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venerdì 25 gennaio 2013

Australian Open 2013: semifinali. Djokovic si allena, Murray lo raggiunge dopo cinque set con Federer

Il dado è tratto! Dei tre pretendenti al titolo saranno Djokovic e Murray a giocarsi la finale degli Australian Open 2013. Loro ci avevano lasciato agli US Open 2012 e loro ritroviamo. Con Nadal fuori dai giochi, Federer competitivo sì, ma non più in grado di reggere certi tempi, l'epilogo è probabilmente il più giusto. Passa questo in convento, cosa ci volete fare? Per l'ultimo atto non escludiamo i cinque set, diversi capovolgimenti di fronte, MTO a vanvera, "fuck", sorrisi sarcastici e tanto altro, che si quantificheranno in oltre 4 ore di gioco. Noi dopo la terza prevediamo di dare i primi segni di esaurimento nervoso e, se per caso dovessimo sparire dalla "zona FaceBook" dopo un tot di tempo, allarmatevi e iniziate a cercare nel sito dell'ANSA se trovate titoli come "Canguro salva disperati che tentavano di tagliarsi le vene" oppure "Dingo trascina fuori casa due malcapitati che avevano provato a farsi un pisolino con la testa dentro il forno e il gas acceso".
Detto ciò, facciamo un velocissimo riassunto di quanto accaduto in queste fasi finali al Melbourne Park, perché abbiamo i nostri amici a quattro zampe australiani che hanno finalmente trovato giustizia per Tomic e non vorremmo perderci la festa alcolica che stanno organizzando!

La due giorni di semifinali è partita ieri con Djokovic-Ferrer. Alzi la mano chi aveva osato pronosticare vincente lo spagnolo, anche alla luce della sofferenza patita contro Almagro. Probabilmente i genitori hanno scommesso a favore del serbo e David si è accodato a loro. Dire che non c'è stata partita tra i due è molto riduttivo, quasi comico o offensivo per il valore che assume la parola "partita". Per quanto ci riguarda, siamo giunti al fatidico "Game set and match Djokovic" solo grazie agli amici di FaceBook che ci hanno intrattenuto con tutto ciò che non aveva niente a che fare con l'incontro in TV! Nelle poche volte che per sbaglio ci siamo dedicati alla partita, abbiamo visto traccianti infuocati di Djokovic mandati da e in ogni angolo, indistintamente di dritto o rovescio. Ferrer cosa poteva fare? Correre. Il campo sembra abbastanza veloce quest'anno, quindi non è riuscita la difesa classica dello spagnolo e il match si è concluso presto. 6-2 6-2 6-1 e a casa in 90 minuti. David a stento tratteneva le lacrime. Magra consolazione: da lunedì sarà ufficialmente numero 4 del mondo, pur non meritandoselo, visto che questa scalata è dovuta all'assenza di Rafa. Il serbo invece è indubbiamente da finale, perfetto, una macchinetta di precisione e pronto a fare il nuovo record di durata di una finale slam quando domenica si troverà di fronte l'altro androide Murray.

Ebbene sì, cari tifosi, non rompetegli più le palle e concedete la lettera di pensionamento a Federer, che contro i giovincelli alla lunga non ce la fa più con le gambe. Mettetevelo in un museo, fate quello che volete coi DVD dei suoi match, ma non chiedetegli più risultati contro questi due, che difficilmente arriveranno. Anche lui invecchia. Sappiatelo. Certo, il match si è risolto al quinto, ma se proprio vogliamo essere obiettivi questo set decisivo è giunto per inezie e per l'acuta stupidità che ogni tanto si presenta nel cervello di Murray. Non stiamo a riassumere le 4 ore per filo e per segno, per raccontare la partita bastano pochi elementi: lo scozzese ha sempre avuto in mano le redini del gioco, Federer avrà pur fatto perle come al suo solito, ma ha arrancato fin da subito. Primo set per Andy con un break. Il secondo parziale si è deciso al tie-break a favore di Roger, per uno smash sciagurato dello scozzese, che non sbagliano nemmeno a scuola tennis i bambini che prendono in mano una racchetta per la prima volta. Terzo set vinto da Murray in controllo e con un break in saccoccia. Al quarto set il baronetto inglese serviva per il match e se l'è fatta nei pantaloni concendendo controbreak e annessa sconfitta al tie-break. Al quinto Federer non ne aveva più nelle gambe e così c'è stato lo schianto con un sonoro 6-2. Come vedete ha fatto e disfatto tutto lo scozzese. Allo svizzero gli si può solo vantare di aver retto la baracca finché possibile, giocando bene (quasi nessuna stecca è indicativo), ma non al livello sufficiente per battere l'avversario. Amen.

Non è tutto per oggi perché nella notte si sono giocati dei match con azzurri in campo, e che match! Semifinale per Baldi, che purtroppo ha perso di schianto contro l'australiano Kyrgios, ma va bene lo stesso (per ora). Invece successo in finale e Slam per la coppia Errani-Vinci, vincente per due set a uno sulle padrone di casa Dellacqua-Barty. Brave Cichis. Domani si giocherà la finale femminile tra Li e Azarenka. A scanso di attacchi di panico fantasma e ginocchia che fanno contatto col piede, la bielorussa dovrebbe avere la meglio sulla cinese! E se lo diciamo noi, è un buon motivo per seguire il match e vedere che probabilmente accadrà il contrario. E' tutto per oggi, l'appuntamento è rimandato a domenica... forse...

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