Ieri, spenta la TV dopo la perla regalataci da Wawrinka e Gasquet, era impossibile non sperare che il Roland Garros fosse finalmente iniziato con una settimana di ritardo. A tener vivo questo sentimento, il pensiero che oggi si sarebbe giocato il quarto Federer-Tsonga, match che raramente ha deluso. Invece niente, Federer ancora una volta, nel 2013, di fronte a un ostacolo alza bandiera bianca prima di lottare e guardare in faccia l'avversario. L'impressione che lo svizzero ci sta dando è che giunto a una determinata fase dei tornei, si accontenti o abbia quasi un rifiuto nel volerci provare. Si pensi per esempio che con Simon ha dato l'anima, per arrivare almeno ai quarti, e oggi al massimo, con l'incontro ormai abbondantemente compromesso, sui rari vincenti mostrava una sequela di pugnetti con la stessa foga con cui Seppi ha festeggiato la vittoria al Challenger di Bergamo. Ci sembra palese il fatto che ormai l'ipotesi del ritiro "con dignità" sia sempre più vicina, anzi non ci stupirebbe se l'annuncio avvenisse proprio l'ultimo giorno di quest'anno che lo svizzero avrà l'erba sotto i piedi. E' normale e non c'è nemmeno da entrare in panico per questo, ha 32 anni, ha vinto tutto, ancora gli dovete rompere le palle?
C'è poco da dire della partita dell'elvetico, errori a go-go, stecche e addirittura molti smash sbagliati. Magari il dolore alla schiena si è veramente acutizzato, ma a noi le scusanti degli infortuni, come non piacciono per Nadal, non piacciono nemmeno per Roger, quindi se non ne parla lui in prima persona, non vediamo perché dovremmo essere noi a farlo o i media. Anche perché non vogliamo che queste futili chiacchiere sminuiscano il capolavoro di Tsonga. Unica defiance il break in apertura match, per il resto il vero peRFect è stato il francese, che non solo ha vinto bene, ma ha anche divertito il pubblico e noi a casa. Cervello sempre acceso (stranamente), esplosività, sicurezza nei colpi, chiaro disegno tattico in mente, forma fisica ottimale. Non ha ancora perso un set. Perla del giorno il suo passante di rovescio in corsa, giocato a una mano e controllando l'angolo solo col polso. Splendido. Semifinale meritatissima.
Jo Willy troverà Ferrer, che oggi ha battuto in tre set il miracolato Robredo. Non abbiamo la più pallida idea di come sia andato il loro match, ma stavolta non è colpa nostra. Infatti, dopo aver passato una settimana rischiando le convulsioni per riuscire a tenere sott'occhio contemporaneamente TV, smatphone, tablet e PC con messe in onda e streaming delle 200 partite giornaliere, oggi il colpo di genio degli organizzatori: quattro match sovrapposti. Morale della favola se ne potevano seguire solo due. Lo slam Parigino, sarà poetico quanto volete, ma il fatto che non abbia tetto, illuminazioni e sia corredato da queste decisioni, non aiuta a farcelo salire in grazia. Tra l'altro errare è umano, ma perseverare è diabolico e domani la storia si ripete con Djokovic e Nadal, in contemporanea su due campi diversi... addirittura il serbo, nonché numero uno al mondo, opposto ad Haas, ovvero il match del giorno, è sul Lenglen. Allez!
Per le fanciulle, la Williams ha sofferto il secondo set, ma ha chiuso al terzo e sarà mattanza contro la Errani. Ebbene sì, la piccola Sara ha estromesso la maga Radwanska, riuscendo finalmente a battere una top 5. Noi abbiamo sempre detto che l'italiana non è proprio il nostro modello di tennis, infatti siamo felici per lei e perché è pur sempre un'italiana, ma la polacca ha indubbiamente un tennis superiore all'azzurra. C'è comunque da dire che la Errani da quando si è specializzata nel doppio ha sdoganato il suo gioco da ributtino e ora mostra qualche variazione in più, le stesse che le hanno permesso di fare il salto di qualità in singolare e raggiungere questo ranking impensabile.
E' tutto per oggi, come al solito vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore così potrete leggere con assoluta precisione tabelloni, order of play o semplicemente quanti gratuiti ha fatto Federer oggi. Au revoir!
4 commenti:
Scorgo nella foto un'impressionante somiglianza con Sampras. Sarà un caso?
Ma se somiglia a Stan Laurel!
Per proseguire nella fiera dell'assurdo, direi che assomiglia al dr. House photoshoppato presente nella foto profilo del gruppo Facebook "andare a cag*re il c***o sulle bacheche altrui".
Detto ciò, parliamo di cose futili: temo che il buon Jo non passerà lo scoglio Ferrer, secondo me la superficie penalizza troppo il transalpino, a meno di uno stato di erezione tennistica di altissima intensità che duri come minimo un paio d'ore. E se nell'altra semi Nole riesce a battere Nadal, secondo me domenica potremmo vederne delle belle.
Purtroppo i "se" sono molto consistenti. Do a Tsonga un 10% di probabilità di riuscita. Ovviamente, se nell'altra semi vincesse Nadal, qualunque discorso su un vincitore finale diverso dal toro di Manacor credo vada a farsi benedire.
Lei cosa ne pensa?
Che lo spirito di Søderling sia con Tsonga.
Dirk
Effettivamente la somiglianza col Dottor House Photoshoppato è indiscutibile.
Per il resto, si è profilato il peggior scenario possibile. Nessuna erezione prolungata per Tsonga e il cuore di Nadal ha vinto. Inutile giocare la finale a meno che non vengano imposte regole del tipo: Nadal deve essere bendato, coi piedi legati e deve tenere la racchetta coi denti, dopo aver fatto 56 ore di digiuno. Ma anche in questo caso penso che niente impedirebbe a Ferrer di regalare il match a Rafa come ha fatto negli ultimi 32 anni
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