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lunedì 14 gennaio 2013

Australian Open 2013: day 1. Janowicz l'unico vivo tra le "nuove proposte". Disastro azzurro

Buongiorno a tutti da Melbourne! In realtà non siamo in Australia, ma come al solito, durante uno slam, noi ci caliamo totalmente nella parte per vivere al meglio passioni e compassioni dei protagonisti. Purtroppo quest'anno continuiamo a sentire la crisi sulle nostre tasche e quindi non siamo potuti partire, ma abbiamo usato degli accorgimenti che ci aiuteranno a non farci sentire così distanti dal down under. Prima di tutto abbiamo adottato il fuso orario di Melbourne, comprato il costume nuovo per andare al mare, la tavola da surf e una serie di bevande refrigeranti per far fronte ai 40 e passa gradi australiani. Purtroppo non è semplice vivere in queste condizioni quando in Italia nevica. Per esempio, all'una di notte siamo andati al bar a fare colazione pretenziosi di paste fresche, ma era chiuso e, mentre eravamo lì a bussare, a Walk Over si è congelato un piede, perché indossava le infradito. Ora gli dovranno amputare l'alluce, ma per il tennis questo ed altro. Per fortuna ci potremo rilassare sul divano a seguire i match perché sono venuti a farci visita i nostri amici a quattro zampe che avevamo conosciuto due anni fa, nella nostra trasferta, il canguro e il dingo. Manderemo loro a fare la spesa e li metteremo ai fornelli, così da non perdere nemmeno un 15 dei nostri eroi. Inoltre la loro presenza per casa ci aiuterà a farci sentire sempre più in Australia. Ma veniamo al tennis. Nessuna sorpresa in giornata da parte dei big e fino alle semifinali non ci aspettiamo sorprese sui 4 nomi pretendenti al titolo. La nostra speranza di gioia si riponeva nelle giovani proposte, ma da questo punto di vista, Janowicz a parte, c'è stata una delusione. Non parliamo poi degli italiani. Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo messi abbastanza male.

La giornata si è aperta con svariati match femminili per permettere quelle due orette di sonno extra o allietare il risveglio, scegliete voi. Il clima disteso si è però subito smorzato con Almagro-Johnson. Alla fine ha vinto lo spagnolo al quinto, ma l'americano è andato in vantaggio due set a uno e nel quarto ha annullato dei match point, prima di vincerlo. Il simpaticone iberico ha conquistato il match solo per quel tot di esperienza extra che si porta sulle spalle. Nishikori ha avuto qualche problema nel primo set con Hanescu, ma poi l'ha schiantato in quattro, senza grossi patemi. Disastro per Dimitrov, battuto da Benneteau. E' stata una delusione che non ha meritato nemmeno uno sguardo dalle telecamere di Eurosport. Malisse ha eliminato Andujar con semplicità e ci fa piacere segnalarvi anche la vittoria dell'estroso Rufin in quattro set su Reister.

Passiamo quindi al match del giorno: Verdasco-Goffin. Ci abbiamo sperato parecchio, ma il miracolo non è giunto e lo spagnolo ha portato a casa il match al quinto. Basilare il primo set vinto grazie a San Servizio che ha tolto molte castagne dal fuoco. Peccato per il Leo di Caprio belga, che volevamo vedere ancora un po', prima che tirasse cuoia. E' probabilissimo che Nando perderà al secondo turno, contro chiunque gli capiti. Facilissimo Berdych in tre set su Russel, idem per Wawrinka opposto a Stebe. Bene Harrison che ha vinto in quattro contro Giraldo. Per l'americano è una piccola conferma, che però non si evidenzia a causa dei troppi fallimenti passati. Staremo a vedere le sue intenzioni per il 2013.

