Niente miracolo per Fognini, uscito battuto in due set 6-4 6-3 contro Gilles Simon nella finale dell'ATP 250 di Bucarest. Bravo comunque Fabio per essere arrivato all'ultimo atto. Possiamo dire solo questo perché il resto è il solito discorso che ovviamente non ricalca per niente le parole mielose della FIT. In realtà la pillola da mandar giù è molto amara e pensare a un successo era quasi impossibile, e questo non è per voler essere a tutti i costi odiosi e rompipalle, ma semplicemente perché le favole non esistono. Certo è vero che tutto è sempre possibile nel tennis, ma contro Simon, giocatore con una caparbietà che i nostri azzurri nemmeno concepiscono e ultimamente molto in forma, l'unica speranza sarebbe stata un miracolo. E' sufficiente ripercorrere il match per rendersene conto. Fabio ha giocato il suo tennis provando a fare la partita, di più non poteva togliere fuori, ma è bastato al francese prendergli le misure per due game ed ecco che senza troppa fatica ha girato il match come ha voluto. In casa FIT i successi al maschile che contano, solo in rarissimi casi sono veritieri, nella maggior parte delle volte sono dovuti a una giornata storta del big di turno. Questa è l'amara verità.
lunedì 30 aprile 2012
Sfuma il sogno di conquistare il primo titolo per Fognini, Nadal a fatica conferma Barcellona
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domenica 29 aprile 2012
Prima finale ATP in carriera per Fabio Fognini, a Barcellona un classico Nadal-Ferrer
E bravo Fabio. Abbiamo sempre sostenuto che Fognini fosse un giocatore in grado di lottare per una posizione più onorevole di classifica, ma vuoi per il carattere un po' altalenante, vuoi per gli infortuni, il ligure, salvo il Roland Garros dello scorso anno, ancora non era riuscito a dimostrare a pieno le sue buone capacità. Finalmente è arrivata la prima finale in un torneo ATP, il 250 di Bucarest, che va bene non sarà Roma o Montecarlo, ma per iniziare non guasta. Ci è arrivato sfruttando un buon tabellone, cosa che non capita spesso agli italiani, bravissimi a complicarsi la vita da soli come nessun altro. Ieri ha battuto la meteora Attila Balazs, ungherese di 24 anni che ancora non abbiamo capito se abbia tolto dal cilindro il torneo della vita e se sia un tennista in ascesa. La posizione occupata nel ranking, #450, ci fa propendere per la prima ipotesi, soprattutto dopo averlo visto giocare la semifinale contro l'azzurro. Fognini l'ha schiantato, 6-3 6-1, mandandolo a fare il "flagello di Dio" da un'altra parte.
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sabato 28 aprile 2012
Fognini si aggiudica il derby a Bucarest, Murray saluta Barcellona
E' sempre bello vederlo con questa faccia e sicuramente l'attuale cura Lendl non servirà a togliergliela nei momenti importanti. Ieri Andy Murray, con nostra somma gioia, ha salutato il torneo di Barcellona per mano di Raonic (6-4 7-6) e, contando che la terra è abbastanza indigesta al canadese, per il decespugliato c'è da preoccuparsi e farsi un bell'esame di coscienza. Sia chiaro, su questi lidi il concetto di simpatico o antipatico "a pelle" non esiste e infatti se bistrattiamo Murray e godiamo delle sue sconfitte è solo perché lo scozzese si ostina a giocare un tennis inguardabile, se paragonato a quello che lui potrebbe veramente fare. Andy col tempo ha subito un'involuzione, sta entrando in un tunnel senza uscita e se non si deciderà a cambiare registro finirà la sua carriera da eterno inconcludente. In una situazione di tennis "sano" la sua quarta piazza verrebbe messa fortemente in discussione dai pretendenti alle spalle, ma se questo non è mai successo seriamente, deve ringraziare il fatto che dietro di lui c'è Ferrer, il quale non non arriverà mai a pallettare quanto lo scozzese per batterlo, e vari ed eventuali tennisti col loro neurone freelance, maestri nell'arte dell'auto-eliminazione.
