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martedì 31 gennaio 2012

It's the final count-up!

Passato il virus degli Australian Open, che ci ha reso zombie o morti viventi, che farebbero rizzare i capelli anche al Romero versione '68, eccoci nuovamente vittima dei nostri orari abitudinari italiani. Ma prima di abbandonare definitivamente le due settimane soleggiate di Melbourne, illusorie che anche da noi ci fossero 40 gradi all'ombra, dopo aver snocciolato per bene le verità sulla finale di domenica, ci apprestiamo a mettere il definitivo sigillo all'evento con un originalissimo count-up: il meglio del peggio riassunto in numeri crescenti da 1 a 10. Bando alle ciance e partiamo subito coi numeri relativi al torneo


1
Al giudice di sedia Kader Nouni che al quinto set inoltrato non ha concesso l'occhio di falco a Nalbandian perché si è permesso di cercare, per due secondi, un segno dopo un suo overrule, quando invece Nadal chiama l'unità di CSI per analizzare il terreno prima di optare per il challenge.

2
I grilli che si sono salvati nel centrale a fine torneo, speriamo siano maschio e femmina altrimenti la razza è estinta

3
La media di shot di whiskey che si faceva Lendl durante le partite del suo protetto. La semifinale ha alzato indubbiamente il numero

4
I diamanti che ha sfoggiato Mirka mentre faceva finta di disperarsi per il marito

5
Moltiplicato 100 è il numero dei mega decibel raggiunti nella finale femminile tra Azarenka e Sharapova. E parliamo di livello medio, il picco massimo non è ancora calcolabile dalle macchine attualmente esistenti, è stato solo stimato


6
A Eurosport che è riuscita a trasmettere un po' di tutto, ma pur sempre dando la precedenza a inutili match femminili o a scontati incontri maschili solo perchè c'era un "big" in campo, che avrebbe indubbiamente vinto nel solito e noioso modo di sempre. 6 Anche a Ferrero e Lo Monaco che essendo dei bravi ragazzi non ci hanno regalato citazioni da calendario o chissà quali sboccate occasionali, nelle innumerevoli volte che il loro audio veniva aperto anche durante la pubblicità. 6 diviso due, cioè 3, invece a Barbara Rossi a.k.a. "Che cuore", che in cronaca ha solo pensato a lodare il suo preferito, perdendo ogni minimo di credibilità. Come quando Bergomi commenta l'Inter

7
A Wilander. Dopo un inizio singhiozzante, dove l'incidente al rene gli stava facendo beccare tutti i pronostici e quindi si stava compromettendo il ruolo di Gufander, col passare del tempo ha dimostrato netti miglioramenti, regalando baci della morte a tutti gli eliminati dai quarti in poi. Il meglio però è arrivato in finale dando un 51% a Nadal e 49% a Djokovic. Colpito e affondato. Un 90% a Rafa, probabilmente gli sarebbe valso un ritiro per infortunio al secondo game della partita.

8
Alla ragazza di Tomic che ha reso interessanti le sue partite e confermato che i soldi ti fanno diventare bello anche senza un chirurgo estetico bravo


9
Al tetto della Rod Laver Arena senza il quale la finale sarebbe durata addirittura due giorni, diventando quindi non solo la più bella finale della storia, ma "il tennis" in assoluto

10
Il numero di ore che durerà la finale maschile del 2020


Passiamo quindi alla parte più attesa, il count-up per tutto ciò che riguarda i maschietti in campo

1
A Verdasco. Si è presentato vestito da catarifrangente e non ha voluto smentire il fresco titolo di Costa do Seppi 2011 arrivando a perdere al primo turno e in cinque set da Tomic. Ma non basta perchè la sconfitta è arrivata dopo essersi fatto recuperare due parziali e cascando come una pera cotta nella sceneggiata dell'australiano, che aveva finto di essere infortunato. La ciliegina sulla torta è stato poi il break decisivo arrivato sul 5 pari dell'ultima partita. Capolavoro. Ma senza andare fuori tema in fatto di compassione, 1 è anche il numero di italiani passati al secondo turno, Flavio Cipolla, nonostante le 7 presenze. Il movimento è proprio in salute, nonostante i plurimi starnuti

2
Non abbiamo messo il "non classificato", quindi come se fossimo a scuola diamo il 2 a Melzer, ormai totalmente inutile, riuscito a perdere da Karlovic al primo turno. 2 è anche il numero di bambole portate a casa da Almagro dopo aver colpito e affondato Berdych.

