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martedì 29 ottobre 2013

Parigi-Bercy: ecco cosa vuol dire assistere al Master della Compassione

Quanto visto ieri nell'ultimo ATP dell'anno è stato E P I C O. Mai avremmo pensato di poter assistere in mondovisione a uno spettacolo tanto compassionevole quanto quello che si è presentato sui nostri schermi. Eroi del giorno: Verdasco, Gulbis, Benneteau, Lopez, Tomic e Paire. Questi sei esseri sono riusciti a proporci tutto quello che non si dovrebbe fare per vincere un match. Qualcuno è anche riuscito a portare a casa l'incontro, ma solo per demerito dell'avversario. Sono stati capolavori talmente assurdi che anche Stefano Meloccaro in studio non ha potuto evitare di dire "abbiamo visto i tennisti più compassionevoli del momento". Invece in telecronaca Pietro Nicolodi ha avuto la necessità di ricordare il Master della Compassione, rivelando in mondovisione anche il nome del settimo partecipante ufficiale dell'edizione 2013, ovvero quello di Benneteau, che ha subito onorato la convocazione perdendo il servizio a zero e poi morendo velocemente ai colpi di Nishikori.

domenica 27 ottobre 2013

Parigi-Bercy: i mille punti per le seconde file

E siamo così giunti all'ultimo appuntamento per quanto riguarda i Master 1000 di stagione, il bistrattato Parigi-Bercy. Ad oggi non ci dovrebbero essere forfait illustri ancora prima dell'inizio del torneo, ma meglio aspettare al lunedì per poterlo dire con sicurezza. Come sapranno i più appassionati, questo ATP quasi quasi è messo là per rompere le uova nel paniere ai big, perché sono obbligati a giocarlo, coscienti che la settimana dopo devono essere pronti per Londra, dove ogni match è al livello di una potenziale finale di Master e ci si gioca il tutto e per tutto con incontri secchi. Pochi spazi per errori o possibilità di raggiungere un certo livello partita dopo partita e contro avversari gradualmente più bravi. Ci dev'essere il botto istantaneo. Quindi farebbe comodo arrivare alle Finals con calma, ambientarsi, fare propria quella superficie ed essere da subito competitivi al massimo. Ecco che, per adempiere a tutti i doveri, i big firmano la presenza a Bercy e poi prima perdono e meglio è per loro, regalando una preziosa possibilità a chi non ha più impegni dopo o grandi ambizioni di diventare "maestro".

Federer e Del Potro raggiungono la finale, ma quanto imbarazzo a Basilea

Sarà per l'idea comune, probabilmente errata, che abbiamo della Svizzera, sarà perché in dieci anni Federer ci ha abituato a un atteggiamento in campo dove il fair play andava a sorpassare la necessità di appigliarsi a stratagemmi per raccattare anche il più insensato 15, sarà quel che sarà, ma quanto visto ieri a Basilea è stata vergogna allo stato puro. Il comportamento del pubblico svizzero durante il match tra Roger e Pospisil ha toccato attimi di imbarazzo storici, che forse non si raggiungono nemmeno in una Davis con tifoseria organizzata prestata dal calcio.

venerdì 25 ottobre 2013

Velencia, Basilea, Istanbul e Supertennis, disastri da tutti i fronti

Ed eccoci giunti ai quarti dei due ATP 500 della settimana e agli ultimi giorni di round robin del Master WTA. Per quanto riguarda quest'ultimo, lo liquidiamo abbastanza velocemente. Prima di tutto perché con una Williams in queste condizioni e le restanti sette a due categorie sotto, il discorso sulla vincitrice sembra chiuso in partenza. Solo l'americana potrebbe battere se stessa. E i fatti ci danno ragione. Secondo perché la Errani è già fuori. Troppa disparità sia nella stazza, che nel gioco e alla lunga, soprattutto ora che siamo a fine stagione, il suo tennis muscolare si paga fino all'ultimo centesimo. Infatti Sara non ha vinto un set e l'unico che può fare è tornare a casa coi crampi. Diciamo comunque che la sola qualificazione al Master è già un miracolo, di cui accontentarsi ampiamente. Ma voliamo subito a Valencia e Basilea e proviamo almeno ad analizzare sulla carta quello che Supertennis, occupato a trasmettere il WTA Williams Champion, non ci ha fatto vedere.

