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giovedì 26 gennaio 2012

Australian Open 2012: day 11. Nadal vince la semifinale col "botto"

Gli Australian Open 2012 hanno già il loro primo finalista, Rafael Nadal, che in quattro set è riuscito a piegare, più mentalmente che fisicamente, l'avversario di lusso Federer. Qualche ora prima invece è stato il turno delle due semifinali femminili che hanno visto il trionfo della Sharapova sulla Kvitova e della Azarenka sulla Clijsters. Preparatevi un paio di tappi per le orecchie, in caso vi venga in mente di vedere la partita. Tutto sommato verrebbe quasi da dire che si è andato, in entrambi i casi, contro pronostico, cosa ardua e ormai impossibile in campo maschile dove Cip, Ciop, Topolino e Paperino ormai non li scalfisce più nessuno. La nostra vita rurale, invece, è partita con un dispiacere, infatti, nonostante ci siamo impegnati a dovere per trivellate a fondo, spingendoci un po' nel sottosuolo di tutta Italia, non abbiamo trovato la benché minima goccia di petrolio e quindi, in quest'era di liberalizzazioni, l'idea di creare la concorrenza alla raffineria di Moratti si è volatilizzata. Peccato. Per fortuna ci è rimasta la frutta fuori stagione bella rigogliosa, il formaggio che si stagiona in due ore e le nascite del bestiame si sono moltiplicate, riuscendo a diminuire il periodo di gestazione a tre giorni, anche per i cavalli. Gli animali sono un po' irrequieti e il terreno comincia a muoversi da solo, ma sono inezie. Grazie alle sostanze segrete che stiamo utilizzando per modificare la natura, la crisi ci fa un baffo, anzi, ora che c'è il problema dello sciopero dei tir, diventeremo i primi fornitori diretti dello stivale. Grazie Mario, ma soprattutto grazie Silvio, perchè se non fosse stato per il tuo operato, non ci sarebbe tutto questo per noi. Abbiamo anche assoldato il canguro e il dingo, che svolgono le mansioni al posto nostro e quindi non mettiamoci a dire che in Italia non c'è nemmeno lavoro per i giovani! Ovviamente, siamo anche boss dal cuore d'oro e infatti, per poter permettere loro di vedere le partite di tennis, abbiamo studiato una turnazione flessibile: durante i match non si lavora, per il resto della giornata si. Quindi in busta paga non stiamo a guardare l'ora in più o in meno che fanno, ma li privilegiamo con un forfettario di 4.50 euro al giorno, così possono andare a mangiare al McDonald's e far girare l'economia mondiale. Noi pensiamo in grande. Scattate le nove e mezza, abbiamo suonato la sirena e fatto rientrare i nostri amici dal campo di cotone, tolta loro la catena al collo e la palla di ferro al piede, per farli accomodare di fronte alla TV e vedere il classico dei classici Nadal-Federer.

Prima dell'inedita gara, a Eurosport non è mancato l'immancabile pronostico di Wilander che così recitava: vittoria di Federer in tre, massimo quattro set. Gli altri giorni ci azzeccava, oggi ha predetto l'esatto contrario, quindi buone notizie per lui, il rene è totalmente guarito! Ebbene si perchè il match è durato quattro set, ma in favore del cyborg bollito. L'andamento dell'incontro non ci ha spaventato, anzi ha rispettato in pieno le nostre previsioni: inizio in quarta di Federer che prova a convincersi che lui può battere Nadal e poi tre/quattro punti alla moda dello spagnolo e fine dei giochi. A grandi linee la partita è stata questa e nel definirla così prendiamo solo gli aspetti positivi del match, perchè se dovessimo dirla tutta, si sono anche toccati bassissimi livelli di una noia inenarrabile. Diciamo che ha fatto tutto Federer, le colpe della sconfitta sono sue perchè Nadal, essendo abbastanza fuso, si è limitato a correre e rimandare tutto nell'attesa dell'errore dell'avversario. Lo svizzero si è limitato ad essere il principino viziato che non si vuole sporcare le mani e dopo aver visto che Rafa non era in giornata, ha preso il match con leggerezza e giocato con superficialità, come se fosse scontato l'arrivo dell'errore dello spagnolo. Ma anche i muri lo sanno che invece quest'ultimo è il re del "ti rimando tutto in campo fino a quando non schiatto" e anche in una giornata negativa non è da sottovalutare. A Roger è andata bene nel primo set perchè, nonostante il grande vantaggio accumulato, frutto di un break in apertura, si è fatto recuperare, ma ha chiuso al tie-break. Non si scherza col fuoco e infatti la punizione di misura è arrivata nel secondo parziale quando Nadal si è svegliato e ha piazzato tre punti alla sua maniera, rimandando palline dalle tribune e cancellando la scritta Melbourne da quanti chilometri ci ha fatto sopra. Si sono poi aggiunti i botti per l'Australia Day a fermare i giochi per circa cinque minuti e lo svizzero, che con la testa era già nella fabbrica di cioccolato a ballare con gli Oompa Loompa, è uscito totalmente dal match compiendo un'infinità di errori di dritto, mandando in vacanza la prima di servizio e non sfruttando le circa 462 palle break a favore. Nadal, come ben sappiamo, si ciba degli errori dell'avversario e anche di eventi fortunosi, che ovviamente non piovono dal cielo, ma si crea con la tenacia, così non ha fatto complimenti, ha sfruttato i fatti e si è preso la sua finale con un 6-7 6-2 7-6 6-4. Adesso la sua speranza è che Murray domani mattina faccia l'impresa di battere Djokovic. Vi ricordiamo infatti, come abbiamo scritto prima che iniziasse il torneo, che chi batterà Djokovic, non farà altro che regalare lo Slam a chi uscirà vincitore dall'altra parte di tabellone. E ne siamo ancora convinti.

Così si è conclusa la prima semifinale degli Australian Open con un risultato che non ci stupisce più di tanto. Domani, sempre alle 9:30 si svolgerà l'altra tra Djokovic e Murray e già sprizziamo gioia da tutti i pori. Per ora ci congediamo per andare a sedare le mucche che sono irrequiete per l'eliminazione del loro idolo e ci stanno spaccando la stalla compreso il televisore LCD 68 pollici che abbiamo comprato solo per loro. Cosa bisogna fare per avere il latte di giornata. A domani, buon tennis!

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