3
Gli amici che ha adesso Kukushkin su FaceBook, dopo aver raggiunto gli ottavi: padre, madre e sorella.


Le racchette che ha frantumato Baghdatis nel match contro Wawrinka. 4 è anche il voto per il torneo di Murray. Arrivato a Melbourne col nuovo allenatore Lendl, si è trovato un tabellone a dir poco ridicolo fino alla semifinale. Ha quindi fatto credere e dichiarato di essere cambiato, peccato che al primo vero ostacolo sia caduto come sempre, lottando, ma pur sempre inutilmente. Lo stesso voto va a Tsonga che, nonostante le spinte della stampa francese che lo dava già numero 4, non ha mai preso il torneo seriamente, crollando al primo lottatore di turno, Nishikori.

5
A Federer. Per quanto se ne possa dire sul suo tennis, sarà pure la perfezione stilistica, sarà questo, sarà quello, ma è inutile continuare a voler fare il signore in un'epoca di cyborg. Per non parlare della storica turba mentale di Nadal che ogni volta sembra sia passata e invece torna puntuale quando serve. Due son le cose o ti adegui e ti sporchi le mani per arrivare agli obiettivi che ogni volta prometti, oppure te ne vai al Champions tour a fare tutto lo spettacolo che vuoi. 5 è anche il voto delle giovani promesse, Dolgopolov, Raonic, Tomic ed Harryson, tutti rimandate ai tornei minori.

6
A Flavio Cipolla. E' talmente piccolo che tutto il corpo è riempito dal cervello, e si vede. Battere un tennista decadente, ma pur sempre espertissimo come Davydenko in uno slam non è impresa da poco. Unico italiano ad aver passato il turno e probabilmente il solo forgiabile del titolo di "vero tennista" nello stivale. Stesso voto anche per Del Potro, per lui partenza in salita, ma quando sembrava essere convincente, ha fatto come Murray e si è piegato nettamente al primo turno importante, Federer. Segue a ruota Berdych che nonostante abbia raggiunto una maggior solidità mentale, è crollato lungo la lotta con Nadal. Siamo alle solite


7
A Nishikori, l'unica sorpresa del torneo. Non avrà di certo un bel tennis, ma si è trasformato in Super Saiyan e ha fatto vedere i sorci verdi a Tsonga, arrivando a sorpresa ai quarti.

8
Sappiamo bene che in premessa avevamo parlato di protagonisti ATP, ma non possiamo non riservare l'ottava piazza a Sara Errani, che, se proprio vogliamo dirla tutta, di attributi ne ha forse più di qualche maschietto. Contro pronostico ha raggiunto i quarti lottando fino all'ultimo secondo. Fossero tutti come lei, il movimento sarebbe veramente in salute.

9
A Djokovic e Nadal. Per correre 6 ore senza crolli fisici, ci vuole dedizione, passione e due palle grosse come una casa. Non ci piace, ma se questo è il tennis di oggi, per ora nessuno può scalfirli e meritano il voto più alto tra i partecipanti.

10
A Rod Laver, che se ne stava beato nella sua poltrona vip e ogni tanto si addormentava sognando il passato, quando per giocare a tennis bisognava saper usare una racchetta, avere la capacità di adeguarsi alle diverse superfici e saper accarezzare la palla.