mercoledì 23 ottobre 2013

Da Basilea a Valencia, tutti uniti per Federer

Stiamo arrivando alla fase caldissima della stagione, quella che permetterà ai tennisti di conquistare gli ultimi punti preziosissimi per una qualificazione in extremis al Master della Compassione 2013 (qui e qui). Tutto si giocherà tra Basilea, Valencia e Bercy. Il torneo francese, ultimo nella lista dei 1000, in seguito ai cambi sul calendario ATP è diventato sempre meno calcolato dai big, in quanto dalla settimana dopo avrebbero "solo" il Master dei Principi da giocare. Ovviamente in quei giorni gli 8 di Londra gradirebbero una pausa per essere carichi e pronti all'ultimo grande sforzo dell'anno. Di conseguenza non si presentano a Parigi o perdono volontariamente dopo due turni. Quest'anno però, tra pressioni per un prestigioso e imperdibile Master della Compassione a BastaRd e tanta incertezza dalla posizione 7 alla 11 nella Race to London, probabilmente potremo vedere molto più impegno da parte dei "grandi" fino all'ultimo istante... per la gioia di Forget.

lunedì 21 ottobre 2013

Road to BastaRd (parte seconda)

[Il seguente post lo trovate anche su OKtennis premendo QUI]

Continua il flusso di notizie da parte del Gran Consiglio Supremo della Compassione su ciò che riguarda l'evento dell'anno (ma forse anche del secolo). Sempre senza svelarsi troppo, ci hanno mandato la seconda locandina ufficiale (al lato) del Master della Compassione 2013. Anche stavolta le informazioni extra sono poche, ma da un acuto sguardo all'immagine possiamo ricavare preziosi indizi. Prima di tutto la conferma di Verdasco, Almagro, Tipsarevic e Dolgopolov tra i partecipanti, che uniti a Federer, riducono a 3 i posti disponibili per rientrare tra gli 8 compassionevoli dell'anno. Ricordiamo che ci dovrebbero essere anche i 2 alternates in caso qualcuno di loro abbia problemi fisici o di altra natura. E da quanto visto negli anni passati, sappiamo benissimo che non è impossibile che qualche partecipante abbia problemi extra, non necessariamente di natura fisica!

venerdì 18 ottobre 2013

Road to BastaRd

[Il seguente post lo trovate anche su OKtennis premendo QUI]

Dopo attese, segreti e notizie ufficiose, ieri si è finalmente fatto vivo il Gran Consiglio Supremo della Compassione per darci le prime certezze sul Master della Compassione 2013 (ricordiamo l'hashtag #MDC13, per parlarne su Twitter). In realtà ci hanno semplicemente mandato la prima locandina rilasciata per l'evento (al lato), da cui possiamo dedurre tantissime cose. Prima di tutto è stata confermata la sede a BastaRd. Purtroppo Pippa del Mar, nonostante il forte impegno, ha fallito anche quest'anno, ma ha già comunicato che accetta la sconfitta a testa alta e non si arrende per il 2014. Ammirevole lo spirito compassionevole. Molto contento invece Soderling per la doppietta. Robin comunque comunica che quest'anno non potrà fare il supervisor, in quanto la piccola Olivia entra nell'età dell'apprendimento e deve essere affiancata dal padre nella visione delle otto serie di Dexter, per tapparle gli occhi nell'episodio finale. Lo svedese però sarà comunque direttore del torneo, in modo da avere l'organizzazione sotto controllo. E questo ci rassicura.

domenica 13 ottobre 2013

Shanghai: Djokovic conferma, ma spara a salve... la dura legge dei punti ATP

Anche il penultimo Master 1000 di stagione è andato e porta la firma di Djokovic. Il tennista serbo è riuscito a battere Del Potro in un match partito in forte discesa per lui e conclusosi nel terrore più assoluto. Nel primo set l'argentino era impegnato a ripassarti le lezioni di tango della sera prima e quindi non aveva tempo per pensare a giocare. Capito che il match era cominciato ha piazzato un violento 3-0, proprio mentre il serbo stava già architettando di poter attuare il break definitivo. Nada, Delpo è salito in cattedra fino a far perdere ogni speranza all'avversario, che non ha potuto fare altro che concedersi per 6-3. A questo punto ci sono stati parecchi campanelli d'allarme, patemi, lamentele verso il pubblico, gli arbitri, i giudici di linea, Pisapia e Red Ronnie, palle break bruciate e anche match point per Nole, vaporizzati dai frigoriferi di Juan Martin. Giunti al tie-break senza che nessuno perdesse il servizio nel parziale, l'argentino ha deliziosamente portato il punteggio sul 2 pari, quando improvvisamente ha staccato la spina, complice anche un Djokovic molto determinato a non creare un nuovo psicodramma nell'anno.

