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mercoledì 30 marzo 2011

Miami: Dolgo non può nulla contro il cyborg

Speravamo potesse fare il miracolo, azzeccare la partita della vita e battere per la prima volta in carriera Rafael Nadal, ma per Aleksandr Dolgopolov, oramai nostro idolo conclamato, non è stato purtroppo così. L'ucraino, in scarsa vena di professare il suo Verbo, ha ceduto negli ottavi di finale di Miami con un eloquente 6-1 6-2 pur sciorinando alcune perle non indifferenti, alternate però ad una lunga serie di errori, figli della fretta e delle frenesia con la quale gioca.
E dire che per lui la giornata era iniziata bene, con il successo ottenuto nel recupero del match dell'altro ieri contro Jo-Wilfried Tsonga, catechizzato  7-5 al terzo. Pensare che dopo la vittoria sul francese Dio Dolgopolov aveva deciso di far scendere la pioggia per arrivare alla sfida contro l'eretico spagnolo un po' più riposato. Pazienza. Siamo convinti che se l'ucraino trova maggiore solidità da fondo e inizia a ragionare un po' di più e a non fare tutto in maniera frenetica in futuro potrà toglierci grandi soddisfazioni.

martedì 29 marzo 2011

Indian Wells: Olivier, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale...

Salve a tutti, cari adepti. Si è conclusa la seconda giornata di terzo turno a Miami e le sorprese non sono mancate, ma nemmeno la pioggia che ha osato interrompere a metà (7-6 4-6 2-3 di puro spettacolo) le gesta di Dolgopolov, costretto a rimandare ad oggi la fine della sua opera di divulgazione del verbo. Oltre a tutto questo, non si è sentita nemmeno l'assenza delle minchiate dell'organizzazione che, dopo aver rotto le palle con un programma partito dal mercoledì (ancora un po' e partiva dalle semi di Indian Wells) e quindi seguito dalla TV solo da metà secondo turno, oggi ha deciso di far giocare tutti gli ottavi così si finirà a notte fonda e il vincente tra Dolgopolov e Tsonga sarà costretto a farsi quasi due partite in giornata. Tra l'altro potranno stare tranquilli perché avranno uno che si stanca molto facilmente: Nadal, che ieri nel derby spagnolo contro Lopez si è imposto con un doppio 6-3 e ha guadagnato il match point col nastro più clamoroso della storia del tennis. Feliciano si è messo a ridere per quanto è stato assurdo, ma con i nostri potentissimi mezzi siamo riusciti a leggergli il pensiero e questo è stato il risultato "Meglio che la prendo a ridere altrimenti salto la rete e gli spacco la racchetta nei denti". Per niente criptico.

Berdych ha tremato, e non poco, contro Berlocq; l'argentino ha portato il ceco a due set lunghi vinti alla fine da Tomas 7-6 7-5. E' un risultato che comunque ci serve per notare che Berdych è il solito distratto, ma quando serve è presente, infatti ha vinto quei 3/4 punti essenziali per portare a casa la partita. La classica arma del top ten. Il problema è che arrivato ai quarti non si può pretendere di campare così. Per sua fortuna lo attenderà la prima sorpresa del giorno Mayer che ha liquidato, per nostra gioia, Almagro in tre set 6-1 3-6 6-1. Essendoci il suddetto spagnolo in campo non abbiamo visto nemmeno un picosecondo di partita e non pensiamo di aver sbagliato.


Federer, boccheggiante per l'afa, ha fatto praticamente lo stesso di Berdych, si è giocato i punti importanti contro un Monaco pigliatutto, probabilmente già gasato per la terra incombente. Lo svizzero si è portato a casa la partita in due set vinti 7-6 6-4 e ora affronterà la super sorpresa del torneo: Olivier Rochus. Il piccolo-grande belga che, dopo aver perso contro Youzhny 6-1 il primo set, non ha perso le speranza, da buon operaio del tennis ha svolto il suo lavoro certosino aggiudicandosi gli altri due parziali 6-3 6-3 e quasi in lacrime ha salutato il pubblico. Probabilmente piangeva anche perchè già sapeva la fine che farà contro lo svizzero.

Simon tra un'interruzione e l'altra per pioggia è riuscito a portare a casa la partita contro Cuevas in tre set 4-6 6-1 6-2, mentre Janko Gattuso, nella gara di testate contro Petzschner, ha avuto la meglio e con un doppio 6-3 ha portato a casa il match e anche la racchetta frantumata del tedesco che a dirla tutta ha alternato perle di rara bellezza a stupidaggini senza tempo, per non parlare del rovescio tagliato anestetico nell'attesa dell'errore dell'avversario. Ha meritato di tornarsene a casa.