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venerdì 27 aprile 2012
Derby azzurro a Bucarest, mentre a Barcellona tutto nella norma
Breve sunto di quanto visto ieri nei due tornei della settimana prima dell'evento tennistico dell'anno, il derby tra Fognini e Seppi previsto a Bucarest e programmato nel campo 2, unico match dei quarti non sul Centrale. E pensare che con tutta la buona volontà Supertennis aveva anche provato ad acquistare l'evento, dando in pompa magna l'annuncio sulla sua pagina ufficiale di Facebook (poi cancellato), peccato che poi i simpatici rumeni abbiano deciso di sistemare gli azzurri sul campo 2, lasciando invece l'onore del campo principale, oltre che a Simon-Kubot, scelta a nostro avviso dovuta in virtù della prima testa di serie assegnata al francese, anche a Malisse-Balasz e a Brands-Bachinger. Valli a capire.
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giovedì 26 aprile 2012
E' tempo di Barcellona, Bucarest e di pagare per vedere Supertennis
Dopo il successo di Nadal a Monte Carlo, che noi suggerivamo di chiamare Monte Rafael, ma subito dopo altri hanno pensato fosse più appropriato Monte Nadal (daje), si volta pagina col 500 di Barcellona e il 250 di Bucarest. Nel torneo iberico svetta in cima alla lista il cyborg, separato dal trofeo da una serie di sessioni di allenamento, inclusa la potenziale finale contro Murray, sempre che il decespugliato ci arrivi. Il torneo romeno invece più che 250 sembra meno di un challenger, con Simon e Mayer che svettano in cima alla entry list. Gli italiani ovviamente hanno deciso di riversarsi in massa in questa nullità, mentre i più intelligenti, Cipolla e Lorenzi, hanno optato per Barcellona, ricevendo come premio un ingiusto derby che significava la possibilità di andare avanti solo a uno dei due.
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domenica 22 aprile 2012
E' ancora Monte Rafael: Djokovic annientato sulla palude monegasca
Si è interrotta la collezione di piattini che Djokovic ha sadicamente rifilato a Nadal nelle ultime 7 finali. Il maiorchino ha "fatto notizia" battendo finalmente il suo peggior incubo Nole, non in un torneo qualunque, ma a Monte Carlo, feudo ormai spagnolo e intoccabile. Nel principato monegasco suona quindi per 8 anni la solita musica e sarebbe anche ora di cambiare disco! Sappiamo benissimo che ora i tifosi dello spagnolo saranno in totale estasi, abbandonati da ogni spiraglio di obiettività, e sappiamo anche che non gradiranno certo il resto di questo post. Pazienza, non ci paga nessuno per essere di parte, noi scriviamo quello che vediamo. Il punteggio è senza dubbio schiacciante, ma la realtà dei fatti è che Nadal non ha per niente vinto conducendo il carro dall'inizio alla fine e piallando il serbo senza farlo fiatare come recita il 6-3 6-1. E' sicuramente sempre stato in vantaggio nel punteggio e non ha mai sofferto, è risultato il solito spagnolo instancabile, corridore e pigliatutto, spesso baciato dalla fortuna (perso il conto delle stecche mandate in campo), capace di chiudere il punto quando strettamente necessario farlo, ma nella maggior parte dei casi omaggiato dall'errore gratuito dell'avversario, che come sempre capita all'ennesimo vincente rimandato in campo perde la pazienza e sbaglia.
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sabato 21 aprile 2012
Djokovic all'assalto del feudo di Nadal. In Fed Cup azzurre sull'orlo del baratro
Arieccoli. Vi erano mancati? A noi no. I tornei americani di Indian Wells e Miami erano stati una piacevole eccezione alla saga che ha contraddistinto gli ultimi dodici mesi di tennis, ma domenica sul centrale del Principato sarà nuovamente Djokovic-Nadal. Al maiorchino sono oramai rimasti due feudi nel circuito, Parigi e Montecarlo (oltre a Barcellona, quando ci va, ma è pur sempre un torneo decisamente inferiore per prestigio), e domani Djokovic andrà all'assalto proprio del trofeo del monegasco, uno dei pochi che ancora gli mancano. I due rivali sono giunti in finale dopo due semifinali piuttosto diverse, più combattuta quella del serbo, sofferta solo nel primo set quella di Nadal.
