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sabato 14 maggio 2011

Roma: giornata di blackout, febbre, cespugli, bulletti e killer di serial killer

Dopo un giorno di blackout del nostro amatissimo blog, anzi, il migliore in assoluto della storia, anche prendendo in considerazione i tempi in cui il blog non era stato ancora inventato, eccoci di nuovo online per inondarvi con la solita dose di minchiaggine giornaliera, che non guasta mai. Basti infatti pensare i TG nazionali da quanto tempo seguano questa linea.
Roma entra nelle fasi caldissime del torneo e la temperatura della città eterna segue a ruota innalzata indubbiamente dalla febbre di Nadal. E' ormai da due giorni che il maiorchino ce la sta menando con questa febbre a 38° che ogni giorno lo porta ad essere indeciso fino all'ultimo istante se scendere o non scendere in campo [questo è il dilemma: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli]. Alla fine ovviamente è la solita scenata e Rafa entra in campo, tra le lacrime e ovazioni, zompando come non mai. Se io ho qualche linea di febbre, la sola idea di farmi una corsetta, mi fa vomitare il fegato, lui invece vince e stravince sotto i raggi del sole (come ci insegna Edoardo Vianello) come quando non ha niente. C'è qualcosa che non va. A farne le spese è stato un sempre più compassionevole Cilic, che fa quasi piacere vederlo perdere perché ogni volta che lo si guarda in faccia ci parte l'istinto per un noto gesto scaramantico. Un po' di vitalità dai! 6-4 6-2 per lo spagnolo e via di corsa in semifinale.


Sul Pietrangeli invece era di scena Gasquet, il bulletto ATP, contro colui che si gioca lo scettro di "scemo del villaggio 2011" con Melzer, Thomas Berdych. Il francese aveva da confermare la serie di calci in culo rifilata a Federer e con sommo stupore ci è riuscito, merito ovviamente del genio del ceco che dopo metà secondo set, col primo a favore, si è praticamente spento e trovando le cause del suo fallimento progressivo nell'arbitro, senza pensare che forse avrebbe dovuto pensare a placare la sua ormai acuta stupidità cerebrale. 4-6 6-2 6-4 e continua la spocchia del francese, ma soprattutto la dimostrazione che, per chi veramente ha del talento da far sbocciare (ogni riferimento a Bolelli è puramente voluto), la cura Piatti funziona. Oggi però l'impressione è che si potrà fare poco contro il febbricitante Nadal.

L'unica febbre che lo spagnolo avrà ragione di vantare sarà quella del sabato sera quando stanotte potrà ammirare scendere in campo Djokovic per giocarsi il posto in finale contro Murray. Il serbo ormai è diventato una macchina da guerra dal livello tennistico innalzabile all'infinito. Ieri sera, prima che il nostro carissimo serial killer avesse avuto il riacutizzarsi del dolore al piede (ecco a cosa serve la Davis), la partita era più che interessante, anzi, vedere Nole che poteva al massimo rimandare indietro le bordate chirurgiche di Soderling era divertente, ma dopo i primi 3 game di assestamento necessari per compilare il programma "killer di serial killer", le parti si sono totalmente invertite fino a quando lo svedese ha dovuto cedere fino al 6-4. Il secondo set praticamente non si è giocato perché si è presentato nuovamente il problema al piede e stavolta è grave perché la finale del Roland Garros da difendere è dietro l'angolo.

Come dicevamo, l'avversario di Djokovic sarà Murray, per la prima volta in semifinale a Roma e ciò è un male. A farne le spese è stato il tedesco Mayer che dopo averci fatto sognare rifilando allo scozzese un bel 6-1 iniziale, si è poi dato all'opera di compassione prendendosi un doppio 6-1 di risposta. Ora Andy se la vedrà con l'amico di gioventù Nole nella notte romana e, come si sa, con l'aumentare dell'umido i capelli diventano più ricci e vaporosi. Chissà se il serbo porterà forbici e pettine per tenere a bada il cespuglio. Probabile.

2 commenti:

Chiara ha detto...

Ma non potete fare finta di essere gli scemi del villaggio globale e poi citare Shakespeare (era Amleto, giusto?)... finisce che vi prendiamo per delle persone serie! Comunque è carinissima la foto che avete scelto per questo post, vedi che in fondo anche se dite di stravedere per i serial killer siete due teneroni ;)

Lucky Loser ha detto...

Però dopo la fine citazione di Shakespeare, che indubbiamente ha fatto salire il livello culturale del nostro blog, abbiamo subito smorzato con Edoardo Vianello per ricadere nel trash italiano e sentirci più a nostro agio :D
La foto... vabè dai, per stavolta passi come un omaggio soft anche se l'intento era mostrare che i due semifinalisti di Roma hanno cominciato praticamente assieme e le strade si sono nettamente divise. Tu però fai finta che ci sia solo il senso tenerone :D


PS: Chiara grazie per la fedeltà, anche se non lo scriviamo sempre, fai finta che ogni volta ti ringraziamo per essere un'abituale lettrice e commentatrice ;)

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