Due giorni fa invece si sono giocati i match della parte bassa di tabellone, ma c'è stato poco di che entusiasmarsi. Ferrer ha vinto facile (6-4 6-2) come da copione su Devvarman, che ovviamente ha deciso proprio sul più bello di prendersi la vacanza. Granollers ha avuto pazienza e ha battuto Llodra per sfinimento in tre lunghi set 7-5 3-6 7-5. Poche le sue speranze contro David "piglio tutto" Ferrer. Isner, in lieve ripresa, ha fatto fuori il Dolgopolov tarocco, Alex Bogomolov jr, in due set 6-2 7-6. Djokovic ha piallato 6-2 6-0 un Blake vacanziero e in premio ha ricevuto il discepolo Troicki impossibilitato per contratto a battere Nole. Viktor ha buttato fuori Querrey in tre set abbastanza sudati 7-6 3-6 7-5.

Dulcis in fundo, il big match Del Potro-Soderling, non solo ha avuto un vincitore senza arti amputati e folle insanguinate, ma una netta supremazia dell'argentino che è riuscito a non far fiatare lo svedese. A fine partita Robin non ha nemmeno avuto la forza di minacciare di morte l'avversario che senza lasciargli speranze l'ha letteralmente annientato a suo di traccianti in due set veloci 6-3 6-2. L'argentino è seriamente pericoloso per tutti.

Come dicevamo in precedenza, oggi giornata di ottavi (tutti) che seguiranno alla conclusione del match tra Dolgopolov e Tsonga. QUI il riassunto perfetto della situazione a Miami. E' tutto, buon tennis!

domenica 27 marzo 2011

Miami: Roddick non più eroe in patria

Buon ora legale a tutti! Finalmente, nel day 2 dei secondi turni del Master 1000 di Miami è arrivata la copertura televisiva e ancora ci chiediamo perché solo da ieri se il torneo è partito mercoledì. Misteri. Fatto sta che ci hanno concesso la luce proprio in una giornata che ha avuto poco da dire: poche vere sorprese, poche emozioni se non l'eliminazione del campione uscente per mano di un raffreddore. Dire che Roddick è uscito per mano di Cuevas sarebbe azzardare troppo. Per l'americano si prevedono periodi durissimi perché la terra incombe e i 1000 punti persi ieri saranno un macigno non indifferente da portarsi dietro e, molto probabilmente, lo costringeranno a farsi la trasferta europea. Che sia la volta che lo rivedremo a Roma? Miami è quindi privato del suo campione uscente che ha perso 6-4 7-6 senza però arrendersi fino a quando le gambe hanno retto.

Altra piccola sorpresa è stata l'eliminazione di Baghdatis per mano del Cipolla belga Olivier Rochus. Sinceramente non sappiamo come sia stato possibile ma il belga tascabile ogni tanto regala questo tipo di sorprese, 6-2 4-6 6-4 e il cipriota a casa. L'unico a cui sarà interessato questo risultato forse è stato Youzhny che battendo Lu 6-1 6-0 ora si troverà un terzo turno sulla carta agevole. Altro risultato da evidenziare, che sicuramente ci fa piacere, è che Lopez finalmente è riuscito a superare due turni consecutivi battendo Chela (testa di serie... vogliamo morire) 7-6 3-6 6-4 e sicuramente questa notizia piacerà moltissimo anche a Rafa Nadal che, dopo aver sudato non poco la vittoria con Nishikori 6-4 6-4, si troverà ad affrontare un connazionale, quindi un turno regalato. Non male il samurai, se si irrobustisse un pochino, potrebbe far male.

sabato 26 marzo 2011

Miami: tripla gioia, fuori Murray, Wawrinka e Verdasco

Peccato essersi persi la terza giornata del Master 1000 di Miami. La mancata copertura televisiva, e la conseguente assenza dei nostri amatissimi streaming ci hanno privato di gioie inattese quanto gradite. Certo c'è stata anche qualche piccola delusione, ma non può essere sempre tutto rose e fiori.

