Sono ormai tre anni consecutivi che Madrid non pecca con l'appuntamento più caldo di sempre, l'ormai classico Federer vs. Nadal, la sfida sempiterna che contemporaneamente unisce e divide le genti fino alle lacrime. Sappiamo benissimo che finirà in due veloci set per lo spagnolo e a rincarare la dose ci sarà il fatto che si svolge sulla terra di casa. Oro colato per Rafa che per di più comincerà da oggi il suo vero torneo visto che per ora ha incontrato giocatori che non lo potevano impensierire nemmeno per due minuti consecutivi e lo scoglio Del Potro si è dissolto al vento con un provvidenziale forfait. Che culo. Scherzando dicevamo che quest'anno sulla terra l'avrebbero messo direttamente in finale tanto era inutile fargli giocare il resto, ma pensavamo che tra il dire e il fare ci fosse in mezzo il mare, invece con lui sembra (come canta saggiamente Elio) ci sia veramente un piccolo "e il" visto il reale andamento dei fatti. E' stata un po' più complessa la strada per lo svizzero che già dal secondo turno ha rischiato le mutande contro Lopez e ieri ha dovuto impegnarsi non poco con il lanciasassi Soderling. Ma di fronte al classico match dei nostri anni, tutti questi episodi, che dovrebbero caricare Roger e deprimere Rafa si perdono, e avremo in campo un
Nadal carico come un bue infoiato dopo anni di astinenza e un Federer che già dopo il riscaldamento chiederà di andare in bagno per cambiarsi il pannolone. L'esito è scritto anche perché Nadal vorrà dedicare la vittoria a Ballesteros scomparso oggi a soli 54 anni.
C'è invece chi se ne frega di questa sfida (noi) e va ad osservare cose ben più interessanti. In questo torneo Djokovic era chiamato a una doppia prova del nove e la prima è già stata superata, non a pieni voti, ma è andata e ci riferiamo e Ferrer (grazie). Lo spagnolo infatti fino a ieri era definito "il numero due sulla terra". Il serbo prontamente, alla sua prima occasione ha messo i puntini sulle I precisando che lui è il numero due ATP e anche sulla terra. Domani avrà l'arduo compito di dimostrare a Nadal che la sua invincibilità sul rosso si deve dare una calmata. E' dura, anche alla luce di un Djokovic non proprio brillante come un mese fa, ma se riesce, sarebbe un risultato da non sottovalutare e farebbe un favore a tutta la fetta di appassionati che si sono rotti dell'egemonia dello spagnolo sul rosso. Certo la vittoria di Nole vorrebbe dire, per il serbo, rimanere illibato con le sconfitte nel 2011 (altra gatta da pelare), ma rispetto ad anni di monologo di Nadal sul rosso, sono inezie.
In tutto questo ambaradan di nomi al vertice, non ci siamo dimenticati di lui, anzi lo abbiamo omaggiato con la foto del giorno: Thomaz Bellucci che ieri ha battuto un altro Tomas, ma un peletto più quotato di lui perché di cognome fa Berdych. E' stata sicuramente la settimana della vita per il giovane brasiliano che in due giorni ha fatto fuori due top ten: Murray e il sopracitato Berdych. Impresa non da poco e sinceramente non sappiamo per quanto possa durare o ripetersi. Intanto ha dimostrato, almeno stavolta, di riuscire a non entrare in campo già battuto e dare il meglio senza farsi impensierire dal nome del suo avversario. Il fatto che abbia solo 23 anni è un piccolo vantaggio, bisognerà vedere se con la testa si reggono i progressi sul campo senza andare in tilt. Già stasera avrà Djokovic da superare e non pensiamo ci siano motivi di preoccupazione per il serbo, tanto che noi lo diamo ormai in finale, ma per vederli in campo bisognerà attendere alle 19 quando già si saprà il nome del primo finalista tra Federer o Nadal che scenderanno in campo alle 16. Buon tennis!
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