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martedì 30 novembre 2010

Costa do Seppi and beyond the Infinite

Eccoci tornati in Italia
Il sole di Costa do Seppi è ormai un ricordo e questo freddo ci fa sentire maggiormente la nostalgia, ma prima di chiudere definitivamente il discorso del Masters della Compassione vi facciamo un riassunto sul futuro dei protagonisti basandoci sulle dichiarazioni mentre e dopo i calci a Seppi per festeggiarlo.

Bolelli: si è buttato sopra il compagno di Davis per salvarlo perché la nazionale non potrebbe fare a meno di lui. In seguito, con una vistosa fasciatura, ha dichiarato che vedere Andreas trionfare è stato uno spunto di riflessione per lui e l'anno prossimo proverà a racimolare tanti punti ATP partendo dai tornei di club e all'occorrenza scendendo agli over 40 in caso avesse problemi a trovare la vittoria. Non gli dispiacerebbe tornare in Costa do Seppi l'anno prossimo, il che ci fa dubitare sui suoi buoni propositi.
Cilic: in occasione della finale ha chiesto un permesso per uscire dal convento per vedere come si sarebbe conclusa, e durante i festosi calci non ha partecipato, ma ha provato a convertire gli altri ragazzi ad adottare un metodo pacifico. Non ha avuto successo. Tuttavia, la visione di una 68enne in bikini cadente, mentre abbandonava il campo, è stata causa di pruriti incontrollabili che l'hanno portato ad abbandonare il convento e tornare al tennis per provare a tornare tra i primi dieci del mondo.
Dolgopolov: non ha partecipato ai calci festosi perché intento a controllare la condizione dei genitali del suo amato. Pare che dopo l'annunciata impotenza futura di Gasquet, l'ucraino sia scappato in lacrime da Costa do Seppi per riprendere gli allenamenti sulle palle corte e sopratutto per rifarsi i peli delle gambe che ormai aveva abbandonato da ben 15 giorni. Un dramma per lui.

lunedì 29 novembre 2010

Costa do Seppi: finale. Seppi trionfa su Gasquet, il Masters della compassione è suo

Nella ridente Costa do Seppi si è giunti ieri alla resa dei conti. Dopo una settimana di acerrime lotte e ribaltamenti di fronte inattesi, è stato decretato il nome di colui che è entrato di diritto nell'albo d'oro del Master della compassione che noi di ControBreak abbiamo avuto l'onore di offrirvi in esclusiva.
A contendersi l'ambito titolo Andreas Seppi, tennista italiano che trova la finale proprio a fine stagione e Richard Gasquet, il francese dal rovescio d'oro, valvola di sfogo per tutti coloro che proprio non riescono nel tennis e per quanti non hanno nemmeno un centesimo del suo talento, ma vincono un numero di partite infinitamente maggiore rispetto a lui.
Probabilmente non potevamo chiedere una finale migliore.
Le sorprese non si sono fatte attendere nemmeno nella finalissima, infatti mentre il pubblico fremeva per l'inizio delle danze, è arrivata una comunicazione di servizio: il match subiva un ritardo perché Seppi voleva vedere la finale di Londra sfruttando la nostra parabola fatta con un piattino di carta e uno stuzzicadenti. L'altoatesino era impaziente di osservare se Nadal era ancora traumatizzato da quando aveva perso contro di lui in quel di Rotterdam, evento che, ricordiamolo, ha provocato il disallineamento dell'asse terrestre e la riscrittura dei libri di storia contemporanea. Probabilmente Seppi così facendo ha voluto subito cercare la violenza psicologica verso il suo avversario. Prima del match ovviamente ci siamo attrezzati e abbiamo organizzato il maxischermo. Intanto Gasquet ancora non si faceva vedere...

domenica 28 novembre 2010

Londra: The final. Federer si libera del fantasma di Nadal e conquista il titolo di Maestro 2010

Roger Federer ha vinto il Master 2010 e da bravo Maestro questa sera ha dato una lezione di tennis all'allievo Rafael Nadal. Il maiorchino, nonostante la consueta determinazione e i soliti colpi con 160 mila giri al secondo di rotazione, nulla ha potuto contro il mastro cioccolataio svizzero, trionfatore per 6-3, 3-6, 6-1. Noi di Controbreak abbiamo visto la partita da Costa do Seppi, dove la finale è stata spostata proprio per permettere ai due protagonisti, Seppi e Gasquet, di seguire la partita di Londra. L'altoatesino era curioso di vedere se l'iberico pativa ancora i postumi della vittoria conseguita nel lontano febbraio del 2008 a Rotterdam, sconfitta che ha segnato non poco la psiche del mancino di Manacor. Giunti sull'ormai famoso centrale abbiamo quindi visto che i celeri organizzatori avevano montato un maxischermo proprio in mezzo alle carote e così abbiamo potuto goderci il match. Fin dalle prime battute abbiamo capito che il buon Paul Annacone, da qualche mese coach di Federer, ha infuso al suo allievo alcune notazione tecniche interessanti, ad esempio "spingi quel cazzo di rovescio quando Nadal ti spara tutto sulla sinistra" e "divorzia da Mirka perché è lei la tua rovina". Lo svizzero ci è parso abbia preso alla lettera il primo consiglio (min. 1.01), ma non il secondo, in quanto la mogliettina anche ieri sedeva in tribuna pronta a staccare l'assegno giornaliero, non quello di mantenimento, ma, si vedrà poi, quello ben più ricco riservato al vincitore del Master.

Il primo set è volato via liscio senza troppe emozioni, con il break decisivo messo a segno dal tennista di Basilea all'ottavo gioco. Federer si è così portato a casa il primo parziale, ma nel secondo ha dovuto subire la perentoria reazione del cyborg spagnolo, che con una veloce riprogrammazione del processore e dopo il break al quarto gioco, ha condotto in maniera vincente il set riequilibrando le sorti del match. E qui è arrivato il bello.

Costa do Seppi: semifinali. Seppi italiano DOC e Gasquet mostra le palle

Giornata storica per i colori italiani a Costa do Seppi. Uno straordinario Andreas Seppi ha infatti conquistato la finale del Masters della compassione grazie al successo in semifinale contro l'altro azzurro Simone Bolelli (in questa foto con un suo allievo della scuola tennis), sconfitto ai rigori. Si, avete letto bene, ai rigori. I due, grandi amici fuori dal campo, non sono riusciti a prevalere l'uno sull'altro perché spinti dal buon rapporto che intercorre fra loro non hanno saputo mettere sul terreno di gioco la giusta cattiveria per poter vincere (in pieno spirito compassione, termine che non a caso ha dato il nome a questo Master). Anzi, a tratti sono sembrati palesemente d'accordo per stabilire chi e quando dovesse vincere ogni punto. Per questo motivo il match è volato via sotto il segno dell'equilibrio. Nel primo set, sul 6-5, è stato fatale a Bolelli una serie di 4 doppi falli, non programmati dai due, per dare il set a Seppi. Nel secondo però Seppi, sempre sul 6-5, ha contraccambiato il favore all'amico spedendo a mezza rete 4 rovesci (un po' come succede quando spreca un break-point a favore). Match riequilibrato quindi, a tal punto da prendere l'originale decisione: vista l'amicizia che lega i due e l'italianità della semifinale, si è deciso di optare non per un classico terzo set, ma per una sfida ai rigori, nel campetto adiacente al centrale dove due bambini, impegnati a divertirsi con il loro pallone, sono stati cacciati a calci dall'organizzazione del torneo. Il sorteggio ha voluto Seppi come primo a iniziare la lotteria dei rigori, ed ecco come sono andati:

Londra: E 'The final' sia.