Djokovic ha domato abbastanza agevolmente Mathieu e Youzhny ha portato a casa il match contro Ebden. Il russo ha recuperato da due set a zero per l'australiano. Un incontro anomalo per Mikhail perché solitamente in queste situazioni di punteggio perde immediatamente, raggiungendo apici di compassione che solo in pochi riescono a concepire. Monaco, probabilmente ancora infortunato, ha ceduto in tre contro Kuznetsov. Stranamente Melzer non si è complicato la vita e ha portato a casa il match abbattendo facilmente Kukushkin, lo stesso vale per Lopez che ha rimandato in patria il connazionale Brugues-Davi. Karlovic fortunatamente ha perso dall'americano Smyczek e gli USA possono festeggiare anche per Baker, vincente in cinque su Bogomolov, che ormai non sappiamo più sia statunitense o russo. Ma a dirla tutta, nonostante il dubbio, dormiremo comunque sonni tranquilli.

Siamo quindi arrivati al serale con Tipsarevic-Hewitt. A dire la verità ci aspettavamo un match al limite della compassione per il serbo, invece, nonostante il padrone di casa abbia fatto il possibile per non cedere mai, Ringhio ha vinto meritatamente in tre e facendo pesare la sua superiorità, soprattutto giocando bene i punti che contano. Ferrer ha vinto in tre set contro Rochus, in circa 28 ore. Non abbiamo visto nemmeno un frame del match, ma a mente ricordiamo che è iniziato quando in Italia non c'era ancora il sole ed è terminato verso le 9:30... chissà quante mirabolanti zompettate e scambi infiniti ci siamo persi. Peccato. Querrey ha trionfato in quattro su Munoz-De La Nava e anche in questo caso siamo orgogliosi di aver letto solo il risultato. Baghdatis si è impegnato moltissimo per allungare il day 1 ed è riuscito ad arrivare al set decisivo contro Ramos, prima di vincere. Non è confortante. Per chiudere, miracolo di Stepanek: due set sotto, è riuscito a ribaltare il match e portarlo a casa al quinto (7-5) contro Troicki. Si sprecano i punti compassione per il serbo.

Capitolo italiani: un disastro, hanno perso tutti. Knapp e Giorgi a casa, solo un lieve guizzo della prima che almeno un set l'ha vinto. Ma vediamo i maschietti. Il primo a lasciarci è stato Cipolla che ha ceduto in tre a Kamke, conquistando solo 6 game... peccato non siano stati vinti nello stesso set. Geloso del fatto che il romano sarebbe potuto tornare a casa a vedere la neve, l'ha seguito a ruota Bolelli. Partito benissimo contro Janowicz, è crollato dopo venti minuti di gioco. Il polacco si conferma ed è l'unica nuova proposta che passa un turno. Arriviamo quindi al genio Fognini che si è riposato un set sì e uno no. Peccato abbia fatto male i conti perché il primo l'ha perso 6-0, quindi con la tattica di mollare a set alterni si è trovato a perdere il quinto. E' una sfortuna che i match siano al meglio delle 5 partite, perché magari un potenziale sesto l'avrebbe anche vinto! Per chiudere Lorenzi. Certo nessuno gli chiedeva miracoli, è anche troppo il parziale vinto contro Anderson, ma per un attimo ci avevamo creduto.

E' tutto per la prima giornata di Australian Open 2013. A conti fatti non ci sono state sorprese, ma soprattutto hanno fallito i giovani che speravamo di trovare più avanti. Per noi si è fatta una certa, ormai siamo totalmente in sintonia con Melbourne, e ci rifugiamo a letto per essere belli e pimpanti all'una di notte italiana per seguire i match o magari andare a farci una corsetta "mattutina" in riva al mare e sfruttare i 40 gradi australiani... Prima però metteremo la sveglia del dingo e del canguro per le 6 (ora di Melbourne) così ci potranno preparare le paste e la colazione per il nostro risveglio. L'appuntamento è rimandato a domani con la parte bassa di tabellone e diversi match abbastanza piacevoli. Sulla nostra pagina Livescore troverete tutto il necessario sul day 2 degli Australian Open 2013, ma anche tutti i numeretti, che a voi piacciono tanto, della giornata appena terminata. Buon tennis!

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