Partiamo dalla sorpresa più gustosa: come già accaduto a Indian Wells Andy Murray ha già salutato la compagnia al secondo turno, questa volta per mano, benedetta, dall'americano Alex Bogomolov jr., che nel primo set ha strapazzato l'ilare scozzese per 6-1, per poi chiudere i conti nel secondo 7-5. Non sappiamo cosa sia potuto succedere a Murray, visto che come detto nemmeno lo streaming ci è venuto in soccorso, ma a noi per gioire di gusto è bastato ammirare il livescore. Quando un pallettaro, seppur forte, ma pur sempre un pallettaro, se ne torna mestamente a casetta, è sempre un piacere. Sorpresa numero 2: Duplo-Man goes home. Lo svizzero brufoloso è stato battuto in tre set (60 67 63) dallo spagnolo Granollers, tennista che a vederlo in faccia non daresti due lire, con la sua espressione da "nerd", ma che contrariamente ad altri suoi connazionali ogni tanto riesce anche a regalare brevi momenti di tennis gradevole. Certo il rovescio a una mano di Wawrinka ci mancherà un po', la sua contagiosa simpatia no di certo. Infine sorpresa numero 3:  a casa anche il modello CK. La pettinatura più fashion del circuito lascia Miami per mano del connazionale Pablo Andujar (36 76 64), ne siamo affranti.

giovedì 24 marzo 2011

Miami: si ricomincia!

Abbiamo appena salutato Indian Wells ed è già il momento di rimboccarsi le maniche per dare il benvenuto al secondo Masters 1000 di stagione: Miami. Si autoproclama il quinto slam, anche se questo è un titolo che un po' tutti i Masters 1000 si auto-proclamano, tra cui anche Roma e, a dirla tutta, se il centrale del Foro venisse coperto e impreziosito, sommato al Pietrangeli che fa da campo 1 (un signor campo) forse almeno quello, noi italiani, potremo vantarlo fermamente.

Ma parliamo di tennis e non di italiani perché, a detta del tabellone, anche questo torneo puzza di uno, massimo due turni a testa per loro (esagerando!). Partiamo subito col dirvi che Nadal è testa di serie numero 1, Djokovic 2 e Federer 3 e quest'ultimo è capitato dalla parte di Nadal. OH MY GOOOOD!! E sì, piangete genti, niente finale perfetta. Finalmente. Ma come siamo soliti fare vediamo quarto per quarto a quali inenarrabili partite potremmo assistere.

lunedì 21 marzo 2011

Indian Wells: fermate Nole!

Fermatelo! Australian Open, 18 successi consecutivi e ieri vincitore del primo Master 1000 della stagione. Non è bastato nemmeno Rafael "cyborg" Nadal a porre fine alla saga di Novak Djokovic, autentico dominatore della stagione e ancora imbattuto dall'inizio dell'anno a oggi. Ieri il serbo ha fatto suo anche il torneo di Indian Wells, portandosi al secondo posto del ranking ATP, e puntando nel lungo termine al primato. Nonostante il tabellone sia stato abbastanza agevole fino ai quarti, tra semifinale e finale ha polverizzato prima Federer e poi Nadal. Che dire, bravo. Di fronte a conferme del genere, anche il nostro cinismo e perfidia, saltano. Peccato.

domenica 20 marzo 2011

Indian Wells: la finale annunciata

Eccoci all'epilogo di Indian Wells nel modo più prevedibile possibile, con la finale che si annunciava già dal secondo turno, quella tra Nadal e Djokovic.

In un torneo che ha visto un bel po' di sorprese come la morte prematura di qualche big, astri nascenti, astri risorgenti e incompresi, non si è riuscito ad annientare le forze del bene (o del male a seconda dei gusti) che si ritrovano al round finale per giocarsi la coppa. I più noiosi diranno che sono i primi due al mondo e di meglio non si poteva chiedere, gli amanti del tennis sosterranno che c'è di più divertente in pentola.

Nadal ieri è stato il primo ad aggiudicarsi la finale battendo Del Potro (6-4 6-4) convalescente dopo l'anno di stop per l'operazione al polso. Che dire, benchè il nome dell'argentino faccia tornare in mente bei ricordi e incubi per Cip e Ciop, sicuramente, nonostante stia galoppando verso quella quarta posizione che, almeno moralmente, gli spetta di diritto, siamo anni luce da quel giocatore che con sicurezza piazzava i piattoni da una parte all'altra del campo e ti faceva correre invano. Inutile nascondersi dietro un dito, ma ora il livello di Del Potro può essere, esagerando, da stabile top 30 e non di più.

sabato 19 marzo 2011

Indian Wells: in semifinale Del Potro è l'ospite inatteso

Si sono conclusi i quarti a Indian Wells e non ci sono novità in tabellone se non Del Potro che ha preso il posto che sarebbe dovuto essere di Murray e sinceramente non ci dispiace per niente, anzi cento di queste sconfitte per lo scozzese.