Abbandonata la formula del round robin, al Masters di Londra siamo tornati al vero tennis, quello dove passa il turno chi vince e ci sono pochi calcoli da fare. Probabilmente è stato un passaggio che ha fatto bene ai protagonisti perchè Murray e Nadal, nella prima semifinale, hanno dato vita a una lotta senza esclusione di colpi che ovviamente ha visto vincitore lo spagnolo dopo mille sofferenze, tre set e più di tre ore di gioco che rendono bene l'idea di come ogni partita di Nadal sembri un bel colossal cinematografico. E' stata la classica vittoria decretata per due 15 di distrazione dopo aver giocato gli altri punti ai massimi livelli. C'è poco da dire se non che i due hanno fatto partita pari dal primo all'ultimo istante di gioco, nessuno aveva intenzione di cedere e alla fine, pur avendo fatto più punti Murray, Nadal ha vinto perché come spesso gli accade ha fatto lui i due punti decisivi.

sabato 27 novembre 2010

Costa do Seppi: day 6. Gasquet chiude al primo posto tra i Losers e poi da spettacolo

Terminate le danze per il Gruppo Nerds con Seppi e Dolgopolov rispettivamente al primo e al secondo posto, ieri abbiamo assistito alla conclusione del Gruppo Losers.
Il primo incontro della serata ha visto Gasquet contro Bolelli, i primi due del gruppo per cui il vincitore avrebbe conquistato la prima posizione.
Rispetto agli altri giorni, ormai deluso dalla fresca notizia che non è stato convocato per la Davis, il francese ha evitato richieste strane come il posticipo del match o l'inizio della partita quando gli faceva comodo, ma in compenso ha voluto fare l'ingresso in campo alla Rocky Balboa su un tappeto rosso ricoperto di coriandoli e spotlights dedicati. Forse si è montato la testa.
Bolelli invece è entrato in campo serio, tremante e con le occhiaie. Probabilmente era stanco visto che non è abituato a fare più di due partite a settimana. Lo capiamo.

Londra: day 6. Mr. Fair Play 2010 molto Play, ma poco Fair

Dopo aver decretato Murray e Federer semifinalisti del gruppo B, mancava scoprire quali sarebbero stati i loro avversari. Non ci voleva molta fantasia in quanto dall'altra parte l'unica possibilità di cataclisma stava nel vedere Nadal e Djokovic perdere due set a zero. Ovvero una possibilità che ha minor percentuale di riuscita di vedere Seppi a Londra l'anno prossimo.

Berdych, consapevole di ciò, è sceso in campo con la mente libera perchè aveva solo da guadagnare ed è riuscito a fare partita pari

venerdì 26 novembre 2010

Costa do Seppi: day 5. Seppi vola in semifinale insieme a Dolgopolov

Ancora una giornata di grandi emozioni quella trascorsa ieri al Master della compassione di Costa do Seppi. Il motivo di gioia per noi italiani è stata la meritatissima qualificazione di Andreas Seppi alle semifinali, giunta ancora una volta in maniera a dir poco rocambolesca. Ma andiamo con ordine. Nel primo pomeriggio c'era grande attesa per la sfida tra Oleksandr Dolgopolov ed Ernests Gulbis. Il pubblico era già assiepato nelle tribune quando l'ucraino ha fatto il suo ingresso in campo su una carrozza tutta rosa trainata da cavalli bianchi stile Cenerentola. Dolgo è sceso sistemandosi lo strascico come una sposina e mettendo a posto le calze a rete, per poi cambiarsi, infilarsi una tutina fucsia e iniziare il riscaldamento. Dall'altra parte però Gulbis non si è minimamente presentato, gettando nello sconforto gli organizzatori. Il lettone è stato chiamato più volte al telefonino fino a quando qualcuno non si è preso la briga di collegarsi a Facebook e notare che si trovata intento a spiegare nel suo stato che tra lui e Peppina era finita e che oramai le sue attenzioni erano dedicate ad un'altra bellezza locale di nome Alfonsina.

Londra: day 5. Federer e Murray si qualificano per la semifinale

Ieri ci siamo lasciati con Berdych chiave di volta del Gruppo A e oggi apriamo dicendo che Braveheart lo era per il Gruppo B perchè vincendo almeno un set contro Ferrer sarebbe passato e perdendo nettamente avrebbe incasinato tutto. Ciò significa che praticamente era già in semifinale a meno che non gli avessero mozzato le gambe.
Ma andiamo con calma.

Nel pomeriggio si è svolto un azzardo: Federer ha battuto Soderling.
Lo svedese aveva tutto nelle sue mani, perdere significava praticamente andarsene a casa perchè avrebbe avuto speranza di passare solo in caso di vittoria di Ferrer contro Murray in due set e il sol pensiero di quest'ipotesi lo divertiva più della visione di un'autopsia, per cui ha provato a fare una cosa plausibile ovvero battere lo svizzero. E' partito col piede giusto, ma è arrivato col piede sbagliato. Ha tenuto perfettamente il ritmo per tutto il primo set con il cioccolataio abbastanza spaventato, ma sul 5-6 del tie-break del primo set la disfatta: Federer gli offre una palla come se gliela stesse dando il maestro dal cesto, ma probabilmente distratto da qualche pensiero necrofilo ha giudicato lunga la comodissima palla da chiudere al volo che invece è entrata di un metro. Primo set andato. A questo punto il suo passaggio era strettamente legato a Ferrer quindi ha preferito lasciar perdere, ma non senza compiere il suo dovere: nell'avvicinarsi a rete per dare la mano a Federer gli ha detto che la notte sarebbe passato a fargli visita per amputargli qualche arto e all'occorrenza sgozzarlo. Infatti pare che Federer abbia cambiato albergo.

In serata si è svolta Murray-Ferrer, partita inutile perchè avrebbe dato la semifinale allo spagnolo solo in caso di vittorie nette tipo 61 61, ma siamo realisti: Murray senza una gamba batte il miglior Ferrer per cui c'era poco da ipotizzare. Per placare ogni vana speranza, il primo set lo ha vinto lo scozzese e quindi poteva anche perdere i restanti 60 60 che la semifinale era sua. Per fortuna c'era Elena Pero che ci ha spiegato tutte queste cose.

