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lunedì 30 maggio 2011

Roland Garros: ottavi di finale. Fognini e Schiavone conquistano il Lenglen, ma Fabio dà forfait e Djokovic è già semifinalista

Salve a tutti da Parigi! La prima settimana di Roland Garros è passata e finalmente, strano a dirsi, si è arrivati fino a questo punto con ben due italiani in tabellone: Francesca Schiavone, che insegue lo stesso risultato dell'anno scorso, e Fabio Fognini, che ha stupito vincendo una guerra contro Montanes in condizioni proibitive, le stesse che purtroppo lo hanno portato a dare forfait per i quarti. Certo con Djokovic avrebbe avuto poche possibilità anche al 100%, ma dopo il match-thriller di domenica il Centrale se lo era davvero meritato. Peccato. Nella seconda giornata di ottavi abbiamo assistito invece alla prosecuzione del match tra il rapper e Ferrer, la cui inguardabilità ha raggiunto livelli spaziali, anche se, la visione in precedenza di Falla-Chela (vinta dall'argentino), ce l'ha fatto quasi sembrare Sampras-Krajicek di Wimbledon '96. Ci sono stati poi i successi di Nadal e Soderling, ma come di consueto andiamo con ordine e vediamo di raccontarvi queste ultime due giornate appena trascorse.


Domenica mattina ci siamo svegliati con il classico palo ficcato in testa post-sbornia, vestiti con perizoma leopardato e residui di panna montata un po' ovunque. Era imbarazzante. Non sappiamo perché eravamo così anche perché il nostro ultimo ricordo era che dopo la finale di Champions, presi dall'entusiasmo e dall'alcol, abbiamo fatto irruzione nella sala dove Carlà cenava con le amiche. Da lì il buio. La signora Sakozy però stamattina ci ha accolto con gioia, quindi non dovrebbe essere successo niente di particolare. Almeno si spera. Mentre facevamo colazione abbiamo sbirciato su Eurosport 2 dove era appena partita un'interessantissima gara di Formula Renault 3.5 e l'intenzione di staccare per mandare il match di Fognini era ipotesi assai remota. Mandati i complimenti alla sede francese di Eurosport, col fax personale di Nicolas, ci siamo preparati alla svelta, la Bruni ci ha dato il cestino del pranzo e siamo corsi velocemente a tifare l'italiano.

