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mercoledì 31 ottobre 2012

Parigi-Bercy: un inizio con tanti sussulti, ma nessuna grossa sorpresa

Parigi-Bercy è appena cominciato, ma più che Masters sembra di vedere un 500 con 64 partecipanti. Per ora le più grandi sorprese si sono avute nel pre-torneo col "toto-partecipazioni". Era prevedibile che, una competizione appiccicata al Masters di Londra, avrebbe avuto diverse rinunce dell'ultimo istante o, comunque, non avrebbe goduto di tanto impegno da parte dei big. Sicura da mesi la defezione di Nadal, la domenica si è aggiunta anche la temutissima rinuncia da parte di Federer, campione uscente. Lo svizzero, persa la finale di Basilea, era ormai consapevole che avrebbe chiuso l'anno da numero due e ha preferito riposarsi in vista delle finals. Giustamente. A lui è subentrato Hanescu, chissà se il pubblico parigino si accorgerà della differenza! Inoltre si pensi che i non-big hanno ormai la testa proiettata verso le vacanze, quindi anche loro giocheranno con un senso di "come va, va" e anziché sfruttare l'assenza di una seria pressione dei top players per guadagnare risultati e punti d'oro, andranno stupidamente a regalare le partite. Diciamo quindi che Parigi-Bercy non sarà proprio il massimo da seguire! Per fortuna degli organizzatori, almeno Djokovic e Murray sembrano convinti a voler andare avanti nel torneo, ma è difficile abbiano intenzione di fare gli straordinari come a Shanghai, perché da lunedì parte Londra ed è necessario un perfetto stato di forma. Al Masters dei Principi, ogni partita di round robin è una finale, per cui serve essere perfetti fin da subito.

domenica 28 ottobre 2012

Basilea è di Del Potro, a Valencia vincono le gambe di Ferrer. Ora tutti a Bercy, tranne Federer

Che sia definitivamente tornato? Speriamo. Solo Juan Martin Del Potro avrebbe potuto impedire a Federer di prendersi l'ennesimo titolo in casa e, come si dice quando tutto va per il meglio, "Missione compiuta!". Dopo la vittoria a Vienna della settimana scorsa, l'argentino conferma il periodo brillante battendo in casa il numero uno del mondo. Non si poteva chiedere di meglio come conferma e spinta per gli imminenti impegni, di ben più alto livello: l'ATP 1000 di Bercy e quindi il Masters dei Principi. A Valencia invece Dolgopolov non è riuscito a scalzare il padrone di casa David Ferrer, rifugiatosi nel terzo set per portare a casa il successo. Ma vediamo velocemente cosa è successo nelle due finali della settimana.

sabato 27 ottobre 2012

Brava Sara, hai fatto anche più di quanto ci aspettavamo... ma che giocatrice la Radwanska!

Ci son volute oltre tre ore e trenta minuti alla Radwanska per liberarsi di Sara Errani e quindi estrometterla dai WTA Championships. La polacca è dal 2006 che non soffre minimamente l'italiana, riuscendo sempre a batterla concedendole qualche game. Ieri però c'erano tutte le coincidenze giuste per sognare il successo: Sara in fiducia, sicura dei suoi colpi, carica a mille e una Agnieszka ancora provata dall'incontro massacrante con la Sharapova, terminato alle due di mercoledì notte. Niente da fare, a un passo dal successo, la Radwanska ha dimostrato la usa inesauribile forza fisica e mentale che, unite alle magie concepibili solo dal suo cervello, hanno avuto la meglio. La Errani ha quindi dovuto salutare Istanbul e il sogno di entrare in semifinale.

