Sarà perché siamo un po' tutti appesantiti dal week-end pasquale, sarà perché l'arrivo della terra, come il cambio di stagione, ci rende tutti sbandati, ma questa settimana il tennis fatica a decollare. Gli ATP della settimana, Houston e Casablanca, contentini in attesa di Monte-Carlo, hanno un livello di noia epico e appassionano quanto il discorso commosso di Bossi mentre annunciava di voler lasciare la "sua" Lega. Per fortuna, a mettere un po' di pepe, ci pensa il nostro movimento discretamente in salute. Son partiti in cinque e tre si sono persi nel cammino, ovviamente senza deliziare i presenti di esperte perle di compassione nei momenti basilari.
A Houston avevamo Lorenzi rappresentante del tricolore che ha portato a casa in tre set una vittoria importante al primo turno, contro il padrone di casa Odesnik. Questa notte però, ha buttato vantaggi su vantaggi contro Lopez, non sfruttando un largo parziale a suo favore nel primo set e un break nel secondo. E' vero che il senese punta a risultati più umili e bla bla bla, ma non è un crimine sfruttare le occasioni. Voliamo quindi a Casablanca dove la carneficina azzurra è stata più consistente. Fognini, ormai uscito dal "nuovo esordio" (è bene ricordarlo), è tornato a tutti i livelli come prima di infortunarsi al piede: irritante, inconcludente e vacanziero. Il suo match contro Garcia "pippa" Lopez ne è la prova. Partito come al solito con la minima sufficienza per potersi reggere in piedi e riuscire a cambiar campo, ha concesso il primo parziale con un tranquillo 6-4, svegliandosi a fine set. Nel secondo ha giocato bene, come del resto sa fare, e nel terzo, quando ormai è troppo tardi, ha deciso di reagire per cercare di non perdere, ma alla fine niente da fare. Il giorno che capirà che il match va giocato dal primo 15 magari vincerà qualcosa di serio. E siamo stanchi di scriverlo. Volandri invece, programmato in un campo disegnato a mano libera nei parcheggi dietro l'impianto, ha perso da Bachinger in tre set, mettendo subito fine alle speranza che il popolo FIT riponeva nella sua "abilità sulla terra".
Dopo le brutte notizie arriviamo allo zuccherino che carica di energia il movimento in salute. Starace, che da due anni a questa parte sta facendo di Casablanca la sua unica ragione di vita, è approdato al secondo step del tabellone e oggi avrà l'opportunità di riscattarsi della finale persa l'anno scorso contro Andujar (in questa edizione, testa di serie numero 3 del torneo... i tempi cambiano... per le altre nazioni però). Nel primo turno ha regolato a dovere Bautista-Agut, ormai montatosi la testa dopo il successo su Seppi al primo turno di Miami. Tornando a Potito, siamo realisti, colui che affronterà oggi ha portato al terzo Djokovic a Indian Wells e a momenti rubava un set a Nadal al Roland Garros, quindi non fantastichiamo troppo.
Diamo invece spazio alla fantasia per Cipolla che si è guadagnato i quarti di Casablanca contro Paire, prendendo il posto della testa di serie numero due del torneo Dolgopolov. La Luce è entrato nel periodo delle ortiche perché a vederlo in campo prude e irrita che una meraviglia. Ieri il romano ha giocato perfettamente, è sempre stato presente con la testa, ha saputo gestire i tempi e trovare sempre il cambio di ritmo o di tattica vincente per far impazzire l'ucraino, che in tutta risposta ha passato il tempo a lamentarsi col terreno per i rimbalzi, a maledire il mondo e a rendersi indigesto all'umanità. Ieri Murray in confronto sarebbe stato simpaticissimo. Da quando si è intrecciato i capelli per mandare i segnali al suo pianeta natale, i neuroni sono impegnati a tenere salda l'acconciatura, e non lo aiutano più a pensare, inoltre non sta giocando con l'aureola e i risultati si vedono. Come dicevamo, per l'italiano domani ci sarà Paire, un altro pazzoide che però tende alla compassione facile, quindi è lecito sperare in una semifinale per Cipolla e in quel caso per lui sarebbe veramente un risultato da applausi.
Dulcis in fundo, qualche parola per il sorteggio di Davis non la possiamo negare visto che abbiamo avuto un culo incommensurabile. Tra le varie nazioni presenti, il sorteggio ci ha dato in dote il Cile dove ormai giocano a turno i giardinieri che curano il prato della scuola tennis di Santiago. Però "occhio" perché sono proprio queste le sfide che piacciono ai nostri: dimostrare che possono riuscire a perdere anche contro chi non sa prendere in mano una racchetta. Con un po' di mente locale, si potranno ricordare con facilità fallimenti esemplari di azzurri contro tennisti che il sito dell'ATP nemmeno cataloga per pudore. Quindi è meglio non dire gatto di prima di averlo nel sacco.
Prima di lasciarvi, volevamo regalare le ultime due righe del post odierno ai nostri "colleghi", anche se noi non abbiamo legami con nessuno. Siamo onorati di essere diventati fonte d'ispirazione per vari siti di tennis sparsi qua e là per il web. E' da un po' di tempo che notiamo che i nostri post sono spunto prezioso per articoli di altri lidi. Poche ore dopo che pubblichiamo, sbuca magicamente da qualche parte un articolo che sviscera una nostra acuta osservazione facendola sua, a volte utilizzando parole identiche a quelle usate da noi. Non parliamo poi di chi ormai si diverte a scrivere pezzi "spiritosi", inserendo terminologie e modi di dire coniati in questo blog. Fatelo pure, ma con rispetto. Ultimissima osservazione, stimiamo anche Supertennis che per creare una pubblicità per gli Internazionali d'Italia, ha dovuto prendere come spunto uno spot creato appositamente per il nostro blog.Grazie per farci sentire così importanti.
2 commenti:
Nuuu chi è che vi copia? Io mi rivolgerei ad Anonymous per fargli crashare il sito... comunque non vi preoccupate, i vostri adepti più fedeli sanno che certe idee possono venire solo a voi! E non è necessariamente un complimento ;)
Si dice il peccato, ma non i peccatori! Tanto chi deve capire, l'avrà già fatto o lo farà...
;D
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