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sabato 26 febbraio 2011

Djokovic conferma Dubai, Federer non pervenuto

In una giornata inesorabilmente segnata dalla sconfitta di Dolgopolov ad Acapulco, non ci interessa per mano di chi, si è giunti all'epilogo a Dubai con la semifinale tra Djokovic e Federer.
Lo svizzero, irriconoscibile, praticamente sembrava nemmeno si fosse presentato in campo. Totale distacco dalla partita e totale assenza di testa (nella foto sulla sinistra). Sicuramente era ancora distratto dai giochini fatti ieri notte con Mirka, un bocconcino niente male, in cui lei si divertiva a sculacciarlo mentre lui si contorceva in veste di sceicco. Uno spettacolo che non vi dico e non vogliamo nemmeno immaginare.
Il serbo invece sembrava tutt'altro che distratto da altri pensieri per la testa, anzi a dire il vero è da un po' che non sembra distrarsi e nonostante in questo stesso torneo più volte abbia provato a perdere punti, li ha sempre recuperati in totale controllo. Ecco che quindi si registra la seconda sconfitta consecutiva di Federer per mano di Djokovic in una partita che se la dovessimo riassumere sarebbe così:

Dubai: epilogo Federer-Djokovic. Ad Acapulco Dolgopolov eliminato da Ferrer

Nella giornata di ieri del poverissimo torneo di Dubai, dedicata alle semifinali, non ci aspettavamo nulla di buono, e purtroppo le nostre tristi aspettative sono state mestamente rispettate. Non che potessimo sperare in chissà quali sorprese, ma perlomeno un pizzico di pathos in più avremmo voluto viverlo, invece sia Djokovic-Berdych che Gasquet-Federer ci hanno fatto assopire quasi quanto una qualsiasi puntata di Porta a Porta.

E dire che la sfida tra il clown serbo e l'eterno incompiuto ceco era partita piuttosto bene. Berdych zitto zitto ha tenuto il servizio per tutto il primo set con una certa autorevolezza, guadagnando meritatamente il tie-break. Qui ha mazzolato a dovere il suo avversario fino a portare a casa la prima partita. La grazia del ceco, a cui va sempre tutta la nostra stima per le qualità estetiche della fidanzata, è durata troppo poco, complice anche un infortunio che ha iniziato a segnare il suo match fin da metà secondo set. Djokovic, che non avrà la stessa sete di sangue di Soderling ma appena vede la preda soffrire infierisce senza ritegno, ha pensato bene di approfittare del momento no del suo avversario per pareggiare velocemente i conti sul 6-2. Nel parziale decisivo Berdych ha provato a giocare, ma sotto con il punteggio di 4-2 ha preferito stringere la mano al suo avversario e abbandonare velocemente il campo a testa bassa. Peccato. Forse con il ceco privo di problemi avremmo potuto anche assistere a un piccola sorpresa, e invece all'epilogo del torneo ci ritroviamo il serbo, che a Dubai deve difendere il successo dello scorso anno.

giovedì 24 febbraio 2011

Nessuno scossone a Dubai, Dolgopolov in semifinale ad Acapulco

Ci siamo lasciati con la vittoria di Berdych su Petzschner, tennista tedesco dal cognome disturbante per noi che ogni volta dobbiamo scriverlo. Per il resto il ceco non è stato disturbato più di tanto in quanto breakkandolo nei game decisivi ha vinto 7-5 6-4.

E' seguito il match tra Djokovic e Mayer. Indubbio l'inizio dell'anno scoppiettante per il tedesco e oggi ci è mancato poco che il primo set non lo portasse a casa, infatti, avanti di un break dal primo set, ha gestito il vantaggio fino al 5-3 quando è morto in tutti i sensi concedendosi per 7-5 6-1. Niente miracolo.

