal non ha per niente vinto conducendo il carro dall'inizio alla fine e piallando il serbo senza farlo fiatare come recita il 6-3 6-1. E' sicuramente sempre stato in vantaggio nel punteggio e non ha mai sofferto, è risultato il solito spagnolo instancabile, corridore e pigliatutto,  spesso baciato dalla fortuna (perso il conto delle stecche mandate in campo), capace di chiudere il punto quando strettamente necessario farlo, ma nella maggior parte dei casi omaggiato dall'errore gratuito dell'avversario, che come sempre capita all'ennesimo vincente rimandato in campo perde la pazienza e sbaglia.

All'inizio della sua carriera poteva incuriosire, appassionare, esaltare. All'inizio però. Vederlo oggi vincere per 8 anni di seguito un torneo, monopolizzare la terra battuta, dare per scontati decine e decine di tornei sul rosso in questi anni, ha abbastanza stancato. Certo oggi dall'alta parte del campo c'era uno che ha monopolizzato un anno intero, ma se la matematica non è un'opinione 8 è molto maggiore di 1. Sulla finale c'è poco da dire, Djokovic praticamente non era in campo, la sua pazienza è stata pari a zero e su questa palude lentissima, che ha permesso a Nadal di recuperare qualunque colpo che su una superficie normale sarebbe stato un vincente, non poteva di certo andare in modo diverso. 6-3 6-1 per una partita che ha entusiasmato solo i tifosi del maiorchino, ormai forse estasiati più dal fatto di poterlo finalmente rivedere alzare la coppa, che non per come ha giocato.

Ma a conti fatti Djokovic ne è uscito veramente ridimensionato? No, assolutamente, oggi ha solo dimenticato di scendere in campo e la prossima volta, con la mente più libera (non dimentichiamo che tre giorni fa gli è morto il nonno a cui era molto legato) sicuramente non ci penserà due volte a prendersi la rivincita. Se poi la mettiamo sulla classifica, è ancora meno battuto perché si è preso 600 punti belli puliti, mentre Nadal ha solo pareggiato un risultato, quindi uno zero tondo tondo, e tutto questo lo spagnolo lo sa benissimo. Certo perdendo oggi avrebbe forse messo in discussione la sua seconda posizione a favore di Federer... no dai basta, non ricominciamo per favore! Non ne usciamo da questi tre nomi. Manca solo ritorni che Murray ed è veramente il momento per prenderci qualche anno di pausa in attesa che spariscano. In alternativa, inventassero almeno una bella pillola per farci addormentare tutto il tempo della terra rossa (e blu) non sarebbe male.

Mentre sorvoliamo a pie' pari la sconfitta delle azzurre in Fed Cup, vi rimandiamo alla prossima settimana con altri tornei sempre in terra battuta, Bucarest e Barcellona. Nell'ATP spagnolo ci sarà anche il cyborg e non giriamoci troppo attorno con scaramanzie da quattro soldi e ginocchia doloranti: i match che lo separano al momento in cui alzerà il trofeo sono solo pura formalità. Si pensi che dovrebbe contrastarlo Murray... ok, vamos, dategli la coppa e risparmiamoci questo film già visto.

5 commenti:

Franco1976 ha detto...

solo Montecarlo può vincere....

Walk Over ha detto...

Eh no, mi sa che se Djokovic commette gli stessi errori di oggi anche nei prossimi tornei sulla terra ci sorbiamo Nadal fino al Roland Garros.

Anonimo ha detto...

Lungi dall'esser "nadaliano" ed a mia volta saturo del monopolio pallettaro, trovo difficile disconoscere i meriti odierni dello spagnolo, il quale, smisuratamente implementato il rendimento al servizio e ritrovata un'incisività impressionante con l'uncino (più in generale una più consona lunghezza di palla), ha a mio avviso smembrato una versione media del serbo, in maniera ancor più netta di quanto il severo punteggio (6-3 6-1) lasci intendere.

