Giornata con qualche piccola sorpresa quella vissuta oggi all'ombra del Principato. La prima, lieta, è giunta in tarda mattinata, quando uno spettacolare Tomas Berdych, sceso in campo con tutti i neuroni al posto giusto, si è disfatto in tre set di Andy Murray dopo quasi tre ore di partita e con il punteggio di 6-7 6-2 6-3. Dopo aver fatto la ola da soli nel nostro soggiorno per festeggiare, abbiamo cercato di capire i motivi di questo piacevole risultato. Semplice. Il ceco ha giocato benissimo, ha piazzato vincenti appena ha potuto e non si è lasciato imbrigliare dalla solita tattica pallettara di Murray, che oggi a dire il vero si è anche prodotto in qualche piacevole punto soprattutto nelle palle break del primo set, in particolar modo con il drop, tanto da farci pensare che anche lo scozzese fosse entrato a far parte della setta del Guru (pensato solo per qualche frazione di secondo ovviamente, poi ci siamo fustigati col cilicio per aver osato farlo). L'allievo di Lendl, che qui vediamo nella sua espressione più simpatica mentre osserva il suo pupillo perdere, ha commesso una lunga serie di errori per lui inusuali, tanto da meritare ampiamente la prenotazione aerea anticipata per il rientro a casa. Niente Murray-Djokovic quindi, come i tifosi più incalliti di Nadal speravano ardentemente.
E veniamo proprio al maiorchino, che ha risolto in due set la pratica Wawrinka, qui in versione Bolshoi. Dopo il consueto break in apertura di set, il cyborg ha avuto un attimo di appannamento regalando il controbreak a Duplo-Man, ma lo svizzero ha avuto un impeto di compassione sul 5 pari e ha gentilmente concesso un'altra volta il servizio per perdere definitivamente il primo set. Complimenti. Nel secondo parziale altro break in apertura per lo spagnolo, che ha vissuto di rendita fino al conclusivo 7-5, 6-4. Insomma, solito film dei match di Nadal con la solita sceneggiatura. Non abbiamo sottomano le statistiche, e non sappiano nemmeno se esistano, ma il numero di match che lo spagnolo inizia strappando il servizio al suo avversario per poi vincere di rendita facendo il minimo indispensabile negli altri game è qualcosa di incredibile. Tra tutti i signorotti, giocatori e non, che vantano di essere acuti non c'è nessuno che se n'è accorto o l'ha fatto presente. Morale della favola Rafa, quando gli avversari sonnecchiano a inizio partita, lui la sta già vincendo e si rilassa (si fa per dire) dopo. Ecco svelato l'arcano sul perché non sembra più il solito Nadal di sempre.
Per vedere uno che ha forse capito tutto del cyborg, tanto da farlo tremare costantemente, dovremmo attendere fino all'eventuale finale contro Djokovic, sempre però che il serbo batta Berdych. Oggi Nole (qui anche lui in versione danzereccia) ha passeggiato contro Haase, che somiglia sempre più pericolosamente a Guga Kuerten (di viso, sia chiaro), soffrendo appena appena solo nel primo set. Nadal invece in finale dovrebbe andarci in carrozza, come avevamo già preventivato in sede di presentazione del torneo. Domani giocherà contro Gilles Pong Simon, che oggi ha sconfitto un insopportabile e sprecone Tsonga. Si sa, il francese di Le Mans è umorale, a volte gioca da Dio, altre se non fosse così grosso verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi. Ecco, oggi era una di queste. Il neurone è rimasto nella sacca a far compagnia alle racchette, visto che almeno così non si sente solo come nella testa di Tsonga, per cui il transalpino non è riuscito a esprimersi al meglio. Nel primo set è partito sotto 3-0 (bravo!), ha recuperato, ma con un repentino attacco di compassione ha deciso di cedere il parziale al suo avversario 7-5. Nel secondo sembrava che le cose potessero rimettersi in sesto, con un bel break in apertura, ma il pugile ha nuovamente dato sfogo al suo repertorio di vaccate e ha cortesemente regalato al suo amico Simon tutto il match. Chapeau.
Domani avremmo quindi Djokovic-Berdych, con favorito il serbo ma occhio a Tomas che è in forma, e Nadal-Simon, alla cui ora troveremo senza dubbio altro di meglio da fare come un po' di uncinetto o un corso online di burlesque, visto che a quanto pare va di moda.
Due parole infine sulla Fed Cup. Sabato inizia la sfida tra Italia e Repubblica Ceca, che verrà aperta da Schiavone-Safarova. A seguire Kvitova-Errani e poi domenica match invertiti e l'eventuale doppio. Anche se, ma è solo una nostra impressione, nel bene o nel male, al doppio non ci si arriverà.
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