Dopo la pausa si sono presentati sul centrale di Dubai Federer e Stakhovsky, altro giocatore dal cognome disturbante. Si chiamassero tutti Lu, sarebbe più semplice per noi. Anche se lo svizzero ha fatto il minimo indispensabile per vincere, l'ucraino ha dimostrato un tennis piacevole, ma come al solito di una solidità pari a quella delle ginocchia di Simon. La vittoria di ieri contro Gulbis non fa testo, sarebbe come battere Seppi e sentirsi forti.
A proposito, dalla settimana prossima il lettone e l'altoatesino saranno i protagonisti della pubblicità del gratta e vinci "Ti piace vincere facile?"

A Dubai poche sorprese tranne il tennis di Lopez, ma non basta. Acapulco perde gli italiani, tutto nella norma

Salve tennis dipendenti!
Oggi, per la gioia dei terraioli partiamo da Acapulco dove tutti gli italiani hanno perso, Fognini è stato l'unico che si è differenziato per avere messo in difficoltà Wawrinka, ma niente da fare. Dolgopolov invece sta continuando il suo cammino, speriamo arrivi in finale, mentre Verdasco ha perso al primo turno il che fa questo torneo quasi interessante.

Ok, è stata dura parlare di Acapulco con amore e didascalia, ma ora possiamo passare a Dubai dove non è che si stia assistendo a meraviglie, ma almeno non c'è Ferrer o Almagro e non è poco.
Federer sta avanzando incontrastato e se nell'esordio ha giocato in ciabatte, nel secondo match contro Granollers almeno le scarpe se le è messe, ma senza rovinarle troppo e portando a casa l'incontro 6-3 6-4. Su queste partite c'è poco da dire e anche se può sembrare che l'avversario giochi partita pari, in realtà è solo perchè lo svizzero fa il suo bel break e si accontenta di tenere il servizio per non sprecare energie.

martedì 22 febbraio 2011

A Dubai fioccano gli infortuni, Federer torna sui campi da tennis, Simon vince finalmente contro Youzhny pallettando

Questa settimana il tennis internazionale è approdato nella povera Dubai, talmente povera che le persone si devono vestire con le lenzuola (non fa ridere, ma confido in quelli che hanno riso col film di Checco Zalone).

Stamattina sono scesi in campo Djokovic e Llodra dando vita a un match tutto sommato poco interessante. Era meglio quando il serbo si dilettava nel complicarsi la vita lasciando vantaggi ai suoi avversari e trovandosi costretto a rimonte avvincenti (o sconfitte). Ora invece, dopo tre game, impone subito la sua supremazia e la partita si chiude. Oggi è andata proprio così infatti il francese non ha avuto nemmeno il tempo di entrare in campo e la sua sconfitta è stata semplice 6-3 6-3. In pratica adesso per aspirare alla prima piazza bisogna essere noiosi. C'è seriamente qualcosa che non va.

lunedì 21 febbraio 2011

Soderling domina anche a Marsiglia. Roddick interrompe la striscia positiva di Raonic e fa suo l'Atp 500 di Memphis

E anche un'altra settimana di tennis si è conclusa. Dopo ore passare ad adorare Supertennis (chi l'avrebbe mai detto?), dal pomeriggio alla notte, abbiamo avuto il piacere (almeno a tratti) di seguire due finali, Marsiglia e Memphis. Di quanto accaduto a Buenos Aires non ce ne può fregare di meno perché seguire un torneo di terraioli è l'ultimo dei nostri pensieri.

A Marsiglia i preparativi sono cominciati da ieri sera dopo la vittoria di Soderling su Tursunov. Il Vaticano si è immediatamente mobilitato mandando un'enciclica a fra' Cilic avvertendolo del rischio della partita a cui andava incontro. Il fraticello non si è fatto prendere dal panico e dopo aver passato una notte in preghiera nudo nella neve tra le Alpi, si è sentito pronto all'esorcismo di Soderling. Forte dell'andamento degli ultimi giorni e delle apparizioni avute contro Berdych e Youznhy, il giovane croato si è presentato a viso aperto all'appuntamento conscio che avrebbe avuto i suoi soliti aiuti dall'alto. Infatti il match è partito in modo tutt'altro che semplice per lo svedese che, ormai abituato a vincere, non si è minimamente preoccupato della potenza esorcizzante che fra' Marin aveva coltivato nei giorni precedenti. Il croato si è fatto subito aggressivo, ottimo timing sulla palla e buoni anticipi che hanno cominciato a risvegliare il demone dentro Robin. Il primo set, nonostante la situazione di costante pareggio, ha mostrato una supremazia di Cilic e un Soderling pensieroso che non capiva da che parte sfondare. E infatti, una volta arrivati al tie-break, giustamente è andato a chi ha dominato il set.

