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lunedì 7 dicembre 2015

#MDC15, finale: Dimitrov è il nuovo maestro

The game is over! E' Dimitrov il vincitore del Master della Compassione 2015. Dopo due anni consecutivi dove lo scettro non si è spostato dalla Francia, passando da Benneteau a Gasquet, il sacro sigillo è giunto in Bulgaria col giovane Grigor "Wannabe Federer" Dimitrov. Il Gran Consiglio Supremo della Compassione ci aveva visto lunghissimo: sarebbe stata un'edizione scontata e così è stato. Sono stati rispettati tutti i pronostici, ma come al solito al MDC l'importante non è la fine, ma il modo in cui ci si arriva.

domenica 6 dicembre 2015

#MDC15, semifinali: Nadal e Dimitrov, una poltrona per due

Il dado è tratto, con la conclusione delle semifinali possiamo finalmente divulgare i due eletti che giocheranno l'ultimo atto del Master della Compassione 2015: Nadal e Dimitrov. Mentre per il secondo può dirsi essere un traguardo scontato, per lo spagnolo risulta più complesso vedersi ai vertici di questa competizione, dopo il suo passato. Niente da fare per Gulbis e Cilic, entrambi eliminati dopo addirittura essere addirittura stati in vantaggio nei rispettivi match. Ma non bruciamo le tappe e partiamo subito con la cronaca di quanto appena concluso

sabato 5 dicembre 2015

#MDC15, day 6: Dimitrov rispetta le previsioni, colpo di scena Gulbis!

Nonostante i numerosi inconvenienti il Master della Compassione 2015 continua a regalare spettacolo e a catalizzare l'interesse del pubblico mondiale, tanto che una tv regionale thailandese ha deciso di filmare con dei Nokia 3310 alcuni frame delle partite e di trasmetterli in differita alle tre di notte al posto del solito film porno. Certo, non si tratta più della diretta su Sky in pay-per-view come gli anni scorsi, ma sono piccole soddisfazioni che comunque fanno piacere.
La terza giornata dedicata al Gruppo Verdasco ha visto il passaggio del turno di Dimitrov e Gulbis, che affronteranno in semifinale l'Imam Cilic e Nadal. Ma prima di pensare a questo, vediamo nello specifico l'andazzo degli incontri.

venerdì 4 dicembre 2015

#MDC15, day 5: Nadal e Cilic conquistano il gruppo Benneteau, è semifinale per loro

Il Master della Compassione 2015 è ormai in diritura d'arrivo e dopo ore travagliate il Gruppo Benneteau si è chiuso con Nadal e Cilic dominatori assoluti. Il day 5 del torneo ha registrato un vortice imprevedibile e senza fine di emozioni fin dai primi momenti quando ci siamo resi conto di aver dimenticato di chiamare il sostituto di Anderson... Nel precedente turno infatti avevamo assistito al ritiro del sudafricano a causa delle gambe spezzate da Jimmy "il guercio", ma soprattutto per aver raggiunto la consapevolezza di essere brutto come le fame. I festeggiamenti per la dipartita dell'inutile goblin sono stati talmente tanto lunghi che non ci siamo minimamente preoccupati di pensare ad un degno alternate per giocare l'ultimo turno.

giovedì 3 dicembre 2015

#MDC15, day 4: Dimitrov sugli scudi, Gulbis ancora in lotta per la qualificazione

Quarta giornata in archivio per l'edizione 2015 del Master della Compassione. Forse una delle più difficili di sempre dal punto di vista organizzativo. Ma si sa, è nelle difficoltà che si trova la forza di fare sempre peggio e i nostri beniamini ci sono riusciti. Nonostante ciò si continua indomiti e Dimitrov e Gulbis ringraziano per i punti messi in saccoccia. Non ci resta che scoprire come.

mercoledì 2 dicembre 2015

#MDC15, day 3: Nadal incontenibile, tennis esplosivo per Cilic

Applausi scroscianti per la fine di questa terza giornata al Master della Compassione 2015. Scoppiettanti emozioni per i presenti, che hanno potuto assistere a Nadal e Cilic andare a punti e avvicinarsi inesorabilmente al traguardo delle semifinali. Notizie un po' meno felici per Anderson che oggi, per una serie di sfortunati eventi, si è trovato costretto ad abbandonare il torneo per lasciar posto ad un alternate. Anche Gasquet purtroppo rischia di tornare a casa, ma il pubblico ormai lo osanna ed è indubbiamente lui il vincitore morale del torneo.

martedì 1 dicembre 2015

#MDC15, day 2: Kyrgios si integra nell'ambiente e Dimitrov avanza a sorpresa

Come avevamo anticipato, lo spettacolo quest'anno al Master della Compassione è tutto nelle mani dei nostri protagonisti e già dalla prima giornata hanno strappato applausi al folto pubblico sopraggiunto al "giardino". In particolare tra coloro che fattasi una certa ora, vengono qui nei dintorni a cercare un po' di relax con le amiche di Gulbis trasbordate qui direttamente dalla Lettonia. Il pubblico è così felice che dalla distanza alle volte udiamo gemiti di piacere.
Fantastico.