Quanto al glutineallergico teatrante (che ad ogni "stecca" del mutanda ha fatto seguire il dovuto corredo di ebeti sorrisi sarcastici e plateali sbracciate di sottolineatura), mi domando se e quando si potrà argomentare su sua una sconfitta, senza l'ausilio degli alibi (fisici, alimentari o psicologico-motivazionali) sistematicamente negati agli altri protagonisti del "circo" verso i quali, al primo mezzo crampo, si riversa ilarità mista ad infastiditi dubbi e sospetti.

In fin dei conti, ancorchè in (comprensibilmente) non ottimali condizioni emotive, il leader della classifica mondiale aveva da poco disposto piuttosto agevolmente di un tennista dotato (e per una volta mentalmente "centrato") come Berdych, certificando l'affidabilità sufficiente per reggere il confronto con "Dead man walking" Nadal.

Ciao e grazie per l'attenzione.

Stefanello Leconte.

Pink Clay ha detto...

A prescindere dal mio essere chiaramente di parte a favore di Djokovic, non posso che essere d'accordo con la vostra analisi: la partita di oggi ha avuto come unico pregio quello di avermi lasciato il resto della domenica libera per fare altro (avevo già preventivato di stare incollata allo schermo almeno fino alle 18). Non me ne vogliano, infatti, i seguaci del Vamoss-movimento, ma la partita, più che vincerla Nadal, l'ha regalata Nole.
Ciò detto, forse la terra blu di Madrid potrebbe forse essere la vera incognita per spezzare la monotonia del Rafa-dominio su questa superficie: pare, infatti, che sia più veloce del classico rosso e non per altro Rafa è in totale paranoia per il fatto di doverci giocare.
Ultimo appunto sempre a proposito di terre arcobaleno: quest'anno al Roland Garros debutta, seppure per un solo giorno, la terra rosa (che gli inglesi chiamano come la sottoscritta, alias Pink Clay)..
ciao e continuate così, siete grandissimi.

Walk Over ha detto...

Stefanello: non abbiamo minimizzato il successo di Nadal, lo spagnolo ha giocato benissimo, ma come tu stesso scrivi ieri è stato agevolato dalla presenza della versione media del serbo, sprovvisto di servizio e rovescio come ultimamente mai gli era accaduto. Tant'è che lo spagnolo ha giocato in modo più entusiasmante tutte le altre volte che ha perso e non c'è bisogno di rimarcarlo noi per notarlo

Per quanto riguarda le argomentazioni in favore del serbo, abbiamo solo messo tra parentesi il fatto che a nostro avviso psicologicamente non fosse al meglio. In passato non abbiamo mai cercato di giustificare una sua sconfitta, e quando abbiamo potuto abbiamo riservato anche per lui i nostri consueti commenti ironici. Però se ci pensi, da quando questo blog è nato, Djokovic avrà perso si e no 6/7 partite, difficile quindi trovare occasione per prenderlo in giro.

Infine, come già abbiamo scritto a inizio post, nessuna ci paga per essere di parte, cerchiamo di raccontare solo quello che vediamo. Se poi certe cose vengono interpretate come segno di simpatia o antipatia nei confronti dell'uno o dell'altro pazienza. Ah, e comunque disporre di Berdych è diverso dal disporre di Nadal, ieri tutt'altro che "Dead man waliking", come erroneamente avevamo previsto.

Pink Clay. Grazie sempre per i complimenti, troppo buona. Sicuramente Djokovic ha avuto un ruolo importante nella sconfitta di ieri, però non esageriamo nel dire che l'ha regalata. A Nadal va riconosciuto il merito di aver sfruttato alla grande il momento, e di essere tornato forse quel fenomeno sulla terra che tutti conoscevamo. Per quanto riguarda la terra blu d'accordissimo con te, dovrebbe essere un pizzico più veloce rispetto alla terra normale, e per questo è sgradita a Rafa, strano però che proprio in casa gli abbiano giocato uno scherzo del genere. Certo la terra blu e la terra rosa proprio ci mancavano, ora ci attendiamo che qualcuno abbia l'idea di farla gialla e fuscia e saremo al completo!

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