domenica 20 febbraio 2011

Raonic: e chi lo ferma più? Oggi contro Roddick cerca il secondo titolo della carriera

E chi lo ferma più Milos Raonic? La sorpresa dell'anno, dopo il successo nell'ATP 250 di San José della scorsa settimana, cercherà oggi il bis nella finale di Memphis, dove Roddick nella nottata ha già definito il suo piano: provare ad inondarlo con il suo sudore a cascata. Il simpatico canadese di origini montenegrine nella giornata di ieri ha battuto Fish in semifinale (6-4 3-6 6-3), dimostrando anche una certa dose di carattere nonostante la giovanissima età. Se alla grinta ci aggiungiamo poi il servizio-bomba (tirato ieri anche a 230 km orari) e un gioco da fondo niente male ecco che viene fuori un bel tennista per il futuro, che sul veloce sta facendo vedere tutte le sue doti (tutto da vedere sulla terra però). Roddick dovrà quindi stare molto attento, anche perché se vorrà metterla su una gara di ace troverà pane per i suoi denti, ieri il canadese ne ha serviti la bellezza di 23. Si è trattenuto. L'americano ha battuto in semi la versione beta di Juan Martin Del Potro 6-3 6-4; l'argentino è ancora in evoluzione dopo il rientro dall'infortunio, ma non escludiamo che nel giro di qualche mese torni quello di un tempo, per il momento deve accontentarsi di giocare il più possibile e di ritrovare il ritmo partita, deve avere pazienza. La finale è prevista oggi per le 22 in diretta su Supertennis, ormai totalmente rivalutata da parte nostra. In passato abbiamo parlato un po' male della TV di Stato FIT, ma non possiamo che lodarla per ciò che sta facendo in questo 2011. Anche la settimana prossima potremo vedere due tornei in diretta, Dubai a Acapulco, con buona pace di SKY che i soldi preferisce spenderli per altre cose: tra un po' forse avremo la telecamera 3D all'interno del pallone, per farci venire a tutti il mal di mare e i microfoni appiccicati alle magliette dei giocatori, per sentire quando si mandano a fare in culo. Tutto molto bello.

sabato 19 febbraio 2011

Soderling stermina francesi e ha in regalo Tursunov, Roddick avanza, ma Raonic e Del Potro sono dietro l'angolo

Ieri sarebbe dovuta essere una giornata di grande tennis, invece abbiamo assistito a match altalenanti e caratterizzati da mere compassioni. Partiamo da Memphis, ATP 500 fatto per gli americani talmente misero nelle partecipazioni che ci dobbiamo sorbire i giocatori fare inutili siparietti per chiamate dubbie perché, giustamente, non ne valeva la pena di spendere per avere l'occhio di falco.
Ha aperto le danze Raonic contro Kendrick, in pratica una partita tra nonno e nipote. Il canadese si sta dimostrando sempre più competitivo e addirittura capace di rientrare in partita una volta uscito, caratteristica che non possiedono nemmeno alcuni top ten. Dico questo perché ieri stava per fare una frittata non indifferente: in vantaggio di un set e un break, si è estraniato dalla partita permettendo all'avversario per fare quello che voleva. Una volta approdati al terzo set Raoni si è risvegliato piazzando un break al momento propizio, cosa che gli ha permesso di aggiudicarsi la partita. Il canadese ha un servizio fantastico, da fondo regge bene e nonostante abbia le gambe sproporzionatamente lunghe, non ne risente negli spostamenti, se sapesse cosa vuol dire fare una voleè, potrebbe tranquillamente arrivare tra i top-ten a fine anno. Speriamo non sia il solito fuoco di paglia. Fortunatamente ci viene in aiuto il suo aspetto (vi ricordiamo essere un ibrido tra Thiago Silva, un uomo delle caverne, Arnold, un omino Umpa Lumpa e Kuerten) non proprio da modello CK o da locure mondane, ragion per cui FORSE potrebbe essere costretto a dedicarsi solo al tennis senza distrazioni.