Dopo l'esordio del Gruppo Benneteau ieri e i primi punti per Nadal e Cilic, finalmente è toccato a quello Verdasco, con gli incontri tra Gulbis-KK e Dimitrov-Dolgopolov.

lunedì 30 novembre 2015

#MDC15, day 1: Nadal e Cilic la spuntano, Gasquet idolo delle masse

Si conclusa da qualche minuto la prima giornata del Master della Compassione 2015 e, vista l'adrenalina in corpo per quanto successo, sarà difficile prendere sonno stanotte. Fortunatamente, essendo gli organizzatori del torneo, abbiamo il free pass alla spa Happy ending, nella quale potremo trovare il calore necessario per raggiungere l'estasi supremo prima della nanna. Il Gruppo Benneteau ha  inaugurato la manifestazione e i primi punti sono arrivati nelle tasche di Cilic e Nadal, mentre Gasquet è al momento nudo e disperso per il quartiere in compagnia di due hostess del torneo. Ma facciamo un passo indietro e diamo spazio alla cronaca di quanto accaduto

domenica 29 novembre 2015

#MDC15: edizione a rischio, ma alla fine la compassione regnerà!

Siete pronti? Mancano ormai poche ore al Master della Compassione 2015, l'evento tennistico più atteso del circuito ATP. Dopo aver finalmente reso noti i nomi dei partecipanti (che ricordiamo essere Cilic, Anderson, Nadal, Gasquet, Gulbis, Dimitrov, KK, Dolgopolov con l'aggiunta di ospiti vari ed eventuali) è giunto il momento, come soliti fare, di illustrarvi la location e le facilities del torneo.

venerdì 27 novembre 2015

#MDC15: il sacro elenco dei prescelti

Ed eccovi finalmente uno dei post più richiesti dell'anno, la cui attesa per la pubblicazione è paragonabile a quella dei bambini per il Natale o a quella di Di Caprio per la Notte degli Oscar: la lista degli 8 partecipanti al Master della Compassione. Noterete diverse conferme rispetto al 2014, ma ormai dovreste saperlo: la compassione è come una droga, una volta dentro difficile venirne fuori. Doveroso spendere due righe per i nuovi adepti o per chi si fosse perso le precedenti edizioni del torneo (siete caldamente pregati di andare a recuperarle dai nostri archivi): il Master della Compassione non è altro che l'evento più importante del circuito ATP dove vengono raccolti gli 8 tennisti che durante l'anno si sono contraddistinti per particolari sconfitte impossibili o semplicemente per prodezze fuori dal campo degne di nota.

mercoledì 16 settembre 2015

Us Open e Davis che incombe: alcune considerazioni

Con un po' di ritardo, dovuto al fatto che nei giorni immediatamente successivi alla fine di uno Slam viviamo un vuoto cosmico che ci porta a non fare e non pensare a nulla durante la giornata fissando lo schedule of play del torneo nella speranza che prima o poi si aggiorni, eccovi alcune considerazione post Us Open.

sabato 12 settembre 2015

Us Open 2015. Godiamocela

Talvolta nello sport accadono cose che non ti saresti mai immaginato di dover raccontare. Quel tipo di eventi che costringono Gazzetta, Corriere dello Sport e addirittura Tuttosport a dedicare gran parte della prima pagina ad uno sport che non sia il calcio. Una bestemmia in Chiesa in un Paese come il nostro dalla cultura sportiva ridottissima.
Tutto questo è successo ieri, a New York. Nel pomeriggio magico del tennis italiano Flavia Pennetta e Roberta Vinci hanno vinto le loro rispettive semifinali, conquistando per la prima volta entrambe la finale di uno Slam.

martedì 8 settembre 2015

Us Open 2015: Anderson fa fuori Murray, Pennetta vola

Non ce l'aspettavamo manco un po'. Visto come si era comportato nella stagione pre-Us Open eravamo quasi sul punto di mettere Murray anche un pelo sopra Djokovic nella nostra personale lista di favoriti, ma come al solito siamo stati colpiti dalla sindrome di Gufander. A onor del vero non sono tutti demeriti dello scozzese, anzi.
Kevin Anderson ieri ha giocato un grande incontro, tenendo da fondo quando era il caso e attaccando con cervello, il tutto aiutato da un servizio che contrariamente a quello di Murray (la seconda dello scozzese sembra la prima di Volandri, e abbiamo detto tutto), non lo ha mai tradito. Onore a lui quindi, tennista dallo scarso appeal, ma ormai presenza costante del circuito a medi-alti livelli, e bravo a riportare il Sudafrica ad un punto dove non arrivava dai tempi di Wayne Ferreira. Ve lo ricordate? Si, era brutto quanto Anderson, in più non aveva mai preso il sole in vita sua.

domenica 6 settembre 2015

Us Open 2015: 3° turno. Ciao Rafa, ora Fognini attende Lopez

"Appena sfornato il tabellone la prima domanda che ci siamo fatti è stata la seguente: da chi perderà Nadal stavolta?".