Due considerazioni tanto per riempire il post: Ferrer si pensava fosse e si è dimostrato essere un giocatore imbarazzante dentro un masters. Sia maledetta la stagione sulla terra che gli ha dato la possibilità di salire in classifica e sprecare uno degli 8 posti disponibili.
Melzer avrebbe fatto miglior figura e creato maggior interesse.
Soderling è stato sfortunato a rompere il ghiaccio contro Murray, se gli fosse capitato Ferrer ci sarebbe stata molta più possibilità di vederlo in semifinale al posto dello scozzese.
Oggi tutti si possono ancora qualificare e se Berdych vince in due set fa danni gravissimi, ma di questo ne riparleremo domani...

giovedì 25 novembre 2010

Costa do Seppi: day 4. Poco tennis, sole e bellezza il leitmotiv della giornata

Dopo una giornata che ha visto un Cilic spento ormai eliminato e il tripudio azzurro con un sorprendente Seppi, ci apprestiamo a raccontarvi le incredibili vicende del giorno 4. Protagonisti Bolelli e Fognini nel derby e a seguire i due rovesci più belli del torneo Gasquet e Wawrinka.
La giornata si è aperta o meglio, si sarebbe dovuta aprire alle 15, ma quando gli italiani sono arrivati in campo hanno trovato i bambini che facevano scuola tennis, per cui non si poteva giocare. Bolelli si è illuminato e ha cominciato a chiedere ai piccoli della scuola di poter partecipare al loro torneo, dimostrando grande umiltà e presa di coscienza riguardo al fatto che anche i future sono troppo per lui. Fognini invece, vantando di essere talentuoso e di non aver mai avuto bisogno di una scuola, avrebbe voluto mandare via a calci i bambini e giocare, ma il supervisor era inscalfibile, così hanno provato ad attendere alle 17, orario previsto per la dipartita dei marmocchi.
Fabio ha iniziato ad innervosirsi per l'attesa e ha ricordato a Bolelli che se stavano aspettando era solo perchè Simone si era dimenticato di prenotare il campo il giorno prima.
Cominciano i fischi tra il pubblico e il lancio di banane e kiwi ai due italiani che nel mentre hanno trovato una soluzione: sfruttare la bellissima giornata di sole e giocarsi il turno a beach volley nel campo che sta appena a due passi da quello di tennis. Grande ovazione dei presenti, sopratutto perchè così potevano curare le carote piantate sul campo che stavano cominciando a crescere.
Fortunatamente per noi, si stava allenando la nazionale brasiliana femminile di beach volley e i due hanno potuto formare due squadre per giocarsi il round robin del Masters della compassione.
A questo punto noi, non essendo esperti come i giornalisti di RaiSport che conoscono o almeno fanno finta di conoscere tutti gli sport, non possiamo raccontarvi l'avvicendarsi della partita, ma possiamo dirvi che siamo rimasti affascinati dalle dinamiche del gioco e sopratutto dal modo di definire le tattiche.
Un passante ci ha detto che ha vinto Bolelli 15-13 16-14, noi ci crediamo e assegniamo il punto a Simone.

Intanto sul campo da tennis la scuola era terminata da un pezzo ed essendo vuoto, Gasquet ha fatto i capricci per entrare subito onde evitare di giocare anche stavolta col caschetto da minatore. Così come siamo arrivati in campo la partita contro lo svizzero era già cominciata da 20 minuti. Abbiamo chiesto al pubblico di farci il punto della situazione e abbiamo scoperto che erano ancora al primo 15, che si scambiavano solo incrociati di rovescio e che si sfidavano su chi avesse il colpo migliore.
L'attenzione ha cominciato a scemare tra i presenti così un noto anchorman locale per risvegliare l'interesse, ha fermato il gioco, è entrato in campo e ha indetto un concorso di bellezza tra i rovesci dei due contendenti.
La gara si sarebbe svolta con quattro prove: rovescio lungolinea, incrociato, pallonetto e slice.
Terminata l'esibizione la tensione era altissima, Gasquet tremava visibilmente come quando ha un match point, mentre Wawrinka noncurante dell'attacco di diarrea fulmineo che gli ha fatto perdere il match contro Bolelli, ha continuato a macinare duplo e barrette di cioccolato a profusione.
La giuria ha alzato le palette decretando 10 per Gasquet e 8 per Wawrinka probabilmente tradito dal filo di pancetta o da qualche brufolo esploso durante l'esibizione. C'era lo scarto di due punti quindi hanno potuto proclamare vincitore il francese!
Richard ha atteso in lacrime la premiazione, la fascia ed è corso piangendo tra le mani del padre. A fine partita ha dichiarato ai nostri microfoni che lui ha qualcos'altro da dare oltre a un bel rovescio e che è brutta la fame nel mondo, la povertà e la guerra.
Così si è conclusa tra gli applausi e coriandoli la quarta giornata in Costa do Seppi.
Anche oggi abbiamo rinunciato al suicidio, ma domani c'è l'ultima emozionante giornata per il gruppo Nerds, quindi mai dire mai. Trovate il riassunto della situazione QUI

Londra: day 4. Berdych si sveglia, smuove le acque e potrebbe creare uno tsunami

Dopo una terza giornata che ha fatto vedere un pò di bel tennis, giustizie tennistiche, ma purtroppo ripetute inquadrature di Mirka, la quarta si è aperta con una prova molto importante per Berdych: dimostrare che il suo sesto posto vale più di una vacanza.
Scrollatosi di dosso la tensione e la sonnolenza dell'esordio e dopo aver fatto partita pari con Roddick, fino al 5-5 del primo set, il ceco decide che deve giocare bene e vincere e così fa, mettendo in luce un tennis pulito che fa male e potrebbe ancora portare grandi sorprese come la finale inattesa a Wimbledon.
L'americano ormai è praticamente fuori dalla qualificazione per la semifinale a meno di recondite coincidenze di punteggio che solo Elena Pero conosce e sicuramente ci spiegherà perfettamente.
Tutto da rifare invece per Nadal e Djokovic che hanno dovuto affrontare la loro sfida serale con non poche pressioni, in particolare lo spagnolo, che non avendo ancora disputato lo scontro diretto col ceco, potrebbe cominciare a dormire male la notte.
Visto che nel tennis non esiste il pareggio, tutti i dubbi sono stati tolti al concludersi del serale che ha visto vincitore il maiorchino per 7-5, 6-2.

