Drop Down Menu

domenica 29 aprile 2012

Prima finale ATP in carriera per Fabio Fognini, a Barcellona un classico Nadal-Ferrer

E bravo Fabio. Abbiamo sempre sostenuto che Fognini fosse un giocatore in grado di lottare per una posizione più onorevole di classifica, ma vuoi per il carattere un po' altalenante, vuoi per gli infortuni, il ligure, salvo il Roland Garros dello scorso anno, ancora non era riuscito a dimostrare a pieno le sue buone capacità. Finalmente è arrivata la prima finale in un torneo ATP, il 250 di Bucarest, che va bene non sarà Roma o Montecarlo, ma per iniziare non guasta. Ci è arrivato sfruttando un buon tabellone, cosa che non capita spesso agli italiani, bravissimi a complicarsi la vita da soli come nessun altro. Ieri ha battuto la meteora Attila Balazs, ungherese di 24 anni che ancora non abbiamo capito se abbia tolto dal cilindro il torneo della vita e se sia un tennista in ascesa. La posizione occupata nel ranking, #450, ci fa propendere per la prima ipotesi, soprattutto dopo averlo visto giocare la semifinale contro l'azzurro. Fognini l'ha schiantato, 6-3 6-1, mandandolo a fare il "flagello di Dio" da un'altra parte.


Oggi quindi finale contro Gilles "le pallettaire" Simon (vincitore in semi 7-5 6-2 contro Bachinger), e ci sarà da soffrire se si vuole sperare in un buon risultato. Gli H2H non dicono nulla di buono, con 3 incontri a zero per il francese e un solo set vinto dall'azzurro (proprio a Roma nel 2009), inoltre siamo ben coscienti del fatto che contro un giocatore "corro e riprendo tutto" come Simon, Fognini possa facilmente perdere la pazienza. Ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, alle 14 di oggi vedremo come andrà a finire, ovviamente in diretta su Supertennis, per cui "accendete la passione" e ricordatevi che il movimento sprizza sapete oramai cosa.

A Barcellona invece "el clasico" epilogo Nadal-Ferrer. Che il maiorchino andasse in finale non lo poteva dubitare nessuno, a parte quelli che ignorano totalmente le dinamiche di questo sport, o quelli che tifano in maniera talmente accorata Rafa da aver paura di vederlo perdere contro Farah o Tipsarevic. Ah, a volte le due categorie coincidono. Ieri il cyborg ha umiliato per l'ennesima volta un compassionevole Verdasco: nel primo set gli ha regalato un uovo di Pasqua in ritardo, mentre nel secondo gli ha permesso di giocare un pochino lasciandogli 4 game di cortesia. Il madrileno faceva quasi tenerezza, anzi, togliete il "quasi". Si sbatteva, correva, cercava di spingere senza capire di star giocando contro un muro che rimandava indietro al doppio della potenza. Ben più incerta è stata l'altra semifinale, quella giocata tra Ferrer e Raonic. Dopo il successo su Murray (delizioso), pensavamo che il canadese fosse addirittura pronto per fare il salto di qualità e provare a battere uno dei principi della terra rossa, ma pur lottando è riuscito solo a guadagnare due tie-break, nei quali l'esperienza e la caparbietà di "pijo tutto" Ferrer hanno avuto la meglio. Milos deve ancora crescere, ma durante questo torneo si sono visto importanti progressi nel suo gioco sul rosso, basti solo pensare al misero modo con cui ha perso da Montanes a Monte Carlo e come ha tenuto testa a David in semi.

Nadal quindi oggi vincerà per la 258esima volta il Conde de Godò, nonostante i dolori al ginocchio, l'unghia incarnita, lo scarso allenamento e l'erpes al labbro, e Ferrer dovrà lottare per essere compatito nel post-match. Emozionanti i tornei sulla terra quando c'è Nadal vero? Non sai proprio mai come andrà a finire.

0 commenti:

Posta un commento