Frase estrapolata dal post di presentazione del torneo, e ieri abbiamo avuto la risposta. Rafa ha perso da Fognini, rimontato, per la prima volta in uno Slam, da due set a zero. Nessuna sorpresa, l'andazzo dello spagnolo da ormai un annetto a questa parte è chiaro a tutti, a lui per primo. Scomparsa la sicurezza fisica ecco che anche la sua forza mentale viene meno, da qui la crisi e l'incapacità di battere tennisti a cui prima venivano lasciate le briciole. Fateci caso, alcune palle che prima recuperava con la tazzina di caffè in mano ora vengono lasciate andare al loro destino; il maiorchino sembra incapace anche di provare ad arrivarci.

venerdì 4 settembre 2015

US Open 2015: 2° turno. See you Fish! Avanti Paire e Young, Dimitrov nel tunnel

Il secondo turno degli US Open è giunto al termine e con esso la carriera di Mardy Fish. Tennista di casa a Flushing Meadows, negli ultimi tempi era stato vittima di parecchi scherzi del destino, che non gli hanno permesso di continuare col suo sport del cuore. Lo statunitense ha quindi deciso di appendere la racchetta al chiodo salutando il suo pubblico, prima di cominciare una vita tranquilla. L'ultimo match ha riassunto la sua carriera: capace di mettere in difficoltà chiunque, non si è buttato a terra quando il fisico non ha più reagito, ma ha lottato fino alla fine. Sconfitto, ma in piedi. Applausi.

mercoledì 2 settembre 2015

US Open 2015: 1° turno. Nishikori out! Nadal passa un turno, bene Seppi e Fognini

Anche noi avremmo senza dubbio la sua stessa faccia se ci dicessero che da vice campione uscente degli US Open, siamo prossimi all'eliminazione all'esordio. La prima grandissima sorpresa dell'ultimo slam di stagione non si è fatta attendere: Paire, imbroccando una di quelle giornate perfette che avrà vissuto massimo altre due volte in carriera, è riuscito a spezzare la katana di Nishikori. Durissimo colpo per il giapponese, che oltre al danno, avrà la beffa di perdere una caterva di punti che lo faranno crollare nella zona né carne né pesce della classifica, dove potrà dedicarsi all'arte del sushi in attesa dei prossimi tornei di riparazione.

sabato 29 agosto 2015

US Open 2015: il tabellone a stelle (poche) e strisce

E' inutile che facciate i timidi, vi siamo mancati. Dopo tre mesi d'assenza, dovuti al tentativo d'interpretazione della nuova legge sui cookies e al timore di passare il resto della nostra vita in gattabuia (come d'altronde meriteremmo), eccoci nuovamente col blog online pronti a rischiare il carcere per motivi molto più validi: la disperata ricerca della più infima compassione da parte dei nostri eroi dell'ATP. E quale modo migliore per ripresentarci al grande pubblico se non con l'inizio degli US Open?

venerdì 29 maggio 2015

Roland Garros: las "bolas" di Coric, crisi Dimitrov, Bolelli va

Da cosa volete che iniziamo? Dai big che per ora non danno segni di debolezza? Dalla pattuglia italiana salvata al maschile solo da Bolelli? O dalla sempreverde compassione di Verdasco?

Facciamo una panoramica, tanto poi a Verdasco ci arriviamo.
I primi due turni del Rolando non hanno visto sorprese ai piani alti, ma solo gradite, spesso ma non sempre, sorprese ai piani "medi" del torneo. Ad esempio Coric. Avete presente il più rognoso degli spagnoli dopo Nadal e Ferrer?

domenica 24 maggio 2015

Roland Garros: verso la prima di Djokovic (baci della morte inside)

Visto e considerato che nemmeno un pronostico di Wilander potrebbe togliere a Djokovic il gusto sollevare al cielo la sua prima Coppa dei Moschettieri, nemmeno noi vogliamo impelagarci su previsioni riguardanti il prossimo vincitore del Roland Garros. Diamo quindi per scontato che il serbo, salvo un eventuale scatto  d'orgoglio di Nadal nei quarti (sempre se lo spagnolo ci arriva), farà suo il torneo. In po' meno scontato, ma non troppo, chi sarà  l'altro finalista. A sensazione, e visto il ghiotto tabellone, potremmo dire Federer, ed effettivamente all'orizzonte scorgiamo pochi nomi in grado di mettere i bastoni tra le ruote allo svizzero prima della finale. Forse un Wawrinka in versione deluxe, ma nemmeno.