Più che da Nadal, comunque in grandissima forma, Djokovic è stato sconfitto da una lente a contatto. Si, avete capito bene. Dall'inizio della partita il giullare del circuito ha iniziato a esplorare il suo occhio sinistro alla ricerca della lente maledetta, e sul 4 pari del primo parziale ha fatto sospendere il match per controllare meglio la situazione negli spogliatoi (e forse avrà anche approfittato per qualche bisogno corporale, non è dato saperlo). Al termine del primo set poi intorno a Djokovic si è assemblato un esercito composto dal giudice arbitro e da un oculista, tutti concentrati nello stanare l'oggetto del fastidio (alcuni pensano possa essere un bullone volato via dal braccio di Nadal che ricordiamo essere un cyborg cinese). La cosa più curiosa è stato però vedere Nadal alzarsi in piedi e manifestare apertamente il suo fastidio per il prolungarsi dell'attesa, atteggiamento notato e rimarcato più volte anche da Elena Pero, che in coppia con Volandri commentava la partita. Strano comportamento per un tennista che impiega un'ora e venti minuti a servire e che più volte in passato ha fatto ricorso al fisioterapista per poi tornare in campo e vincere le partite passeggiando. Dopo aver cambiato la lente e aver versato nell'occhio due litri e mezzo di collirio, al posto di Djokovic è tornato in campo il fratello scarso. Il serbo ha perso totalmente la concentrazione e ha sbagliato le palle più semplici rendendosi irriconoscibile. Morale della favola Nadal ha asfaltato il suo avversario per 6-2 ottenendo il secondo successo su due partite finora disputate al Masters e praticamente un posto in semifinale.
Il set perso da Nadal contro Roddick farà l'enorme differenza in caso di vittoria di Berdych in due set contro lo spagnolo, ma onde evitare figuracce non vado oltre e questi meccanismi li lasciamo spiegare con cura all'amorevole Elena Pero.

mercoledì 24 novembre 2010

Costa do Seppi: day 3. Andreas sorride ancora mentre Cilic non prega abbastanza

Dopo le prime due scoppiettanti giornate il Master di Costa do Seppi ci ha regalato altri momenti di grandissimo tennis e soprattutto un'altra occasione di gioia per il tennis azzurro, grazie al secondo successo in due partite per il nostro Andreas Seppi. Ma andiamo con ordine. La giornata di ieri, ovvero il day 3, si è aperta con la sfida tra Ernests Gulbis (cercando Gulbis su Google immagini abbiamo trovato questa che è senz'altro meglio di Ernests, quindi tenetevela) e Fra' Marin Cilic (dopo le apparizioni dell'altro giorno il croato vuole essere chiamato in questo modo in attesa della beatificazione). Nonostante le protezioni divine però per il giovane chierichetto di Medjugorie le cose non sono andate per il meglio. Gulbis, visibilmente arrabbiato a causa del due di picche rifilatogli da Peppina, la ragazza a causa della quale aveva interrotto l'altro giorno la sua sfida contro Seppi, è sceso in campo con il sangue negli occhi e voglioso di distruggere il mondo.
Cilic invece, che proprio ieri doveva scontare un giorno di penitenza e digiuno per volere divino, ha atteso per tutto il corso del match il solito aiuto dall'alto, non sapendo delle agitazioni sindacali che hanno colpito l'alto dei cieli e il conseguente sciopero delle apparizioni proclamato dal sindacato. Il lettone ha quindi trapassato l'inerme Cilic, tra le altre cose in uno stato di depressione post-visione, a suon di ace e passanti, il croato ha provato ad evitare l'umiliazione inginocchiandosi in mezzo al campo e pregando, ma a nulla è valso il tentativo, Gulbis ha chiuso il match 6-0 6-0 in 22 minuti. Subito dopo aver dato la mano al lettone, Marin è caduto per terra tremante, probabilmente l'apparizione è arrivata, anche se in ritardo, ma voci più attendibili parlano di convulsioni causate dal digiuno. 

Dopo il massacro il pubblico ha avuto modo di rifarsi grazie alla strepitosa prestazione del nostro Andreas Seppi, bravo a battere Oleksandr Dolgopolov in tre set. L'altoatesino, entrato in campo ancora gongolante per il trionfo su Gulbis di due giorni prima, è apparso nelle prime battute piuttosto deconcentrato, fino a subire un rotondo 6-0 da parte di Dolgo. Da segnalare che l'ucraino, nel terzo game, ha battuto il record del mondo di palla corta facendo ricadere la pallina esattamente sul nastro in maniera tale da lasciarla perfettamente in bilico per un'ora e 27 minuti, fino a quando uno spettatore, spazientito dall'attesa, ha deciso di porre fine alla vita della pallina facendo fuoco con il suo mitra M12 e provocando, come effetto collaterale, il decesso di due giudici di linea, uno prontamente sostituito da Lucky Loser che è dovuto scendere in campo con il casco. Nel secondo set accade l'imponderabile per lo sfortunato Dolgopolov: l'ucraino perde accidentalmente il suo nuovo cerchietto di perle e distratto dalla continua ricerca del prezioso oggetto lascia campo libero a Seppi, che può così vendicarsi e portare a casa il parziale 6-0. Si va quindi al terzo, dove finalmente vediamo un po' di partita seria. Si va sul 6 pari e qui Seppi fa il capolavoro. Grazie a due ace a 235 km/orari, una palla corta, due passanti di rovescio a una mano di cui uno a banana in sventaglio, un lob e un colpo sotto le gambe alla Noah, con il pubblico letteralmente in visibilio, trafigge Dolgo e porta a casa un'altra stupefacente vittoria. Il tabellone completo del Master della compassione potete vederlo QUI.

Londra: day 3, Federer spiega a Murray che non è sempre Shanghai

Vi ricordate la finale del Master 1000 di Shanghai dove Roger Federer era stato preso a pallate dal muro di Dunblane? Ecco, ieri il cioccolataio si è preso la sua sadica vendetta in quel di Londra, dove si è giocata la terza giornata del Masters. Stanco di essere preso a randellate ogni qualvolta giocasse con lo scozzese nei match due su tre e di dover attendere, per spiegare al playstation-dipendente chi comanda, qualche finale di Slam (vedi qui e qui), ieri lo svizzero ha deciso di anticipare il momento della vendetta e di impartire a Murray una sonora lezione (6-2, 6-4) a nostro avviso inattesa. Il figlio della donna più temuta del mondo (si vocifera faccia paura anche a Chuck Norris) ieri è sceso in campo con diversi motivi per partire favorito: prima di tutto la lentezza del campo, definito da Federer medium-slow, alla quale c'era da aggiungere il pubblico quasi di casa (lui in effetti è scozzese e agli inglesi vorrebbe far fare la stessa fine sognata da Braveheart, ma questo è un altro discorso). E invece il cioccolataio, forse minacciato da Mirka (inquadrata copiosamente anche ieri fino alla rottura di più telecamere), è sceso in campo con un solo obiettivo: annientare Murray. Federer ha giocato fin dalle prime battute mostrando una grande voglia di attaccare, non ha dato punti di riferimento al suo avversario, che comunque ha corso da una parte all'altra del campo senza fermarsi, e al servizio è stato micidiale (88% di punti sulla prima). In sintesi un massacro, tanto da spingere la madre di Murray a proibire la PlayStation al figlio per una settimana.

