I tifosi dello svizzero vedranno quindi Wimbledon 2013 passare da quello che doveva essere la rinascita del loro idolo, alla tomba. Perché sì, parliamoci chiaro, se non arriva agli ottavi in casa sua, nella sua superficie ideale, dove mai potrebbe arrivare oltre ai quarti? A Basilea al massimo, se non partecipano gli altri tre. Il 26 giugno 2013 può dirsi ufficialmente chiusa la carriera di Roger Federer. Tra l'altro la giornata era anche partita male, con la multa per aver violato con le scarpe il Dress Code di Wimbledon! Ha 32 anni, ha vinto tutto, prendetevi una statua da mettere sul comodino e veneratelo in segreto, ma non cercategli altro. Anzi, ringraziate che ha perso da un nome improponibile, perché se avesse ceduto a un certo Nadal ai quarti, la cerimonia di addio al tennis non ce l'avrebbe tolta nessuno!
E' stato un match bellissimo, uno dei migliori, se non il migliore, dell'anno, perché anche lo svizzero ha giocato bene. L'incontro si è chiuso con tre tie-break e un parziale chiuso per 7-5 e non stiamo parlando certo di Isner e Querrey, ma di due che hanno applicato un tennis come Dio l'ha creato. E' stato un tripudio di serve & volley, attacchi a profusione, ricerca della rete alla minima occasione e alla fine ha vinto chi ha giocato meglio: Stakhovsky. Parliamo di 96 (N O V A N T A S E I) discese a rete, di cui concretizzate 61, contro le 54 dello svizzero, e 35 portate a casa, e 72 vincenti opposti ai 57 dell'elvetico. Se poi contiamo che i punti totali vinti dai due sono 162 a 161 per l'ucraino, in pratica stiamo dicendo che oltre il 90% dei 15 di Sergiy sono stati cercati in prima persona, mentre per Federer siamo sul 80%. Infatti i gratuiti sono stati solo 13 per Roger e 17 per l'ucraino. Ci mancava il commento di Clerici e Tommasi e il logo di Tele+. I nostri occhi hanno visto e i numeri parlano, ha meritato Stakhovsky che si prende tutti i nostri complimenti e gli omaggi della casa.
Certo è probabilissimo che al prossimo turno perda malamente o non giochi, come ha fatto oggi Darcis, ma chi se ne frega, ora il tabellone si apre ed è questa la bellezza. Era un quarto destinato a uno tra Federer e Nadal (quindi una semi per lo spagnolo o comunque un solito nome) e invece ora uscirà fuori chissacchì. E' pur sempre un inizio di novità. Tra questa meraviglia e il tennis, ormai anomalo, visto ieri, sembriamo tornati indietro di 25 anni, quando i tabelloni si bucavano e c'era la tanto amata varietà. God bless the grass! Che poi a dirla tutta, se non c'è un riciclo di nomi, chi dovremmo prendere per il culo noi di ControBreak? Negli ultimi mesi ci stiamo ripetendo fin troppo, è controproducente!
Per il resto della giornata esiste una sola parola: ecatombe. 7 i ritiri (5 maschili e 2 femminili) e svariati i match falsati dagli infortuni. E ci limitiamo solo a quelli palesemente dichiarati. Primo assoluto capro espiatorio additato è l'erba, ritenuta più scivolosa e meno sicura di quella dell'anno scorso. Certo, poter giocare dentro Wimbledon solo quando si è chiamati al proprio turno, non aiuta visto che i campi di allenamento non sono come quelli del grande tempio, ma allo stesso tempo i giocatori che hanno vinto, non sembrano trovare differenze con gli anni passati. Almeno a livello di grip sul piede. Anche Seppi conferma ciò e se lo dice lui, buona erba a tutti!
Partiamo subito con quello che fino all'ultimo è stato il match del giorno Brown-Hewitt, vinto dal tedesco. Non sappiamo come fare per non dilungarci più del dovuto quindi vi diciamo una cosa semplice: leggete tutti i complimenti fatti a Stakhovsky e metteteci il nome Dustin in mezzo. Praticamente il pazzoide di origini giamaicane ha fatto un match da incorniciare, nel quale non ha perso un'occasione per buttarsi a rete e fare faville. Ma poi con scioltezza e leggerezza. Si stava divertendo e ci stava facendo divertire. Tanto. Infatti è stato il "buongiorno che si vede dal mattino". A farne le spese Hewitt, un altro che inizia a fare tristezza vederlo trascinarsi sul campo. I restanti risultati ve li passiamo in veloce rassegna, perché altrimenti tra incazzati per l'uscita di Federer e ubriachi che invece stanno festeggiando l'evento, poi non finite di leggere il post!
Darcis è stato il primo a dare forfait oggi lasciando il via libera a Kubot che ha così trovato Paire, vincitore su Robert. Il sopracitato Brown ha trovato un altro turno teoricamente agevole perché Mannarino è stato graziato dal ritiro di Isner. Se mai si dovesse realizzare un ottavo tra il francese e il teutonico giamaicano, possiamo anche smettere di seguire Wimbledon e accontentarci. Janowicz passa grazie a Stepanek rifugiatosi in infermeria dopo essere stato quasi due set sotto. Il polacco troverà Almagro, vincitore su Rufin. Melzer stranamente ha battuto Reister e ora per lui l'onore di giocare contro Stakhovsky.
Verdasco, probabilmente coadiuvato dalla parrucca Playmobil, ha battuto Benneteau, anche lui acciaccatuccio, e ora si troverà opposto a Gulbis, che ringrazia per il ritiro di Tsonga a fine terzo set. De Schepper scopre che nei tornei esiste anche un terzo turno, grazie al walkover concesso da Cilic, e per il francese ci sarà Monaco, vincitore su Ram. Troicki ha battuto Kuznetsov e se la vedrà contro Youzhny, che malconcio è comunque riuscito a eliminare Pospisil al quinto. Chiudiamo dunque con la nota dolente di Murray ancora in gara dopo aver fatto fuori Lu e ora avrà come avversario il giustiziere di Mahut, Robredo. Ci vengono i conati vi vomito.
Se ci si stupisce per l'uscita di Federer, si pensi che il femminile saluta la Sharapova! Per una volta Dimitrov potrà vantarsi di essere uscito da un torneo dopo della ragazza... Ma non basta perché anche la numero due del mondo Azarenka ha dovuto dare forfait per problemi al ginocchio e Flavia Pennetta ringrazia, approdando quindi al terzo turno, dove trova la Cornet. In pratica ora la Williams potrà perdere Wimbledon solo prendendosi una micidiale infrazione al Dress Code, presentandosi in campo vestita da Arlecchino. Incredibilmente hanno vinto anche la Giorgi, opposta alla Cirstea, ma soprattutto la Knapp che ha lottato coi denti e con le unghie contro la Safarova. Good job!
Signori e signore è tutto anche per oggi. Vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore per un quadro molto più chiaro della situazione. L'appuntamento è per domani, nella speranza di potervi raccontare tante altre meraviglie!
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