venerdì 18 febbraio 2011

Raonic più che presente, Roddick e Soderling tremano, ma vincono

Ieri grande giorno di dirette su Supertennis e da un certo punto di vista gestite abbastanza bene con salti da Memphis e Marsiglia per le fasi salienti in contemporanea, anche se a dire il vero, nonostante tutta la buona volontà possiamo metterci, il doppio canale di SKY con una definizione che ci permetta di capire chi è il giocatore lontano, ci manca parecchio. Dannati.
La giornata è partita subito con Ljubicic battuto a sorpresa da Tursunov, un tennista che anziché appendere la racchetta al chiodo, sta avendo un piccolo exploit proprio ora. Misteri. Come è un mistero perchè il match non sia stato coperto dalla TV. Evidentemente per chi ha un lavoro, lavorare è un optional. Ha quindi aperto le danze su Supertennis Berdych che si è salvato facilmente sul francese dal viso compassionevole Roger-Vasselin con un veloce 6-4 6-3. Anni luce (non è detto che il link arrivi...) di differenza, non poteva essere altrimenti anche se il giovine, probabilmente aiutato dal fatto di giocare in casa, ha dimostrato più coraggio di quanto si pensasse potesse avere. Quindi Llodra ci ha deliziato con un tennis splendido, naturale e piacevole e a Kamke non è bastato pettinarsi come Clark Kent per fargli paura. Per il resto, anche se i risultati sono andati a favore del più forte sulla carta, non si sono risparmiate le sorprese: Tsonga ha vinto, ma in tre set, idem dicasi per Youzhny, che a dire la verità davamo per sfavorito contro Simon. Probabilmente il francese non ha ancora trovato la continuità vincente di qualche anno fa e non è detto che lo farà.

giovedì 17 febbraio 2011

Seppi perde il derby, Fognini battuto a Buenos Aires. Tutto regolare.

Dopo qualche giorno di meritata pausa facciamo un piccolo punto della situazione sui mirabolanti tornei in corso questa settimana. In quel di Marsiglia le ultime tracce d'Italia sono state spazzate via da Jurgen Melzer, che in due set ha vinto il derby contro Andreas Seppi. Pregevole la prova dell'altoatesino che nel primo set ha tenuto fino al 5 pari per poi concedere compassionevolmente il break. Sul 6-5, non pago del grande slancio di generosità ha pensato bene di buttare al vento due palle-break per regalare il primo parziale 7-5. Nel secondo il caldarense ha facilitato il compito del suo avversario deponendo le armi con un comodo 6-3. L'eroe di Bergamo abbandona quindi il torneo francese mentre avanzano gli idoli di casa Tsonga, Simon (infinite grazie per aver eliminato Davydenko) e Roger-Vasselin, la cui permanenza nel torneo verrà bruscamente interrotta oggi da Berdych. Da segnalare l'ennesima tragedia di Gulbis, che dopo aver perso il primo set al tie-break si è fatto impallinare da Petzschner 6-1 nel secondo. Il lettone comincia a starci seriamente sulle scatole, riteniamo che forse un po' di sano lavoro in miniera non gli farebbe male, così come una permanenza in qualche campo di patate a zappare. Sul tedesco invece ci auguriamo fortemente che domani batta anche fra' Cilic. La testa di serie numero uno del torneo, Soderling, dopo essersi abbeverato nei precedenti giorni di sangue umano francese, per evitare di "mischiare", stasera proverà a vivisezionare il povero Mahut ancora stanco per la maratona di Wimbledon (daje), mentre per concludere la giornata avremo da scegliere tra la terza serata di Sanremo o Simon-Youzhny e se li proponiamo come scelte, un motivo ci sarà.
Tutto questo, e forse anche altro, in diretta su Supertennis a partire dalle 13.30