In serata invece, nel secondo match di giornata, Robin Soderling, dopo aver trucidato due inservienti nello spogliatoio, minacciato di morte il giudice di sedia e fucilato il falco impedendo così il ricorso all'Hawk eye, ci ha provocato un lampo di gioia sodomizzando il nostro idolo al contrario David "non so cosa voglia dire andare a rete" Ferrer 7-5, 7-5. Il nostro serial killer ha chiuso il primo set con uno splendido rovescio lungolinea all'angolino che ha lasciato fermo Ferrer, goduria assoluta per noi. Nel secondo lo svedese, non senza fatica, ha continuato la lenta opera di demolizione dell'avversario e ha portato a casa il match insieme ai resti di Ferrer. Un piacere per gli occhi. Ora Federer guida il gruppo B con due successi, Murray e Soderling hanno una vittoria e una sconfitta mentre Ferrer, con nostra somma soddisfazione, è a quota zero.

martedì 23 novembre 2010

Costa do Seppi: day 2. Bolelli guadagna un punto per ritiro di Wawrinka e vittoria sudata per Gasquet

Dopo la prima emozionantissima giornata, che ha visto il trionfo inaspettato di Seppi e la vittoria sicumerica di Dolgopolov su un Cilic visionario, vediamo cosa ci ha regalato il day 2 a Costa do Seppi.
Protagonista della giornata Gasquet che dichiarandosi il giocatore di punta del torneo ha esordito subito con la richiesta di spostare il suo incontro da primo a secondo match della giornata per avere maggior pubblico. Fognini aveva passato la notte a divertirsi rientrando alle 5 del mattino, per cui non ha disdegnato la proposta del posticipo. Così si è disputato per primo l'altro match in programma che ha visto opposto l'italiano Bolelli allo svizzero Wawrinka.
I due, sapendo dal giorno prima che avrebbero giocato la seconda partita, ovviamente erano ancora a letto, ma sono stati buttati giù e svegliati con secchiate di acqua gelida perchè il pubblico era ormai stanco di aspettare. Finalmente i campioni sono arrivati in campo tra gli applausi dei presenti, l'atmosfera era tesa e lo svizzero ammazzava la tensione sgranocchiando un duplo seguito da una barretta di cioccolato locale. Bolelli invece era felicissimo e a fine partita ci ha dichiarato di non aver mai assistito a un pubblico così numeroso.
Le emozioni sono partite subito dal primo game con Bolelli, che commettendo 3 doppi falli consecutivi, ha concesso all'istante 3 palle break. Era palese che l'Italiano avesse studiato una tattica per perdere in qualche modo inedito. Wawrinka non accettando l'affronto, si è piazzato a un metro dalla rete e ha risposto con tre falli di invasione per pareggiare i conti. La sfida era accesissima. In ogni game lo svizzero è riuscito a perdere il punto prima di Simone e si è arrivati così al 6-0 per Bolelli che abituato a partire sempre un set sotto, non si è più riconosciuto nel suo gioco entrando così in crisi. Il secondo set è continuato sulla falsa riga del precedente, non c'era niente da fare, lo svizzero tra una barretta di cioccolato e un duplo ha inanellato errori a non finire fino a giungere al 5-1 per l'italiano. La tensione è salita alle stelle e Bolelli che non vince una partita da quando giocava la Baby-Davis, ha cominciato a percepire la tensione e l'adrenalina di sentirsi proclamare vincente. E' arrivato il momento: Match Point per Simone. Improvvisamente Wawrinka è caduto a terra urlando e tenendosi la pancia, si è alzato ed è scappato negli spogliatoi rosso in volto. Al suo rientro ha dichiarato ai nostri microfono che si è trattato di un attacco di diarrea fulmineo.
L'italiano ha guadagnato così un miracoloso un punto.

Dopo aver atteso che il campo venisse risistemato e tagliata l'erbaccia che faceva inciampare nei pressi della linea di fondo, sono entrati in campo Fognini e Gasquet ancora sonnecchianti.
La folla si è infiammata e il match è iniziato dopo l'abituale riscaldamento. Gasquet ha iniziato a prendersela col terreno e le carote, che cominciando a spuntare fuori, gli falsavano i rimbalzi, mentre a Fognini come al solito non gliene fregava niente di quello che stava succedendo in campo. Risultante: dopo un'ora e mezza di gioco sono arrivati solo al 6 pari del primo set. Passati 20 minuti di tie-break il tabellone segnava 32 pari, ma Gasquet ha iniziato a lamentarsi con l'arbitro perchè i giudici di linea dormivano. Fognini stancato dalle continue lamentele, gli ha detto che era un bimbominkia scassaballe, così il francese è scappato a piangere tra le braccia del padre che dopo averlo consolato lo ha rimandato in campo. Il tie break si è concludeso 34 a 32 per l'italiano. Il secondo set è comincia sulla falsa riga del primo, così abbiamo preso spunto dal giudice di linea, ci siamo appisolati e risvegliati a metà del terzo scoprendo che il francese si era aggiudicato il secondo al tie break per 30 a 28. Intanto iniziava la distribuzione di fiaccole tra il pubblico che servivano per illuminare il campo visto che si stava facendo notte e i riflettori non si potevano accendere perchè disturbavano i vicini. Sul 4-3 per Fognini i giocatori venivano dotati di caschetto da minatore e l'italiano, ormai abituato a giocare al buio dopo la mirabolante partita al Roland Garros, è arrivato al 5-3 e match point. Improvvisamente è sbucata tra la folla la ragazza che Fabio aveva rimorchiato la notte prima, il ligure si è distratto e sono arrivati così al 6 pari. Dopo oltre mezz'ora di tie-brek siamo rimasti solo noi due a fare da pubblico e Walk Over ha dovuto arbitrare gli ultimi punti perchè il giudice di sedia stamattina si doveva svegliare presto per andare a potare il banano. Fognini doveva fare in fretta per uscire con la sua nuova fiamma e visto che Gasquet non riusciva a chiudere la partita, Fabio ha sparato due palline nello stagno adiacente per farsi dare un punto di penalità sul match point del transalpino. La partita è terminata 6-7(32) 7-6(28) 7-6(74) per il francese che uscendo dal campo soddisfattissimo della vittoria, col pugnetto stretto, ha dichiarato a testa alta che si sente perfetto, mentre Fognini era già scappato in doccia da un pezzo per prepararsi alla serata scoppiettante. E' stata una giornata intensa e avvincente che abbiamo seguito col cappio al collo e lametta nelle vicinanze in caso avessimo optato per tagliarci le vene. Anche oggi altre emozionanti partite non mancheranno!
Calendario e riassunto della situazione lo trovate QUI

Londra: day 2. Berdych dorme, Nadal con un futuro a Hollywood

Dopo una giornata che ci ha dato poco tennis e tanta noia, è sceso in campo il Gruppo A. Subito bella notizia: era impossibile vedere Mirka. I primi ad entrare in campo sono stati Djokovic e Berdych. Il ceco alla prima apparizione al Masters sembra molto teso inizialmente per poi farci capire che invece sta proprio dormendo in piedi. Dobbiamo comunque riconoscere che dall'altra parte ha trovato un Djokovic che, con la bava alla bocca in prospettiva Davis, non ha sbagliato una palla e il gioco è fatto: 63 63 e un piede in semifinale. Possiamo dire sia una sorpresa? Speravamo in una sorpresa inversa per mettere un pò di movimento, ma con questa superficie e con Berdych che ha faticato a capire di trovarsi alla O2 Arena, non direi proprio.