venerdì 26 ottobre 2012

Da Basilea a Valencia... passando per Istanbul

Mentre a Basilea e Valencia continuano gli ATP 500 senza grosse sorprese e, a scanso di malesseri dell'ultimo secondo, mai ne avranno, a Istanbul si disputa il WTA Championships. Le migliori 8 dell'anno si sfidano per aumentare i propri incassi e vincere un simbolico riconoscimento che, per chi non ha mai vissuto nei piani alti, può valere tantissimo. E' il caso di Sara Errani, che nel 2012 è letteralmente esplosa ottenendo risultati impronosticabili, per le sue caratteristiche fisiche e tecniche. Catapultata nei top 10, in seguito a un'annata ottima, si è ritrovata ad Istanbul a giocarsi il torneo delle big, in mezzo a stangone, androidi mascherati da donne e lanciatrici di frigoriferi da una parte all'altra del campo. Nel suo gruppo sono state estratte la Kvitova, Radwanska e Sharapova. Al massimo avrebbe potuto fare qualcosa di decente solo con la polacca che, da giocatrice di fioretto, avrebbe potuto soffrire il "piglio tutto" dell'italiana. Con le altre non c'era proprio storia, ragion per cui la si dava già perdente in partenza. Invece niente di tutto questo. La Kvitova, autrice di una pessima prestazione all'esordio, si è ritirata a causa di un virus ed è subentrata l'alternate Stosur. Quindi si è passati da una tennista in crisi a un'altra disperata che se non azzecca la giornata, sono pallate in tribuna. Ieri per l'australiana è stata una di quelle e oggi Sarita si ritrova con una vittoria in saccoccia, ma soprattutto speranzosa di potercela fare contro la Radwanska. Si tenga anche in considerazione che i campi sono lentissimi, praticamente c'è colla sulla superficie di gioco e questo non fa che avvantaggiare l'italiana. Quindi che dire... speriamo per la Errani e comunque vada, il 2012 per lei è stato sicuramente un successo.

giovedì 25 ottobre 2012

Ferrer e Federer alla conquista di Valencia e Basilea!

Sappiamo già che a Basilea e Valencia alla fine vinceranno i due signorotti al lato, per cui non staremo a indugiare più di tanto su eventuali evoluzioni di tabellone. Più che altro è interessante notare il cimitero che si è creato nel torneo spagnolo e le deludenti prestazioni, da chi invece dovrebbe spingere sull'acceleratore nella speranza di visitare Londra, dal 5 novembre in racchetta e pantaloncini corti, e non solo come un turista di lusso. Di otto teste di serie che si sono presentate solo quattro hanno passato il primo turno e Isner è morto ieri per mano di Goffin, quindi per ora siamo a tre, ma queste devono ancora giocarsi il posto negli ottavi. La situazione non è rosea per gli organizzatori, soprattutto perché avevano la Entry List migliore di Basilea, ma ora il loro 500 si è tramutato in un 250 scadente.

lunedì 22 ottobre 2012

Seppi "ci crede" e conquista Mosca. Il ritorno di Del Potro e la stupidità di Tsonga

E' successo! Seppi è finalmente riuscito a farsi valere in un match che conta, lottando fino alla fine nonostante le avversità. Rileggete la frase precedente perché forse è la prima volta che scriviamo una cosa del genere e non si sa mai non sia anche l'ultima, vista l'eccezionalità dell'evento. Sembrava la solita partita, quelle dove Andreas entra in campo da favorito, ma riesce a tessere la peggiore delle sconfitte mai immaginate dall'uomo. Invece no, ieri non c'è stato il classico finale immaginabile dopo i primi 10 minuti di gara, ma un successo giunto a sorpresa, quando ormai sembrava tutto girare male e destinato al solito epilogo. Un uomo solo contro mille avversità: Rambo-Seppi.

domenica 21 ottobre 2012

Seppi ci riprova a Mosca contro Bellucci. Sarà Tsonga-Berdych in Svezia e Del Potro-Zemlja a Vienna