lunedì 14 febbraio 2011

Raonic trionfa a San Jose e siamo già pronti per un'altra settimana di tennis

Anche questa settimana non ci lascerà senza il nostro sport preferito, ma prima di dedicarci a questo non possiamo non spendere due parole di giubilo per il nostro ibrido del cuore: Milos Raonic.
Che lui vinca un torneo ci riempie il cuore di gioia, che lo vinca battendo Verdasco ci fa raggiungere orgasmi incontrollabili. Ebbene si, a San Jose con un doppio tie-break, il tennista canadese ha messo al tappeto Fernando Verdasco, l'uomo dalla vita divisa tra il tennis e le nuove mutande CK. Tra l'altro lui, che avrebbe dovuto vantare l'esperienza per arrivare al successo, ha invece perso con un doppio tie-break da una new entry. Bene, gloria e vita alla nuova carne (cit.).

domenica 13 febbraio 2011

Soderling fa il bis a Rotterdam

Anche il torneo di Rotterdam per il 2011 è archiviato e come da pronostico Soderling ha confermato il suo titolo in terra olandese, ma stavolta per riuscirci, ha sofferto più del dovuto. Dall'altra parte non c'era uno qualunque, ma uno Tsonga, alla ricerca di conferme, che sta ricominciando a marciare sui propri binari, anche se siamo abbastanza lontano da quello che vorremo vedere. Come dicevamo nelle puntate precedenti Soderling sta assumendo un altro atteggiamento in campo e anche oggi è stato proprio questo a salvarlo. Ha aperto con un break e, nonostante il francese si sia impegnato fino a recuperarlo, lo svedese con pazienza, su un punteggio importante come il 4-3, ha ripreso il servizio all'avversario arrivando a portare a casa il il primo parziale 6-3.

Lutto in Costa do Sauipe per la sconfitta di Dolgopolov. Tristezza nel mondo del tennis per Verdasco in finale a San Josè

La giornata di oggi si è aperta con un po' di brutte notizie: Dolgopolov ha perso la finale di Costa do Sauipe, idem Sara Errani nel torneo di Pattaya e, se non vi bastasse tutto questo, Verdasco è in finale a San Jose. Effettivamente quest'ultima è la peggiore.
Ma come al solito andiamo con calma partendo da dove ci eravamo lasciati ieri ovvero le semifinali di Rotterdam.
Era annunciato che l'incontro tra Soderling e Troicki avrebbe regalato poco e infatti così è stato. Il serbo è risultato una formica in balia del gigante di Tibro. Questo nuovo Soderling, molto più paziente e operaio, sta dimostrando che la sua nuova attitudine gli permette di essere non solo un cannone intelligente ad altissima precisione, ma anche un buonissimo giocatore di difesa e ribattitore. E' vero che a Rotterdam non ha incontrato grandi campioni irresistibili, ma è anche vero che fino a un anno fa da questi ci poteva anche perdere dopo due game andati storti e tremila scenate di rabbia. Oggi invece è meno urlatore, più propenso alla lotta punto per punto e sopratutto più concentrato nei punti che contano. Troicki quindi non ha avuto vita facile e, dopo aver recuperato un break nel primo set, ha concesso il servizio sul 5 pari e nel secondo ha perso direttamente 6-4 in scioltezza. C'era poco da fare, quando lo svedese è così chirurgico coi colpi da fondo, la prima gli entra con percentuali altissime e in media oltre i 210km/h, non si può giocare.

