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lunedì 29 novembre 2010

Costa do Seppi: finale. Seppi trionfa su Gasquet, il Masters della compassione è suo

Nella ridente Costa do Seppi si è giunti ieri alla resa dei conti. Dopo una settimana di acerrime lotte e ribaltamenti di fronte inattesi, è stato decretato il nome di colui che è entrato di diritto nell'albo d'oro del Master della compassione che noi di ControBreak abbiamo avuto l'onore di offrirvi in esclusiva.
A contendersi l'ambito titolo Andreas Seppi, tennista italiano che trova la finale proprio a fine stagione e Richard Gasquet, il francese dal rovescio d'oro, valvola di sfogo per tutti coloro che proprio non riescono nel tennis e per quanti non hanno nemmeno un centesimo del suo talento, ma vincono un numero di partite infinitamente maggiore rispetto a lui.
Probabilmente non potevamo chiedere una finale migliore.
Le sorprese non si sono fatte attendere nemmeno nella finalissima, infatti mentre il pubblico fremeva per l'inizio delle danze, è arrivata una comunicazione di servizio: il match subiva un ritardo perché Seppi voleva vedere la finale di Londra sfruttando la nostra parabola fatta con un piattino di carta e uno stuzzicadenti. L'altoatesino era impaziente di osservare se Nadal era ancora traumatizzato da quando aveva perso contro di lui in quel di Rotterdam, evento che, ricordiamolo, ha provocato il disallineamento dell'asse terrestre e la riscrittura dei libri di storia contemporanea. Probabilmente Seppi così facendo ha voluto subito cercare la violenza psicologica verso il suo avversario. Prima del match ovviamente ci siamo attrezzati e abbiamo organizzato il maxischermo. Intanto Gasquet ancora non si faceva vedere...

Terminata la finale a Londra, che ha decretato vincitore Federer, Andreas ha iniziato a vantarsi attribuendosi meriti sulla disfatta dello spagnolo e dicendo a gran voce che si notava palesemente nei suoi occhi il terrore per Rotterdam. Effettivamente poteva avere ragione visto che perdere da Seppi significa subire un forte trauma. Tolto il maxischermo, si è annunciato l'ingresso in campo dei due finalisti.
Gasquet, che ai nostri microfoni ha dichiarato di essere il più forte del torneo e ormai un top player, ha deciso di entrare in campo a modo suo, ovvero buttandosi col paracadute per atterrare su un palco addobbato a festa. Lì era pronto un microfono dal quale ha fatto le sue solite dichiarazioni bellicose pre-gara. Continuiamo a rimanere dell'opinione che questo ragazzo sia montato la testa.
Seppi in risposta ha fatto un ingresso un pò più modesto: è entrato in campo in mutande avvolto da una enorme bandiera italiana seguito da ancelle che gli lanciavano petali di rosa.
Dopo un discorso di quasi un'ora di autocompiacimento di Gasquet è cominciato il riscaldamento.
I due erano molto tesi, ma sopratutto stanchi perché solitamente non giocano più di due/tre partite a torneo e qui stavano già andando oltre le loro possibilità. Il giudice di sedia, dopo aver innaffiato le carote, ha dato il via alle danze, e fin dai primi colpi abbiamo intuito che il match sarebbe andato per le lunghe. Gasquet ha iniziato subito con la sua sequela di rovesci, e ad ogni vincente abbiamo notato come voltasse lo sguardo alla ricerca di quello di Dolgopolov. Dopo la polemica vissuta nella semifinale tra i due sembra esserci del tenero. Volata via una serie di game caratterizzati da una collezione di break e controbreak, in pieno spirito compassionevole, i due hanno aggiustato la mira al servizio, e, sempre seguendo i dettami della compassione, non sono riusciti più e trasformare nessuna palla break (Seppi ne ha sprecate una media di 14 a game, tutte con dei rovesci spediti a mezza rete), si è quindi arrivati al tie-break, e qui la compassione l'ha fatta ancora da padrona. I due non sono riusciti a realizzare nemmeno un mini-break, fino a quando, sul 27-26 in favore del francese, il servizio era nelle mani di Seppi. E qui il nostro campione ha deciso di prodursi in una delle sue specialità: con perfetta maestria ha realizzato un eccezionale e indimenticabile doppio fallo che ha regalato su un vassoio d'argento il set a Gasquet. Il talento transalpino, per festeggiare ed esaltare il pubblico, si è quindi divertito ad eseguire una serie di 230 rovesci senza pallina.
Anche il secondo set si è svolto sulla falsa riga del primo: il livello dei due era uguale, hanno sprecato occasioni a go-go, ma essendo il Masters della Compassione di meglio non potevamo aspettarci!
La situazione si è risolta sul 69 a 70 per Seppi nel tie-break quando Dogopolov ha letto nel tabellone "Gasquet 69" e il numero dell'amore di fianco al nome del suo amato era un'occasione troppo ghiotta da immortalare. Sfortunatamente il flash ha distratto il francese che ha spedito la palla sul campo di patate adiacente.
La partita si è quindi allungata al terzo set.
La tensione è salita alle stelle, ma gli unici eventi degni di nota sono stati: due infarti per spavento dopo aver visto da vicino Dolgopolov, tre decessi per il crollo della tribuna, il parto della scrofa di zio Pasqualino e un suicidio per noia visto che la partita ormai si era protratta per già tre ore e tra rovesci a mezza rete di Seppi e dritti nel campo di patate di Gasquet non se ne usciva.
Effettivamente si trattava dei due giocatori che durante l'anno hanno perso con più fantasia e non potevano smerdarsi proprio sul finale di stagione, ma sul 6-5 per Gasquet, servizio Seppi e 40-30 abbiamo la svolta: durante l'azione del servizio la racchetta di Andreas è cresciuta a dismisura generando una super spinta che ha fatto andare il servizio a 256 Km/h, una fucilata e record del mondo! Il francese non è riuscito a schivare il colpo che gli è terminato direttamente nei genitali. Il pubblico si è ammutolito e in Dolgopolov si dipingeva il terrore in volto.
Gasquet irrecuperabile si è dovuto ritirare.
Seppi in lacrime è caduto in ginocchio, probabilmente per il peso eccessivo della racchetta ormai abnorme, lui è diventato il maestro della compassione 2010.
Gli altri partecipanti al Masters, che per la finale si sono riuniti nella tribuna per vedere lo spettacolo, alla proclamazione del campione hanno rotto la recinzione e si sono diretti dall'Italiano e con la scusa di entrare per portarlo in gloria, ne hanno approfittato per prenderlo a calci.
Così si è concluso il Masters della Compassione in Costa do Seppi.
QUI potete trovare il quadro riassuntivo di tutto quello che è successo.

