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lunedì 21 febbraio 2011

Soderling domina anche a Marsiglia. Roddick interrompe la striscia positiva di Raonic e fa suo l'Atp 500 di Memphis

E anche un'altra settimana di tennis si è conclusa. Dopo ore passare ad adorare Supertennis (chi l'avrebbe mai detto?), dal pomeriggio alla notte, abbiamo avuto il piacere (almeno a tratti) di seguire due finali, Marsiglia e Memphis. Di quanto accaduto a Buenos Aires non ce ne può fregare di meno perché seguire un torneo di terraioli è l'ultimo dei nostri pensieri.

A Marsiglia i preparativi sono cominciati da ieri sera dopo la vittoria di Soderling su Tursunov. Il Vaticano si è immediatamente mobilitato mandando un'enciclica a fra' Cilic avvertendolo del rischio della partita a cui andava incontro. Il fraticello non si è fatto prendere dal panico e dopo aver passato una notte in preghiera nudo nella neve tra le Alpi, si è sentito pronto all'esorcismo di Soderling. Forte dell'andamento degli ultimi giorni e delle apparizioni avute contro Berdych e Youznhy, il giovane croato si è presentato a viso aperto all'appuntamento conscio che avrebbe avuto i suoi soliti aiuti dall'alto. Infatti il match è partito in modo tutt'altro che semplice per lo svedese che, ormai abituato a vincere, non si è minimamente preoccupato della potenza esorcizzante che fra' Marin aveva coltivato nei giorni precedenti. Il croato si è fatto subito aggressivo, ottimo timing sulla palla e buoni anticipi che hanno cominciato a risvegliare il demone dentro Robin. Il primo set, nonostante la situazione di costante pareggio, ha mostrato una supremazia di Cilic e un Soderling pensieroso che non capiva da che parte sfondare. E infatti, una volta arrivati al tie-break, giustamente è andato a chi ha dominato il set.
Col primo parziale a favore del croato, in Vaticano si è tirato un sospiro di sollievo, sembrava che l'esorcismo stesse procedendo per il verso giusto e per il giocatore di Medjugorie si stava già pensando a una promozione prematura, ma mai scherzare col diavolo. Infatti arrivati al canonico settimo game del secondo set, gli inferi hanno preso il sopravvento e sommergendo Cilic di incubi e tentazioni, l'hanno fatto cadere in break, così che il secondo parziale è volato in Svezia. Nella partita decisiva Cilic ha provato una mossa estrema e in segno di redenzione si è stretto il cilicio, ma ha esagerato e non ha fatto altro che peggiorare le cose: l'esorcismo è andato definitivamente a monte e Soderling, recitando il classico verso esoterico "Please to meet you, hope you guess my name", ha posto il sigillo sul torneo. Niente da fare per Cilic che per punizione verrà rinchiuso nelle segrete del Vaticano. In compenso, con la vittoria di Robin, anche Marsiglia dormirà sonni tranquilli per quest'anno. Lo svedese sta vincendo tornei a ripetizione, ci sta iniziando a venire il dubbio che sia tutto un piano per evitare le morti violente nelle città in cui si reca. Indagheremo.

E poi in serata è stata la volta di Memphis. Si sapeva che tra Roddick e Raonic sarebbe stata una sfida di ace, che poco avrebbe lasciato allo spettacolo, ma che l'americano riuscisse a fare il primo punto sul servizio di Raonic solamente sul 5-4 non ce lo potevamo aspettare. In pratica il canadese è un cecchino quasi infallibile, un po' alla Ivanisevic, sarà divertente vederlo in futuro contro grandi risponditori come Nadal e Federer. Il primo set della finale si è chiuso come previsto al tie-break, regalando picchi di noia che forse in una sfida sulla terra tra Chela e Acasuso si sarebbero potuti patire. L'ha conquistato Roddick, che dopo essere stato impallinato per 45 minuti ha pensato bene di sfruttare al meglio l'unica chance concessagli dal suo avversario. Nel secondo set i due giocatori, evidentemente sprovvisti di scorte di polvere da sparo, hanno dato vita ad un match completamente diverso. Nel game di apertura Raonic ha salvato due palle break, in quello successivo il canadese ha strappato il servizio all'americano, che se lo è poi ripreso nel gioco successivo. Manco fosse un match femminile... Dopo questa fase un po' strana i due giocatori hanno ripreso il leitmotiv del primo set, tenendo saldamente il servizio senza troppi problemi fino alla resa dei conti del tie-break. Qui Roddick ha avuto diverse possibilità per vincere il match, ma la caparbietà di Raonic ha avuto la meglio e il canadese ha portato il suo avversario al terzo. Nel set decisivo l'esperienza di Roddick, uniti a un po' di braccino del canadese (bravissimo però a rimontare dal 4-1 al 4 pari) hanno fatto pendere la partita a favore dell'americano, che ha chiuso 7-6 6-7 7-5 impedendo a Raonic di festeggiare il suo secondo torneo consecutivo. Da segnalare il punto di chiusura di Roddick, ma è inutile descriverlo, un capolavoro del genere è molto meglio vederlo qui.

2 commenti:

mitch ha detto...

Roddick era stremato, ma ci ha provato fino in fondo e l'ultimo punto ne è un grande esempio. E' stato spesso bistrattato, ma qui penso meriti un applauso.

Walk Over ha detto...

Lo merita si, ha pazientato e ha remato parecchio, complimenti a lui, ma bravo anche a Raonic, ha solo 20 anni e in due settimane ha fatto due finali, non male!

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