venerdì 11 ottobre 2013

Shanghai: Djokovic e Nadal soffrono, Del Potro vince facile, Tsonga sogna Londra

Nonostante il tabellone di Shanghai sia giunto alle semifinali, la nostra attenzione continua ad essere attratta dal purgatorio della Race to London. Come detto ieri, il ritiro di Murray allarga gli orizzonti a nove posti disponibili, ma soprattutto abbiamo Federer in rischio uscita perché la spinta dalle retrovie è altissima. Ci piace questo subbuglio e anche oggi c'è stato un nuovo pezzetto di trama al thriller. Tsonga infatti, battendo Mayer, ha superato il connazionale Gasquet, arrivando in nona posizione. Jo Willy inoltre ha già in preventivo di partecipare la settimana prossima a Vienna e in questo periodo di crisi, anche le briciole fanno molto brodo. In tutta risposta Gasquet sarà a Mosca e tutto questo si traduce in continue pressioni a Federer, che invece se ne starà in casa beato. Solo la richiesta di una WC improvvisata potrebbe farci pensare a un suo effettivo intento di centrare l'obbiettivo Londra. Il silenzio invece non farebbe altro che avvalorare la nostra ipotesi che lo svizzero quest'anno stia facendo di tutto per non meritarsi le Finals. Si prevedono dunque gli ultimi giorni di stagione con tante scintille addirittura fino all'ultimo 15 di Bercy. E visto lo schifo che è passato sui nostri schermi in questo 2013, ci meritiamo una conclusione degna di tante sorprese. Speriamo!

giovedì 10 ottobre 2013

Shanghai: sorpasso! Federer crolla con Monfils e Wawrinka lo supera in curva nella race

Come già detto nelle puntate precedenti, Shanghai e tutti gli altri ATP che ci separano dalla fine, più che interessarci per chi vincerà, ci serviranno a far luce sulle ultime mattonelle disponibili per Londra. Mentre negli altri anni ciò che succedeva dopo la quarta posizione ci interessava poco e spesso niente, a questo giro il discorso si fa più delicato visto che nel purgatorio c'è Federer. Il dubbio sulla sua qualificazione alle Finals noi l'avevamo iniziato a prendere in considerazione ai primi segnali di estate disastrosa e ad oggi possiamo dire non ancora di averci preso, ma almeno di esserci andati molto vicino. Facendo due svelti calcoli teorici possiamo dire che se abbiamo fallito la nostra previsione, sarà solo grazie all'infortunio di Murray, che ha "allungato" a 9 i posti disponibili per il Master dei Principi.

mercoledì 9 ottobre 2013

Road to London

di Nex

Manca meno di un mese al Master di fine stagione e al momento sono solo in 4 i giocatori che hanno guadagnato un posto tra i "magnifici" 8: Djokovic, Murray, Ferrer e ovviamente Nadal con la sua rodilla. Di questi quattro però il padrone di casa Andy non sarà al via in quanto ancora reduce dall'infortunio alla schiena e, stando alle sue dichiarazioni, in quel periodo parteciperà ad un torneo esibizione alle Barbados dopo il quale si trasferirà a Miami dove inizierà la preparazione per il 2014. Restano quindi 5 posti disponibili, due dei quali saranno con ogni probabilità occupati da Del Potro e Berdych, che hanno un buon margine nella classifica rispetto agli altri pretendenti.

Shanghai: nessuna sorpresa tra i big. Murray ci dà l'arrivederci al 2014, Federer ringrazia

Anche per Shanghai si è consumato il tanto atteso mercoledì da leoni, che solitamente vede in campo tutte le prime otto teste di serie fare l'esordio nel torneo. E come nella maggior parte dei casi, non è successo niente di particolarmente allarmante, tanto che dobbiamo andare fuori dalla Cina per trovare qualcosa di interessante. Si vola diretti in casa Murray, dove dopo l'intervento alla schiena, il novello baronetto ha mandato in vacanze anticipate Lendl, annunciando il suo forfait a Londra. Era sicuramente nell'aria un tale provvedimento, ma mancava ancora l'ufficialità. Regalo di Natale anticipato per Federer e tifosi, che dopo aver visto Gasquet, diretto avversario dello svizzero nella Race to London, miseramente fallire all'esordio di Shanghai, ora potranno dormire sonni veramente tranquilli, in quanto nasce magicamente la possibilità di approdare al Master pur arrivando noni e, nella peggiore della ipotesi, decimi e undicesimi come alternates.

