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sabato 27 aprile 2013

Sempre più Nadal a Barcellona. Solo Rosol può salvare Bucarest

Questa settimana ci siamo astenuti dal raccontarvi le mirabolanti avventure che accadono a Barcellona e Bucarest, perché il livello di coinvolgimento è pari a zero. Chi ci conosce sa benissimo che la stagione sulla terra ci stimoli quanto una puntata di "Porta a porta" pre-elettorale, figurarsi quanto ci possano interessare i due tornei sul rosso interlocutori in svolgimento. Si aggiunga che quello spagnolo ha una entry list composta per oltre la metà da iberici pallettari, che in casa si esaltano battendo anche giocatori ottocento spanne superiori, ma che poi si sciolgono come neve al microonde al cospetto di Nadal. Anche qui gli organizzatori dovranno pregare in ginocchio Djokovic di partecipare, se non vogliono rischiare che nei prossimi anni le persone anziché comprare i biglietti, optino per i convenienti highlights su Youttube delle precedenti edizioni, tanto la tiritera è sempre la stessa: Rafa che mordicchia la coppa enorme.

Per avvalorare la scontata previsione, si pensi solo che Ferrer, unico che avrebbe potuto tener testa al maiorchino, almeno fisicamente, è uscito al primo turno per mano di Tursunov. Tolto questo irrisorio ostacolo per Nadal, c'è poco da stare a fantasticare su chi sarà il vincitore di Barcellona. Il russo ha poi perso da Bellucci al turno successivo, il quale si è poi ritirato. Una consecutio di compassione non indifferente. Kohlschreiber si è quindi ritrovato in semifinale con un bel walk over. Mano dal cielo per lui, visto che la pioggia persistente del giovedì lo aveva condannato al doppio turno del giorno dopo.

Anche altri hanno dovuto assolvere la doppietta e tra questi c'erano Robredo, Raonic e Nadal. Su Rafa, per quanto già ampiamente detto in apertura, c'è stata poca storia, la mattina Paire (7-6 6-2), la sera Ramos (6-3 6-0) e se gli avessero fatto giocare un altro match la notte, avrebbe risolto anche quello in scioltezza. Robredo ha fatto il colpaccio e in tre set ha eliminato la testa di serie numero tre del torneo, Berdych. Lo spagnolo rientra tra i classici che sulla terra si esaltano, in casa ancora di più e infatti nel match della sera stava anche per compiere l'impresa su Raonic. Per fortuna il canadese ha sigillato tutto al tie-break del terzo dopo 140 minuti di agonia, da sommare ai 90 per battere Gulbis la mattina. Questo si traduce nel fatto che oggi, opposto a Rafa in semi, lo vedremo strisciare. Per chiudere il quadro, abbiamo Almagro che ha regolato Monaco in due set e ora dovrà battere Kohlschreiber, se proprio desidera farsi umiliare pubblicamente da Nadal in finale. Pioggia permettendo, vedremo tutto su Supertennis a partire dalle ore 13:30

Arriviamo quindi a Bucarest, torneo che vedeva Tipsarevic e Simon, prima e seconda testa di serie. Due che in questi ultimi tempi hanno fatto a gara a chi riusciva a collezionare più epic fail possibili. Proprio alla luce di questo, il più titolato per vincere il 250 Romeno era Seppi! E non stiamo scherzando. L'altoatesino però, chiamato al secondo turno contro Rosol, non è riuscito a sottrarsi al fascino del curriculum del ceco e si è arreso al suo cospetto in tre set. Ora il nostro amatissimo Lukas giocherà la semi contro Pong Simon, che non sappiamo minimamente come sia messo, perché volentieri abbiamo rinunciato alla visione del torneo e ancora di più alle sue partite. Dall'altra parte, sono addirittura giunti al penultimo atto Mayer, ormai ospite di punta di "Chi l'ha visto?" e Garcia-Lopez, che ha battuto in tre set Tipsarevic. Abbiamo anche vergogna a scrivere queste cose. Rosol salvaci tu!

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