sabato 12 febbraio 2011

Soderling: work in progress

Il tabellone di Rotterdam si è allineato alle semifinali anche nella parte alta con Soderling e Troicki usciti vincitori da due match che hanno regalato emozioni il primo, devozioni il secondo.
Ci eravamo lasciati con la vittoria di Ljubo su Baghdatis dopo una partita semi bella dove il croato a momenti ha rischiato di fare la frittata non chiudendo il match al tie-break del secondo set. Siamo quindi passati al walk over di Tsonga grazie alla defezione (questa parola me la sono studiata stamattina quindi non fateci caso) di Berdych, che non ci fa capire se il ceco ha intenzione di combinare qualcosa quest'anno o ha deciso che ormai è giunta l'ora di uscire di scena. Fatto sta che ora il francese si troverà in semifinale senza giocare da oltre due giorni, in pratica una pausa che quasi non si farebbe nemmeno in uno slam. Essendo in crisi e in cerca di ritmo, potrebbe non giovargli.

venerdì 11 febbraio 2011

Anvedi come balla Philipp

Ieri finalmente sono apparse le prime immagini di tennis in TV grazie a Supertennis, che è partita con le dirette da Rotterdam. L'appuntamento olandese, per le illustri morti premature e per i cavalli pazzi che si sono svegliati improvvisamente, sta diventando più interessante che mai.
Ricapitolando le meraviglie abbiamo visto: Ferrer, Davydenko e Murray sparire in un sol colpo. Grasso che cola. Continuiamo quindi con Feliciano Lopez che, dopo aver perso da chiunque nei precedenti tornei, ha fatto notizia per aver battuto a sorpresa Mayer, distintosi ultimamente per risultati interessanti piovuti dal nulla. Ma a quel punto è subentrato Baghdatis che, in grazia divina e con l'addominale talmente pronunciato da sembrare pancia ai più maliziosi, ha prima battuto Murray, facendo un piacere all'umanità e, armatosi di pazienza, ha eliminato 7-6 6-3 il sopracitato Lopez. Nonostante lo spagnolo abbia giocato bene e in maniera gradevole, ha perso dal cipriota dimostrando la sua pecca principale: è lento. Capiamo la buona volontà del suo gioco d'attacco e la gradiamo parecchio, ma non si può applicare una tattica di serve & volley e trovarsi appena sulla linea del servizio quando non solo la risposta è già sui cartelloni pubblicitari alle sue spalle, ma l'avversario è già pronto a rispondere dall'altro lato.

mercoledì 9 febbraio 2011

Rotterdam (regala gioie), vari ed eventuali: il tennis in TV ai minimi termini

Ci siamo ufficialmente rotti le palle!
Si sapeva che quest'anno il tennis in TV si sarebbe ridotto ai minimi termini, inizialmente si pensava che tanto in qualche modo ci si sarebbe potuti arrangiare e invece il massimo che si riesce a fare è leggere i risultati. Tutto questo grazie a SKY che si è concessa il lusso di comprare inutili tornei di calcio estivi per trascurare il tennis che tanto è noioso. Del resto un noto donnaiolo italiano (lo definisco così perchè è motivo di vanto per il suo elettorato) ha inventato il digitale terrestre con la sola utilità di fare soldi sulla vendita di partite di calcio e sta rendendo fessi tutti, quindi cosa pretendiamo! Supertennis, nonostante sia una televisione della grandezze di un gabinetto con attrezzature del mesozoico, dimostra di avere moltissima voglia di crescere e manda gli ATP 500 (sia lodata) da metà settimana, ma così facendo tutti i vari tornei minori che prima potevamo vedere comodamente seduti sul divano e pigiando un tasto del telecomando, ora li possiamo vedicchiare dopo bestemmioni di qualche ora in cerca di streaming che, tra banner, pubblicità sull'allegra fattoria di rara indisponenza e linee ADSL di carta, fanno piangere. Si aggiunga che stiamo sempre pagando SKY per avere un servizio peggiore. Mi sembra tutto in stile perfettamente italiano: tu mi dai, io prendo e riprendo fino a farti morire.

domenica 6 febbraio 2011

Gimme five, all right!

