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martedì 15 gennaio 2013

Australian Open 2013: day 2. Tutto liscio come l'olio per i big. Seppi e Vinci i soli reduci

Per quanto se ne possa dire sul suo tennis per niente stellare e divertente o sulla sua natura non proprio italiana verace, alla fine rimane l'ancora di salvezza nella maggior parte dei tornei dell'anno, quando un po' tutti gli altri azzurri fanno le valigie anticipatamente. Certo, poi magari perde miseramente ai secondi turni, ma in questa ecatombe, già passarne uno è qualcosa. Parliamo ovviamente di Seppi, unico maschietto rimasto in gara per quanto riguarda gli azzurri. Deludenti anche le fanciulle. Sara Errani non parte benissimo con la difesa della classifica ed è già fuori al primo turno. Idem la Schiavone, che continua la sua caduta a picco. Non ci resta che sperare nella Vinci, unica a passare il turno. Morale della favola, abbiamo totalizzato un 2 su 11... non male se pensiamo che poteva essere un en plein negativo. Navigano in acque ben più tranquille i top player, che hanno passato il turno senza il minimo sussulto. Come sapete da ieri, per seguire bene gli Australian Open abbiamo optato per vivere nel fuso orario di Melbourne, così la nostra giornata è cominciata alle 22 di ieri ora italiana. Dopo una corsetta al mare fatta col caschetto da minatore (era buio!) e due surfate con rischio di morte per la nulla visibilità, siamo arrivati a casa perfettamente in tempo per l'inizio delle ostilità. Il canguro e il dingo ci hanno accolto con cornetti appena sfornati e caffè fumante, che ci hanno permesso di combattere il principio di assideramento alle mani, cominciato in spiaggia nella nostra corsetta salutare. Per domani è necessario acquistare una lampada da 10000 watt per simulare un sole, visto che purtroppo in Italia, nel nostro fuso orario, c'è buio e freddo. E' dura lo ammettiamo... ma bando alle ciance e facciamo un velocissimo ripasso di quanto accaduto in giornata.

Murray ha rotto il ghiaccio sulla Rod Laver, facendo fuori Haase senza il minimo problema. In contemporanea, oltre alle leggiadre fanciulle in campo, Kavcic batteva Bellucci in tre set e Seppi benediva Zeballos. Piccolo sussulto per Raonic, che ha perso il primo set per poi annientare velocemente Hajek. Subito dopo è arrivata la prima apparizione in campo di Federer nel 2013 e per chi si stava allarmando sulla sua prolungata assenza, lo rassicuriamo: niente di diverso, così come l'avevamo lasciato, l'abbiamo ritrovato. Certo ha giocato contro Paire, ma il punteggio netto è un toccasana per i suoi estimatori. E' in corsa per il titolo, tranquilli. Bel match quello tra Llodra e Tsonga, dove si è visto anche un po' di spettacolo, ma alla fine a Jo Willy è bastato sfondare nei momenti chiave, per portare a casa il match in sicurezza. Anche il bulletto Gasquet ha fatto il suo compitino buttando fuori Montanes in tre set, ma non senza qualche piccolo brivido, giusto per non perdere il marchio di fabbrica. Continuiamo a sostenere che gli basterebbe giocare due metri più avanti per farne piangere diversi... e invece rischia sempre di essere in bilico anche con tennisti mediocri come lo spagnolo sopracitato. Kohlschreiber ha passato il turno in tre set contro Darcis e Rosol ha trionfato su Baker. A dimostrazione che quando il gioco si fa duro i veri campioni si mettono in evidenza (!).

Siamo quindi arrivati alla sessione serale dove Tomic ha passeggiato su Leo Mayer. L'australiano è in scia positiva da una settimana e addirittura pensa già al terzo turno contro Federer, prima di vincere il secondo. A volte è meglio starsi zitti. Facile anche per Del Potro, che in pochissimo tempo ha annientato Mannarino. Cilic ha fatto fuori Matosevic e l'amico Dodig ha battuto Wu in 4. Volandri ha vinto il primo set contro Simon, ma poi ha perso al quarto. Brands invece continua il suo periodo positivo eliminando Klizan e per chiudere Nieminen ha ucciso Haas al quinto. Forse questo è il risultato più importante del giorno, ma non vi possiamo raccontare che tipo di compassione abbia portato alla chiusura 8-6 al quinto, perché ci siamo messi a seguire Dolgopolov-Monfils, nella convinzione che quando gioca la Luce, vengano bloccati i match degli altri campi e tutte le guerre in atto nel mondo. A quanto pare non è così e Tommy ci ha salutato senza che ce ne accorgessimo.

Mentre Davydenko batteva Sela al quarto (un vero peccato non ce l'abbiano trasmessa in full HD e al rallentatore per ammirarla al meglio), come prima anticipato, chiudeva la giornata il match target del day 2: Monfils-Dolgopolov. E' stato un incontro divertente che non ha deluso in quanto a spettacolo. L'ucraino ha fatto il suo gioco fantasioso che lo contraddistingue dalla massa e lo fa entrare nelle nostre grazie. C'è da dire però che Monfils, di fronte a questo estro non si è tirato indietro e, anche lui, per portarsi al centro dell'attenzione ha cominciato ad accattivarsi il pubblico con colpi strani, soluzioni ricercate, gioco aggressivo e dentro il campo, sfoderando nel complesso un tennis piacevole. Si è visto di tutto e alla fine ha vinto il francese in quattro. Gael ha indubbiamente recuperato le ginocchia, ma pensiamo che il suo vero punto forte siano i baffi. E' ovvio. L'ucraino invece comincia a preoccuparci. Era evidente un piccolo problema muscolare per lui e bisogna dire che si è beccato il primo turno peggiore, però c'è anche da riconoscere che non arriva certo da risultati convincenti per attribuire la sua sconfitta solo alla sfortuna.

E anche per oggi è tutto! Per noi è ora di andare a letto così che possiamo essere belli pimpanti per il day 3, del quale potrete trovare tutto il necessario nella nostra pagina Livescore, compresi anche tutti i dati della giornata appena trascorsa. Il dingo e il canguro già dormono, perché si alzeranno all'alba per infornare i cornetti per la nostra colazione. Che teneri... ci uniamo a loro. A domani!

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