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domenica 6 dicembre 2015

#MDC15, semifinali: Nadal e Dimitrov, una poltrona per due

Il dado è tratto, con la conclusione delle semifinali possiamo finalmente divulgare i due eletti che giocheranno l'ultimo atto del Master della Compassione 2015: Nadal e Dimitrov. Mentre per il secondo può dirsi essere un traguardo scontato, per lo spagnolo risulta più complesso vedersi ai vertici di questa competizione, dopo il suo passato. Niente da fare per Gulbis e Cilic, entrambi eliminati dopo addirittura essere addirittura stati in vantaggio nei rispettivi match. Ma non bruciamo le tappe e partiamo subito con la cronaca di quanto appena concluso

Il primo ad arrivare in campo è stato Gulbis. La vittoria di ieri su Dimitrov, favorito del torneo fin dall'uscita della lista ufficiale, ha fatto scattare nel lettone qualcosa e, dopo aver agguantato la qualificazione in semifinale, il giovane figlio di papà ha deciso che si sarebbe impegnato parecchio per conquistare questa edizione del Master. Così, uscito dal campo e rilasciato qualche autografo sul décolleté delle hostess del Center Court, è scappato per iniziare subito la preparazione al match di oggi. Mai visto Ernests così determinato. Prima tappa della corsa, la casa di Jimmy "il guercio" per trovare il più fornito spacciatore di nandrolone. Seconda, la ricerca di un computer per acquistare su Amazon un uovo iperbarico. Terza, raccattare una macchina per la pulizia e l'ossigenazione del sangue. Quarta, la telefonata di consulenza a Contador. Quinta e ultima, assumere Fuentes.

In pratica oggi Gulbis si è presentato in campo più alto di 30 centimetri, più grosso, verde ed emanava radioattività.

Anche Nadal è arrivato in campo sotto una nuova luce. Dimitrov infatti, compagno di stanza dello spagnolo, aveva deciso di tagliarsi la barba che portava in emulazione a Federer. Subito il maiorchino ha approfittato degli scarti per infoltire all'inverosimile il proprio toupet e così guadagnare autostima. Purtroppo però il nuovo Gulbis era ingiocabile, ogni colpo risultava un vincente a 200 km/h, ha spezzato 12 racchette solo per la forza dei suoi dritti e a niente servivano le arrotate esasperate di Rafa. Si è così giunti senza storia a un game dal match per il lettone, che nel cambio campo ha chiesto un toilet break nel boschetto dall'altra parte della strada perché non riusciva più a trattenere la pipì. Dopo mezz'ora Gulbis ancora non si vedeva tornare, così Jimmy "il guercio" ha messo il suo cartello "torno subito, se provi a toccarmi la roba ti taglio le mani" nel banchetto ed è andato alla ricerca del giovane. Dieci minuti dopo abbiamo visto accorrere due ambulanze e pure i pompieri, vista la situazione critica.

Ernest era stato ritrovato in mezzo ai cespugli dolorante e non riusciva più a mettersi in piedi. In pratica aveva assunto così tanti dopanti che i reni si erano talmente riempiti di calcoli che erano diventati due diamanti. Facile risoluzione del problema: è bastato sacrificare un suo servo di casa in Lettonia per fare un trapianto e ora Gulbis è più ricco che mai visto che possiede i due diamanti più grandi del mondo. Piove sul bagnato, ma allo stesso momento i suoi sogni di conquistare il Master della Compassione sono svaniti. Nadal è in finale!

Prima della seconda semi è stato suonato l'inno del TC Forte dei Marmi per la vittoria in Serie A1.

Sono dunque entrati in campo l'imam Cilic, col giubbotto sempre più gonfio di esplosivo e Dimitrov, alleggerito dai chili di barba che si era rasato. Il bulgaro, per dimostrare la sua rinascita aveva deciso di giocare solo in tweener e ovviamente è riuscito a perdere i primi tre game in due minuti nonostante il croato stesse pensando a maneggiare fili e detonatori piuttosto che guardare la palla. Proprio per questo motivo, sul 5-0 il fattaccio del giorno: al cambio campo, mentre Cilic montava la ventola al processore del suo giubbotto (era dotato di bomba intelligente), l'ordigno è esploso.

Immediato l'arrivo di dieci ragazzetti in scooter guidati da Genny "la carogna" per mettere al sicuro Pietro Savastano, che seguiva il match in tribuna d'onore. Si è quindi passati gerarchicamente a: Jimmy "il guercio", Kyrgios, Peppe "er pappa", Donna Vekic, Nonna Pasqualina, Concetta, Miky "gimme five", Mimmo "lo gatto", Gigetto "scacco matto", tutte le hostess e via via tutti quanti. Alla fine in campo è rimasto solo il corpo di Cilic che nessuno si caga. Mai.

Rientrato l'allarme, ci siamo avvicinati. Grande stupore nello scoprire che era vivo. Aperti gli occhi, ci ha parlato in latino e ci ha dato la benedizione in aramaico, ha fatto resuscitare un uccellino coinvolto nell'esplosione e ha camminato sopra le acque della fogna circostante rendendole fonti Ferrarelle. Ci ha quindi raccontato di essere entrato in coma e di essere giunto fino alle porte dell'ambito paradiso islamico. Fatta la fila all'ingresso ha ritirato la chiave della sua stanza con le 72 vergini, ma una volta entrato e accesa la luce, si è trovato di fronte una vomitevole fanciulla con la barba e un enorme dildo in mano che gli ha detto "Benvenuto caro kamikaze, eccoti accontentato per il tuo sacrificio, questo te lo riporrò in quel posto per 72 volte, ma visto che siamo in paradiso e si possono fare miracoli, ogni volta tornerai vergine. Sei pronto a goderti la ricompensa?"

A queste parole è scappato e tornato sulla terra per svegliarsi dal coma. Convertito al cristianesimo, ha deciso di ricominciare con la sua vita da vergine sulla terra che magari un giorno lo renderà Papa. Tutto questo però non l'ha salvato dall'eliminazione dal torneo a vantaggio di Dimitrov, che raggiunge così la finale.

E siamo quindi arrivati all'ultimo e decisivo atto che vedrà opposti il bulgaro a Nadal. Al Master della Compassione abbiamo anche il Fedal, è o no il miglior torneo della storia? A domani per l'ultima puntata!

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