Noi di ControBreak spesso professiamo il sangue in campo, ma non la minchiaggine acuta e l'episodio di ieri che ha visto come protagonisti Robredo e Fognini (effettivamente non poteva esserci Seppi) è l'esempio di quanto un essere sia dotato di intelligenza scarsa.
Ma andiamo con calma e ricordiamo cos'è successo: dopo la partita (bene o male combattuta vinta ovviamente dallo spagnolo al terzo) Robredo si è avvicinato all'arbitro, gli ha farfugliato qualcosa e come Fabio è andato per stringergli la mano, il simpatico Tommy ha negato il gesto di rito beccandosi una marea di fischi. Quindi il ligure l'ha seguito fino alla sua panchina, gli ha teso nuovamente la mano e lo spagnolo gli ha offerto il dito medio. A quel punto Fognini stava per diventare una religione, ma anziché andarsene in superiorità sorridendo e deridendo il fallito spagnolo, gli ha detto che era un uomo di merda. Crollata l'idolatria.

sabato 5 febbraio 2011

Il dado è tratto: Potito e Fabio in semifinale a Santiago

Ebbene sì, è successo, due italiani in semifinale nell'ATP 250 di Santiago del Cile. Non proprio il Roland Garros, ma è almeno qualcosa. Ieri notte, dopo due strazianti lotte con tempi da Slam, Potito Starace e Fabio Fognini, sono riusciti a conquistare le semifinali. Entrambi i match sono stati quasi una tragedia, un'impresa seconda solo all'attraversamento del Rubicone in quanto a numero di indecisioni per secondo. Non è possibile che ogni volta ci si debba ridurre sempre a questo quando la battaglia si può chiudere con un'ora d'anticipo.

Starace con Zeballos sono stati spediti nel campo 14 che in realtà non esisteva, infatti era un lotto tra le montagne lontano dalla civiltà e prima di cominciare si sono dovuti costruire tutto spianando una montagna e ciliegina sulla torta hanno anche dovuto assemblare la sedia dell'arbitro. Lo smeriglio che si sentiva nello streaming durante la partita di Fabio era quello usato da Potito. Terminati i lavori, si è quindi dato spazio alla prima tragedia tennistica. Il campano è partito subito con lo scempio del tie break del primo parziale nel quale, dopo essere andato in vantaggio 3-0 e aver buttato tre palle-set di cui due sul proprio servizio, alla seconda occasione per Zeballos ha subito concesso il set. In compenso, e inaspettatamente, poi ha fatto la formichina paziente riprendendosi la partita che gli spettava col punteggio di 6-7 6-3 7-6 nel quale ultimo tie-break ha lasciato solo due bricioline all'argentino.

giovedì 3 febbraio 2011

Johannesburg, Zagabria e Santiago, tre 250 dall'estrema compassione

Salve a tutti!
Come potete vedere, fortunatamente non siamo morti in balia delle acque del Pacifico, anche se ci siamo andati vicino. Martedì mattina ormai nel delirio più profondo e disidratati dal sole, grazie alle famosissime "correnti preferenziali" siamo approdati in Giappone dove abbiamo pensato di dire che eravamo due concorrenti del celebre Takeshi's Castle dimenticati in mare. Ma visto che non potevamo sempre sfangarla come in Australia, ma sopratutto visto che col Giappone non si scherza, abbiamo finalmente pensato una cosa intelligente, ci siamo fatti chiudere in un pacco e fatti spedire a casa sfruttando le efficientissime poste locali. Pensate che al modico prezzo di 32 euro, è partito un charter con pilota privato per portarci a destinazione. Ieri mattina eravamo già in Italia e i veri problemi sono arrivati una volta passati in consegna alle Poste Italiane. Sulla nostra cassa due metri per due ne abbiamo sentito di tutti i colori dal "Non ne ho voglia adesso, può aspettare" al "Facciamo finta di non averla vista" e questo ci fa capire tutto sul nostro servizio di posta. Alla fine, ieri notte, dopo averci ignorato un centinaio di volte nonostante le dimensioni e avessimo pagato la consegna urgente, siamo usciti e stamattina col primo treno a disposizione siamo tornati a casa. Dopo esserci fatti una doccia rigenerante abbiamo acceso il PC per aggiornarci su 250 in atto in quel di Johannesburg, Zagabria e Santiago.