domenica 3 maggio 2015

Madrid 2015: il tabellone della scatola magica

... eppure era così divertente blu. Quando si parla di Madrid è sempre bene ricordarlo. Come avrete notato, in questo periodo di terra rossa siamo talmente attivi da risultare assenti. Capita, è l'allergia alle polveri. A proposito di fattori irritanti, Djokovic ha deciso di farsi da parte, lasciando Federer in cima al tabellone in compagnia di Nadal, sorteggiato nel lato dell'elvetico. Murray padroneggia nei bassifondi con quei brutti ceffi di Raonic, Nishikori e Ferrer. E' un torneo da vedere per capire chi sarà l'ennesimo ultimo arrivato che batterà Nadal nel 2015. Ma prima di buttarci a capofitto nella scatola magica, è il momento dei nostri abituali baci della morte pre-torneo.

domenica 12 aprile 2015

Monte-Carlo 2015: il tabellone dei principi

Siamo arrivati sulla terra, superficie che senza darci speranze, regalerà una concentrazione di esclamazioni assonanti a: "puta, vamos, mierda, rodillas, pallettaros" e compagnia cantante. Da Monte-Carlo al Roland Garros, passando anche per Roma, vedremo solo rosso. Rassegnamoci, anche ad un ritorno impetuoso di Ferrer, così per citare uno dei mali minori o perché no Nadal. Intanto già la dea bendata ci pone lo zampino, facendo capitare il servo della gleba spagnolo nel quarto di Rafa. Ma non perdiamoci in fronzoli e proviamo a capire quarto per quarto cosa ci potrebbe regalare il tabelloncino Monegasco. Ah non c'è Murray, si è sposato in kilt e per fortuna non c'era vento.

giovedì 9 aprile 2015

Arriva la terra, Nadal risorgerà?

Tanto, troppo tempo senza proporvi il nostro classico resoconto della situazione. Scusateci.
Il punto è che per 4 anni e mezzo abbiamo scritto nella speranza di vedere Nadal perdere colpi, e ora che finalmente ha iniziato a prenderle davvero da chiunque ci sentiamo come se l'Ispettore Zenigata avesse arrestato Lupin.
La vita non ha più senso.
Scherzi a parte (e chi scherza poi), l'elemento che più balza all'occhio della parentesi americana sul veloce (veloce... vabbè), è la crisetta dello spagnolo. A Indian Wells ha perso da Raonic dopo aver vinto il primo set, beccandosi il break nel terzo al momento decisivo, evento più unico che raro.

martedì 24 marzo 2015

Miami 2015: tornano Del Potro e Tsonga, Federer e Seppi troppo vecchi per esserci

E' passato veramente poco dalla chiusura di Indian Wells, ma già il gemello Miami scalpita per occupare il palinsesto televisivo. Qualche ora di fuso orario in meno e quintali di umidità in più, questo è quello che ci attende per i prossimi giorni. Tornano in campo Tsonga e Del Potro. Il primo, nonostante le assenze sarà comunque testa di serie numero undici, il secondo avrà il ranking protetto. Decide di dare forfait Federer visto che superati i trenta anni con oltre 12 di carriera, si può dare buca fino a 2 Master 1000 a stagione, senza conseguenze. Stessa scelta è stata fatta dal Kid di Caldaro Seppi, che ha optato per una migliore preparazione in vista dei tornei sulla terra. La finale di Roma ha già un nome. Tutti gli altri ci sono, da Djokovic a Nadal, passando per Murray e Nishikori. Sarà un torneo più lungo di Indian Wells, ma già una prima occhiata al tabellone ci fa passare la voglia. Vediamo come al solito quarto per quarto cosa ci aspetta...

lunedì 23 marzo 2015

Indian Wells: Federer crolla sul più bello, Djokovic si conferma

Oops!... He did it again. Stessa finale del 2014, stesso vincitore nel 2015. Anche quest'anno è stato Djokovic ad alzare il trofeo di Indian Wells. Nella precedente edizione il risultato recitava 3-6 6-3 7-6(3), in questa 6-3 6-7(5) 6-2. Quasi lo stesso punteggio, due set normali e un tie-break, ma mentre nel 2014 quella consecutio aveva portato un match indeciso fino all'ultimo, ieri i giochi si sono delineati appena al quarto game dell'ultimo parziale. Se poi uniamo il fatto che fino a metà secondo set si rischiava di chiudere l'incontro in poco più di un'ora, la risultante è un incontro che ha dato meno di quanto ci si poteva aspettare. C'è stato tanto Federer tra la fine del secondo e inizio del terzo set, ma troppo Djokovic per tutto il resto del match.

