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giovedì 26 maggio 2011

Roland Garros: secondo turno. Fognini si guadagna un'autostrada, i top player ci sono

Saluti a tutti dalla splendida Parigi! Il venticello notturno a 300 metri d'altezza ci ha fatto raffreddare un pochino e, mercoledì mattina, coi primi raggi di sole, come al solito, abbiamo calato le corde e siamo scesi dalla Tour Eiffel, prima di essere beccati dalla guardie e rischiare essere espulsi a vita dalla Francia. Dormire sul metallo non è bello e per rimetterci a posto la schiena, ma anche per lavarci un pochino visto il nostro stato pietoso, abbiamo optato per una nuotatina nella Senna. Belli freschi, e dopo una povera colazione, ci siamo diretti all'impianto speranzosi di vedere del bel tennis con l'inizio del secondo turno. Contrariamente alla prima tornata di partite non ci sono state consistenti sorprese. Federer, Nadal e Djokovic non hanno avuto grosse difficoltà a vincere i rispettivi match, mentre Murray ha comunque giocato tre long set per avere la meglio sul nostro Simone Bolelli. Fognini ha sfruttato l'uscita di Berdych e si è guadagnato un potenziale tappeto rosso almeno al quarto turno. L'exploit più inatteso è giunto in campo femminile, dove Kim Clijsters si è fatta sorprendere dalla semi-sconosciuta olandese Arantxa Rus.


Mercoledì mattina, una volta entrati nei mitici campi di Bois de Boulogne, ci siamo subito catapultati sulla graziosa signorina del front-desk per prendere una copia dell'order of play e, vedendo la scarsità di eventi che ci proponeva la prima parte della giornata, abbiamo provato a sfoderare il nostro charme italiano, ma lei ci ha incrociato le dita sulla fronte e al grido di "Italiano Bunga-Bunga, Berlusconi" ha chiamato la sicurezza. Preferivamo quando venivamo cacciati con il classico "Italiano, Pizza, spaghetti, mandolino", almeno non perdevamo la dignità. Mestamente siamo andati a vedere l'allenamento di Federer con tal Teixeira, spazzato via 6-3 6-0 6-2. Poco da aggiungere. Siamo così passati al campo 6 nella speranza di vedere qualche bella giocata tra Stakhovsky e il samurai Nishikori. Si è visto qualcosa, o meglio, almeno è stato un match in cui si è giocato alla pari con qualche tocco fino e discese a rete che non guastano. Ha avuto la meglio l'ucraino 6-1 3-6 6-3 7-6 e ora in lui è riposta la speranza di battere Pallettar Ferrer, vincitore sul reperto archeologico Benneteau 6-3 6-4 6-2. Per seguire il samurai contro Stakho, con forte rammarico, ci siamo persi la grazia (e diciamo "grazia" perché siamo pur sempre signori) dell'Hantuchova. La slovacca ha purtroppo riportato sulla terra Sara Errani con un perentorio 6-1 6-2, ma forse l'azzurra era ancora un po' stanca dopo la grande rimonta sulla McHale. Brava lo stesso. Convinti della vittoria di Del Potro (e infatti così è stato 6-3 6-2 6-4 su Kavcic), non avevamo voglia di vedere Monfils (che ha vinto 6-3 1-6 6-3 su Rufin), così, in attesa che le genti si mobilitassero sul campo 6 per l'inizio di terminator-Seppi, ci siamo dedicati al rovescio d'oro Gasquet contro il nerd di bronzo Granollers, cacciati nel campo 1. Abbiamo fatto a tempo a vedere la compassione nel primo set del francese (che poi ha vinto con sicumera e atti di bullismo sul nerd 4-6 6-3 6-2 6-4) quando sull'intero villaggio sono suonate le sirene per annunciare la discesa in campo del principe Andreas di Caldaro. Siamo corsi immediatamente per assicurarci un posto in prima fila e armati di fazzolettini per asciugarci le lacrime di commozione abbiamo visto la compassione più evoluta cadere sull'altoatesino. Bellucci 5 palle break su 5 trasformate, Seppi 2 su 0 che in una partita 3 su 5 è un risultato a dir poco imbarazzante come lo score: 6-1 6-2 6-4, per il brasiliano ovviamente. Per fortuna i nostri sogni italici continuano grazie a Fognini, che ha sfruttato, e non poco, il regalo di Robert, giustiziere nel primo turno di Berdych. Con ancora in testa i postumi della grande impresa sul ceco, l'enfant du pais si è miseramente spento sotto i colpi del ligure (6-2 6-1 6-0 e via al terzo turno). Al prossimo "Fogna" incontrerà Garcia "Bluff" Lopez che ha battuto 13-11 al quinto il turco Ilhan, quindi l'occasione è davvero d'oro. Se pensiamo poi che un ipotetico quarto turno sarebbe contro Youzhny (vincitore su Kukushkin 6-3 7-5 6-4 e sappiamo che il russo sulla terra è pressoché nullo) o Montanes (che ha battuto Ramirez Hidalgo 6-7 6-4 6-1 6-2) possiamo anche fare dei voli pindarici e immaginare l'italiano molto in là. Ecco, non diciamo che ci aspettiamo arrivi ai quarti, ma non è un'ipotesi del tutto fantascientifica.

