Ebbene sì, è successo, due italiani in semifinale nell'ATP 250 di Santiago del Cile. Non proprio il Roland Garros, ma è almeno qualcosa. Ieri notte, dopo due strazianti lotte con tempi da Slam, Potito Starace e Fabio Fognini, sono riusciti a conquistare le semifinali. Entrambi i match sono stati quasi una tragedia, un'impresa seconda solo all'attraversamento del Rubicone in quanto a numero di indecisioni per secondo. Non è possibile che ogni volta ci si debba ridurre sempre a questo quando la battaglia si può chiudere con un'ora d'anticipo.
Starace con Zeballos sono stati spediti nel campo 14 che in realtà non esisteva, infatti era un lotto tra le montagne lontano dalla civiltà e prima di cominciare si sono dovuti costruire tutto spianando una montagna e ciliegina sulla torta hanno anche dovuto assemblare la sedia dell'arbitro. Lo smeriglio che si sentiva nello streaming durante la partita di Fabio era quello usato da Potito. Terminati i lavori, si è quindi dato spazio alla prima tragedia tennistica. Il campano è partito subito con lo scempio del tie break del primo parziale nel quale, dopo essere andato in vantaggio 3-0 e aver buttato tre palle-set di cui due sul proprio servizio, alla seconda occasione per Zeballos ha subito concesso il set. In compenso, e inaspettatamente, poi ha fatto la formichina paziente riprendendosi la partita che gli spettava col punteggio di 6-7 6-3 7-6 nel quale ultimo tie-break ha lasciato solo due bricioline all'argentino.
Fognini invece alle volte sarebbe da prendere e strozzare. La classe del ligure è indubbia, talvolta lo vediamo eseguire perle in situazioni criticissime e ha una naturalezza in certi colpi disarmante, ma non è possibile che ogni sua partita si debba trasformare in un dramma quando invece dovrebbe riassumersi in una storiella. Ieri è entrato in campo un'ora dopo e ha perso il primo set 6-1. Nel secondo ha deciso di giocare vincendo 6-2 in scioltezza. Nel terzo il capolavoro cinematografico: avanti 4-0 ha deciso di far rientrare in partita un Bellucci ormai moribondo e dopo aver seriamente rischiato di perdere, è arrivato al tie-break vincendolo per 7-0. Roba da pazzi. Alcuni l'avranno definito un match emozionante, per noi sono solo uno spreco di energie che nel tennis di oggi ci si dovrebbe risparmiare. Fortunatamente Bellucci ha anteposto le sue chiare origini italiane compassionevoli concedendo facilmente il tie-break a zero. Diciamo però che è il momento di finirla con queste pazzie.
Alla fine della fiera, Poto avrà in semifinale Giraldo che ha battuto Chela 6-4 6-3. Non è impossibile.
Fogna invece avrà il simpaticissimo Robredo, che ha battuto per 6-3 6-1 un certo Maximo Gonzales, probabilmente un attore di film porno sudamericano. A questo punto una finale tutta italiana non guasterebbe.
A Zabagria intanto hanno perso, come previsto, sia Gasquet che Cilic privandoci dell'EVENTO, ma forse è giusto così. Semifinali tra Berrer e Mayer, mentre dall'altra parte del tabellone Dodig, battendo Ljubicic 6-4 6-4, si è guadagnato la semi contro Garcia-Lopez.
A Johannesburg invece siamo passati da 250 a Challenger, ragion per cui non ci interessa.
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