domenica 6 ottobre 2013

Shanghai: Djokovic obbligato a vincere, Nadal libero di perdere

Quanto pronosticato dopo aver visto in che modo Nadal aveva vinto Indian Wells ha preso forma, ed anche in tempi molto più brevi del previsto. A Pechino allo spagnolo è bastato appena arrivare in finale per conquistare la vetta della classifica ATP. Missione computa e relax istantaneo, in attesa di trofei e punti migliori, come il 1000 di Shanghai o, perché no, direttamente Londra, tanto ormai tutto ciò che arriverà per Rafa saranno solo entrate. Noi eravamo stati un attimo più "ottimisti" e lo vedevamo numero uno all'ultimo istante dell'anno, verso il Master, invece ci è arrivato con oltre un mese d'anticipo. Djokovic quindi è incastrato per bene: avendo vinto praticamente tutto alla fine del 2012, da oggi è obbligato a confermarsi per evitare di espandere i danni, ma allo stesso tempo senza avere la possibilità di guadagnare punti. In pratica "lavorerà gratis". L'unico modo di migliorare la classifica è quello di approfondire Bercy e vincere un altro 500, ma così facendo sarebbe in pericolo lo stato di forma per Londra, che vale ben 1500 punti (da confermare). Sì, è già spacciato e per ora ha solo (!) Shanghai da difendere. Stanchi da questa cervellotica (...) presentazione, apprestiamoci ad analizzare scanzonatamente tutto ciò che vedremo nel prestigioso torneo cinese.

Nadal numero 1 ATP di rendita, Djokovic chiuderà l'anno nell'inutilità

Tralasciando il 2012, nel quale era totalmente sparito dalla circolazione, anche questa stagione Nadal riuscirà (se vuole) a non giocare l'ultima parte dell'anno. Sì, perché benché manchino ancora almeno tre tornei alle vacanze, allo spagnolo, per mantenere la prima piazza, basterà appena iscriversi ai prossimi appuntamenti ATP. Per uno che la scorsa stagione non era presente per infortunio e quest'anno ha vinto tutto appena rimessi i piedi in campo, diciamo pure che vivere di rendita è un lieto e meritato premio, più che portare a casa un insignificante 500 a Pechino. E così, ecco spiegata in due parole la super finale di Djokovic. Ok non vogliamo sminuire l'operato del serbo, però è sicuramente più facile fare il fenomeno, quando dall'altra parte c'è uno in vacanza.

venerdì 4 ottobre 2013

Il solito Fognini e l'imbattibile Nadal. Avanzano anche Djokovic, Delpo e Berdych

Avete presente quando diciamo che Nadal riuscirebbe a vincere anche trovandosi un set sotto, 5-0, 40-0 e servizio dell'avversario nel secondo? Beh, stamattina non siamo andati molto distanti da questa situazione e ovviamente, autore di un così compassionevole epic fail non poteva che essere un italiano. Sì lui, Fognini. Non si capisce per quale motivo, ma oggi Rafa è sceso in campo senza nessuna certezza. Non gli riusciva niente, non gli entrava un colpo, ha solo subito senza trovare la sua classica difesa, era scarico. Morale della favola: Fognini senza un avversario dall'altra parte del campo ha fatto lo splendido.

giovedì 3 ottobre 2013

A Djokovic non basta vincere, Nadal a un passo dal primo posto ATP

Continua la gita in Oriente per il tennis e i protagonisti non perdono occasione per regalarci il loro solito mix esplosivo di delizie e compassione. Si gioca a Tokyo e Pechino e gli occhi sono ovviamente tutti puntati su quest'ultimo torneo perché, oltre ad essere combined, sarà lo scenario per il passaggio di consegne tra Djokovic e Nadal per quanto riguarda la prima piazza ATP. Il serbo non difenderebbe la vetta nemmeno vincendo il torneo e quindi confermando quanto fatto nel 2012. L'unica speranza di mantenere la sua posizione è quella che Nadal perdahauhauhahauhahauhahah... Scusate, ci è scappato da ridere. Dicevamo. L'unica speranza di mantenere la sua posizione è quella che Nadal perda prima della finale da Berdych, Isner o Fogninihihihihihihihahahauhahuhauhau. Ok, parliamo di quanto è successo che forse è meglio!