E' il suo anno d'oro, l'apice della carriera giunto nel momento meno atteso. Andreas Seppi, dopo aver giocato fino al 2007 solo la finale di Gstaad, l'anno scorso ha vinto il primo titolo ATP a Eastbourne e nel 2012 siamo a quota 4 finali giocate, di cui una vinta a Belgrado. La sua più grande pecca è forse quella di non essere nato qualche chilometro più a nord dove magari la federazione Austriaca non avrebbe esaltato ogni minimo turno passato, facendolo quindi evidenziare naturalmente in questi piccoli successi. Al contrario, l'appartenenza alla FIT, coi suoi slogan poco credibili e per niente attendibili, non ha fatto altro che portare a sminuire di riflesso anche questi risultati piccoli e onorevoli. Il movimento italiano del tennis maschile non è in salute per niente, arranca e Seppi è colui che si differenzia per la capacità di adattamento in ogni superficie, l'umiltà e la poca appariscenza. Alla fine, anche il nostro parlarne spesso in tono ironico, deriva proprio dal fatto che "almeno" ogni tanto si mette in luce, poi fallisce miseramente, è vero, ma a dirla tutta, ci sarebbe per esempio un Fognini dal talento cristallino e mille altre pecche, che meriterebbe il doppio delle frecciate che noi spariamo all'altoatesino.

lunedì 15 ottobre 2012

ControBreak in radio!

Ormai lo dovrebbero sapere anche i muri e il web dovrebbe essere intasato da citazioni prese dalla nostra prima semi-rivelazione, ma se proprio ci fosse qualcuno che non ci avesse ancora sentito, eccovi gli strumenti per farlo! Di seguito troverete un player per poter ascoltare la puntata dell'11 ottobre 2012 di Tie Break, trasmissione di tennis su Radio Internet 1, che va in onda ogni giovedì alle 21 e condotta da Lorenzo Di Caprio, Francesco Bondielli e Davide Bencini, della redazione di LoSportOnline. Non è uno scherzo, ci siamo noi ospiti. Questo è solo l'inizio della nostra scalata al potere mediatico, che ci porterà direttamente a muovere le pedine di fianco a Murdoch! Si è parlato dei tornei di Beijing, Tokyo e si è detta anche qualcosa su Shanghai. L'ultima mezz'ora è stata dedicata a un nostro classico vaneggio surreale tennistico... del resto non potevamo di certo rovinarci la reputazione facendo le persone serie! Nella speranza di potervi regalare altre nostre testimonianza di vita, per ora beccatevi questa!




Djokovic batte Murray in extremis e conquista la Cina, ma è finalmente ora di tornare in Europa

Shanghai si è concluso con la vittoria di Djokovic, ma l'immagine di copertina non poteva che essere dedicata a lui: Andy Murray. Ormai non esistono più parole questo ragazzo e, nonostante spesso noi ci divertiamo a denigrarlo, stavolta trova da solo gli argomenti per silurarsi. Capita spesso che un tennista non riesca a concretizzare al volo un match point e gliene servano diversi per portare a casa il successo, ma quanto fatto dallo scozzese è andato oltre. Il match si è incamminato in modo insolito perché dal 2-0 per Djokovic si sono susseguiti una serie di break e controbreak da far invidia alla WTA. Non è possibile che il tennis maschile stia diventando questo. E' inaudito che un giocatore debba sperare di rispondere per trovare un vantaggio. Non esiste. Non è tennis. Punto. Il nostro amato sport è strategia e conduzione dei giochi e di certo non si possono raggiungere questi obbiettivi lavorando di rimessa per sperare che l'altro sbagli. Il match di ieri ci ha confermato che invece i giocatori al vertice ormai vivono di questo. Abbatteteli, grazie.

sabato 13 ottobre 2012

Djokovic e Murray alla conquista di Shanghai

Mettiamola così, per i sostenitori di Federer lo svizzero ha fatto il suo compitino per raggiungere le 300 settimane da numero uno, e rafforzare il gap su Djokovic che gli assicurerebbe di chiudere l'anno in prima posizione. Per chi invece non ha queste strane perversioni c'è da dire che oggi Roger ha giocato non al meglio, il servizio l'ha dimenticato a casa e ha meritato di perdere. Al contrario invece Murray, continua a portare avanti il suo cammino psicologico che dovrebbe condurlo alla consapevolezza di essere un vero big, esattamente come i tre che gli stanno avanti (è vero che Rafa è ormai quarto, ma se fosse in pista difficilmente sarebbe dietro Andy). Meritato quindi il posto in finale per lo scozzese, oggi autore di un match regolare e tranquillo, senza grossi scivoloni, nonostante le varie soste per aprire e chiudere il tetto del centrale di Shanghai.