Questo è veramente tutto per quanto riguarda gli Australian Open 2012. E' stato bello passare le due settimane in vostra compagnia notte e giorno, ma ora è già il momento di voltar pagina con l'arrivo di qualche ATP 250, 500 e finalmente i primi Masters 1000 di stagione. Ah, quasi dimenticavamo: ieri Volandri e Starace ci hanno lasciato le penne a Vina del mar e Zagabria. L'unico che ha superato il turno è Seppi. Si, è terminato una Slam, ma siamo alle solite.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa significa che Federer dovrebbe "sporcarsi le mani"?. Cioè, realmente, cosa dovrebbe fare più di quello che fa? Non gli si può chiedere certo di correre sei ore a destra e a manca, dietro alla pallina che gli propone Nadal. O sbaglio?

Ps: complimentoni per il sito!

Lucky Loser ha detto...

In soldoni si. Il discorso su Federer è lungo e in questo post dovevamo dare motivazioni flash altrimenti sarebbe diventato un poema. Allora, la realtà dei fatti è che da quando Djokovic si è messo in testa di giocare per diventare numero uno, non ha fatto altro che fare una preparazione fisica straripante in modo da reggere il livello di resistenza di Nadal. Una volta raggiunto è stato facile per lui vincere perchè il suo tennis di base è indubbiamente più naturale e di livello tecnico superiore a quello dello spagnolo, che in realtà gioca eseguendo un cumulo di mosse studiate in laboratorio che solo lui sa fare. Da quando questi due hanno monopolizzato il tennis, facendolo diventare anche abbastanza noioso, Federer è praticamente entrato nel "dimenticatoio" perchè è quasi matematica la sua sconfitta, visto che se non perde da uno, perde dall'altro (si pensi al Roland Garros 2011). Quindi inutile dare lo svizzero come favorito, oppure sentirlo dichiarare che aspira ai titoli, quando invece non ha la pazienza per combattere con quei due. Purtroppo la realtà dei fatti è questa, se proprio vuole forgiarsi di qualche titolo, da signore, deve diventare operaio per poter competere coi robot rivali. Che poi sia una mossa che va a scapito dello spettacolo e incrementa il tennis monotono è un altro paio di maniche, ma se la vediamo dal punto di vista pratico, ovvero "vincere", è così. Ormai non si può più vincere giocando bene e basta, bisogna anche sporcarsi le mani.
Spero ora sia più chiaro il concetto che volevamo esprimere. Tengo a precisare che a noi di ControBreak la piega che sta prendendo il tennis moderno fa schifo e ci divertiamo più a vedere un match con persone che vinceranno raramente tipo Llodra, Lopez o Dolgopolov, ma divertono. Però per quanto riguarda il discorso "vincere" la via per i tennisti ora è quella di diventare macchinette ecco perchè Federer, se vuole continuare a promettere credibilmente, deve evolversi in questo campo, che oggettivamente gli manca ed è il vero motivo di scontate sconfitte.

PS: grazie per i complimenti, sei il benvenuto :)

Anonimo ha detto...

Innanzitutto, grazie per il benvenuto! Sull'idea di base, siamo d'accordo: questo power tennis è orrido. Riguardo a Federer, io insisto. Non è questione di "avere pazienza" o "sporcarsi le mani"... Roger è giocatore da 1 - 2 (ah, se le superfici fossero un pò più veloci...), da colpi di controbalzo, da ricerca continua del vincente. Non gli si può chiedere di snaturarsi fino a quel punto. E infatti, le modifiche che ha apportato al suo gioco, sono state di natura tecnica (il rovescio in primis e il servizio variato). Espongo un concetto abnorme: secondo voi (e io non vedo altre soluzioni) sarebbe plausibile, per lui, aggiungere anche il rovescio a due mani al suo repertorio? Non da usare sempre, ma ogni tanto, quando la pallina di Nadal gli rimbalza sopra la testa, per esempio. Questo è un genere di accorgimento - magari operaio - ma in riferimento al singolo colpo e non alla preparazione atletica finalizzata al correre 5h e 53minuti per poi uscire dal campo in barella... E poi un'ultima cosa: cosa aspetta a cambiare la racchetta? E' un suicidio giocare con quel cucchiaino, anche per il tennista migliore del mondo! (1°, 3° o 100esimo che sia, per me, il migliore, è sempre lui!)
Grazie per l'attenzione
Francesca

Lucky Loser ha detto...