Arrivati ai campi e ritirato l'order of play abbiamo capito che tra il match di Fabio e quello di Francesca, avremmo passato la sera sul Suzanne Lenglen visto che sul centrale era programmato Federer contro la polpetta svizzera, vinto senza una minima emozione da Roger 6-3 6-2 7-5. A seguire ci sarebbe stato Djokovic opposto al bullo Gasquet, che ha miseramente abbassato la cresta perdendo 6-4 6-4 6-2. Per quanto ci eravamo un po' affezionati al nuovo discepolo di Piatti, la doppietta italiana era imperdibile così, coi super-pass di Sarkozy, abbiamo chiesto i posti VIP rialzati più comodi e condizionati, perché non avevamo minimamente voglia di sudare sotto il sole delle 13. Dopo le sconfitte inattese, le manie di protagonismo insensato, i titoli dei blog e siti specializzati in compassione esasperante e le nostre continue e ripetitive denunce sul suo comportamento, finalmente si può dire che Fognini ha sfruttato al massimo una situazione di tabellone favorevole, facendo tutto quello che era possibile fare. Ci sono volute 4 ore e 22 e 5 set per battere Montanes 4-6 6-4 3-6 6-2 11-9 e approdare ai quarti. L'ultimo italiano capace di raggiunger questo stesso risultato era stato Renzo Furlan nel '95. Il primo set è scivolato via in perfetto stile italiano ovvero break sul 5-4 per l'avversario dopo aver recuperato e cancellato almeno una palla del 5 pari. Nel secondo, risposta immediata e quasi inattesa dell'italiano che, dopo essersi portato avanti 4-0, tra una tribolazione e l'altra, è riuscito a portarsi a casa il parziale per 6-4. Il terzo set ha visto la solita pausa del ligure ed è scivolato in tasca allo spagnolo. Nel quarto è cominciato il thriller non adatto ai deboli di cuore: break quasi in apertura per Albert e, dopo aver rischiato di raddoppiare la dose, l'italiano è invece riuscito a contro-breakkare e a portarsi in vantaggio per chiudere 6-3. Nel quinto il colossal vero e proprio, si è visto di tutto. Volati sul 4-1 per Montanes con break subito da Fabio, in un game in cui aveva avuto game point, si è proceduti on serve fino al 5-3. Nel momento in cui lo spagnolo serviva per il match, partiva il twist-ending: break di Fognini e servizio mantenuto con moltissimi brividi fino al  6-5 per Montanes, ma sul 15-30 e seconda di servizio è successo qualcosa alla gamba di Fognini: il dolore gli impediva di muoversi per cui è stato chiamato il fisioterapista e il gioco si è fermato. E' dunque partita la pioggia di fischi da parte di un pubblico idiota che probabilmente sta ancora piangendo per la Coppa del Mondo del 2006 e l'eliminazione di Monfils l'anno scorso, sempre per mano dell'italiano. Montanes ha sicuramente risentito della pausa, soprattutto psicologicamente, perché, volendo vincere da signore (mossa che nel tennis contemporaneo purtroppo è un epic fail fulmineo), non ha approfittato dell'impossibilità dell'italiano di fare spostamenti veloci e si è condizionato rimandandogli tutto in bocca e pronto da chiudere. Fognini non ha fatto complimenti, ha giocato solo di braccio ed è arrivato il break e la fine delle ostilità per 11-9 al quinto, dopo una quantità abnorme di falli di piede chiamati contro. Fabio, conscio di aver condizionato l'avversario, non ha nemmeno esultato e se n'è andato piangendo sotto i fischi dei simpaticissimi galletti sulle tribune. Un'odissea, ma almeno stavolta non c'è da dire l'odiatissimo "Peccato ce l'aveva quasi fatta". Stavolta Fabio ha fatto tutto quello che poteva. Bravissimo. La nota negativa di questa festa è che gli è stata diagnosticata una distrazione di primo grado del retto femorale terzo superiore, un qualcosa che fa male solo a leggerla, ed è stato costretto a dare forfait contro Djokovic, che è quindi già in semifinale. Come se ne avesse bisogno. In ogni caso, è stata una saggia decisione perché, vista la bassa possibilità di battere il serbo, giocare a tutti i costi e aggravare il lieve danno per non partecipare a Wimbledon, non sarebbe stata una mossa vincente

Subito dopo è scesa in campo la leonessa, nonché detentrice del titolo, Francesca Schiavone. Il primo set è volato per l'italiana con un tranquillo 6-3, talmente tanto che la milanese si è rilassata e non sfruttando la possibilità di break in apertura nel secondo, ha subito quindi l'ingresso in partita della Jankovic, per noi Rabbit-Face. A nulla è servita la controreazione di Francesca perché la serba ha cominciato a non sbagliare niente, aggiudicandosi la partita con uno spietato 6-2. Nel terzo set Jelena ha continuato il suo inguardabile tennis, ma efficace, tanto che ha tenuto testa alla Schiavone fino alla stoccata finale dell'italiana, che ha innalzato il livello di gioco per fare il punticino extra, necessario per passare 5-4, servire per il match e arrivare ai quarti. Spettacolo! Ora, considerato che nei quarti affronterà la Pavlyuchenkova, puntare alla semifinale non è certo un reato.

Dopo le due fanciulle, sono scesi in campo Monfils, convinto di vincere, e Ferrer, pronto a fare la gara di resistenza contro il rapper francese. La partita è stata rimandata a lunedì per l'oscurità (2 set a 1 Tiramolla) così siamo tornati in casa Sarkozy dove abbiamo preteso ci montassero un satellite privato per vedere la finale di Coppa Italia su RAI 1. Carlà, dopo averci fatto sentire il suo ultimo pezzo di chitarra in onore della vittoria di Fabio e Francesca, ha chiamato subito i tecnici che vivono in cantina per farci montare tutto quello di cui avessimo bisogno. C'è l'hanno fatta vedere addirittura in 3D. Stiamo progettando di diventare ricchi perché ormai ci stiamo abituando al lusso. Stamattina ci siamo svegliati tardissimo, forse a causa delle nuvole, così, mentre la governante di casa Sarkozy ci preparava la colazione, abbiamo assistito all'inizio di Chela-Falla sul 69 pollici della cucina, ma ci è istantaneamente venuto un attacco di sonno al primo palleggio di 5 minuti (ha vinto l'argentino 4-6 6-2 1-6 7-6 6-2). Quindi Carlà, per non vederci soffrire, ha chiamato l'autista che ci ha accompagnato ai campi.

