Avete presente quando diciamo che Nadal riuscirebbe a vincere anche trovandosi un set sotto, 5-0, 40-0 e servizio dell'avversario nel secondo? Beh, stamattina non siamo andati molto distanti da questa situazione e ovviamente, autore di un così compassionevole epic fail non poteva che essere un italiano. Sì lui, Fognini. Non si capisce per quale motivo, ma oggi Rafa è sceso in campo senza nessuna certezza. Non gli riusciva niente, non gli entrava un colpo, ha solo subito senza trovare la sua classica difesa, era scarico. Morale della favola: Fognini senza un avversario dall'altra parte del campo ha fatto lo splendido.
Ha conquistato il primo set 6-2 con un doppio break e inflessibile si è portato sul 4-1 e a un passo dal 5-1 nel secondo. Tralasciamo il numero di elogi da parte dei commentatori di Supertennis, che sembrava stessero parlando di Agassi. Anche se noi ancora non ci credevamo, la vittoria era proprio dietro l'angolo: rimettendo le palle e prendendosi gli errori dello spagnolo, l'opera era ormai compiuta. Invece no, perché in campo c'era Nadal (e Fabio). Sono bastati due punti di fila di Rafa, tre "Vamos" urlati al cielo e fine dei giochi per l'azzurro, con un parziale di 11 games a 1 portati a casa dall'iberico. E noi ci siamo rotti le palle sia di raccontarvi l'ennesima rimonta in fin di vita di Nadal, come anche l'ennesimo match buttato al cesso da Fognini.
L'unica speranza per Djokovic di mantenere la prima posizione ATP ora risiede in Berdych, che ha avuto vita molto semplice con Isner, battendolo 7-5 6-2 e conquistando la semi contro il maiorchino. I quarti della parte alta invece hanno visto in campo prima Ferrer opposto a Gasquet e poi Djokovic-Querrey. Purtroppo Supertennis ha dato la precedenza alla WTA e quindi abbiamo visto poco e niente dei due incontri. Capiamo che magari il livello del torneo femminile sia superiore a un 500 ATP, però non era proprio essenziale mostrarci a tutti i costi la Williams che scherzava la Wozniacki, perché ci avremmo creduto anche guardando il livescore. Diverso per la sconfitta di Ferrer per mano di Gasquet, che non è da tutti i giorni. Inoltre Riccardino, così facendo, ha guadagnato altri punti gratuiti per Londra, visto che Federer è ancora in vacanza e Wawrinka è uscito al secondo turno. Chiudiamo il discorso Pechino con Djokovic che, dopo aver sofferto da Verdasco, ha capito che forse era il caso di darsi una regolata passando facilmente il turno contro Querrey.
Anche di Tokyo abbiamo visto praticamente niente e tutto sommato non ce ne pentiamo più di tanto. L'unico match degno di nota era Del Potro-Dolgopolov, risoltosi al terzo a favore dell'argentino. In premio per lui Almagro, che avanza ai danni del padrone di casa Nishikori. Per chiudere, Dodig continua ad onorare la vittoria su Tsonga, eliminando Nieminen, e Raonic sfrutta il turno agevole contro Lacko, proiettandosi in semi.
E' tutto anche per oggi! Si riparte domani all'alba, ma attenzione perché sta per arrivare anche il tabellone di Shanghai e non perderemo occasione per analizzarlo in ogni sua più infima compassione. Buon tennis!
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