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giovedì 3 febbraio 2011

Johannesburg, Zagabria e Santiago, tre 250 dall'estrema compassione

Salve a tutti!
Come potete vedere, fortunatamente non siamo morti in balia delle acque del Pacifico, anche se ci siamo andati vicino. Martedì mattina ormai nel delirio più profondo e disidratati dal sole, grazie alle famosissime "correnti preferenziali" siamo approdati in Giappone dove abbiamo pensato di dire che eravamo due concorrenti del celebre Takeshi's Castle dimenticati in mare. Ma visto che non potevamo sempre sfangarla come in Australia, ma sopratutto visto che col Giappone non si scherza, abbiamo finalmente pensato una cosa intelligente, ci siamo fatti chiudere in un pacco e fatti spedire a casa sfruttando le efficientissime poste locali. Pensate che al modico prezzo di 32 euro, è partito un charter con pilota privato per portarci a destinazione. Ieri mattina eravamo già in Italia e i veri problemi sono arrivati una volta passati in consegna alle Poste Italiane. Sulla nostra cassa due metri per due ne abbiamo sentito di tutti i colori dal "Non ne ho voglia adesso, può aspettare" al "Facciamo finta di non averla vista" e questo ci fa capire tutto sul nostro servizio di posta. Alla fine, ieri notte, dopo averci ignorato un centinaio di volte nonostante le dimensioni e avessimo pagato la consegna urgente, siamo usciti e stamattina col primo treno a disposizione siamo tornati a casa. Dopo esserci fatti una doccia rigenerante abbiamo acceso il PC per aggiornarci su 250 in atto in quel di Johannesburg, Zagabria e Santiago.


In Sudafrica abbiamo notato subito che Feliciano Lopez da campione uscente è anche testa di serie numero uno, il che fa di questo torneo un challenger di lusso, tanto che Schuettler e Tipsarevic, nello sconforto, hanno perso subito. Non è un onore perchè erano 250 punti facilissimi che ora andranno a uno qualunque.
Abbiamo visto altri nomi, addirittura tra le teste di serie, come Mannarino e Przysiezny e non sappiamo se si tratti di uno scherzo o siano giocatori presi dall'ultima versione di Street Fighter.
Gli altri in lista invece sono talmente infimi che al massimo li sentiamo nei primi turni dei Master 1000 contro un top ten e quindi non sappiamo nemmeno se siano in grado di giocare a tennis.
Da evidenziare come Raonic (ricordiamo essere l'incrocio tra un omino Umpa Lumpa, Thiago Silva e un uomo delle caverne, ma ai sopracitati recentemente si è aggiunto anche Arnold) si è subito messo in evidenza perdendo con Greul al secondo turno nonostante avesse ormai un'autostrada per la finale. Probabilmente gli stanno care le partecipazioni per Costa do Seppi, forse gradisce la filigrana del bigliettino o il tipo di carattere.

In Croazia basta solo la testa di serie numero uno per definire il livello: Marin Cilic. Un torneo fatto di visioni e miracoli, nell'attesa della grazia divina. Per ora il meccanismo sacro sta funzionando e anche noi non ci possiamo lamentare visto che in semi si potrebbe assistere a un succulento EVENTO coi nomi Gasquet e Cilic, ma è dura perchè per il croato c'è da superare Mayer ai quarti e per il francese, prima Clement e poi Berrer. Gli altri nomi di rilievo sono Ljubicic e Garcia-Lopez che potrebbero incontrarsi in semi, mentre altri di sporadica importanza sarebbero Granollers e Petzschner che spesso brillano di luce compassionevole, ma qualche volta azzeccano il giorno giusto e allora fanno la festa ai diretti avversari.
Piccola nota: Ivanisevic rinato dalle proprie ceneri, gioca il doppio con la sua punta di diamante Cilic. Che sia la volta buona che Cilic capisca che in campo quando sente nominare le divinità non è per pregarle?

Dulcis in fundo andiamo sulla terra del Cile dove si sono schierati in campo i nostri Starace e Fognini. Ormai dire che un italiano batte qualcuno a sorpresa sarebbe una ripetizione perché è raro non lo sia, per cui fate finta che ogni volta lo scriviamo. Fabio è ai quarti dopo aver fatto fuori Kubot e Ramos-Vinolas, che non è un ex attore di soap opera sud americane, e ora avrà a che fare con un certo Bellucci e vi basti la foto del profilo ATP per capire quanto sia cattivo. Speriamo per Fabio.
Dall'altra parte del tabellone invece vegeta Potito che per accedere ai quarti dovrà battere tale Andujar, giocatore al quale ogni giorno devono ricordare che è un tennista e non un liquore da discount. Ci sarà una finale tutta italiana con sicumera FIT al cubo? Difficile perché testa di serie numero uno per Starace c'è Nalbandian mentre per Fabio c'è l'odiosissimo Robredo. Vedremo.

Supertennis ci delizierà di alcune dirette da Johannesburg dai quarti in poi, quindi da domani, inutile dire che ha scelto proprio il peggiore come entry list, però è sempre meglio di niente. Noi sicuramente ci terremo alla larga dai match più strazianti quindi a meno che non accada l'EVENTO Cilic-Gasquet, gli italiani non passino oltre il terzo turno o non siamo vittime di una crisi mistica che ci costringerà a fare penitenza, difficilmente scriveremo qualcosa a riguardo.

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