Francesca! Quindi sei LA benvenuta :)
Non so se hai mai giocato a tennis o giochi, comunque, io ti parlo per esperienza personale, perchè per far fronte a tutti i bimani e saette che viaggiano nei campi oggi, ho provato a passare dal rovescio a una mano, a quello bimane e ti posso assicurare che non è semplice, anzi, per me è stato proprio impossibile perchè in pratica non è solo questione di unire la sinistra al movimento, ma di modificare tutto. Cambia la coordinazione, l'approccio al colpo, deve nascere la sensibilità sulla sinistra (che in pratica esegue un dritto) e altre miliardi di cose che ti proiettano in un altro mondo. Un conto è nascere bimane, un altro è diventarlo. E' molto più facile passare da due mani a una. Non che mi voglio mettere allo stesso piano di Federer, ma penso sia più semplice trovare la pazienza di non giocare sull'1-2, piuttosto che imparare il rovescio a due mani, anche se usato raramente. Il problema di questo tennis noioso, che si attribuiva a Nadal, ora a Djokovic, perchè vincono, in realtà non è nemmeno colpa loro, è colpa dei campi, palline e racchette. Loro si sono solo adattati. Ecco perchè Federer dovrebbe fare allo stesso modo un passo indietro e una volta ogni tanto non intestardirsi a vincere giocando come vuole lui, perchè ormai è una battaglia che praticamente ha come avversario il campo, le palle, gli attrezzi e non un altro giocatore. Che poi, se proprio dobbiamo essere precisi, col suo tennis decontratto, a momenti neanche suda, per lui non sarebbe nemmeno questione di resistenza fisica, quanto di sola pazienza a trovare il punto contro questi corridori che riprendono tutto. In Australia c'è stato un 15 che riassume tutto Federer, nella partita contro Nadal e ultimo break point annullato: lo svizzero piazza un colpo che con chiunque sarebbe stato un vincente, Nadal ci arriva e con la punta della racchetta piazza un lob che pizzica la linea di fondo. Federer che fa? Smash in corridoio. Questo è Roger, non ha fatto il vincente e ha perso la pazienza, mettendo lo smash fuori anzichè rimettere la palla in gioco e attendere una seconda occasione. Anche Djokovic se potesse sarebbe più per l'1-2, però non è fattibile, si arma di pazienza, e se Nadal gli rimanda in campo l'ennesimo gocciolone, riparte da zero. Questo Federer non lo vuole fare e ne subisce le conseguenze, c'è poco da girarci attorno. Comunque ora ha 30 anni, ha avuto il suo bel passato di vittorie, capisco che un giovane che lo conosce da poco lo voglia ancora al vertice, però non gli si può nemmeno chiedere di vincere contro questi topi da laboratorio che hanno 5/6 anni in meno. Anzi, alla sua età, è fin troppo che viaggi tra la 3^ e 4^ piazza, perchè altri più giovani ci metterebbero la firma! Allo stesso momento, capisco che lui abbia fan e contratti d'immagine da rispettare, però non può sempre promettere di vincere qua e la, quando lo sa benissimo che, o becca le due partite dell'anno in uno stesso torneo e li fa fuori entrambi, oppure le doppiette miracolose sono difficili da raggiungere.
Per quanto riguarda la racchetta, penso sia inutile passare a un piatto standard perchè per come gioca lui d'anticipo, in decontrazione e coi piedi sulla linea, anche se usasse una racchetta enorme, se la palla non è presa perfettamente al centro del piatto, non viaggia. Ricordiamoci che Nadal, è vero che ogni volta che stecca, la palla entra, ma lo spagnolo di suo imprime una notevole forza, Roger invece più che altro sfrutta il peso di palla dell'avversario. Un piatto maggiore cambierebbe poco per lui, se non un potenziale effetto fionda maggiore... ma qui stiamo entrando in zona laboratorio e a Federer gliene frega poco.

Volevo essere breve, ma non ce l'ho fatta :)

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