sabato 21 marzo 2015

Indian Wells: niente semi coi Fab Four, Raonic elimina Nadal

Ieri notte il tabellone di Indian Wells si è finalmente allineato alle semi. Una pena durata due giorni. Quando ancora stavano giocando Murray e Lopez, è giunta la notizia che Tomic si sarebbe ritirato senza scendere in campo per un problema alla schiena. Djokovic è così avanzato senza muovere un passo. E contando che in questo torneo non ha ancora trovato un avversario, è da Dubai che non gioca una partita. Purtroppo questa notizia è stata aggravata dal trionfo tranquillo dello scozzese nei confronti dello spagnolo. Il tennis non sempre vince. Così la prima semifinale di oggi riporterà i nomi di Djokovic è Murray, pronti ad almeno 3 ore di corse per un posto nell'ultimo atto di Indian Wells. Si parte alle 19, ma non preoccupatevi, potrete tranquillamente seguire l'anticipo di serie A e tornare per l'epilogo... del primo set.

giovedì 19 marzo 2015

Indian Wells: Tomic sempre primo in patria, Lopez eroe del tennis, tutto in regola il resto

Ad Indian Wells si iniziano a tirare le somme e, con la giornata di ottavi, che ha visto tutti i protagonisti in campo, siamo così giunti ai quarti. Ora si proseguirà al contagocce con partite sparse e negli orari più improponibili, ma loro pensano di avere tra le mani uno Slam, quindi lasciamoli fare tranquilli. Esattamente come saranno i nostri sonni. Il mercoledì da leoni ha visto concretizzarsi una nostra preghiera: l'eliminazione di Nishikori per mano di Lopez. E' sempre bello e memorabile quando il tennis vince sulla corsa, ancor di più se in due set. Probabilmente il giapponese era mezzo infortunato al polso, però questo è un caso che conferma il detto: non tutti i mali vengono per nuocere.

mercoledì 18 marzo 2015

Indian Wells: è già viva la corsa per un posto al Master della Compassione 2015

E' incredibile quanto la fama del Master della Compassione sia cresciuta negli ultimi tempi! Mentre prima ci si giocava la qualificazione nei tornei di fine anno, ora c'è chi addirittura trova fantastici espedienti per accaparrarsi un posto dal primo appuntamento di stagione. Indian Wells è così diventato un palcoscenico non indifferente di pura compassione e siamo appena a metà manifestazione. Se succede tutto questo a mesi di distanza dal grande evento, chissà cosa aspettarci in futuro. Si prevede una stagione di grandissime compassioni da capogiro! Al momento tutti gli occhi sono puntati su Dimitrov a un passo dalla qualificazione certa al al Master della Compassione 2015, un piede è già dentro, l'altro potrebbe entrare a Miami. Prodigioso.

lunedì 16 marzo 2015

Indian Wells: Wawrinka ci saluta, Seppi domina, Fognini ormai doppista per il 2015

Dopo un lunghissimo weekend di partite casuali e vissute con un occhio chiuso e l'altro pure, visto il fuso orario, eccoci giunti al terzo turno di Indian Wells. Nonostante il tabellone da Slam con una struttura iperprotettiva per le teste di serie, alcuni sono già riusciti ad uscire dalla gara. In certi casi è stato un bene, in altri era una cosa quasi scontata, invece la dipartita prematura di Wawrinka ci ha colto di sorpresa, soprattutto se pensiamo che ad eliminarlo è stato Haase in tre set, con l'ultimo parziale conquistato in tranquillità, in seguito a un break ottenuto subito. Il lardo svizzero sotto il sole del deserto californiano non ha retto al colpo e ha cominciato a friggere sul suo stesso olio. Ora spetterà a Stan decidere se vorrà farsi mangiare dagli altri a colazione o porre rimedio alle sue performance sempre più altalenanti. Poco tempo per pensarci, Miami inizia la settimana prossima.

mercoledì 11 marzo 2015

Indian Wells 2015: dal tabellone si respira un'aria nuova...

E' tempo di partire coi Masters 1000 e, come tradizione vuole, si inizia subito col mezzo Slam di Indian Wells, che senza interruzioni ci accompagnerà fino a Miami. Ci attendono quindi poco meno di venti giorni di tennis che potrebbero delineare un incubo o regalarci inattese gioie di buon auspicio per il proseguo della stagione. Fino all'anno scorso l'uscita di un tabellone era vissuta con un frenetico F5 premuto ripetutamente sulla homepage dell'ATP per capire da che parte fosse uno o l'altro dei celeberrimi fab four. Da quest'anno invece si respira un'aria nuova: un chisenefotte generale, dovuto all'imprevedibilità sempre più frequente da parte dei più forti. Il ché è un bene. Nonostante tutto, è ancora troppo presto per abbandonare quei nomi fissi e le tradizioni, quindi partiamo dicendovi che Nadal è sul lato di Federer e Murray su quello di Djokovic. E ora non perdiamo altro tempo e buttiamoci a capofitto sulle nostre immancabili cazzate pre-torneo

lunedì 9 marzo 2015

Coppa Davis: è caduta la linea. Testa bassa e niente scuse.