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venerdì 20 aprile 2012
Montecarlo: Berdych sorprende Murray e trova Nole. L'altra semi sarà Nadal-Simon
Giornata con qualche piccola sorpresa quella vissuta oggi all'ombra del Principato. La prima, lieta, è giunta in tarda mattinata, quando uno spettacolare Tomas Berdych, sceso in campo con tutti i neuroni al posto giusto, si è disfatto in tre set di Andy Murray dopo quasi tre ore di partita e con il punteggio di 6-7 6-2 6-3. Dopo aver fatto la ola da soli nel nostro soggiorno per festeggiare, abbiamo cercato di capire i motivi di questo piacevole risultato. Semplice. Il ceco ha giocato benissimo, ha piazzato vincenti appena ha potuto e non si è lasciato imbrigliare dalla solita tattica pallettara di Murray, che oggi a dire il vero si è anche prodotto in qualche piacevole punto soprattutto nelle palle break del primo set, in particolar modo con il drop, tanto da farci pensare che anche lo scozzese fosse entrato a far parte della setta del Guru (pensato solo per qualche frazione di secondo ovviamente, poi ci siamo fustigati col cilicio per aver osato farlo). L'allievo di Lendl, che qui vediamo nella sua espressione più simpatica mentre osserva il suo pupillo perdere, ha commesso una lunga serie di errori per lui inusuali, tanto da meritare ampiamente la prenotazione aerea anticipata per il rientro a casa. Niente Murray-Djokovic quindi, come i tifosi più incalliti di Nadal speravano ardentemente.
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giovedì 19 aprile 2012
Montecarlo: un Djokovic affranto batte Dolgo e dedica la vittoria al nonno. Avanti tutti i favoriti
Giornata strana quella vissuta oggi a Montecarlo. Poco prima di pranzo è giunta la triste notizia della scomparsa del nonno di Djokovic, che sicuramente non poteva non condizionare l'animo del numero uno del mondo e di conseguenza tutta l'atmosfera del torneo. Il match di Nole era però il più atteso della giornata, perché opposto al genio Dolgopolov, quindi tutti si aspettavano magie e spettacolo. Invece niente di tutto questo, il serbo è sceso in campo scuro in volto, ha perso il primo set sparacchiando di rabbia le palle qua e là con l'ucraino che ha dominato facilmente il primo parziale. Dolgopolov, come spesso gli capita, si è all'improvviso spento e, dopo aver vinto il primo 6-2, nel secondo anziché chiudere la pratica ha sbagliato tutto, tanto da cedere il parziale per 6-1. Dopo una pausa per pioggia (grande protagonista della giornata), in campo è tornato il solito Djokovic e Dolgopolov ha così potuto deliziare i suoi fan, sempre più numerosi a quanto pare, solo con qualche perla sporadica, lasciando il match nelle mani del serbo. Il can che dorme, pur con il cuore a pezzi, si è svegliato fino al 6-4 conclusivo, con il quale ha potuto dedicare la vittoria al nonno e andarsene dal campo in lacrime, senza troppe scene.
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mercoledì 18 aprile 2012
A Monte Carlo il movimento si è ammalato. Dolgopolov regala un sorriso facendo piangere Tomic
Chiuso il mercoledì da leoni il tabellone di Montecarlo si è allineato agli ottavi di finale. Iniziano quindi domani le fasi veramente calde del torneo monegasco, con alcune sfide che promettono qualcosa di buono. Oggi hanno fatto il loro esordio le prime due teste di serie, che hanno portato a casa il successo senza particolari patemi. Sono stati coadiuvati anche dal fatto che i loro avversari al massimo potrebbero fare loro da sparring domenicale. La vittima sacrificale di Nadal è stata Nieminen che ha potuto godere solo in rarissimi 15 del fatto di essere mancino e quindi annientare qualche tattica cara al maiorchino come i topponi di dritto sul rovescio dell'avversario immancabili. Per lo spagnolo alla fine un semplice 6-4 6-3, qualche infarto di gioia per i tifosi e turno a casa. La stessa identica cosa possiamo dire del serbo, per lui un turno di allenamento contro Seppi. Non diteci che siamo cattivi, ma l'eliminazione era inevitabile e anzi, oggi il Terminator di Caldaro ha anche giocato bene, peccato che queste performance da incorniciare, arrivino sempre quando matematicamente non servono a niente. Il risvolto più amaro è che il fallimento di Andreas per 6-1 6-4, è stato solo il LA per un disastro a catena di tutti gli altri italiani in gara.