Per chiudere la serata è scesa in campo Francesca Schiavone la cui facilità con la quale ha battuto la Dolonts 6-1 6-2 fa ben sperare per un buon proseguo del torneo, e Tsonga che in tre set ha messo fuori gioco Andreev 6-3 7-6 6-3. In precedenza Djokovic è andato facile su Vlad Tepes III, ritiratosi al terzo (match che non abbiamo visto perché intenti ad ammirare il maestro della compassione in carica sul campo 6), Darcis su Petzschner 7-5 6-4 6-4 e idem Duplo-man su Schoorel 6-3 6-2 6-4.

Ritornando a casa (ormai la Tour Eiffel) è accaduto l'imponderabile: mentre issavamo le corde per la scalata ci hanno visto due guardiani e hanno cominciato a rincorrerci, ma siamo riusciti a rifugiarci dentro la maestosa Cattedrale di Notre Dame nella speranza di salvarci dalla ire delle gendarmerie. Fortunatamente è andata come sperato e siamo stati accolti a festa da Quasimodo ed Esmeralda. Il gobbo, dopo averci preparato una lauta cena, ci ha confessato di essere appassionatissimo di tennis e, nello specifico, tifoso accanito di Stepanek, lo ama in tutto e cerca di imitarne il look e lo stile. La invece fanciulla ci ha rivelato essere una collezionista di foto di Feliciano Lopez, e infatti non ha gradito la lunga chiacchierata sul ceco. Avrebbe preferito le regalassimo gli ultimi gossip riguardanti lo spagnolo. Verso le 4 del mattino siamo andati a letto, ma prima ci hanno lasciato le chiavi della cattedrale perché stamattina avevano l'appuntamento in beauty farm e ci concedevano amorevolmente il loro tetto fino. Stamattina abbiamo trovato la colazione pronta sul tavolo. Con la pancia piena, puliti e profumati, ci siamo diretti felici ai campi per il secondo giorno di secondo turno.

L'order prevedeva qualche spunto interessante, e aveva il suo culmine nella messa di Dolgopolov sul campo 6 a chiudere la giornata. Ci siamo subito accomodati sul Suzanne Lenglen per vedere la carneficina di Soderling ai danni di Ramos. E' stata molto veloce e indolore per lo spagnolo, che ha perso 6-3 6-4 6-4. Intanto arrivava una bella notizia dal campo 7 con Ljubicic che batteva Querrey 7-6 6-4 6-4. Poco elettrizzati dalla partita del killer svedese, ci siamo ancorati  nelle nostre seggiole sul centrale per assistere a un'altra esecuzione, quella di Murray ai danni Bolelli. Ma mentre attendevamo i due, abbiamo assistito all'eliminazione della Clijsters 3-6 7-5 6-1 per mano della Rus. Bene. Il sosia di Pellissier aveva dichiarato nei giorni scorsi di sentirsi in grado di poter battere Murray, e in effetti la mentalità con la quale è scesa in campo ci è piaciuta. Peccato che sotto sotto Simone sia sempre italiano, e quindi maestro nel gettare le occasioni. Sia nel primo che nel terzo parziale ha servito per il set, facendosi puntualmente breakkare nei momenti decisivi. E peccato anche per l'atavica lentezza con la quale il tennista di Budrio si muove in campo, ogni volta che fa partire il rovescio, forse estasiato per essere riuscito a fare un bel colpo, si ferma a guardarlo e a pensare a quanto è stato bravo, mentre nel frattempo la palla ritorna a velocità doppia. L'ex cespuglio invece ha giocato la sua solita partita in braccio ai giudici di linea, limitandosi per gran parte del tempo a rimandare e ad aspettare l'errore del propositivo Bolelli. Lo scozzese ha attaccato solo quando era impossibile non farlo, e la tattica si è dimostrata vincente fino al conclusivo 7-6 6-4 7-5. Peccato, speriamo solo che il buon match disputato serva da stimolo a Bolelli per uscire definitivamente dal tunnel.

