Aver avuto il vincitore della palma d'oro della compassione subito, al primo incontro in programmazione, ci ha permesso di godere appieno la giornata a mente libera. Nishikori-Paire, in apertura, si presentava come il buongiorno del mattino, una succulenta occasione per il francese di dimostrare che i suoi progressi sono sempre maggiori, nonché la possibilità di confermare le nostre crescenti grazie verso il suo tennis. Invece niente da fare, siamo proprio anni luce da quello che stavamo intravedendo nel suo futuro. Se gioca così contro un Nishikori in versione top 80, cosa dovrebbe sperare di combinare contro un vero tennista? Niente, appunto. Esattamente come quello che ha fatto oggi.
E' stata una delle partite più brutte di questa edizione del Roland Garros, una tragedia, una sfida a chi sbagliava di più. Ovviamente le cose più sfiziose le ha fatte Benoit, ma a tennis non si vince di sole bomboniere. Inoltre il francese ci ha anche deliziato con una accesa protesta a causa di un coaching, che unito a un precedente warning per abuso di racchetta, gli è costato il set point del secondo set. Le regole son fatte per essere rispettate. Sempre. Tra l'altro, se il pazzoide galletto aveva fracassato l'arnese un paio di punti prima non era di certo colpa dell'arbitro. In parole povere, tutto questo, con annessa sconfitta per 6-4 6-1 negli ultimi due set, oltre ad avergli permesso di screditare abbondantemente la sua materia grigia, gli da anche pieno diritto al ritiro della palma d'oro della compassione odierna.
Fortunatamente subito dopo abbiamo visto un po' di tennis, con la Schiavone che ha abbondantemente umiliato quel cotechino francese della Bartoli, lasciandole solo 3 giochi. Una meraviglia. Francesca quando è supportata dal fisico dimostra di avere una maturità tennistica e intelligenza tattica che molti/e si sognano. Oggi ha vinto di puro tennis, regalando variazioni al gioco e facendo andare in tilt la leggiadra Marion. Al prossimo turno, per la milanese, la Azarenza e ci sarà molto da lavorare, fuori e dentro il campo, per sperare nel miracolo.
Subito dopo Nadal opposto a Fognini. Dopo l'umiliazione a Roma, sapevamo che di peggio il ligure non avrebbe potuto fare e infatti così è stato. Volendola vedere dal punto di vista oggettivo possiamo dire che l'italiano ha sprecato parecchio. Per esempio, il primo set l'avrebbe potuto portare a casa se ogni volta non si fosse fatto puntualmente rimontare. Gli altri parziali sono sempre partiti a senso unico per Rafa, ma indubbiamente solo gli iper ottimisti avrebbero potuto pensare a un miracolo per oggi. Vedendo invece il match dal punto di vista obiettivo, bisogna riconoscere che almeno stavolta Fabio ha fatto il suo dovere. Infatti, come per gli altri tennisti che annaspano tra i top 30, anche lui non deve puntare alla partita della vita contro un Nadal, ma a battere quasi costantemente almeno chi sta fuori dai top 5, se vuole dimostrare che aspira a salire. Questo l'ha fatto. Il sorteggio gli ha dato lo spagnolo oggi, ma se in ogni torneo minore regolarmente facesse quello che deve fare, poi la classifica migliorerebbe e avrebbe più tutela dai sorteggi. E' tutta una catena da seguire minuziosamente e con impegno.
Djokovic ha passeggiato su Dimitrov, ma era prevedibile visto che l'occasione di spennare il bulgaro dopo la sconfitta di Madrid era troppo allettante. Anche per Gasquet tutto liscio come l'olio contro Davydenko. Stranamente il match compassione del giorno tra Youzhny e Tipsarevic non si è chiuso al quinto dopo otto ore di gioco e 42 palle break a testa bruciate, ma è stata una semplice umiliazione per il serbo in tre set. Fantastico. Ha avuto vita facile anche Wawrinka su Janowicz, in quattro set. Il polacco continua a rimanere nel limbo tennistico, un giorno da e l'altro toglie. Per ora ha la classifica che merita, però sta rimanendo troppo nella mediocrità per aiutarci a vederlo in posizioni più onorevoli. Ha un qualcosa che ci ispira, ma c'è ancora da lavorare. Molto.
Chiudiamo quindi col match più sentito del giorno, quello tra Haas e Isner. A dire il vero non avremmo mai pensato potesse risolversi al quinto, speravamo che il tedesco avrebbe potuto ucciderlo in tre, massimo quattro set. Invece si è chiuso 10-8 all'ultimo per KO tecnico dell'americano. Abbiamo perso il conto di quanti match point ha annullato a Tommy lo statunitense col servizio. Addirittura nella partita finale è stato il tedesco a doverne affrontare uno. E' stato tutto molto emozionante e ci ha fatto più volte perdere le staffe, ma alla fine il bene ha vinto sul male. Grazie Haas per il tennis di alta qualità che continui a regalarci.
Quando la giornata stava per essere bloccata per oscurità, Kohlschreiber ha messo il sigillo con una vittoria su Hanescu in tre set. Per oggi è tutto, come al solito vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore per un quadro molto più dettagliato dei nostri vaneggi. Au revoir!
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