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martedì 17 aprile 2012
Nonostante la nuvola scura Bolelli, il cielo è azzurro sopra Monte Carlo
Il movimento erutta di salute! Siamo solo noi stupidi infedeli a non volerlo ammettere, e oggi, 17 aprile 2012 - data da tatuarsi direttamente nelle vene con un pugnale incandescente - ben 4 di 6 italiani hanno passato il primo turno a Monte Carlo... e Giannessi non è andato oltre solo perché sconfitto nel derby contro Volandri, quindi non si poteva proprio chiedere di meglio! L'unico vero fallimento è stato quello di Bolelli, ma ora i siti dedicati che accendono la passione si concorderanno nello scrivere che comunque non c'era niente da fare contro Cilic ex-top ten o semplicemente rinnegheranno il figliol prodigo. Mai diranno che il croato in realtà è un ex campione in un periodo di disperazione o ancora meglio il bolognese è in un perenne discesa da oramai qualche anno. Ma chi se ne frega, è festa, facciamo i trenini finché siamo in tempo!
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lunedì 16 aprile 2012
Ritorna la terra, e purtroppo si vede. Vincono Verdasco e Tomic, Dolgopolov incanta
La stagione sulla terra è ufficialmente arrivata e stiamo già contando i giorni che ci separano dall'erba. Sembriamo impietosi nel dire questo, soprattutto ci odieranno i sostenitori di Rafa (che già hanno ottimi motivi per odiarci), visto che il suo regno non si tocca, ma nel vedere rinascere tennisti giustamente dimenticati come Montanes e Nieminen, ma anche inutilmente pompati e perdenti come Tomic, non possiamo che deprimerci. Per fortuna in contrapposizione a questo disastro risplende la luce di Dolgopolov, oggi autore di un match che ha rasentato la perfezione, ma soprattutto, ha divertito. E' una cosa che non si vede tutti i giorni e bisogna farne tesoro. Abbandonate le odiose treccine e sfoggiato il cerchietto, che dalla sua biografia ufficiale, sappiamo essere l'aureola, i neuroni hanno ripreso a respirare e i risultati sono stati abbaglianti. Il povero Chela all'ennesima palla corta ha pensato di scappare dal campo in lacrime, mentre la nostra goduria cresceva alle stelle.
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domenica 15 aprile 2012
Montecarlo: per Nadal primi turni da ATP 250, Murray dalla parte di Djokovic
Djokovic con Murray e Nadal con Tsonga. Questo il primo dato che balza agli occhi vedendo il main draw del Master 1000 (si fa per dire) di Montecarlo, regno ormai da sette anni di sua Maestà il principe dei cyborg. Non ci sarà Federer, e non è una novità, ma scorrendo il tabellone notiamo anche l'assenza di Del Potro, Isner, Fish, ma anche idoli di casa come Monfils e Gasquet, a dimostrazione che l'unico 1000 non obbligatorio del circuito non gode poi di un grande appeal tra alcuni giocatori. E, diciamo la verità, non gode di grande stima nemmeno da parte nostra, anche perché tutto si può dire del torneo monegasco, ma non che sia sorprendente. Da 7 anni vince Rafa, e anche quest'anno, a giudicare dal tabellone, in finale dovrebbe arrivarci a bordo di una carrozza a forma di zucca trainata da 12 cavalli bianchi. Però dall'altra parte c'è il fido Djokovic, il cui piano diabolico sembrerebbe quello di togliere allo spagnolo uno degli ultimi feudi che gli sono rimasti, insieme al Roland Garros, dopo averlo battuto lo scorso anno a Roma e Madrid. Vediamo nel dettaglio quale percorso attende i due prima di un possibile scontro in finale.
Andujar spegne il sogno della finale a Cipolla, Isner salvatore in patria
Ieri ci siamo lasciati con una piccola fiammella di speranza accesa per la vittoria di Flavio Cipolla e l'arrivo al traguardo epico per lui della finale in un ATP 250, ma niente da fare. Andujar, stanco e stremato dalle oltre tre ore di gioco del giorno prima, strisciando e trovando le energie essenziali dalla forza di volontà, è riuscito a portare a casa la partita, rafforzandosi da ogni situazione sfavorevole. Nadal è maestro in patria di questa arte e nonostante il valenciano si differenzi dai suoi connazionali per un gioco molto più omogeneo e piacevole, che abbraccia tutte le zone del campo, l'animo da combattente resta comunque da spagnolo DOC. Non è di certo una novità perchè poco più di un mese fa a Indina Wells aveva rubato un set a Djokovic, dopo aver perso il primo per 6-0, e l'anno scorso al Roland Garros a momenti ne vinceva uno proprio contro l'imbattibile cyborg.