Mentre gli ottavi ce li hanno sparati tutto d'un fiato a mo' di cura Ludovico, facendoli terminare a notte fonda, i quarti sono stati divisi in due giorni e la scelta pessima della programmazione è stata subito pagata con la prima giornata vuota perchè Robredo per un problema alla coscia ha dovuto dare forfait regalando a Del Potro il passaggio gratis. L'argentino, mezzo acciaccato dal giorno prima, non ha fatto complimenti e si è preso il walk over con tanto di sorriso. Anche a noi non ha fatto schifo, anzi, si fosse ritirato prima di entrare in tabellone, sarebbe stato anche meglio.

giovedì 17 marzo 2011

Indian Wells: sembra un altro Gasquet... forse.

Buona Festa dell'Unità d'Italia a tutti, per chi ci crede e per chi è convinto che sia giusto celebrare i 150 anni di un Paese fondato sulla corruzione, la mafia, la raccomandazione e tante altre belle cose che caratterizzano questa malandata nazione. Chiusa parentesi e passiamo al tennis!

Nella giornata di Indian Wells giocata ieri, dedicata agli ottavi di finale, sono accadute cose strane: Gasquet ha battuto Roddick, Robredo purtroppo ha raggiunto i quarti e, pensate, Nadal ha sudato. Andiamo con ordine e partiamo dalla sorpresa più gustosa.

In passato abbiamo bistrattato e preso in giro Gasquet per la sua innata tendenza a perdere nei modi più originali, e siamo convinti che ci darà ottimi motivi per continuare a farlo, ma da qualche giorno Riccardino ci sta facendo davvero una bella impressione. Prima ha polverizzato Melzer, (l'austriaco è però la brutta copia di quello dello scorso anno) mentre ieri ha battuto Andy Roddick 6-3 7-6. Certo non è la prima volta che abbiamo visto Gasquet giocare alla pari con i migliori, ma nel secondo set abbiamo temuto che la situazione si dovesse evolvere come accaduto sempre in passato, ovvero nel perdere il tie-break per un nonnulla per poi precipitare nel baratro nel terzo e decisivo set. Invece ieri niente, tie-break giocato quasi in scioltezza, a testa alta, altezzosità e meritato passaggio ai quarti di finale. La teoria più probabile riguardo al suo cambiamento è che Grosjean e Piatti un giorno l'abbiano tramortito con una mazzata alla testa fino a fargli perdere la memoria. Una volta ripresosi gli hanno raccontato che lui era il numero uno al mondo ed era noto per essere il bulletto di turno che non aveva paura di niente. Non c'è altra spiegazione. Certo ora avrà Djokovic, vincitore sull'amicone Troicki con un solo game perso (match orripilante sul quale non c'è davvero nulla da dire se non che Viktor è riuscito a spaccare una racchetta sulla coscia, dal min. 3'50), e temiamo che per il francese sarà la fine della corsa. In caso contrario siamo pronti a celebrarlo come nemmeno a Costa do Seppi.

mercoledì 16 marzo 2011

Indian Wells: Ryan Harrison

Buonasera a tutti! Scusate il ritardo, ma ogni tanto anche noi abbiamo cose serie da fare come parlare almeno 15 minuti al telefono con Mubarak, se volete ci sono i testimoni, o semplicemente salvare gattini sopra gli alberi in giro per la città. La vita da esperti non è delle più facili.
Fortunatamente i fatti ci vengono in aiuto e di ieri non c'è tanto da dire se non della partita che ha sancito, forse, il boia di Roger Federer. Ma andiamo con calma.

In tarda notte si è svolto il derby tra Roddick e Isner e se l'hanno programmata quando mezzo Mondo dormiva, un motivo ci sarà. L'ha spuntata Andy 7-5 6-2.

martedì 15 marzo 2011

Indian Wells: via anche Soderling. Il tabellone di Nadal è un challenger?

