Certo era strano leggere Fognini assieme a quello di Djokovic, Nadal e Tsonga, ma per quanto dimostrato contro Berdych e Gasquet, il suo posto al sole era più che meritato. A dirla tutta, viste le prestazioni dei tornei precedenti, anche la presenza di Jo Willy tra i semifinalisti di un 1000 non era di certo attesa, ma comunque meritatissima per quanto fatto vedere durante l'appuntamento monegasco. Purtroppo per loro due "intrusi" dall'altra parte della rete c'erano avversari superiori e disposti a tagliarsi un braccio pur di raggiungere l'atto finale di Monte-Carlo 2013. Non c'è stato bisogno che Nadal e Djokovc arrivassero all'amputazione, per vederli replicare lo stesso risultato della precedente edizione del torneo, perché sia Tsonga che Fognini hanno sbagliato totalmente l'ingresso in gara, consegnandosi ai rispettivi avversari, senza storie.
Hanno aperto le danze Rafa e il francese e le incognite ovviamente erano solo su come il transalpino avrebbe dato l'imprinting al match. Presto detto, dopo un game lottato nel quale ha buttato tre palle break, nel gioco successivo ha subito concesso il servizio. Nadal non aspettava altro che vivere del suo classico break di rendita a inizio partita per aggiudicarsi il primo parziale con un lineare 6-3. Il tempo di mettere due cose sotto i denti e il secondo set si è portato sul 5-1. A questo punto l'elettroencefalogramma di Tsonga ha iniziato a animarsi, regalandoci ottimo tennis, tanto che in poco tempo è riuscito a portarsi sul 5 pari e guadagnare il tie-break. La domanda è: giocare così, non diciamo dal primo 15, ma almeno dal terzo game della gara no? Eravamo speranzosi di vedere un terzo set, ma Jo Willy ci ha subito redarguito con le sue canoniche quattro vaccate consecutive che hanno regalato il 7-6 e la finale a Nadal.
E' quindi arrivato il momento di Fognini, chiamato all'impresa contro Djokovic. Avendolo visto giocare un tennis semplice ed efficace prima contro Berdych, poi contro Gasquet non si pensava potesse certo battere il numero uno del mondo, ma nemmeno che entrasse in campo già battuto, come invece ha fatto. E' stato un monologo del serbo, un match nel quale abbiamo visto il vecchio Fabio con la differenza che forse è riuscito a capire che si può perdere senza cedere ai nervi. Pazienza, 6-2 6-1 il punteggio e fischi a fine match per il ligure. Certo pagare i biglietti per le semi pesa parecchio e tutti vorrebbero vedere un bel pomeriggio di tennis, invece hanno assistito a due match molto svelti e a senso unico, ma i fischi ai giocatori li lasciamo volentieri al calcio. Inoltre Fognini non se li meritava per tutto il percorso fatto nel torneo. Parliamo di semi in un 1000 raggiunte da uno che fino a ieri era 32 al mondo. Non capita spesso. Si spera ovviamente che sia almeno l'inizio di un nuovo trand e non passi, tra due settimane, come il torneo "botta di culo" o "della vita".
Ecco che quindi a breve vedremo quello che ormai è il nuovo classico: Djokovic-Nadal. Il torneo di Monte-Carlo prima era scontato perché lo spagnolo arrivava sempre in finale e vinceva, ma bene o male, cambiava il suo avversario. Ora che lo disputa anche il serbo, non c'è più nemmeno quel minimo di fantasia col secondo nome! Questa è infatti la notizia peggiore. Pensiamo che chiunque oggi vincerà, sarà una finale straziante. Lo scopriremo a partire dalle ore 14. ma non dimenticate di dare un'occhiata anche alle fanciulle azzurre della FED Cup, impegnate contro la Rep. Ceca e con già 2 punti conquistati da parte della Vinci e della Errani rispettivamente opposte a Kvitova e Safarova. Anche per oggi è tutto, buon tennis!
1 commenti:
111 minuti D applausi sul paragrafo di Fabio... I francesi ancora una volta mostrano intolleranza verso chi batte uno dei loro...
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