Con l'arrivo del terzo turno i match pian piano cominciano a diventare meno scontati, c'è chi scricchiola pericolosamente e, nonostante i punteggi apparentemente schiaccianti, gli incontri regalano del buon tennis o compassione di ottima qualità. Noi siamo sempre più in preda ai deliri della febbre causata da un concentrato di mali stagionali, beccati nonostante ci fossimo fatti due vaccini antinfluenzali (il secondo era per sicurezza). Addirittura oggi abbiamo sognato che era tornato Nadal e aveva vinto un match di 8 ore contro lo zio Toni. Un incubo. Per fortuna è venuto in nostro aiuto il day 5 degli Australian Open 2013, che ci apprestiamo a raccontarvi col cuore ricolmo di gioia per la tanta compassione odierna messa in campo, soprattutto da uno dei protagonisti... e provate a immaginare chi.
I match maschili sono cominciati più tardi del solito per dar spazio alle fanciulle, ma oltre alla vittoria della Ivanovic abbiamo poco altro da dichiarare a riguardo. A rompere il ghiaccio è stato Tipsarevic opposto a Bennetteau. Dire che il serbo abbia scricchiolato oggi è molto riduttivo. Anzi, mettiamo le cose in chiaro, in realtà sta vivendo appeso ad un filo già dal secondo turno, e oggi ha confermato che la sua scomparsa dal torneo è vicinissima. Il francese infatti l'ha fatto penare e non poco imponendosi prima sotto un set a zero e poi 2-1. Alla fine Ringhio l'ha spuntata, ma non dimentichiamo che lui è numero 9 del mondo e il transalpino un modesto 38 trentunenne, che non avrebbe dovuto preoccuparlo più di tanto. Questa è la dimostrazione che i top ten rispetto ai top five fanno veramente pena.
Bel match quello tra Djokovic e Stepanek, non per merito del serbo, ma grazie alla fantasia, gli spunti e ovviamente l'immagine radiosa del modello ceco. Alla fine ha vinto Novak in tre perché le sue risposte e i passanti telecomandati hanno bloccato il gioco offensivo di Radek, ma se non fosse appunto per quest'ultimo, il match si sarebbe ridotto a un classico palleggio e braccio di ferro da fondo, con recuperi all'ultimo istante. Lunga vita al tennis di Stepanek, peccato che anche lui sia sulla via del pensionamento. Quasi contemporaneamente, abbiamo potuto godere del capolavoro del giorno che porta la firma di Verdasco. Un concentrato di compassione che solo lui poteva confezionare con così tanto pathos e dedizione per la causa. Avanti due set a uno, è riuscito a farsi recuperare nel tie-break del quarto e qui schiantare miseramente 6-2 al quinto. E' un copione che attendevamo fin dal primo turno contro Goffin, ma che solo oggi ha voluto sfoggiare. Purtroppo il fruitore di questo regalo è Anderson. Pietà.
Almagro ha posto fine alle speranze di Janowicz battendolo in tre set. Punteggio netto, ma abbastanza bugiardo. I primi due parziali infatti si sono risolti al tie-break e solo al terzo il polacco ha veramente ceduto. L'esperienza ha giocato un ruolo fondamentale per l'esito di questo incontro. Comunque siamo fiduciosi per questo giovincello, speriamo non deluda le nostre aspettative. Sia Nishikori che Wawrinka hanno fatto il loro compito vincendo tranquillamente, il primo contro Donskoy e il secondo su Querrey. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, abbiamo finalmente scoperto il perché del sorriso ammaliante dello statunitense: è il fratello segreto di Fozzie Bear.
In chiusura di giornata Berdych ha battuto molto facilmente Melzer. Un concentrato bassissimo di neuroni in campo, ma nonostante il ceco ne abbia solo uno in testa, era l'austriaco che abbassava la media... Jurgen ormai è solo da compatire per come riesce a perdere rimanendo inerme agli eventi. Purtroppo non è colpa sua se il destino ha voluto che da un giorno all'altro si svegliasse scemo e incapace. Ultimo risultato utile del giorno, la vittoria di Ferrer su Baghdatis in tre set. Prevedibile. Troppo tignoso e macchinetta noiosa lo spagnolo, per poter dare speranze allo spensierato e solare cipriota.
Domani la parte bassa del tabellone con diversi match interessanti, ma per order of play e tutto quello che vorrete sapere sulla prossima giornata o quella appena passata, vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore, dove troverete di tutto e di più. Ora ci congediamo per fare due grattini ai nostri amici a quattro zampe così prendono sonno e domani si potranno svegliare belli rilassati per prepararci la colazione. Dobbiamo essere grati a loro che ci stanno tenendo in vita, grazie alla laurea in medicina conseguita per corrispondenza da parte del canguro e la chimica fai-da-te del dingo per crearci le medicine. Arte appresa quando in Australia sintetizzava nuove droghe per gli spacciatori del suo quartiere. Ebbene sì, ha un passato di tossicodipendente. Brutte storie. E' tutto per oggi, l'appuntamento è rimandato a domani!
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