Il destino è beffardo. Nell'ultima domenica di finali, nella quale il protagonista sarebbe dovuto essere Nadal, che ritrovava il successo sulla terra dopo l'umiliazione di sette giorni fa a Monte-Carlo, qualche ora prima, Rosol ha conquistando il torneo Romeno e il primo titolo ATP della carriera. Inutile dire che da ieri Bucarest è terra santa. Alla luce di questo la proclamazione a Barcellona di Rafa è passata in secondo piano, se non per i tifosi a senso unico dell'iberico. Prima di tutto perché era scontata, secondo perché leggere i nomi di Nadal e Rosol affiancati, non può che far pensare solamente alla disfatta del maiorchino a Wimbledon 2012 per mano del ceco. In parole povere Nadal, anche nella vittoria, non riesce proprio a liberarsi dal fantasma della sconfitta. Ad oscurare ancora di più il successo dello spagnolo ci pensa addirittura Supertennis che ha preferito la diretta della finale WTA di Marrakech, dove la Schiavone ha dominato la Dominguez Lino, riuscendo finalmente ad alzare nuovamente una coppa al cielo.
Arriva quindi un altro titolo in Italia, da parte delle fanciulle, ma non pensiamo di esagerare affermando che forse si sarebbe potuti giungere alla doppietta, anche con Seppi a Bucarest. Del resto Andres è stato semplicemente sostituito da Rosol al secondo turno. Match tra l'altro perso per inezie di compassione. Solo Tiparevic o Simon avrebbero potuto contrastare l'italiano, ma entrambi semplici fantasmi di quello che erano e infatti hanno perso a metà cammino. Inoltre il ceco ha poi battuto facilmente tutti gli altri malcapitati. Alla luce di questo, ci permettiamo di dire che è stata una vera occasione sprecata per il tennis azzurro... che si aggiunge alle ormai innumerevoli del passato. Ovviamente si teorizza tutto e lungi da noi sminuire il trionfo di San Rosol.
La Schiavone vista nel torneo marocchino è quasi da lacrimuccia, perché ha ricordato parecchio la determinazione e lo stato di forma tennistica presentato nei due anni di gloria al Roland Garros. Ovviamente non si sperano più miracoli e sicuramente non ha fatto incetta di prestigiosi scalpi per vincere Marrakech, ma è pur sempre un titolo e spunti positivi in vista di Madrid, Roma e lo slam Parigino.
Come ultimo ricordiamo il successo di Nadal ai danni del connazionale Almagro. Titolo scontatissimo fin dall'eliminazione di Ferrer, che almeno gli avrebbe potuto tenere testa dal punto di vista fisico. Inoltre si aggiunga che dall'altra parte della rete c'era Almagro, che probabilmente ha una postilla contrattuale che gli impedisce di battere Rafa, ma anzi lo costringe a farsi umiliare dal maiorchino. Epico l'inizio di gara dove ha raggiunto il 3-0 con doppio break e poi ha vinto altri quattro game in tutto il resto del match. Complimenti.
Non ne avevamo ancora parlato, ma oggi ci permettiamo due righe sulla questione delle teste di serie del Roland Garros, visto che lo zio Toni è riuscito a non evitare l'argomento. Inutile dire che lui è pienamente d'accordo con l'idea di Forget, ma non contento del fatto che molto probabilmente riceverà veramente questa grazia, ne ha anche approfittato per riesumare la questione della classifica ATP biennale, spiegando che così i sette mesi di assenza del nipote non avrebbero pesato sul ranking. Della serie: chi se ne frega dei giovani che vogliono emergere velocemente dalle retrovie, l'importante che Rafa abbia sempre garantite le semi di ogni torneo che tocca. A ciò, noi di ControBreak rispondiamo con dieci minuti di luttuoso silenzio, molto più esplicativi di mille parole.
In settimana bolle in pentola l'ATP di Monaco di Baviera, capeggiato da Tipsarevic e Cilic, seguiti da nomi come Gulbis, Haas e Dolgopolov, e il Portugal Open, che vede ai nastri di partenza Ferrer, Wawrinka, Seppi, Paire, Lorenzi, Fognini e tanti altri. Diciamo che sarà questo il torneo di punta e infatti Supertennis seguirà quello tedesco. Per qualunque altra info vi rimandiamo alla nostra bellissima pagina Livescore. E' tutto per il momento, buon tennis!
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