L'interesse principale però era rivolto alla seconda partita dove finalmente si rivedeva sul campo Nadal che si era preso un mese di vacanza, tanto ormai i punti c'erano e se lo poteva permettere. Durante il riscaldamento non capivamo perchè si stesse allestendo un set cinematografico poi abbiamo capito con l'avanzare della partita a cosa sarebbe servito: riprendere l'ennesima vittoria incredibile di Nadal. Si, come i super eroi e lo spagnolo ci ha abituato a questo da anni, sopratutto quando gioca sulla terra.
Sarà un caso che sia successo anche qui? Vittima della situazione Roddick che, nonostante si sia impegnato per giocare alla pari, non riesce a vincere. Nel primo set, di fronte a un Nadal spento probabilmente a causa della lunga assenza, l'americano gioca in totale controllo della situazione, break in apertura e set vinto.
Il secondo set sembra la stessa solfa, Roddick si appresta a vincere la partita con un break in vantaggio e faccia contrita di Nadal. Ma la sceneggiatura così non farebbe audience, quindi un controbreak stupido per due errori dell'americano e matematicamente lo spagnolo diventa imbattibile e l'avversario un totale inetto, come quando Daitarn scaglia l'attacco solare. Quindi il film perfetto è stato nuovamente girato come da sceneggiatura mozzafiato, solita fine, solita storia e vissero tutti felici e contenti.
C'è almeno da riconoscere che finalmente abbiamo visto una partita.
Speriamo seguano l'esempio anche i 4 che giocano oggi.

lunedì 22 novembre 2010

Costa do Seppi: day 1. Seppi ci regala un'emozione e guida il gruppo Nerds con Dolgopolov

Notizie splendide per i colori italiani nella prima giornata del Masters della Compassione in corso a Costa do Seppi. Nella ridente località brasiliana, che ricordiamo è stata scelta per ospitare l'evento dopo il rifiuto di altre 653 città contattate in precedenza, il nostro Andreas Seppi ha realizzato l'impresa del giorno, andando a vincere a sorpresa e, dobbiamo ammettere, con un pizzico di fortuna, l'attesa sfida contro Ernests Gulbis, favorito alla vigilia. Il masters è iniziato quindi alla grande per l'azzurro, ma per dovere di cronaca occorre dire che per Seppi le cose non erano partite benissimo. Gulbis, atterrato con il suo jet privato direttamente in campo e provocando per questo le ire del contadino che sul terreno di gioco aveva appena piantato le carote, è partito subito alla grande, scaraventando sull'altoatesino una valanga di ace e di vincenti tanto da chiudere il primo set con un laconico 6-0.

Seppi, le cui dimensioni della racchetta hanno raggiunto proporzioni inenarrabili, ha tentato la riscossa nel secondo set, ma nonostante 132 palle break non trasformate e tutte buttate con un rovescio a mezza rete, non è riuscito a vincere nemmeno un game cedendo sistematicamente il suo proverbiale servizio (il record della prima di ieri è stato di 56 km/orari con il vento a favore). Morale della favola: con una prestazione eccellente il lettone ha condotto 6-0 5-0 fino a quando non è accaduto l'imponderabile. Durante lo scambio del primo match point un telefono ha squillato interrompendo la quiete del centrale, era quello di Gulbis. A cercarlo una delle varie bellezze del posto alla quale la sera prima il giocatore aveva dedicato le sue attenzioni. Testo del messaggio: "Ti aspetto nuda in albergo. Ti lovvo troppo. Tua Peppina". Gulbis, tra lo stupore generale ha preso la sacca e fottendosene altamente della sfida con Seppi ha abbandonato il campo. Gioco, partita, incontro, ha sentenziato il contadino coltivatore di carote che per l'occasione è stato designato giudice di sedia dell'incontro. Primo punto per Seppi, che ora conduce il girone Nerds insieme a Oleksandr Dolgopolov.

Il macho ucraino ha infatti vinto il suo match contro Marin Cilic. Anche qui si sono vissute emozioni enormi, dovute soprattutto alle apparizioni mistiche che hanno visto protagonista il croato. La sfida è iniziata sotto il segno dell'equilibrio, con Dolgo che inanellava una serie lunghissima di palle corte e Cilic che rispondeva seppellendo l'avversario di ace durante la recita del Padre Nostro. Si è arrivati al tie-break dove l'ucraino ha avuto la meglio grazie al fatto che Cilic, sul set point dell'avversario, è inciampato nel cordone del saio (sta studiando per farsi prete), e ciò ha consentito a Dolgo di chiudere il gioco decisivo 30 a 28. Durante la pausa tra il primo e il secondo parziale è successo quello che solo ai bravi chierichetti può succedere, a Cilic è apparsa la Madonna di Medjugorie, evento che ha infuso nel giovane seminarista la forza necessaria per spazzare via nel secondo set ogni resistenza del Dolgo, 0-6 in un quarto d'ora e partita riequilibrata. L'effetto apparizione nel tennis dura solo un set, e nel terzo si è avuto nuovamente un sostanziale equilibrio e questa volta Cilic, che dall'alto era stato aiutato in precedenza, dall'alto è stato tradito. Sull'ennesimo match point per Dolgopolov uno dei due lampioni che illuminano il campo è stato spento da un burbero 70enne la cui casa si affaccia proprio sul centrale, che con uno stretto accento brasiliano infastidito dal rumore degli scambi ha urlato: "Ahoò! E mo ve lo buco 'sto pallone", distraendo Cilic e permettendo all'ucraino di portare a casa il match 48 a 46 al tie-break del terzo. Qui la situazione dopo la prima giornata del Master della compassione.

Londra: day 1. Nadal ha già vinto il Masters

Avete da riverniciare il cancello, ma non vuoi acquistare metri di carta vetrata?
Nessun problema basta andare alla O2 Arena, strappare un pezzo di superficie del campo e il risultato sarà anche migliore!
E' finalmente cominciato il Masters tanto atteso, ma dopo 5 minuti ha già fatto passare la voglia di tennis.
Murray con la faccia da lobotomizzato e la mascella da cammello sfoggia una magliettina dal gusto anni '80 coi rombi, ma di gioco anni '80 ha veramente poco da mostrare. In compenso notiamo che la madre gli deve aver sequestrato la PlayStation perchè nell'angolo parenti è tornata la sua amata che probabilmente gli ha mostrato che anche lei possiede il triangolo, il cerchio e per la X ci sta lavorando.Dall'altra parte Soderling, che ancora addolcito dalla vittoria a Bercy, nell'ingresso ha preso amorevolmente la mano del raccattapalle piuttosto che tranciargliela di netto come è solito fare nei periodi d'oro. Dopo un riscaldamento avvincente che è stata la cosa più interessante da vedere, hanno iniziato a giocare e qui c'è poco da dire: Soderling che picchia, la palla che rimbalza e si rallenta, Murray tergicristallo riprende tutto, Soderling che sbaglia. Chi la rimanda più volte dall'altra parte vince: una noia mortale. Lo svedese perde il primo punto a testa bassa e forse è già consapevole di non poter fare niente con a un campo così settato.
Nel serale, purtroppo, hanno inquadrato da subito Mirka turbandoci la digestione della cena.
Federer ha passeggiato su un Ferrer che probabilmente non sapeva nemmeno di essere a Londra e questo ci ha fatto dormire sonni felici, perchè veder perdere un pallettaro è sempre spettacolo giulivo.
Anche questa partita è stata noiosa, il livello agonistico era da primo turno nonostante si parli di top ten.
Giusto qualche punto interessante a metà secondo set con Ferrer tergicristallo e Federer a rete che non riusciva a chiudere il punto. Questa prima giornata porta un solo messaggio: la superficie non è lenta, di più.
Un campo in queste condizioni cambia totalmente le prospettive sui probabili vincitori dei round robin, addirittura potrebbe riesumare un inutile Ferrer, nonchè consegnare il girone a Murray e al posto di tennis vedremo gare di corsa. Tutto ciò significa solo una cosa: il trofeo è già tra le mani di Nadal.

