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venerdì 25 ottobre 2013

Velencia, Basilea, Istanbul e Supertennis, disastri da tutti i fronti

Ed eccoci giunti ai quarti dei due ATP 500 della settimana e agli ultimi giorni di round robin del Master WTA. Per quanto riguarda quest'ultimo, lo liquidiamo abbastanza velocemente. Prima di tutto perché con una Williams in queste condizioni e le restanti sette a due categorie sotto, il discorso sulla vincitrice sembra chiuso in partenza. Solo l'americana potrebbe battere se stessa. E i fatti ci danno ragione. Secondo perché la Errani è già fuori. Troppa disparità sia nella stazza, che nel gioco e alla lunga, soprattutto ora che siamo a fine stagione, il suo tennis muscolare si paga fino all'ultimo centesimo. Infatti Sara non ha vinto un set e l'unico che può fare è tornare a casa coi crampi. Diciamo comunque che la sola qualificazione al Master è già un miracolo, di cui accontentarsi ampiamente. Ma voliamo subito a Valencia e Basilea e proviamo almeno ad analizzare sulla carta quello che Supertennis, occupato a trasmettere il WTA Williams Champion, non ci ha fatto vedere.

Nonostante la TV FIT al momento non riesca ancora a gestire una mole di tennis come quello di questa settimana, i due tornei maschili in differita non si sono nemmeno impegnati per farci scomodare alla ricerca di streaming per la diretta. Almeno fino ad oggi. Il tabellone di Valencia si è ridotto a un cimitero e quello di Basilea a un camposanto. E qui già sentiamo l'eco delle voci dei tifosi di Federer che ci accusano di lamentarci sempre, solo perché lo svizzero è finalmente ai quarti di un torneo, pur essendosela vista bruttissima con Ralph Supermaxieroe Istomin. 

Il 500 elvetico è stato un disastro. Nelle settimane precedenti, se si accedeva alla homepage di Basilea si parlava solo di Rafa, nemmeno fosse un torneo di Manacor e addirittura si discuteva del suo esordio nel sacro lunedì di Federer al posto dello stesso Roger. Si è quindi passati alla rinuncia dello spagnolo accolta con lutto e wild card offerta a Djokovic. Dopo il rifiuto del serbo si sono ricordati che effettivamente avrebbe giocato anche lo svizzero. E questo era solo il preambolo. Partito il torneo all'esordio hanno perso Wawrinka, Gasquet, Seppi e Berdych, si aggiunga Nishikori al secondo turno (tutte teste di serie). Del Potro quindi si giocherà un posto in finale contro Mathieu, Roger-Vasselin o Brands. Alla fine lo sfigato di turno è Federer, che potenzialmente almeno un match complesso lo dovrebbe trovare, oggi con Dimitrov. Il bulgaro da quando ha scoperto che la Sharapova non era incinta, ha ripreso a vincere, ma è talmente inetto che oggi riuscirà a perdere anche contro uno svizzero che definirlo ombra di se stesso è ormai comico. Chi vince tra loro due avrà in semi Pospisil o Dodig. Brividi. Morale della favola, se vi piace tutto questo solo perché ai quarti c'è Federer con la maglietta scolorita, siamo contenti per voi.

In Spagna va un pelo meglio, ma giusto un'inezia, visto che questo micro plus lo dovrebbe dare Fognini, testa di serie ancora in corsa. Peccato che il tabellone sia carico a palla nella parte alta, con Ferrer-Janowicz e l'italiano opposto all'altra testa di serie Almagro, mentre in basso ci sia un Challenger: Tursunov-Chardy e Nieminen-Youzhny. Hanno bucato all'appuntamento Anderson, Isner, Simon e Haas, tutti al primo turno tranne l'americano, che però ha ben visto di distinguersi uscendo al secondo. 

Ricapitolando, oggi in diretta su Supertennis, il lato Challenger di Valenzia in attesa di Istanbul e se possibile alle 20 si passerà a Fognini-Almagro. Per vedere Federer-Dimitrov bisognerà attendere al Master della Compassione 2013!

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