Noi stanchi di mangiare patate e rubare carote dal campo per fare colazione, dopo aver fatto qualche intervista ai protagonisti mentre prendevano a calci il campione, siamo scappati in aeroporto senza pagare il conto dell'albergo e abbiamo preso il primo aereo disponibile.
Quando arriveremo in Italia, vi racconteremo le dichiarazioni post partita dei protagonisti, i progetti per il futuro e le impressioni del pubblico.
Costa do Seppi vi attende per l'anno prossimo!

7 commenti:

mitch ha detto...

Beh, si vede che avete fatto aumentare l'interesse del pubblico coi vostri articoli: quello presente alla finale è decisamente più internazionale di quello dei primi turni.

Lucky Loser ha detto...

I primi turni come al solito sono snobbati, quando invece si è giunti al meglio, abbiamo avuto non solo un pubblico più internazionale, ma anche il più numeroso :D


PS: nella foto sembrano pochi, ma ne manca uno perchè proprio nel momento della foto era dietro l'albero che faceva la pipì e l'uomo con la giacca rossa faceva il palo. Se osservi bene la foto si nota chiaramente questa dinamica :D

Valeria ha detto...

la vostra cronaca del masters della compassione è davvero esilarante vi giuro! poi dato l'inizio di questa stagione vedo già un'accesa rivalità per potervi partecipare a fine anno! gulbis e cilic si preparano al bis e direi che dopo la favolosa performance con fognini anche montanes, se non selezionato tra i partecipanti, deve avero almeno un invito come ospite d'onore :D

Lucky Loser ha detto...

Grazie Valeria :D
La cosa triste è che i fatti raccontati non si allontanano molto dalla realtà!
Per il prossimo Masters della Compassione, stiamo già annotando tutto ed effettivamente in molti si giocano il posto, ma alla fine solo gli 8 più compassionevoli potranno accedervi!!
A dicembre scoprirai tutte le fantastiche novità per Costa do Seppi 2011. Ciao!

Valeria ha detto...

eh infatti! la verosimiglianza delle vicende rende la cosa ancor più intrigante! poi a pensarci bene c'è anche un pizzico d'amarezza visto che abbiamo avuto parecchi italiani (e seppi addirittura vincitore!!!) al masters della compassione 2010. quest'anno la situazione sembra un pochino più rosea... ma nemmeno troppo! per fortuna che c'è francesca :D

Lucky Loser ha detto...

Rosea in che senso? Seppi vincitore ad honorem 2011 senza nemmeno giocare le partite? :D

Oltre a Francesca, che almeno è garanzia di qualche risultato soddisfacente e non solo di miseri primi turni, speriamo che Fognini non si perda in un bicchier d'acqua altrimenti è ancora in tempo per tornare al prestigioso Masters!

Valeria ha detto...

ahah rosea nel senso che si è visto qualcosa di buono dagli italiani in questo inizio stagione. si è rivisto volandri resuscitato come un novello lazzaro giocare un torneo di belgrado abbastanza buono, bolelli lucky loser (;D) che non getta al vento l'opportunità ma passa un turno e poi gioca dignitosamente contro murray, e poi fognini! che giustamente come dici speriamo non faccia del suo meglio per partecipare al masters della compassione 2011 :D
purtroppo seppi non pervenuto... ma forse sta cercando di assicurarsi la possibilità di difendere il titolo di costa do seppi
mentre starace, forse con l'amaro in bocca per essere stato escluso dal masters della compassione 2010, ha visto bene di cominciare l'anno perdendo la finale di casablanca.
va beh domani francesca!!! e speriamo che wilander non parli a sproposito!!!!!!!

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