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venerdì 6 maggio 2011

Madrid: per Murray è crisi nera, Nadal ai quarti senza giocare

Nei giorni scorsi aveva definito il suo un tabellone difficile, evidentemente qualcuno dall'alto lo ha ascoltato. Rafael Nadal, il cyborg del circuito, è approdato ai quarti di finale del Master 1000 di Madrid senza nemmeno scendere in campo visto che colui che sarebbe dovuto essere il suo avversario negli ottavi, Juan Martin Del Potro, ha optato per il ritiro prima del match. Il problema patito all'anca dall'argentino si è rivelato più serio del previsto, tanto da portarlo a rifiutare la wild card concessagli dagli organizzatori degli Internazionali d'Italia, delle quali disquisiremo più in là. Peccato, perché ci eravamo preparati in modalità "frittata di cipolle, birra ghiacciata e rutto libero" in attesa di una sfida che avrebbe potuto regalarci qualche emozione. Così non è stato e Nadal nei quarti giocherà contro Llodra (a proposito, grazie di averci levato dagli zebedei l'inutile Gimeno-Traver), il maiorchino stanotte non ha dormito al solo pensiero.


Chi probabilmente non ha dormito sul serio è invece Andy Murray. La crisi dello scozzese, che sembrava svanita con le semi di Montecarlo, è invece viva e vegeta, regalandoci gioie non da poco. Ieri ha perso contro il brasiliano Bellucci, non certo un fenomeno, ma bravissimo ad approfittare della serata nera del suo avversario fino a batterlo 6-4, 6-2. Non capiamo cosa stia succedendo al numero 4 del mondo (a parte la crescita abnorme del cespuglio sulla sua testa), ma dalla finale persa agli Australian Open contro Djokovic, non ne ha azzeccata una. Il suo gioco è sempre lo stesso, sopra la sedia dei giudici di linea a remare, il problema è che appare svogliato, nervoso, uno spettacolo insomma per chi non lo sopporta già alla seconda palletta che tira (noi). Magari tornasse il primissimo Murray, un po' più attaccante e più sfrontato, non ci dispiacerebbe, ma per ora può continuare a sprofondare. Per il brasiliano, che qualcuno in preda ai fumi dell'alcool qualche tempo fa aveva osato definire il nuovo Kuerten, troverà Berdych, rapido dell'infliggere a Granollers un secco 6-4, 6-0.

Per il resto è andato tutto o quasi come previsto. Federer, dopo aver patito le pene dell'inferno contro Lopez, si è sbarazzato agevolmente di Malisse 6-4, 6-3. Molto meno agevole sembra il suo prossimo incontro. Lo svizzero troverà infatti un Soderling in  forma, che ieri ha battuto un buon Tsonga 7-5, 7-6, in quello che è stato il miglior incontro della giornata. La sfida a chi accarezzava più delicatamente la palla si è decisa con un tie-break combattuto e un break nel finale del secondo set, quando Tsonga, fino a quel momento quasi perfetto alla battuta, ha imbroccato un game pessimo, lasciando strada al suo avversario. Federer-Soderling quindi, se lo svedese picchia la palla con lo stesso istinto omicida di ieri, per lo svizzero potrebbero esserci grossi problemi. Sinceramente, con un Robin così cecchino, non farebbe schifo vederlo far correre Rafa da una parte all'altra o bucarlo in pancia. Sogni.  

I problemi potrebbero presentarsi anche per il secchione della stagione, l'imbattuto Novak Djokovic. Il serbo ha deriso con una certa perversione Garcia-bluff in una partita durata giusto il tempo di sederci sul divano (6-1, 6-2), ma ora avrà poco da ridere con l'esperto del rosso David Ferrer. Il valenciano ha stroncato le ambizioni dell'ucraino Stakhovsky, uno dei tennisti forse più gradevoli del circuito, e quindi vittima designata del terraiolo di turno. Peccato, ma non potevamo sperare nel miracolo anche se, la ripresa ucraina nel secondo set, ci ha fatto vedere un raggio di luce (e non ci riferiamo a Dolgopolov inquadrato sulle tribune).

E veniamo in casa Italia. Nel torneo femminile erano impegnate Roberta Vinci e Francesca Schiavone, entrambe battute dalle rispettive avversarie, Lucy Liu e Britney Spears. La detentrice del Roland Garros non ci sembra per niente in forma, e pensiamo sarà molto dura per lei difendere il successo parigino dello scorso anno. Sempre in casa Italia ieri sono state annunciate le wild card degli Internazionali d'Italia. Prima di tutto è da premettere che non esistono leggi che obbligano gli organizzatori di un torneo a dare la WC ai tennisti dello stesso paese che ospita la competizione, e invece, anche a scapito dello spettacolo, tutti i tornei si inseguono a ruota come le pecore. Noi abbiamo provato a fare i trasgressivi regalando il posto a Del Potro, ma l'argentino non ha accettato per motivi fisici, così abbiamo arrangiato le cose in un modo a dir poco discutibile. Ora, passi premiare Starace, che tra l'altro rischia di entrare nel draw anche senza wild card, passi anche per Volandri, attualmente in buona forma, e passi anche Fognini (nonostante i problemi all'anca), ma Bolelli? Perchè darla a un tennista che non ne azzecca una da anni? E se anche l'emiliano dovesse passare uno o due turni? Non ha molto senso regalare il tabellone principale a un giocatore nella speranza vinca un match se poi negli altri tornei non riesce nemmeno a qualificarsi. Certe scelte ci lasciano interdetti, a questo punto sarebbe stato meglio Cipolla, che in alcuni tornei di rilievo quest'anno si è qualificato alla grande cogliendo anche l'impresa di battere Roddick a Madrid. Buon tennis a tutti.

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