Arrivati al centrale, ci siamo subito accomodati nei posti VIP con le poltrone massaggianti per scaricare la tensione dei giorni passati. Dopo qualche game abbiamo cominciato a vedere persone del pubblico sbadigliare, assopirsi, russare e anche noi non eravamo poi tanto pimpanti. Forse era colpa del batterio killer tedesco in arrivo. No, della partita noiosa come poche: Nadal è sceso con 58mila complessi, forse impaurito da quando Ljubicic l'aveva battuto a Indian Wells, mentre il croato aveva poca voglia di stare dietro ai mille recuperi al secondo dello spagnolo. Risultante: hanno giocato uno peggio dell'altro facendoci crescere il diametro dei testicoli. Alla lunga ha vinto Nadal 7-5 6-3 6-3, ovvio, ma che pena come sta giocando, sembra quasi abbia paura di giocare contro chi l'ha battuto di recente.

Ci siamo quindi spostati a vedere la fine di Tiramolla contro "'mazza quanto corro senza stancarmi" Ferrer. Ovviamente siamo andati solo perché sapevamo che ci saremo visti meno di mezza partita. Alla fine ha trionfato il francese, e ancora non capiamo come, visto che da mesi non ne azzeccava una, anche per via di qualche piccolo infortunio. Il rapper, dopo aver guadagnato un break decisivo al quinto, ha rischiato di fare la frittata buttando il vantaggio al momento decisivo, ma fortunatamente è riuscito a portare a casa il match qualche game dopo 6-4 2-6 7-5 1-6 8-6 e il Lenglen è esploso in un'ovazione sopratutto per la morte del pallettaro spagnolo. Ci penserà Federer a spegnere i simpatici francesi.

Intanto per movimentarci un po' la giornata, tra un match e l'altro, siamo rimasti in collegamento con la madre patria, dalla quale sono giunte liete notizie, tanto da farci intonare l'inno italiano tra lo stupore del pubblico. Nella speranza che qualcuno mantenga la promessa, siamo andati a vedere gli ultimi match del giorno,  Psycho-Pong e Murray-Troicki. Nella prima il nostro serial-killer preferito ha traumatizzato il Pinocchio francese (6-2 6-3 7-6), e sarà quindi Nadal-Soderling Roland Garros Atto Terzo. Nel primo, annata 2009, lo svedese fece una delle più grandi sorprese della storia del tennis, eliminando il maiorchino negli ottavi, ma l'anno dopo il cyborg lo riportò sulla terra battendolo proprio in finale. Vedremo come andrà quest'anno. Le tenebre hanno quindi avvolto il Suzanne Lenglen lascaindo a metà il match tra lo scozzese e il fratellino di Djokovic (2-2). QUI il riassunto di tutto.

Rientrati a casa abbiamo visto Carlà che si faceva bella per uscire con Nicolas. Il premier francese sarebbe dovuto andare a fare baldoria con l'amichetto di banco al G8 Silvio, che però era imbronciato per affari interni e quindi è rimasto a casa a piangere. Così Sarkozy ne ha approfittato per dedicarsi alla sua signora in dolce attesa. Noi, sentendoci ormai suoi amici di pecunia, ci siamo gentilmente invitati e usciremo con loro a Versailles a fare la bella vita e a farci ammirare dalla plebe che esaltata si fa il Bateau-Mouche. E' uno stress ogni notte cenare con caviale e aragoste usando le posate per forza, però se volete il nostro magnifico servizio, questo è il prezzo che dobbiamo pagare. Vi rimandiamo l'appuntamento a fine quarti. Buon Rolando a tutti!

1 commenti:

Barbara Pink ha detto...

Montanes di diritto al Costa do Seppi...

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