Costa do Seppi and beyond the Infinite

Eccoci tornati in Italia
Il sole di Costa do Seppi è ormai un ricordo e questo freddo ci fa sentire maggiormente la nostalgia, ma prima di chiudere definitivamente il discorso del Masters della Compassione vi facciamo un riassunto sul futuro dei protagonisti basandoci sulle dichiarazioni mentre e dopo i calci a Seppi per festeggiarlo.

Bolelli: si è buttato sopra il compagno di Davis per salvarlo perché la nazionale non potrebbe fare a meno di lui. In seguito, con una vistosa fasciatura, ha dichiarato che vedere Andreas trionfare è stato uno spunto di riflessione per lui e l'anno prossimo proverà a racimolare tanti punti ATP partendo dai tornei di club e all'occorrenza scendendo agli over 40 in caso avesse problemi a trovare la vittoria. Non gli dispiacerebbe tornare in Costa do Seppi l'anno prossimo, il che ci fa dubitare sui suoi buoni propositi.
Cilic: in occasione della finale ha chiesto un permesso per uscire dal convento per vedere come si sarebbe conclusa, e durante i festosi calci non ha partecipato, ma ha provato a convertire gli altri ragazzi ad adottare un metodo pacifico. Non ha avuto successo. Tuttavia, la visione di una 68enne in bikini cadente, mentre abbandonava il campo, è stata causa di pruriti incontrollabili che l'hanno portato ad abbandonare il convento e tornare al tennis per provare a tornare tra i primi dieci del mondo.
Dolgopolov: non ha partecipato ai calci festosi perché intento a controllare la condizione dei genitali del suo amato. Pare che dopo l'annunciata impotenza futura di Gasquet, l'ucraino sia scappato in lacrime da Costa do Seppi per riprendere gli allenamenti sulle palle corte e sopratutto per rifarsi i peli delle gambe che ormai aveva abbandonato da ben 15 giorni. Un dramma per lui.

Fognini: mentre l'amico veniva preso a calci è rimasto a bordo campo a ridere e rimorchiare una bella gnocca brasiliana. Gli abbiamo chiesto se avesse progetti per il futuro, ma lui ha ribadito "Non me ne frega proprio niente di niente, come va, va e viva la figa!" In separata sede ci ha confidato che questo torneo era penoso e non aveva la minima voglia di tornarci. Ricordiamo che non è un male, ma un buon proposito.
Gulbis: ci ha chiesto l'amicizia su FaceBook stamattina e come siamo entrati nella sua bacheca abbiamo visto che l'amore per Alfonsina è sconsiderato. Tramite un messaggio privato ci ha detto che non giocherà mai più in Costa do Seppi perché è vergognoso che non ci sia nemmeno una pista di atterraggio per aerei privati e un albergo a 6 stelle per andare a trombarsi le mignotte. Noi gli auguriamo di vederlo a Londra. Utopia.
Wawrinka: ha passato tutta la finale a mangiare duplo nervosissimo per la vittoria di Federer, così non riusciva più ad alzarsi dalla sedia e per andarsene è dovuto rotolare. Per il futuro vorrebbe prima di tutto uccidere Federer e poi chiedere consigli a Dolgopolov per eliminare i brufoli e dimagrire. Lo attendono periodi difficili.
Gasquet: dopo essersi rialzato da terra per la pallata presa a 256 Km/h sui genitali, con voce stridula ci ha confessato che forse ha visto realizzarsi un sogno. Dopo la visita medica è stato dichiarato che rimarrà impotente a vita. C'era da aspettarselo. Per il futuro vorrebbe entrare nel mondo dello spettacolo e conoscere Lele Mora e Fabrizio Corona. La vicinanza con l'Italia lo potrebbe aiutare.
Seppi: campione incontrastato del masters, non ha mai perso, ci ha sempre creduto ed è riuscito a ribaltare ogni punteggio sfavorevole. E' l'idolo incontrastato delle masse a Costa do Seppi. Nonostante i calci dei presenti non si è fatto niente perché l'ha protetto Bolelli, ma col solito sorriso sornione e una sconsiderata grinta che lo contraddistingue, ha dichiarato che anche l'anno prossimo non vuole assolutamente mancare e riconfermare il titolo di maestro della compassione. Noi ci crediamo e non abbiamo motivi per non doverlo fare.

Per quanto riguarda il pubblico c'è poco da dire: sono stati in pochi a non gradire e contando che il picco massimo l'abbiamo raggiunto con 7 spettatori in finale, per pochi intendiamo 2. In primis il signore che abitava di fianco al campo che andava a letto alle 20, non aveva minimamente voglia di sentire casino e ci è stato nemico dal primo giorno. Per secondo, il giudice arbitro che controllava le carote nel campo, ha sempre avuto da ridire sul fatto che si stessero rovinando i ciuffi con le scarpe e le racchettate.
Gli altri tra un pisolino e l'altro e richieste del tipo "Ma quando arriva Maradona?" hanno gradito lo spettacolo.
Da questo potete ben vedere, nonostante noi vi abbiamo sempre raccontato il lato gioioso, i retroscena drammatici non mancano mai, come in ogni evento di interesse globale.

Prima di concludere e congedarci vorremo farvi notare che, se ci avete fatto caso, nessuno degli otto partecipanti ha preso a calci Seppi per festeggiare. Quindi com'è possibile che sia stato raccontato di questi festeggiamenti a calci?
Semplice, eravamo noi due di ControBreak a dare i calci perché tenendo le scommesse sottobanco a bordo campo, la vittoria impossibile di Seppi ci ha fatto perdere ogni centesimo e in qualche modo ci dovevamo sfogare. Ecco perché non abbiamo pagato l'albergo e siamo scappati subito: per non essere presi a calci dai nostri creditori.
E' tutto, Costa do Seppi torna l'anno prossimo!