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domenica 8 gennaio 2012

Murray trucida Dolgopolov e la Pennetta si ritira, meno male che Raonic c'è

La prima settimana tennistica del 2012 è andata e hanno timbrato il cartellino Tsonga a Doha, Murray a Brisbane e Raonic a Chennai. Sicuramente nessuno dei big in campo ci ha messo veramente l'anima, onde evitare di rompersi per gli Australian Open. In ogni caso, questi sono tornei essenziali per notare eventuali novità di gioco e testare la veridicità dei buoni propositi rubacchiati su Twitter nel mese di off-season.

La Francia si è già fatta i conti in tasca e prevedere Tsonga top five nei primi mesi dell'anno. Le premesse ci sono tutte e il pugile non smentisce, sferrando un convincente montante al connazionale Monfils e mettendolo al tappeto in due set a Doha. Il match è partito in salita per Jo con un break in apertura e un Gael stellare, come quello visto contro Nadal il giorno prima. Ma durante il terzo game è stata necessaria una pausa di circa 50 minuti per asciugare il campo dall'umidità, solo al 98% (in pratica stavano per affogare). Nonostante Tsonga fosse contrario alla sosta, ha tratto beneficio perchè si è schiarito le idee e al ritorno in campo la partita ha cambiato storia. Tiramolla è pian piano tornato l'ingenuo e incostante tennista che conoscevamo. Riuscirà il nuovo sceicco di Doha ad estirpare Ferrer dalla quinta posizione? Noi ce lo auguriamo, ma anche che assesti un bel diretto vincente alla quarta piazza di Murray. Per ora sembra lui la mina vagante degli Australian Open.

Nella notte sono partiti i disastri a catena. Tutto è cominciato ad Auckland dove attendevamo il possibile successo della Pennetta sulla Zheng. La finale, già rinviata il giorno prima, è stata nuovamente spostata per pioggia. Ovviamente questi rovesci si devono presentare sempre quando ci mettiamo in testa di seguire le partite in diretta e a notte fonda, con gli occhi straripanti di sonno. Morale della favola, dalle 23, il match è stato spostato in una palestra, giocato all'una e trenta e ripreso con un cellulare. Ideale per chi aveva già mezza gamba tra le braccia di Morfeo. Le due fanciulle se le sono date di santa ragione, ma era la brindisina ad avere le redini del gioco in mano, tutto dipendeva da lei. Infatti il primo set, nonostante Flavia avesse chiesto il medical tiemout per un dolore alla schiena,  è stato portato a casa con facilità per 6-2. Anche il secondo è partito in discesa per l'italiana con un break in apertura, ma purtroppo il disturbo si è acutizzato e, dopo aver perso il parziale, a inizio del terzo si è ritirata facendo sfumare un successo che indubbiamente avrebbe conquistato in condizioni fisiche accettabili.

Un'ora dopo è sceso in campo DolgoDio e nonostante fino al giorno prima avesse giocato da top ten, ieri notte di divinità non aveva proprio un bel niente e per Murray è stata una vera e propria passeggiata. L'ucraino in poco più di un'ora ci ha fatto, usando un francesismo, cadere le palle perchè ci aspettavamo giocasse almeno un po' come gli altri giorni e invece non ne faceva una giusta, sembrava una brutta copia della brutta copia, della pessima copia del Dolgopolov visto nei match precedenti. Murray, ora protetto da Lendl, ha dimostrato lievissimi cambiamenti non tanto di gioco quanto caratteriali. Sembra giochi un passo più avanti e infatti molte volte non riesce proprio ad aprire in tempo perchè non abituato a quella posizione. Il servizio è stato la vera carta vincente. Tra ace e punti sulla prima abbiamo perso il conto. Ma la novità per ora più sbalorditiva è l'adozione della poker face. In tutta la partita non è trapelata un'emozione, non c'è stata una lamentela col mondo e abbiamo registrato solo una volta la smascellata da cammello che lo contraddistingue. Lo vorremmo vedere alle prese con un top ten prima di pronunciarci su di lui.

Dopo esserci rifocillati con qualche ora di sonno siamo quindi passati a Chennai per la finale tra Tipsarevic e Raonic. E' cominciata verso mezzogiorno e mezza per poi terminare alle 16, una maratona, ma finalmente è arrivato un risultato che ci piace, la vittoria del canadese. Non è uno score da sottovalutare perchè prima di tutto arriva su Tipsarevic, uno dei migliori tennisti del 2011 e sicuramente d'esperienza, secondo, il successo è giunto dopo ben tre tie-brek, sinonimo di grandissima solidità mentale confermata. Milos pian piano sta crescendo, migliora da fondo e per lui la soglia dei top 10 sembra veramente a un passo. Se venisse assistito da un sorteggio fortunato, gli Australian Open potrebbero essere un ottimo trampolino di lancio per un eccellente 2012. Noi siamo con lui.

Domani partiranno gli ATP 250 di Sydney e Auckland con una entry list non proprio da allarme rosso, ma comunque si potrebbe vedere qualcosa di interessante da metà settimana. Vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore per maggiori dettagli sui prossimi tornei. Per ora ci congediamo, buon tennis!

2 commenti:

Chiara ha detto...

Beh ma Dolgopolov si era fatto male alla gamba destra in semifinale, lui stesso durante la premiazione ha detto che di più non avrebbe potuto fare... speriamo che si riprenda presto perché se comincia a perdere pezzi a gennaio la cosa non è di buon auspicio per il resto della stagione! Al mio adorato Jo-Willy non gufatela troppo per favore :)

Lucky Loser ha detto...

In verità, schifati dal successo schiacciante di Murray, l'ultima nostra preoccupazione era vedere la premiazione. Un barlume di speranza che la prestazione pessima fosse dovuta all'infortunio del giorno prima c'era. Speriamo sia veramente per quello, ma soprattutto sia un dolorino molto passeggero, anche perchè agli Australian ci sono un bel po' di punti da difendere. Jo non te lo tocchiamo tranquilla :D

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