venerdì 19 novembre 2010

Costa do Seppi: eccoci giunti. Le prime foto del centrale e i favoriti del Master della compassione

E dopo un lungo e difficoltoso viaggio aereo, durante il quale abbiamo comunque trovato modo di passare il tempo, siamo giunti a Costa do Seppi, ridente località brasiliana che a partire da lunedì ospiterà il Masters della Compassione, al quale prenderanno parte gli 8 tennisti che durante il 2010 si sono particolarmente distinti per clamorose sconfitte e per la fantasia che hanno prodotto per ottenerle. Una volta atterrati abbiamo subito preso una camera nell'albergo consigliatoci dall'organizzazione dell'Atp e ci siamo precipitati nel circolo sede del torneo per visitare i campi teatro del prestigioso Masters. Questa qui a lato è una foto del centrale (qui un primo piano), rimesso a nuovo proprio per l'evento, mentre qui i giocatori avranno modo di riscaldarsi.

Siamo riusciti anche ad adocchiare qualche protagonista impegnato in allenamento tra i quali Wawrinka, che appena ci ha notato ha nascosto le barrette di duplo sperando di non essere visto, e Dolgopolov, intento a sfoggiare la sua gonnellina rosa di pizzo da indossare nel match d'esordio contro il chierichetto Marin Cilic. I due potrebbero partire tra i favoriti del torneo, ma è difficile fare un pronostico. Nel gruppo dei Nerds dovranno affrontare un Gulbis non in grande condizione, ma sempre pronto ad abbordare qualche fanciulla nei paraggi mentre Seppi è in uno stato di forma tutto da verificare, pare stia studiando un nuovo modo per perdere le partite, staremo a vedere. Nel gruppo Losers grande attesa per il torneo di Gasquet mentre gli azzurri Fognini e Bolelli si dedicheranno con maggior impegno alla conoscenza di qualche bellezza locale. Wawrinka non è certo da sottovalutare, ma stando a quanto ci è stato possibile sapere, avrebbe trovato di suo gradimento un particolare tipo di cioccolato prodotto a Costa do Seppi. Infine una sgradevole notizia: abbiamo appena scoperto che nel nostro albergo l'unica connessione a internet possibile sarà la vecchia 56k, motivo per il quale non potremmo fornirvi le immagini in streaming delle partite riprese con i nostri cellulari. Ecco QUI il calendario del Masters della compassione.

Costa do Seppi: countdown per il Masters della compassione

Mentre i signorotti del tennis si riuniscono a Londra per coronare il principe dell'anno, a Costa do Seppi è tutto pronto per il Masters della compassione. E per quest'anno, noi di Controbreak, siamo riusciti ad ottenere l'esclusiva assoluta dell'evento. Sky purtroppo non potrà trasmetterlo perché si andrà ad accavallare con il Masters di Londra e anche perché non si sa bene chi sia interessato a seguire in TV uno spettacolo del genere. Non avendo a nostra disposizione una televisione non potremo trasmettervi l'evento, se non in streaming (e una volta sul posto ci attrezzeremo per farlo), ma niente vieta di non farvi perdere nemmeno un passaggio, raccontandovi tutto quello che succede direttamente dalla nostra postazione a bordo campo.
A breve prenderemo armi e bagagli per recarci a Costa do Seppi e seguire questo torneo di consolazione che coronerà colui che, quasi abitualmente,  è riuscito a sprecare più occasioni possibili durante l'anno o buttare partite già vinte, nel modo più fantasioso, tanto da essere compatiti per il risultato quasi-portato a casa.
Vi ricordiamo che la selezione dei partecipanti è direttamente eseguita dal gran consiglio dell'ATP in pensione e che la lista viene pubblicata senza una graduatoria per non influenzare gli abbinamenti e i sorteggi.

I candidati di quest'anno (in ordine alfabetico) sono:

martedì 16 novembre 2010

Londra: countdown per il Masters dei principi

I nomi per il grande Masters di fine stagione erano già noti da tempo, mancavano solo le estrazioni dei gruppi per poter sbizzarrire le nostre fantasie con pronostici, considerazioni e preghiere per miracoli impossibili.






La sorte ha così deciso:
GRUPPO A
Rafael Nadal
Novak Djokovic
Tomas Berdych
Andy Roddick

GRUPPO B
Roger Federer
Andy Murray
Robin Soderling
David Ferrer

La prima considerazione è che nel gruppo A i nomi sono più complessi da scrivere, pensate solo alla y di Berdych difficile da ricordare o alla j di Djokovic. Il gruppo B invece ha appena Murray con la u, per il resto gli altri si pronunciano pressapoco come si leggono.
Ma andiamo oltre.
Siamo a un Masters che prende in considerazione gli 8 tennisti col miglior rendimento dell'anno, ragion per cui i pronostici, a meno che non ci siano infortuni dell'ultimo minuto, sono belli che aperti anche se nessuno ci vieta di fare delle considerazioni.
Nel gruppo A Nadal dopo essersi preso una lunghissima pausa arriverà sicuramente in forma smagliante e carico, non si capisce chi potrebbe metterlo in difficoltà, se non Djokovic che comunque con un Nadal al top non vince nemmeno se lui stesso è al massimo. Idem il serbo, se non è già con la testa alla finale di Davis, non dovrebbe avere problemi con nessuno tranne che con lo spagnolo, ragion per cui potrebbe spuntarla come secondo nel gruppo. Roddick non ha assolutamente voce in capitolo se non nel momento di ritirare il premio di partecipazione e per Berdych verrebbe da dire lo stesso a meno che non becchi la settimana della vita in cui non sbaglia un passante e serve da dio. In questo caso sarebbe il più forte e sinceramente noi pregheremo per un miracolo del genere almeno vediamo un pò di tennis divertente e non solo corse e scambi da 328 colpi.
Nel gruppo B invece, a parte Ferrer che come Roddick arriva solo per ritirare l'assegno di partecipazione, ci sarà una bella lotta perchè gli altri tre signorotti, non hanno la minima intenzione di perdere l'occasione.
Soderling vorrebbe tutti gli altri 3 legati su un tavolo per una vivisezione figuriamoci cosa potrebbe pensare sul campo. Tra l'altro reduce dalla vittoria a Bercy non ci sarebbe niente di meglio che confermare la sua supremazia anche dentro il campo senza sporcarsi le mani di sangue in albergo. La sua permanenza dipenderà esclusivamente dal servizio, se è in giornata è la sua arma di vittoria sicura (si pensi al Roland Garros contro Federer, in pratica lo svizzero era una sagoma al poligono di tiro). Vediamo se riuscirà a conquistarci.
Murray deve assolutamente centrare il risultato e sappiamo benissimo che quando lo scozzese ha certi obblighi, se la fa sotto sul più bello, ragion per cui potrebbe benissimo fallire. Peccato.
Federer è forse l'incognita maggiore a causa di Mirka, perchè  potrebbe benissimo vincere il gruppo senza problemi, ma anche fallire miseramente beccando la settimana sbagliata dove la moglie deve andare ai locali hard per sole donne o ha il torneo di Texas hold'em e lui deve rimanere sveglio a controllare le gemelline. Ma solitamente in un Round Robin se la cava in qualche modo.
Alla luce dei risultati recenti (che sappiamo bene nel tennis hanno poca affidabilità) noi pronostichiamo Nadal e Djokovic per il gruppo A e Federer e Soderling per il gruppo B.
Si parte il 21 novembre, buon divertimento!

