L'abbiamo massacrato, deriso, trattato come peggio non potevamo, ma oggi occorre togliersi il cappello e fare i complimenti a Richard Gasquet, autore della clamorosa, ma non tanto, eliminazione di Roger Federer agli ottavi degli Internazionali d'Italia. L'angioletto di Beziers, il rovescio più bello del circuito capace di perdere da solo una quantità enorme di partita già vinte, ieri ci ha stupito, e giocando un match meraviglioso condito da una serie di punti splendidi ha meritatamente mandato a casa Mirka-husband, sorpreso dal livello mostrato dal francese.
E pensare che la partita era iniziata con 9 punti consecutivi dello svizzero, tanto da farci pensare al solito pianto greco del transalpino. E invece no, la metamorfosi da inutile perdente a bulletto capace di regalarci qualche sporadica gioia è ancora in corso. Se sia merito di Piatti non lo sappiamo, è probabile vista la bravura del coach italiano, ma da qualche mese rovescio d'oro ci sembra un pizzico più convinto dei propri mezzi, impressione confermata dal fatto che ieri è riuscito a vincere al terzo (evento che per lui ha del sovranaturale), dopo una partita lottatissima. Un match che è stato un lustro per gli occhi, dove si sono visti due talenti puri giocare alla grande. E dopo le inguardabili Cilic-Fish (vinta dal buon samaritano 7-6, 6-3) e Berdych-Nieminen (vinta dal ceco 6-2, 6-7, 6-2), non potevamo chiedere di meglio.
In precedenza era invece sceso in campo Nadal, che dopo la strizza vissuta con Lorenzi, si è agevolmente liberato della fastidiosa presenza del suo connazionale Lopez per 6-4, 6-2. L'Ogm ha dichiarato che prima del match era indeciso se scendere in campo per via di qualche linea di febbre, forse era la scusa pronta per il dopo-match contro Lorenzi, o forse si sta allendando su cosa dire dopo la prossima sconfitta contro Djokovic. L'organizzazione, e soprattutto i possessori dei biglietti, dopo la dipartita di Federer, non prenderebbero con piacere un suo eventuale ritiro.
Il serbo, sceso in campo alle 21:30 in mezzo ai pipistrelli, ha trovato in Duplo-Man un avversario degno, ma a poco è servita la resistenza dello svizzero. L'umidità presente a quell'ora al Foro ha inoltre fatto sudare l'elvetico più del dovuto, rendendoci la sua visione ancora più inguardabile e fastidiosa del solito.
Il serale del Pietrangeli ha visto invece protagonisti il nostro migliore amico e il simpaticissimo Almagro. E' stato tutto sommato un bel match, durante il quale i due giocatori non si sono negati occhiatacce reciproche e pugnetti sparati in faccia a ogni bel punto, c'è mancato poco che finisse in rissa quando lo svedese ha accusato il suo avversario di avergli volontariamente tirato una pallata addosso, ma purtroppo, nonostante le nostre preghiere, Soderling ha avuto il buon gusto di non saltare la rete e pestare a sangue l'iberico. Peccato davvero.
Infine vediamo gli azzurri. Potito Starace nulla ha potuto contro Andy Murray: lo scozzese ha giocato decisamente bene, e solo per un breve momento del secondo set il campano aveva dato l'impressione di poter rimettere in piedi il match. Impressione subito cancellata dallo scozzese, vincitore alla fine per 6-2, 6-3. A regalarci soddisfazione ci ha pensato invece l'inossidabile Francesca Schiavone, il cui primo set perso contro la simpatica Hantuchova ci aveva fatto temere il peggio. La lombarda ha tenuto botta e dopo aver vinto in scioltezza il secondo set ha lottato da par suo nel terzo fino a guadagnare i quarti di finale, dove affronterà Sam Stosur (Robocop per gli amici). Dolci ricordi.
Oggi riuscirà Gasquet a regalarci un'emozione anche contro Berdych? Sinceramente ne dubitiamo, ma ci speriamo. E per oggi è tutto. N.B. Causa disservizio di blogger, questo pezzo va online con grande ritardo e con i match dei quarti già conclusi. Vi chiederete come mai lo pubblichiamo, beh, dopo esserci sforzati di scriverlo ci rodeva un po' farlo finire nel cestino! Buon tennis!
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