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domenica 28 novembre 2010

Londra: E 'The final' sia.

Abbandonata la formula del round robin, al Masters di Londra siamo tornati al vero tennis, quello dove passa il turno chi vince e ci sono pochi calcoli da fare. Probabilmente è stato un passaggio che ha fatto bene ai protagonisti perchè Murray e Nadal, nella prima semifinale, hanno dato vita a una lotta senza esclusione di colpi che ovviamente ha visto vincitore lo spagnolo dopo mille sofferenze, tre set e più di tre ore di gioco che rendono bene l'idea di come ogni partita di Nadal sembri un bel colossal cinematografico. E' stata la classica vittoria decretata per due 15 di distrazione dopo aver giocato gli altri punti ai massimi livelli. C'è poco da dire se non che i due hanno fatto partita pari dal primo all'ultimo istante di gioco, nessuno aveva intenzione di cedere e alla fine, pur avendo fatto più punti Murray, Nadal ha vinto perché come spesso gli accade ha fatto lui i due punti decisivi.


Dopo il successo dell'iberico la sera c'era grande attesa per un altro incontro che sta ormai diventando una classica semifinale: Federer-Djokovic. Qui la partita è stata molto diversa perché si è basata su altri canoni: la ricerca esasperata del punto anche a costo di fare errori gratuiti. E' quindi risultato un match più veloce e brioso a differenza della prima semifinale dove invece si è optato per lo sfinimento. Nonostante tra Nadal e Murray si sia avuta una maggiore sensazione di lotta, in realtà il vero combattimento è stato tra il cioccolataio e il giullare, che hanno portato avanti un incontro, come ha ben metaforizzato Bertolucci, "a chi alzava di più la voce". Alla fine ha vinto Federer facile in due set, ma facile si fa per dire perché non è che Djokovic non fosse in giornata, anzi era un buon Djokovic, il fatto è che lo svizzero è riuscito a non farlo mai giocare, l'ha attaccato dall'inizio, bloccando sul nascere ogni suo istinto di sopravvivenza.

Si ripete così per grandi e piccini la final-panettone tra Nadal e Federer, ovvero 'The final', quindi preparate il vostro bel focolare e chiamate i parenti per assistere all'evento che unisce le genti. Basandoci su quello che si è visto sul campo, Federer è favoritissimo per una vittoria netta, non foss'altro che gli rode il culo a palla vedere Nadal chiudere la stagione primo e con il Masters nell'anno in cui ha completato il Career Grand Slam. Per cui vorrà vincere a tutti i costi, entrerà in campo carico a manetta, consapevole di aver giocato fino a ieri un tennis perfetto e di essere favorito, ma gli basterà vedere Nadal dall'altra parte del campo per farsela sotto: perderà anche oggi. Non si esclude il ritorno delle lacrime in caso di sconfitta dello svizzero come non si esclude che venga rispolverato il sempre-utile problema alle ginocchia in caso perda Nadal, quindi preparate i registratori perché in ogni caso vincerà lo core...

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