Siamo quindi tornati sul Lenglen per vedere Nadal contro Andujar e indovinate cosa è successo? Bravi! Però il 7-5 6-3 7-6 con il quale il cyborg ha avuto la meglio sul suo connazionale testimonia come ancora una volta, dopo aver fatto un uso smodato di pannoloni contro Isner, Nadal abbia faticato un pizzico in più del previsto. Il primo set l'ha portato a casa al tie-break, mentre nel secondo il match sembrava aver preso la retta via verso la solita e scontata facile vittoria per il mancino di Manacor. Nel terzo però Andujar, dimenticandosi che i testi sacri della costituzione spagnola prevedono che nessun iberico possa creare problemi a Nadal, è volato in un baleno sul 5-1, facendo crescere sempre più l'ipotesi di un quarto set. Pablito si è però prontamente rimesso in riga e nonostante una serie di palle set ha lasciato il via libera a Nadal per la rimonta e il successo finale, dopo il quale il maiorchino ha scritto un esposto alla Reale Federazione spagnola di tennis per l'oltraggio subito da parte di Andujar, reo di non essersi comportato da perfetto paggio come i vari Ferrer, Lopez e Verdasco. Comunque, scherzi a parte, Andujar gioca un gran bel tennis. Complimenti. Dopo la piccola fatica gli dei del tennis ovviamente sono andati incontro a Nadal, e nel terzo turno gli hanno riservato il croato Veic, la cui faccia è una mix tra Ferrer, Monaco e Gonzalez, vincitore in 5 set su ciò che resta di Nikolay Davydenko. Quindi al terzo turno Nadal-Veic e Djokovic-Del Potro, due partite con il medesimo appeal! Tutto nella norma.

Verdasco ha avuto la meglio su Malisse 4-6 6-3 7-6 6-1, così come anche Fish su Haase 7-6 6-2 6-1. Baghdatis ha salutato Parigi per mano di Leonard Mayer 7-5 6-4 7-6, mentre il "fratello" tedesco Florian si è dovuto arrendere a Falla 4-6 7-6 6-1 6-2. Troicki ha battuto Tobias "Clark Kent" Kamke 6-2 6-2 7-6 e il mostro Anderson ha perso al quinto da Chela 3-6 6-3 6-4 4-6 6-2. In serata abbiamo poi assistito al capolavoro di Melzer, capace di perdere contro il ceco Rosol 6-7, 6-4, 4-6, 7-6, 6-4. La stupidità dell'austriaco non ha davvero limiti e i punti persi per non aver difeso la semi dello scorso anno sono una quantità abnorme. Come al solito, se non ci prendete sul serio o non avete capito niente di tutto quello che vi abbiamo raccontato, è sempre possibile vedere un bel quadro della situazione QUI

Finalmente, in tarda serata, è giunta l'ora della Luce. Si sa, Parigi val bene una messa, ma se questa messa è officiata da Dolgopolov è ancora meglio. Il guru ha imposto i suoi sacramenti sull'austriaco Haider-Maurer, giocatore del quale abbiamo uno splendido ricordo, ma che oggi ha dovuto suo malgrado convertirsi. Il punteggio non serve, la religione non si lega ai valori materiali.

Ancora elettrizzati per la visione di Dio, che a prescindere dal risultato non si discute mai, confidando sul fatto che le hostess dell'impianto non ci avrebbero riconosciuto perché di tennis sanno poco e sono li in posa per altri interessi, ci siamo vestiti da aitanti tennisti e abbiamo tentato il tutto e per tutto invitandole ad un festino in cima a Notre Dame, la nostra nuova dimora avuta in prestito da Quasy (ormai lo chiamiamo così). Il nostro disperato tentativo di fare un po' di bunga bunga stava dando finalmente i suoi frutti, fino a quando a metà serata abbiamo iniziato a udire le sirene della gendarmerie e dopo essere stati tramortiti a bastonate ci siamo risvegliati con la testa nella ghigliottina, appositamente riesumata per noi. In effetti non avevamo calcolato che fare un festino a Notre Dame potesse essere un reato così grave, ma noi persone originali non potevamo certo limitarci ad andare al Moulin Rouge. Prima della decapitazione ci hanno concesso l'ultimo desiderio così abbiamo chiesto di poter aggiornare il blog per rendervi partecipi della nostra dipartita e salutarvi commossi, ma appena abbiamo nominato ControBreak una voce femminile si è alzata dalla folla rompendo il silenzio. Era Carla Bruni, nostra lettrice fedelissima e amica anche su FaceBook (con falso nome), che strimpellando la chitarra ha ordinato di interrompere l'esecuzione. Il blog ci ha salvato la vita, e non solo, perchè ora vi stiamo raccontando tutto questo distesi in una jacuzzi super-lusso in casa Sarkozy. Unico compromesso è camminare in ginocchio per non mettere a disagio il premier... tuttavia accettabile, abbiamo fatto di peggio per molto meno!

Se non ci lasciamo influenzare troppo dal lusso presidenziale, ci sentiremo al termine del terzo turno. Buon tennis!

2 commenti:

Chiara ha detto...

Nooo ragazzi, non potete farci questo e vendervi al presidente bling bling! Passi per le schitarrate di Carlà (anche se non vi vogliamo troppo intellettuali, magari finisce pure che cominciate a intitolare i post con citazioni di Sartre) ma cortigiani all'Elysée no! Ripensateci... tanto più che oggi ci sono parecchi match interessanti tipo Djokovic-Del Potro e Federer-Gattuso :) e ci serve il vostro arguto commento!

Walk Over ha detto...

Chiara, a caval donato non si guarda in bocca. Ci hanno salvato la testa dalla ghigliottina, non possiamo fare i radical chic rifiutando cotanta ospitalità! I nostri commenti arriveranno, e sarà piacevole scriverli dalla jacuzzi!

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