Per molti aspetti è vero che la Coppa Davis (o Fed) è una buffonata. Il tennis è uno sport individuale dove si gioca per il proprio cognome, non per una nazione. Un tennista si tifa per le sue gesta in campo, non necessariamente per il paese d'origine. Un giocatore rappresenta se stesso. Ciò non toglie che chi ci mette la faccia, deve anche poi subirne le conseguenze senza scuse. Se Federer e Wawrinka avessero fallito, la colpa sarebbe ricaduta su di loro. Quindi se Seppi, Fognini e Bolelli avevano deciso di far parte della squadra che rappresentava l'Italia, la colpa ricade solo ed esclusivamente su di loro. Ma da buoni italioti legati senza speranza ad una tradizione calcistica malata, ecco subito il capro espiatorio: arbitraggio scandaloso.

sabato 14 febbraio 2015

Vanni vince le "nuove" proposte, tra i big escono Fognini, Seppi e Bolelli

Di viso è una specie di mix tra Troicki e il nostro vicino di casa, si chiama Luca Vanni, è numero 149 del mondo, ha quasi 30 anni ed è giunto in semifinale nell'ATP di San Paolo. Ah... è italiano! Tra tutti gli azzurri in gara era sicuramente l'ultimo su cui puntare. Entrato al posto di Lopez, ha voluto godersi le prime due vittorie ATP toccando quarti e semi. Oggi proverà addirittura a raggiungere il numero 3 con annessa finale. Diciamo pure che San Paolo, nonostante la struttura potrebbe tranquillamente ospitare almeno un 500, ha un tabellone da Challenger e infatti il "giovanotto" azzurro non si sta facendo scappare l'occasione. Oggi però per lui ci sarà Souza, che gioca in casa ed è ben più abituato a palcoscenici del genere a differenza di Vanni che l'anno scorso giocava i future da 10 mila dollari. Ma pensiamo che Lajovic, battuto ieri, di esperienza ne aveva ancora di più del brasiliano... Visto l'exploit, sicuramente il toscano non si tirerà indietro, magari galvanizzato dallo special exempt in omaggio che gli regalerà il main draw anche a Marsiglia.

lunedì 2 febbraio 2015

Australian Open 2015: Djokovic è tornato al potere con un tennis mediocre. E' bastato

E siamo a 5, con gli ultimi quasi consecutivi se non fosse per Wawrinka che l'anno scorso ci ha messo una pezza. Djokovic ancora una volta dimostra che gli Australian Open sono il suo torneo. Quando tutti gli altri sono ancora in rodaggio, stanno recuperando dalle fatiche della stagione precedente o semplicemente pensano di essere a posto, ma non lo sono neanche minimamente, lui riesce ad essere già con la testa sul campo da tennis, pronto a fare l'indispensabile per vincere. Ecco che automaticamente tutti gli occhi saranno puntati su di lui almeno fino al Roland Garros, visto che solo il serbo per il 2015 avrà la possibilità di conquistare il tanto bramato Grande Slam. Siamo però ben lontani dagli standard dell'anno magico che lo faceva sembrare semplicemente impenetrabile. Ciò che ora lo aiuta è il fatto che se lui è messo male, gli altri allora dovrebbero meditare la pensione. La fine di questi Australian Open ha dimostrato che i big stanno a un basso livello e i giovani non sono arrivati nemmeno a pareggiare il gap, per avere il preannunciato anno della transizione. Tutto si sta muovendo per regalarci un 2015 di noiosa mediocrità. Potrebbe quindi essere veramente la volta buona che il serbo vinca il Grande Slam, senza nessuno che gli metta i bastoni tra le ruote, se non se stesso.

venerdì 30 gennaio 2015

Australian Open 2015: Djokovic soffre, ma non basta, è finale contro Murray

Dimentichiamoci, o meglio, salutiamo questa immagine che tante gioie ci ha regalato a inizio 2014. Nella giornata appena terminata Djokovic ha sì sofferto contro Wawrinka, ma lo svizzero, dopo essere riuscito ad agganciare il serbo, fino a portarlo al quinto, è crollato di botto concedendosi miseramente con un 6-0 nell'ultimo parziale. Effettivamente, dopo ore di gioco, un uovo è stato più che gradito come spuntino post partita da parte di Stan, ma forse era il caso di continuare la dieta per almeno altri trenta minuti. Non è stato un match bellissimo, troppi alti e bassi rispetto ai precedenti che ci hanno regalato agli Australian Open. I due hanno dominato a fasi alterne e la vera differenza l'ha fatta Djokovic, che si è concesso gli sforzi giusti nei set dispari, quelli essenziali per vincere. Su Wawrinka avevamo fiducia pari a zero fino al match contro Nishikori. Dopo averlo visto dominare sul samurai, avevamo presupposto avesse adottato una tattica durante il torneo per preservarsi agli ultimi incontri, i più tosti. In parte era una teoria giusta. La seconda metà di verità è che quest'anno lo svizzero, una volta mostratosi al 100% delle sue forze, difettava di quel pelo di forza extra che in passato gli ha permesso di lottare alla pari o sovrastare il serbo. Nole infatti ha indubbiamente sofferto in certe parti, ma nel complesso non è mai sembrato potesse andare col cervello in pappa, come invece gli era successo nei precedenti due confronti a Melbourne.