La foto di oggi è dedicata a Philipp Kohlschreiber, tennista tedesco talentuoso e antipatico, quindi a noi simpaticissimo, che spesso esce ai primi turni forse pagando il fatto di essere robusto quanto un grissino torinese. In ogni caso ogni tanto qualche soddisfazione se la toglie. Ieri ha battuto 7-6 6-4 psycho-Soderling dopo esserci già andato vicinissimo a Rotterdam. Seconda sconfitta pesante di stagione per il numero 4 del mondo che dopo aver sofferto e perso da Dolgopolov nei quarti agli Australian Open e dopo aver inanellato una serie di successi, ieri, forse a causa di un malanno al piede sinistro, ha lasciato strada al teutonico (il piede di Robin ovviamente era dolorante dopo che ha preso sadicamente a calci una delle sue vittime e durante il match ha anche pensato di tagliarselo pensando di togliersi il dolore). Fortunatamente l'impianto tennistico si trova in mezzo al deserto, ragion per cui sarà difficile per lui trovare martiri sacrificali per sfogare le sue ire.

lunedì 14 marzo 2011

Indian Wells: poche sorprese, ma buone

Mai troppo tardi per essere smentiti, ma pare che quest'anno possa avvenire una piccola svolta nel tennis, o almeno, dai primi tornei di stagione, si stanno affacciando, non certo timidamente, dei provetti kamikaze che, minacciando guerra e senza mettersi problemi, vanno a fare la voce grossa anche con chi ha molta più esperienza di loro. Questo che vedete in foto non è un tennista degli anni '80, anche se l'aspetto lo farebbe pensare, ma un pazzo americano diciottenne che, camminando come Agassi, sfoggiando un taglio di capelli alla Connors e sceneggiando alla McEnroe, ha dichiarato di non accontentarsi di essere top ten e, approdato al terzo turno di Indian Wells, non pare minimamente intenzionato a vendere la sua pelle per poco: Ryan Harrison.

domenica 13 marzo 2011

Indian Wells: sogno o son desto?

Dopo la nottata di tennis di Indian Wells, stamattina ci siamo dovuti prendere a pugni in faccia (prima di tutto per svegliarci) e controllare almeno tre diversi siti per assicurarci che quello di ieri non fosse stato solo un sogno. Invece no, tutto vero, come l'età di Ruby.
Partiamo subito e, per i non espertissimi del settore (o per chi dormiva), spieghiamo a chi è dedicata l'immagine: la speranza americana morta sul nascere, ma mai troppo tardi per tornare in vita, Donald Young. Stanotte ha fatto il grandissimo lavoro di toglierci di mezzo Murray in due set 7-6 6-3. Grazie. Lo scozzese fuori alla prima partita di Masters 1000 dell'anno, dal 143 al mondo, è un orgasmo.
Non contenti di tutto questo, ieri hanno voluto farci il regalo della vita con un Karlovic in grazia che ha eliminato senza pietà (7-6 6-3) l'altro nostro pupillo Ferrer. Cento di questi giorni.

Nadal ha vinto senza nemmeno sudare, ma a parte questa parentesi scontata, è seguita l'eliminazione di altre tre teste di serie. Che sia il torneo più bello degli ultimi anni? Forse.

sabato 12 marzo 2011

Tu vuò fa l'americano, ma si nato in Italy!

Siamo finalmente arrivati al secondo turno di Indian Wells, primo Masters 1000 della stagione. Diciamo finalmente perché così potremo godere delle dirette televisive su SKY, anche se assistere a qualche primo turno non ci avrebbe fatto schifo.
Il 2011 per Sky si è aperto male (i 500 sono stati presi da Supertennis e a noi questo tutto sommato non dispiace), perché la nostra cara (in tutti i sensi e ora ancora di più) rete di Murdoch trasmetterà Indian Wells senza la doppia copertura e se si pensa che in questo Master le telecamere stanno su tre campi, il cuore ci straripa verso una gioia immensa. E' un combined e quindi non si possono lasciare i buchi sulle partite WTA... e sì, visto che i 500 sono volati via in silenzio, sarebbe proprio uno scandalo lasciare SKY Sport 3 che passa i riempitivi di Icarus alle 3 di notte, meglio invece trasmettere l'ennesima replica di un pallosissimo campionato di Serie A ampiamente deciso dagli arbitri. Non avremmo mai pensato di arrivare ad odiare il calcio.

giovedì 10 marzo 2011

L'uomo da sei milioni di record

Il piccolo Roger nacque nell'estate 1981 nella ridente Basilea. Fu un parto molto difficile e complesso per la madre perché il bambino aveva il braccio destro già sviluppato, ma sopratutto una racchetta che non sappiamo esattamente se sia una dimenticanza di qualche gioco erotico giovanile tra mamma Lynette e papà Robert.
Da qui è nata la leggenda che dice che Roger Federer "ha il braccio".
La cosa che portò i primi allarmismi ai medici fu il fatto che il piccolo non piangeva, ma rimaneva serio e concentrato su quanto stava accadendo in sala parto. Fece segnare quindi il primo record della sua vita come "Neonato che non piange", tutt'ora è imbattuto.

