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venerdì 11 febbraio 2011

Anvedi come balla Philipp

Ieri finalmente sono apparse le prime immagini di tennis in TV grazie a Supertennis, che è partita con le dirette da Rotterdam. L'appuntamento olandese, per le illustri morti premature e per i cavalli pazzi che si sono svegliati improvvisamente, sta diventando più interessante che mai.
Ricapitolando le meraviglie abbiamo visto: Ferrer, Davydenko e Murray sparire in un sol colpo. Grasso che cola. Continuiamo quindi con Feliciano Lopez che, dopo aver perso da chiunque nei precedenti tornei, ha fatto notizia per aver battuto a sorpresa Mayer, distintosi ultimamente per risultati interessanti piovuti dal nulla. Ma a quel punto è subentrato Baghdatis che, in grazia divina e con l'addominale talmente pronunciato da sembrare pancia ai più maliziosi, ha prima battuto Murray, facendo un piacere all'umanità e, armatosi di pazienza, ha eliminato 7-6 6-3 il sopracitato Lopez. Nonostante lo spagnolo abbia giocato bene e in maniera gradevole, ha perso dal cipriota dimostrando la sua pecca principale: è lento. Capiamo la buona volontà del suo gioco d'attacco e la gradiamo parecchio, ma non si può applicare una tattica di serve & volley e trovarsi appena sulla linea del servizio quando non solo la risposta è già sui cartelloni pubblicitari alle sue spalle, ma l'avversario è già pronto a rispondere dall'altro lato.


Youhzny ha vinto abbastanza facile sull'idolo di casa De Bakker 6-4 6-4 senza dare troppe emozioni, idem dicasi su Ljubo che ha passeggiato sul qualificato Paire vincendo 6-0 6-4. Il francese sul finale ha voluto creare spettacolo facendo colpi strani e inutili ragion per cui, per ora, si prende tutta la nostra antipatia.
Berdych, battendo Tursunov miseramente e con fatica al terzo 6-4 4-6 7-5, ha dimostrato tutta la sua voglia di uscire dal top ten e infatti ha dato forfait per i quarti stremato dalle oltre due ore di ieri. Tsonga quindi passa liscio in semifinale e contando che ha giocato due giorni fa, si sta facendo una bella vacanza. Domani incontrerà Ljubicic che ha appena vinto contro Baghdatis 6-4 6-7 7-6. I due hanno dato vita a un match dal gusto retrò abbastanza interessante nella prima frazione e poi, adagiandosi ai turni di servizio, si sono spenti con l'avanzare della stanchezza. Il croato si è dilettato a regalare, bruciando un match point sul tie break del secondo set, e quindi spinto da irrefrenabile altruismo ha donato anche l'intera frazione. La terza partita ha avuto un andamento altalenante fino a quando le sorti si sono decise al tie-break dove Ivan si è imposto definitivamente guadagnando la semifinale. Il cipriota probabilmente, avendo fatto gli extra nei precedenti turni, non aveva più forze per andare avanti, ma in ogni caso resterà nei nostri cuori per aver eliminato al volo il simpatico scozzese. Non è poco.

In nottata abbiamo assistito a un ottimo Kohlschreiber e a momenti stava per fare il danno agli abitanti di Rotterdam eliminando Soderling e quindi scatenando in lui tutta la rabbia, nonché il suo alter-ego omicida che solitamente placa battendo gli avversari. E' stata forse una delle partite più belle dell'anno: lo svedese come un cecchino ha sbagliato raramente e, nonostante il martellamento continuo, il tedesco è riuscito a creare un ottimo gioco d'attacco e meravigliare con un rovescio in grazia divina. Forse un Kohlschreiber così non l'avevamo mai visto infatti difficilmente si ripeterà. Peccato. Alla fine Philipp, dopo aver annullato due match point, si è trovato addirittura a un punto dal successo e Pistolesi ha iniziato a preoccuparsi perché da contratto è costretto a farsi amputare un braccio o una gamba per placare le ire del suo protetto. Ma la freddezza dello svedese è stata esemplare: annullato il match point, ha chiuso subito la partita e con un urlo ha ordinato all'animo killer di calmarsi. Anche ieri notte Rotterdam ha potuto dormire sonni tranquilli. Robin giocherà il quarto stasera contro Youzhny e non è escluso il sangue visto che sarebbe la rivincita della finale dell'anno scorso persa dal russo per ritiro.
Per onor di cronaca l'altro quarto sarà tra Cilic e Troicki, due giocatori che se fin'ora sono rimasti in ombra in questo torneo, un motivo ci sarà.

In Costa do Sauipe Potito ha ceduto con troppa facilità a Dolgopolov 6-3 6-4. Purtroppo lo streaming ci mostrava immagini peggiori di quelle che spacciano ogni tanto per avvistamenti UFO, ragion per cui abbiamo poco da raccontarvi.

Fin'ora non l'avevamo ancora calcolato e non è nostra intenzione farlo nei prossimi giorni, ma l'idolo di casa Seppi, in tutto questo marasma di tornei ha deciso di giocare il challenger di Bergamo e, per quanto illustre (?) possa essere, la cosa ci fa ridere e crea in noi un'incommensurabile compassione. Bolelli in questo torneo ha già perso da mio fratellino al secondo anno di scuola tennis mentre Andreas non ha ancora deciso come meglio tornarsene a casa. Piovono punti compassione per i due e la qualificazione per Costa do Seppi 2011 è già scritta

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