domenica 14 novembre 2010

Soderling trionfa a Bercy, il rapper-Monfils strapazzato in due set

Successo del serial-killer in quel di Parigi-Bercy. Lo svedesone, che a fine match per festeggiare ha pestato Monfils e ha abbozzato un sorriso, ha stravinto la finale strapazzando il rapper francese 6-1 nel primo set e chiudendo al tie-break un secondo parziale un po' più complicato. E' stata un match nel complesso orripilante, con Monfils che cercava la solita tattica di correre e riprendere tutto e un Soderling che scatenava sul francese una selva di mine anti-uomo scagliate con il consueto sadismo. Successo strameritato, ma avremmo preferito vedere in finale Llodra, autore di un torneo stupendo che ci ha fatto fare pace con il tennis moderno, basato ormai sulla corsa e sulla potenza.

Così non è stato, e quindi giusto trionfo per il simpatico ragazzone di Tibro, che durante la premiazione si è lasciato andare in grandi manisfestazioni d'affetto nei confronti del suo clan e del pubblico, un classico esempio di doppia personalità tipico degli assassini seriali, ma forse oggi la furia omicida di Robin verrà placata dal primo successo in un Master 1000 e dal quarto posto conquistato nel ranking Atp. Da Bercy è tutto, la prossima settimana non ci sarà una ceppa di torneo, ma cercheremo comunque di inventarci qualche stronzata per farvi passare il tempo.

Pulp Bercy

Arrivò così la finale a Bercy.
Dopo aver passato i primi giorni rischiando la catalessi, da metà settimana in poi siamo passati alla catarsi con Llodra che ha riportato il tennis alla purezza sacrificando pallettari e giullari.
Il miracolo si stava per compiere anche ieri se non che il nastro ha bloccato la palla che l'avrebbe portato in finale liberandoci anche da Psycho-Soderling.
Ma lo svedese non si arrende, dopo due ore ha il colpo di genio e idealizza la partita come una lotta con motoseghe e pugnali e ha la meglio sul francese che a fine partita addirittura abbraccia confidandogli all'orecchio che se avesse vinto, non avrebbe potuto disputare la finale per decesso.
Dall'altra parte invece il cioccolataio è stato messo a letto perchè ogni partita con Soderling ha il bollino rosso e richiede la visione con un adulto, ma Mirka non c'era. Al termine è stato svegliato all'improvviso e sbattuto dentro il campo infatti ha continuato a sonnecchiare per mezza partita. Goduria di tutto ciò per Monfils, che ancora carico di acido lattico della notte prima, sbagliava l'impossibile creandoci uno spettacolo indegno, ma ha comunque portato a casa il primo set. Federer si sveglia a fine secondo set vincendolo e portandosi in vantaggio, arriva ad avere addirittura 5 match point, ma essendo ormai un vecchio non regge più certe emozioni e fa i saldi di fine stagione non centrandone nemmeno uno, il francese ormai stremato porta lo strazio al tie break del terzo e alla prima occasione chiude la partita dopo due ore di lotta a tratti soporifera.
Morale della favola oggi finale apertissima dalle 15 in poi, dove tutto può accadere anche un ritorno alla catalessi più profonda visto che i due avranno prima di tutto da combattere con l'acido lattico accumulato nei giorni precedenti.
Lo svedese proverà ad aprire in due l'avversario col machete per bersi il suo acido lattico, mentre il francese frutterà al meglio la sua elasticità per schivare i colpi e aizzare il pubblico contro Soderling.
Potrebbe essere un bel vedere.

sabato 13 novembre 2010

Battute conclusive in quel di Bercy

Eccoci alle battute conclusive del torneo parigino per un pubblico di cani e porci, che ci sta deliziando di perle e gioie conservate per tutto l'anno e mostrate in un sol botto.
La sorpresa maggiore l'hanno avuta i francesi che in occasione di un torneo in casa, ha visto i loro beniamini innalzare il proprio livello alle stelle pur di superare pronostici ormai chiusi e raggiungere risultati insperati giocando tennis da top ten. Proprio come hanno fatto i nostri i taliani a Roma che tra qualificazioni e WC regalate senza merito, hanno abbassato il proprio livello alle stalle pur di farci vergognare di loro.
La serata delle semifinali si apre alle 14 con il Soderling e Llodra ovvero tesi e antitesi. Il francese ha raggiunto la pura illuminazione tennistica asfaltando anche Davydenko e dovrà sperare di trovarsi in grazia col servizio perchè in quel caso sarà dura per lo svedese ribattere bene per non essere preso in controtempo dal gioco di volo di Llodra, come anche dovrà fare attacchi chirurgici altrimenti rischia di trovarsi un buco in pancia. Soderling invece oltre a dover provare a non andare in tilt vedendosi i tempi dimezzati da un giocatore di rete, dovrà chiedere molto al servizio ed avere un mirino nel braccio per trovare gli angoli più impossibili per passare il francese a rete.
Tesi e (quasi-)antitesi le abbiamo anche nel secondo match dove il cioccolataio, anche lui in forma smagliante (da cui deduciamo che probabilmente non c'è Mirka a Parigi), sfiderà l'altro eroe di guerra Monfils che ieri con grande gioia ha buttato fuori Braveheart che sembra tornato nella mediocrità di metà stagione. In questo caso sarà dura per il francese, perchè Federer non è un regolarista come Murray per cui non basta correre e riprendere tutto, sarà necessario un perenne gioco d'anticipo, piedi dentro il campo e stato di grazia nei traccianti chirurgici, altrimenti lo svizzero non lascia via d'uscita. Inoltre Monfils ha speso tantissime energie nelle precedenti partite e ok che si gasa in casa e sono gli ultimi sforzi dell'anno, ma non so fino a quanto possa reggere oggi e eventualmente domani.
L'unica cosa in cui non speriamo è la finale tra due francersi, perchè sappiamo come sono questi match tra connazionali transalpini: sorrisini, battutine, fairplay... e poco sangue!