Roger Federer ha vinto il Master 2010 e da bravo Maestro questa sera ha dato una lezione di tennis all'allievo Rafael Nadal. Il maiorchino, nonostante la consueta determinazione e i soliti colpi con 160 mila giri al secondo di rotazione, nulla ha potuto contro il mastro cioccolataio svizzero, trionfatore per 6-3, 3-6, 6-1. Noi di Controbreak abbiamo visto la partita da Costa do Seppi, dove la finale è stata spostata proprio per permettere ai due protagonisti, Seppi e Gasquet, di seguire la partita di Londra. L'altoatesino era curioso di vedere se l'iberico pativa ancora i postumi della vittoria conseguita nel lontano febbraio del 2008 a Rotterdam, sconfitta che ha segnato non poco la psiche del mancino di Manacor. Giunti sull'ormai famoso centrale abbiamo quindi visto che i celeri organizzatori avevano montato un maxischermo proprio in mezzo alle carote e così abbiamo potuto goderci il match. Fin dalle prime battute abbiamo capito che il buon Paul Annacone, da qualche mese coach di Federer, ha infuso al suo allievo alcune notazione tecniche interessanti, ad esempio "spingi quel cazzo di rovescio quando Nadal ti spara tutto sulla sinistra" e "divorzia da Mirka perché è lei la tua rovina". Lo svizzero ci è parso abbia preso alla lettera il primo consiglio (min. 1.01), ma non il secondo, in quanto la mogliettina anche ieri sedeva in tribuna pronta a staccare l'assegno giornaliero, non quello di mantenimento, ma, si vedrà poi, quello ben più ricco riservato al vincitore del Master.
Il primo set è volato via liscio senza troppe emozioni, con il break decisivo messo a segno dal tennista di Basilea all'ottavo gioco. Federer si è così portato a casa il primo parziale, ma nel secondo ha dovuto subire la perentoria reazione del cyborg spagnolo, che con una veloce riprogrammazione del processore e dopo il break al quarto gioco, ha condotto in maniera vincente il set riequilibrando le sorti del match. E qui è arrivato il bello.
Chi ha visto tutte le sconfitte patite da Federer contro Nadal avrà pensato "ora si caga in mano e perde come al solito", e invece no. E' accaduto l'inenarrabile e come al solito noi di Controbreak sappiamo spiegarvi il perché. A quanto ci è dato sapere, a inizio terzo set il software che gestisce il cyborg spagnolo è stato attaccato da un virus di fattura svizzera che, scopriremo poi in serata, è stato prodotto dal Cern di Ginevra, quella struttura messa su con la scusa di ricreare il big bang ma con il mai dichiarato obiettivo di produrre un virus in grado di attaccare e mandare in tilt i chip di Nadal. Lo stratagemma escogitato dagli svizzeri, realizzato dopo anni di studi, ha avuto i suoi benefici, tanto da portare lo spagnolo a commettere diversi errori inusuali e a subire per tutto il corso del set le staffilate cremose del cioccolataio. Fino ad arrivare al 6-1 finale con il quale Federer si è laureato ancora una volta maestro, succedendo, e di questo ringraziamo il Dio del tennis, a Nikolay Davydenko, vincitore dello scorso anno e non più detentore del titolo (a proposito, la sua assenza dal Master è per il tennis sinonimo di allegria). Complimenti a Federer quindi, ma complimenti anche a Nadal, unico avversario riuscito a strappare un set allo svizzero in tutto il torneo ma nonostante ciò visibilmente contrariato per come si è conclusa la finale.
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