venerdì 12 ottobre 2012

Shanghai: le semifinali "perfette" per gli organizzatori, ma non per chi ha voglia di tennis

Sempre la stessa storia, arrivati ai match caldi, chi non ha una classifica da Olimpo schianta. Situazione che ormai si ripete nel 98% dei casi. E' rarissimo che dai quarti in poi, avanzi un giocatore di classifica inferiore. A inizio anno, quando sono tutti freschi, i top player hanno fretta di racimolare punti per le ATP Finals, per poi gestirsi assenze strategiche più avanti. Quindi è anche ammissibile vedere dei rulli compressore in campo che non lasciano speranze. In un torneo di fine stagione come Shanghai, i top player hanno già la testa al Masters dei Principi, giocano con la filosofia del "prendiamoci quel che arriva" e soprattutto sono i più stanchi, perché hanno disputato più match di tutti. Non diciamo che giochino con la speranza di essere eliminati quanto prima possibile per tornarsene in Europa... ma quasi! Gli altri invece sono nella fase di "riparazione" e come gli scolaretti svogliati, devono mettercela tutta per trovare i risultati che durante l'anno non hanno raggiunto, e soprattutto per evitare l'invito al Master della Compassione di fine anno. Invece niente da fare: i top player non si battono nemmeno quando il loro impegno è meno del 70%. Questa è una vittoria per gli organizzatori dei tornei o chi segue il tennis solo per i soliti quattro nomi al vertice. E' invece è una sconfitta per chi ha voglia di vedere tennis, perché ci mette di fronte alla triste realtà che dietro i primi 6/7 c'è il nulla.

giovedì 11 ottobre 2012

Shanghai: Haas e Stepanek ai quarti... e il torneo si tinge di bianco e nero!

Eccoci nuovamente presenti per raccontarvi le mirabolanti avventure dei nostri eroi! Prima di tutto è doveroso parlarvi dei vostri due veri eroi del tennis, ovvero noi,  Walk Over e Lucky Loser, stasera ospiti della trasmissione radiofonica Tie break, in onda su Radio internet 1 alle ore 21. In caso vogliate sentire le verità assolute sul tennis, è obbligo essere presenti all'evento! E ora possiamo parlare degli eroi di "poco conto" riunitisi a Shanghai per contendersi il Masters cinese.

Due le sorprese. Partiamo dalla prima: l'eliminazione di Gasquet per mano di Stepanek. Il francese, ormai missionario del tennis, non si è accontentato di far diventare Zhang eroe nazionale, ma ha voluto anche incentivare lo splendore del tennista ceco, che sicuramente non ha bisogno dei regali di Riccardino per esaltare il suo splendore. Sono bastati appena due set tranquilli al Brad Pitt dell'ATP per portare a casa il successo contro il transalpino. Non contento di questo, oggi ha abbagliato anche lo spilungone Isner. Radek trova così spazio per la sua seconda giovinezza e battere Murray ai quarti sarebbe epico. Per la seconda sorpresa parliamo di un altro redivivo: Tommy Haas. Un grande! Dopo aver eliminato il duo simpatia Almagro-Robredo, oggi ha concesso tre game a Tipsarevic! Domani per lui Djokovic e non sarà di certo facile vincere, ma comunque vada per il tedesco, Shanghai è già un successo, soprattutto se pensiamo ai suoi 34 anni. Vista la presenza di Haas e Stepanek, da domani Sky trasmetterà in HD, in 3D, ma anche in bianco e nero.