mercoledì 9 marzo 2011

Indian Wells: gioie e dolori del tabellone

Ci siamo, qualche giorno e partirà il primo Masters 1000 della stagione: Indian Wells, con Ljubicic campione uscente che, a causa di un recente infortunio, probabilmente non confermerà l'impresa.
E' stato sorteggiato il tabellone quindi potremo sbizzarrirci ad inventare pronostici e analizzare i precorsi di guerra che i nostri eroi dovranno affrontare per arrivare ai primi 1000 punti di stagione.

Partiamo subito dalla parte alta protetta da Nadal, testa di serie numero uno. Dopo il suo ritiro in Australia non abbiamo la minima idea di come sia la sua forma perché un match inutile di Davis non può dirci proprio niente, ma nessun problema perché anche in caso non fosse più abituato ai campi da tennis avrà una serie di giocatori sulla sua strada che contro di lui non vincono mai. Non sappiamo se sia una regola dell'ATP o ci provino gusto.
Tralasciando un improponibile Pere Riba vs. Qualificato che dovrebbe

martedì 8 marzo 2011

Il 2011: bilancino semiserio di inizio stagione



Sono passati poco più di due mesi dall'inizio della stagione e probabilmente è un po' presto per fare dei bilanci, ma a noi di Controbreak andava di parlar male di qualche tennista per cui, in attesa del primo Master 1000 della stagione a Indian Wells, ecco a voi un piccolo sunto di quello che è stato finora il 2011 dei principali giocatori del circuito.

I top ten

Rafael Nadal. Il suo 2011 è stato segnato dall'infortunio alla coscia patito durante il match di quarti di finale agli Australian Open contro David "le pijo tutte" Ferrer. Dopo quella sconfitta, della quale ci assumiamo in pieno la responsabilità, è rientrato in Davis, ma la partita contro il seppur talentuoso Bemelmans non è indicativa per giudicare il suo attuale stato di forma, lo aspettiamo nei 1000 americani.

domenica 6 marzo 2011

Coppa Davis: finalmente è finita!

La settimana di pausa si è conclusa con il week-end Davis e sinceramente nessuno ne sentiva la necessità.

Partiamo dalla Spagna, il risultato più scontato. Dai nomi in gioco era normale che arrivasse ai 3 punti nel secondo giorno e visto che ce n'era la possibilità,  Nadal ne ha approfittato per farsi un altro allenamento e Feliciano Lopez per allargare la collezione 2011 e perdere anche da Darcis. Poca gloria in casa per la squadra belga. C'è da dire che molto intelligentemente hanno proposto un campo più lento della terra. Ci vuole impegno per prendere certe decisioni. Segue a ruota nella noia l'Argentina che alla Romania ha lasciato solo il punto di Ungur (si, proprio lui) contro Monaco, ma essendo in casa è una cosa ovvia fare di tutto per regalare la massima festa ai propri sostenitori.

mercoledì 2 marzo 2011

L'importanza di chiamarsi Ernests

Quel birichino di Ernests è nato nell'88 a Riga. Di cittadinanza lettone e portafoglio probabilmente svizzero, venne alla luce in un jet privato e la prima cosa che fece una volta aperti gli occhi è stata quella di licenziare l'ostetrica e mandare via tutti perché voleva stare da solo. Li obbligò a buttarsi col paracadute dall'aereo, ma prima volle un ciuccio tempestato di diamanti perché quelli di gomma non facevano per lui.
Le sofferenze per la madre non tardarono ad arrivare. Infatti, una volta atterrati e recati nell'ospedale più costoso della città, Gulbis si rifiutò di mangiare perché la genitrice non aveva la quarta. Il piccolo decise di fare un concorso di Miss Mamma, tra quelle che avevano appena partorito in ospedale, in modo che potesse scegliere quella che gli andava più a genio.
A un anno gli venne regalata la sua prima carta di credito con budget illimitato, che riuscì ad azzerare (non sappiamo come) nel giro di due giorni. Il padre placò i capricci per l'inconveniente rassicurandolo sul fatto che tanto il giorno dopo le entrate familiari sarebbero state tali da permettergli di spendere il doppio di quello che aveva già fatto fuori.