mercoledì 28 gennaio 2015

Australian Open 2015: Berdych disintegra Nadal, bene Murray, Wawrinka e Djokovic

E' accaduto l'esatto opposto di quello che non solo noi, ma tutto il mondo si aspettava. Dopo 9 anni di miseri fallimenti, Berdych ha letteralmente piallato Nadal, ma talmente tanto che si è anche concesso il lusso di rifilargli un 6-0 in uno slam. E' stata una lotta impari nella quale lo spagnolo non ha nemmeno travato spazi per lanciare i suoi irritanti "Vamos". Questo perché è riuscito ad incassare un numero misero e insignificante di punti. Dall'altra parte del campo invece il ceco ha subissato l'avversario di vincenti killer e chiuso il 96% degli scambi dopo tre, massimo quattro colpi. Soderling 2009 si è impossessato di Tomas tanto da renderlo irriconoscibile. In questo match ha addirittura usato variazioni sul suo classico tema monotono e una tattica dinamica dall'inizio alla fine capace di annientare anche le improvvise risalite dello spagnolo, che in carriera gli hanno permesso di ribaltare un numero incredibile di partite e allo stesso tempo cambiare la storia del tennis. Non stavolta, 6-2 6-0 7-6 e a casa. Certo, il tie-break fosse andato a Rafa forse ora staremmo qui a parlare di un suo solito miracolo Slam al quinto, ma i meriti di Berdych stanno anche nell'essere riuscito a chiudere la pratica prima di risvegliare il can che dorme.

lunedì 26 gennaio 2015

Australian Open 2015: Per un punto Andreas perse il quarto. Kyrgios avanza, bene i big

Niente da fare per Seppi, il super miracolo non si è avverato. Forse troppi bonus erano già stati spesi contro Federer e con Kyrgios quel pizzico extra per chiudere positivamente è mancato. Ciò non toglie che il match è stato per i primi due parziali a senso unico, con esecuzione impeccabile da parte dell'azzurro: un break assestato nel game giusto e set in saccoccia. Il tutto accompagnato a delle prodezze che non ci saremmo mai aspettati da Seppi. Forse il suo unico vero errore è stato quello di rilassarsi a inizio terzo parziale, perché perdere il servizio in apertura è stata la molla che ha permesso al pubblico di crederci e di riflesso a Kyrgios, che ha tratto molta forza dai suoi sostenitori. Probabilmente, non avessero giocato in Australia, ora staremmo a parlare di altro. Sappiamo bene che coi "se" e coi "ma" non si fa la storia, ma agli Australian Open sembra di stare in uno stadio cafone di calcio e il casino a favore di uno è una carica non indifferente, mentre trovarselo contro è solo una distrazione. Specialmente a tennis. Terzo set a parte, Seppi ha provato a non farsi schiacciare da tutto l'ambiente circostante, anzi ha avuto match point al quarto e al quinto è stato capace di recuperare un break quando ormai sembrava perso. Non è bastato. Sfuma quindi un sogno per il Kid di Caldaro che ora ha il compito di non fare come tutti gli altri italiani e mantenere il nuovo standard per il resto dell'anno, piuttosto che sparire miseramente e diventare una barzelletta.

sabato 24 gennaio 2015

Australian Open 2015: Seppi e nient'altro che Seppi, il Kid di Caldaro elimina Federer

23 gennaio 2015: la storia è stata riscritta. Nel primo Slam di stagione Seppi beffa Federer, numero 2 del mondo, giocando un match impeccabile. Così da ieri i campi e il cielo di Melbourne sono ancora più azzurri. Noi siamo stati gli unici a crederci veramente e, mentre tutti davano per scontata la vittoria di Roger, scrivevamo "Terminator Seppi è già pronto ad aspettare al varco Federer, per vendicare il compatriota - Bolelli -. Il Kid di Caldaro è infatti riuscito agevolmente a battere Chardy e non vede l'ora di triturare anche lo svizzero". Siamo troppo avanti. Tra l'altro la vittoria è giunta in soli quattro set, ben sotto gli standard del Kid di Caldaro. E' stata una lotta di nervi giocata a colpi di break, controbreak, palle break e tie-break. Un'assonanza sinfonica che porta in gloria Seppi dopo un incontro peRFetto, chiuso con quello che sarà l'hot shot dell'anno e i complimenti dello svizzero, per manifesta inferiorità. E ora si può anche provare ad essere ingordi, visto che il prossimo turno dell'italiano sarà contro Kyrgios che è sì il nuovo idolo di casa, ma non proprio nel pieno della forma. Del resto l'australiano non ha mai vinto in tre set, se non nell'ultimo turno, ma opposto a Jaziri, un giocatore da Challenger che non sa nemmeno lui cosa ci faceva al terzo turno di uno Slam. Bisogna crederci.

giovedì 22 gennaio 2015

Australian Open 2015: Nadal rischia parecchio, nessun problema per gli altri big. Seppi c'è!