Ho giocato contro Roger Federer


di Risultati Tennis

Quando nel maggio di quest'anno il belga David Goffin guadagnò il diritto di giocare contro il suo idolo tennistico Roger Federer al Roland Garros, ebbe modo di spiegare che per lui si stava realizzando un sogno: sullo stesso campo contro un’icona del tennis, contro uno che è considerato, da molti, il più grande. David Goffin ha realizzato un sogno, affrontare il suo idolo. E l'ha fatto, peraltro, su un palcoscenico tra i più affascinanti dell'intero circuito. Ma il sogno di trovarsi in campo contro Roger Federer è senz'altro condiviso da molti: idolo o non idolo, in molti potranno raccontare di aver "giocato contro Roger Federer".

martedì 9 ottobre 2012

Quelli del Circoletto Rosso

di Alessandro Pugliese

Era il 1991 quando all'età di otto anni mi venne regalata la mia prima racchetta da tennis, un Wilson Junior color salmone: un ricordo indelebile che mi spinse ad amare uno sport che allora conoscevo poco o forse niente. Non mi ricordo perché mi regalarono proprio una racchetta da tennis, ma rimembro benissimo che pochi giorni dopo mi portarono a fare una lezione con un maestro e rimasero tutti sorpresi da quale tecnica possedevo, senza mai aver provato neanche un colpo. Purtroppo, però, per vari problemi non iniziai una (forse) folgorante carriera, ma in cambio cominciarono a farmi vedere tutto il tennis che mostrava l'allora Tele+2, ancora in chiaro.

Shanghai: Verdasco inarrestabile elimina Monaco, Seppi unico superstite degli italiani

Si sono conclusi i match di primo turno a Shanghai, ATP 1000 che chiude la parentesi asiatica, di cui nessuno ne sente il bisogno. I veri big scenderanno in campo domani, usufruendo del canonico bye, che ci ha condannato a primi turni in cui si è visto di tutto e di più. Perfino Verdasco vincere su Monaco. Ebbene si, il campione di Kuala Lumpur (!) è crollato di fronte alle "pallate" impietose del modello spagnolo, che in questo torneo non si è tirato indietro per sfoggiare un nuovo look. Così, armato di nuovo codino a cipollotto fuoriuscente dal cappellino, ha sistemato in due set il povero Pico, che pensava invece di andare a fare una scampagnata contro il campione uscente dal Masters della Compassione 2011. Secondo alcune fonti top secret, il nuovo cipollotto di Verdasco sarebbe un pacemaker per il cervello... e i benefici si vedono! Per il resto, forse è una sorpresa la sconfitta deliziosa di Almagro, dopo essere stato avanti un set e vicino a chiudere il match. Autore di questo capolavoro, Haas il redivivo, che con l'avanzare dell'età sembra aver trovato il modo per poter battere un po' chiunque. Vediamo velocemente se è successo qualcos'altro degno di nota.

Errani - Vinci contro Sharapova - Ivanovic: torna "La Grande sfida"

di Andrea Giordano e Marco Monti
foto di Marco Monti

L'anno scorso furono le sorelle Williams (Venus e Serena) ad affrontare le "nostre" Francesca Schiavone e Flavia Pennetta nella prima edizione-sperimento della Grande Sfida, un successo incredibile di pubblico (allora 11.000 spettatori al Forum di Assago di Milano.)
Quest'anno la favola si ripete, ma con protagoniste diverse. Da un lato Sara Errani e Roberta Vinci, assolute dominatrici di doppio (al Master si presenteranno come numeri uno) e reduci da un stagione strepitosa nel singolo con la Errani arrivata ad essere numero 8 delle classiche e la Vinci n. 15.
Dall'altra l'attuale numero 2 del mondo Maria Sharapova, e Ana Ivanovic (oggi n. 12).
Due singolari al meglio di un set, prima Errani contro Sharapova, poi Vinci contro Ivanovic, per finire nella sfida del doppio.

lunedì 8 ottobre 2012

Road to London

di Andrea Giannuzzi

Avevo deciso di propinarvi un polpettone con mezzo miliardo di considerazioni tecniche, ma per il vostro bene ho deciso di provare ad emulare lo stile di Lucky Loser e Walk Over affrontando tematiche  che amate molto, come la FI…………T .