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sabato 14 aprile 2012
Cipolla in semifinale a Casablanca, Starace fallisce miseramente
Chi l'avrebbe mai detto, il piccolo grande tennista italiano in semifinale a Casablanca. Gran parte dell'impresa è stata occultata dalla programmazione geniale degli organizzatori, che l'hanno relegato a campi secondari e, come se non bastasse, ci si è messa anche la pioggia nella giornata di giovedì, che ha fatto ammassare match di recupero sul centrale. Fatto sta che Flavio Cipolla, umiliando Dolgopolov e poi marciando in sicurezza 6-3 6-4 sul fantasista Paire, oggi si potrà finalmente giocare un traguardo preziosissimo per lui, la finale in un ATP 250.
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giovedì 12 aprile 2012
Cipolla non si lascia convertire da Dolgo. Intanto in Davis l'Italia ripesca il Cile
Sarà perché siamo un po' tutti appesantiti dal week-end pasquale, sarà perché l'arrivo della terra, come il cambio di stagione, ci rende tutti sbandati, ma questa settimana il tennis fatica a decollare. Gli ATP della settimana, Houston e Casablanca, contentini in attesa di Monte-Carlo, hanno un livello di noia epico e appassionano quanto il discorso commosso di Bossi mentre annunciava di voler lasciare la "sua" Lega. Per fortuna, a mettere un po' di pepe, ci pensa il nostro movimento discretamente in salute. Son partiti in cinque e tre si sono persi nel cammino, ovviamente senza deliziare i presenti di esperte perle di compassione nei momenti basilari.
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lunedì 9 aprile 2012
Riassunto dei quarti di Davis e italiani ai blocchi di partenza a Casablanca
Avete ancora la cioccolata sullo stomaco? Bene, il resoconto del week-end di Davis non potrebbe che aiutarvi nella digestione! Quest'anno la Pasqua ci ha fatto trovare dentro l'uovo i quarti della celebre competizione a squadre, e Supertennis ha fatto la saggia scelta di non fossilizzarsi sulla Spagna, ma di optare finalmente per il meglio che passava in convento, Francia-USA, con la cornice del Monte Carlo Country Club. Purtroppo per i galletti non è bastato tutto questo fumo per abbattere gli statunitensi, ma in particolare per spezzare Isner, che conferma il fatto di essere una mina vagantissima. Era sicuramente l'abbinamento più incerto tra tutti, che si sarebbe deciso sullo scontro tra le uniche punte di diamante delle due squadre, perchè come la Francia, anche l'America aveva gli uomini contati. Ovviamente, per ragioni di classifica, ma anche per il fatto che il pugile francese si esalta al minimo incitamento, mai nessuno avrebbe pensato alla sconfitta in casa e invece ecco il tanto bistrattato Big John fare il miracolo sulla palude monegasca. Il gigante statunitense, anche con questa impresa sulla terra, zittisce ampiamente tutte le voci che ancora si ostinano a definirlo una noiosa macchina spara ace. Gli extra fatti ieri per battere il pupone francese, sono stati abbastanza notevoli, e magari ce ne fossero altri di tennisti sempre proiettati all'attacco e capaci di giocare in tutte le parti del campo come lui.
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lunedì 2 aprile 2012
Miami: Djokovic abbatte Murray e conferma il successo del 2011, solita solfa?
Per molti poteva essere l'epilogo più scontato, ma visto il precedente di Dubai si poteva pensare a una sorpresa dell'ultim'ora. Invece niente da fare, Djokovic ha dimostrato che quella sconfitta, un secondo dopo l'ultimo 15, era già stata cancellata. Alla luce di questo, contando che nei celeberrimi fab four c'è Mr. "Ohi mamma mia è arrivato in finale Djokovic" Nadal, Mr. "Ohi mamma mia, Nadal si è iscritto al torneo" Federer e Mr. "Ohi mamma mia devo giocare uno slam" Murray , il primo posto al serbo è sensato. Ovviamente si parla facendo affidamento a ciò che passa in convento, fosse per noi, la top ten avrebbe nomi che forse il 50% dei comuni mortali nemmeno calcola. Ma bando alle ciance e diamo una veloce ripassata a un altro dei pur sempre piacevoli fallimenti di Murray.
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