Questa che vedere non è la foto di Nadal commosso per aver vinto gli Australian Open 2015 (o per lo meno non ancora...), ma l'immagine di Rafa che ringrazia contemporaneamente Odino, Allah, Dio, Satana, Zeus e Vishnu per essere riuscito a vincere in extremis e con tanta fatica al quinto contro Smyczek: americano (così c'è scritto nel profilo), classe '87, numero 112 del mondo, fino a ieri ritenuto frutto di un addetto ATP che si era addormentato sulla tastiera schiacciando lettere a caso. Il baldo Tim, approfittando di una giornata di particolare grazia e di un Nadal al limite del presentabile (complice anche la sua mise), è riuscito a portare il campione maiorchino al quinto, dopo essere stato anche in vantaggio nel conto set. Poi ovviamente, la paura di battere un big come Rafa ha generato in lui quella valanga di compassione che sta facendo campare lo spagnolo da anni ormai, in tutto ciò che non è terra rossa. Morale della favola: Nadal è al terzo turno e, da buon Saiyan, ciò che non lo uccide, lo fortifica. Quindi non spaventiamoci se lo dovessimo vedere spingersi molto avanti nel torneo, nonostante questo pessimo inizio anno.

martedì 20 gennaio 2015

Australian Open 2015: molti si mettono in "evidenza", nessuno quanto Fognini e Gulbis

Questa che vedete è la foto di gruppo fatta dai giocatori prima degli Australian Open 2015. C'è veramente poco da dire da questo inizio Slam, se non che il leitmotiv non è il bel tennis, ma il pugno nell'occhio delle divise fluo della maggior parte dei giocatori. Addirittura anche Federer è stato sponsorizzato dall'ANAS, quindi figuriamoci gli altri. In questo tripudio di colori ci sono due i geniacci del primo turno: Gulbis e Fognini. Il primo è riuscito a perdere da Kokkinakis dopo aver buttato all'aria 4 match point al quarto. L'italiano invece, da vero intenditore di compassione, ha mantenuto l'umiltà stando ben lontano dalla vittoria e concedendosi miseramente all'avversario, dopo aver fatto "lo sforzo" di vincere il primo set. Molto bene invece gli altri tre azzurri: Lorenzi ha battuto facile un acciaccato Dolgopolov, Bolelli ha eliminato Monaco e Seppi ha triturato in scioltezza al quinto Istomin. Nessun problema per quanto riguarda i very big. Ma non perdiamo altro tempo e vediamo nel dettaglio cosa è successo in questi due lunghi giorni.

domenica 18 gennaio 2015

Australian Open 2015: gioie e dolori (al polso) del tabellone

Pensavamo che la vittoria su Fognini a Sydney gli avrebbe dato la forza psicologica definitiva (!) per la risalita e invece il primo forfait degli Australian Open 2015 ha il nome di Juan Martin Del Potro. Sempre il solito problema per lui: il polso, che l'ha tenuto fuori dai giochi per mesi e continuerà a farlo nel futuro. E così in questo tabellone, che ci fa sperare ben poco, si volatilizza subito quello che sarebbe potuto essere un interessante primo turno tra Janowicz e l'argentino. Per il resto abbiamo Nadal per Federer e Wawrinka con Djokovic. Riuscirà Svizzera 2 a confermare il titolo del 2014? Proviamo a scoprirlo grazie alla nostra immancabile analisi (leggasi baci della morte senza ritegno) quarto per quarto.

lunedì 12 gennaio 2015

Chi ben comincia: Ferrer, Federer e Wawrinka

La prima settimana di tornei ATP del 2015 si è conclusa e abbiamo subito i nomi di chi ben comincia: Ferrer, Federer e Wawrinka. Quest'ultimo è l'unico che ha confermato il risultato dell'anno scorso, gli altri sono due "novità", nonostante Roger nel 2014 fosse comunque arrivato in finale perdendola poi dal padrone di casa Hewitt. In attesa degli Australian Open avremo poi tempo di gustarci in settimana i 250 di Sydney e Auckland. Ma prima di buttarci a capofitto sul futuro, facciamo un breve excursus di quanto accaduto nella settimana che ci siamo lasciati alle spalle.