Ho voluto analizzare lo stato di forma dei "Top player" prima del Masters di Londra. Partendo dall'alto (ancora per poco) troviamo Roger Federer. Dopo aver vissuto un estate quasi fantastica vincendo Wimbledon, medaglia d’argento alle olimpiadi numero 1 e battendo altri milioni di record, si è fatto battere da Berdych e il suo neurone nei quarti degli Us Open. Ha giocato la Davis contro l'Olanda la settimana seguente, e ha poi deciso di farsi una piccola vacanza giusto per rilassarsi un po'. Rientrerà in questi giorni a Shanghai dove avranno chiamato persino la CIA per difenderlo dalle minacce di morte ricevute. La forma fisica per il finale di stagione è tutta da valutare, ci saranno pochissime speranze di mantenere il numero 1, ma Indoor resta lui il migliore.

domenica 7 ottobre 2012

Nishikori trionfa in casa e Djokovic conquista la Cina, ma è già tempo del Masters di Shanghai

Eccoci giunti all'epilogo degli ATP 500 della settimana, più che onorevole antipasto al Masters 1000 di Shanghai, già alle battute iniziali. La giornata si è aperta con la finale di Tokyo. Opposti i giovanissimi Raonic e Nishikori che, per conquistare il loro posto all'ultimo atto, hanno rispettivamente estromesso Murray e Berdych. Nonostante l'eccelsa semi di Milos, contro lo scozzese, avevamo previsto che il furetto giapponese avrebbe dato il 101% per la finale e così è stato. A niente è servita la determinazione del canadese e la maturità, oltre la sua età, perché la voglia di voler alzare la coppa in casa ha portato Nishikori a diventare supersaiyan di quarto livello. Corse, recuperi, palle vincenti da ogni angolo del campo, anche se non sempre in posizioni confortevoli. E' letteralmente riuscito a far andare in pallone Raonic, condannandolo a subire un impietoso 6-0 nel terzo set. E' quindi il risultato più importante per Kei e da domani raggiungerà il suo best ranking. Se il giapponese dovesse rimanere almeno stabile con questo gioco, si potrebbe consacrare come una sorta di Ferrer in miniatura condannato alle posizioni 15/10. L'unica speranza di salire oltre la troverebbe aumentando la massa, pur mantenendo la stessa mobilità. Più facile a dirsi che a farsi! Per Milos invece c'è da pensare che non è la prima finale 500 persa quest'anno, nella quale partiva favorito. Sarebbe il momento di svegliarsi per fare la svolta definitiva e sfondare la top-ten, perché ha già le carte in regola per accedere nell'Olimpo.

sabato 6 ottobre 2012

Match-capolavoro: Raonic elimina Murray a Tokyo. Sarà Tsonga-Djokovic in Cina

Raonic c'è e fa paura! Che il giocatore canadese fosse a un passo dal mettersi seriamente in evidenza è da parecchio che lo diciamo, ma mai era arrivato un risultato convincente che ci potesse dare ragione (e non solo a noi). Può anche essere che il successo conseguito stamane su Murray sia solo un caso, ma quello che non lascia indifferenti, non è tanto il risultato raggiunto, ma "come" è arrivato, perché indice del vero potenziale di questo giovane gigante. Il canadese ha dimostrato una lucidità per tutte le due ore e mezza di gioco, solidità mentale, ma soprattutto capacità di sapersi muovere su ogni angolo del campo. E stavolta non c'era da appigliarsi solo ai meriti del servizio perché parliamo di Murray alla risposta, non uno qualunque. Inoltre non è tanto il dato sul servizio del canadese a far paura, quanto la percentuale di punti fatti sulla prima dell'avversario... e sappiamo bene che Murray non ha di certo la stessa battuta di Volandri! Arriviamo quindi alla varietà di gioco, la vera caratteristica che lo fa entrare nelle nostre grazie. La proporzione tra i punti vinti a rete e da fondo è praticamente la stessa, la mobilità e la coordinazione raggiunta per uno spilungone come lui è invidiabile anche da chi punta tutto il gioco su quel fattore. La sensibilità di braccio lo porta a giocate al volo da altri tempi e la solidità mentale, molti veterani top ten, se la sognano la notte. Raonic merita senza dubbio di stare tra i primi dieci al mondo e questo lo sa benissimo anche Murray, che all'alba di questa giornata ha avuto gli incubi. Certo, lo scozzese ha sicuramente la testa già a Londra perché deve assolutamente consolidare lo slam vinto un mese fa e dimostrare che non è stata solo una coincidenza, ma avanti 4-1 al terzo, non avrebbe mai pensato che l'inesperto canadese potesse essere ancora con la testa nel match e pronto a prendersi il controbreak, annullare due match point e vincere la partita al tie-break.

venerdì 5 ottobre 2012

ATP Tokyo: Tipsarevic si arrende a Raonic e Berdych resta a guardare il "Nishikori show"

Continua la parentesi tennis in oriente e, come ogni anno, si avverte la sensazione che i giocatori abbiano già la testa in vacanza o al Masters di Londra, nonostante manchi ancora un mese all'evento e ci siano diversi punti e tornei in ballo. Al prestigioso torneo di fine anno sono già qualificati matematicamente solo i soliti fab-four, per gli altri potrebbe ancora succedere di tutto, anche se i nomi in lista non lasciano sperare a molti cambiamenti di fronte. Nadal al 99,9% non parteciperà quindi ci sarà un posto piovuto dal cielo per il nono qualificato, ovvero Tipsarevic. Il serbo è avanti appena 300 punti da Almagro, ma come ben sappiamo, i prossimi tornei non sono proprio i prediletti dello spagnolo, al contrario, per Ringhio sono terreno fertile per il suo gioco. Infatti, perché sfruttare le occasioni quando si può compassionevolmente fallire? E così, all'alba italiana, il serbo ha perso un'acerrima lotta contro Raonic, al tie-break del terzo. Noi dormivamo beatamente e quindi non possiamo raccontarvi l'avvicendarsi del match, ma il punteggio parla chiaro: 6-7 6-2 7-6 per Milos. Se il buongiorno si vede dal mattino, durante questo mese che ci separa dall'inizio del Masters dei principi, il serbo avrà da impegnarsi per bene onde evitare che Almagro abbia un guizzo inatteso e lo superi nella race per Londra, generandoci un generoso voltastomaco.

martedì 2 ottobre 2012

Si riparte dall'oriente: Cina e Giappone fanno da apripista al Masters di Shanghai

Ni hao! Dopo qualche settimana di nulla cosmico, eccoci ripartire con qualche appuntamento che vale la pena seguire. In pentola abbiamo gli ATP 500 di Cina e Giappone e addirittura il primo è COMBINED! Supertennis ci regalerà le immagini dai due tornei solo a partire da giovedì, nonostante molti primi turni sarebbero stati interessanti da vedere. Ma non perdiamo tempo e cominciamo a vedere in che modo Djokovic in Cina e Murray a Tokyo, arriveranno ad alzare la coppa.

lunedì 1 ottobre 2012

Occupy ControBreak

Sono ormai passati quasi due anni dalla nascita del blog, nei quali è stato possibile farci conoscere e farvi capire il nostro modo di vedere il tennis e raccontarlo. Molti ci hanno amorevolmente chiuso la porta in faccia e tantissimi altri invece ci seguono assiduamente dai primordi. ControBreak è così, amore spropositato dal primo istante o immediato odio profondo. Il blog, come ben sapete, è affiancato da FaceBook e Twitter, che ci permette una comunicazione in tempo reale con voi e spesso sono proprio i commenti esterni a regalarci perle e considerazioni che noi amorevolmente conserviamo per farcire i nostri post. Quello che ci fa impazzire di gioia è che, grazie ai vostri interventi, i nostri profili sui social network ormai riescono a vivere anche quando non siamo presenti. Leggiamo scambi di opinioni, ironiche, serie o argute in libertà, che non possono che farci piacere. In parole povere, ControBreak ha un’anima:  voi. Ci tenete compagnia mentre commentiamo i match o seguiamo l’avvicendarsi delle partite anche dai soli livescore. Scrivete e osservate tutto, ci seguite sempre e comunque, anche quando ci troviamo di fronte a spettacoli di rara inguardabilità. Quindi è giunto il momento di fare ancora più vostro ControBreak!