I-D-O-L-O! Nella notte appena trascorsa è avvenuto l'imponderabile, un nuovo pezzo di storia del tennis italiano. Prima di tutto, Seppi ha battuto Cilic al terzo turno degli Australian Open 2013 raggiungendo gli ottavi. Questo ha scatenato un irrefrenabile butterfly effect che ha causato l'approdo dell'altoatesino in top venti. Ma non basta, la gravissima debacle di Del Potro ha fatto sì che l'azzurro negli ottavi sarà opposto al battibilissimo Chardy. Una di quelle occasioni che raramente capitano, e che gli italiani spesso sono bravissimi a buttare. Speriamo non questa volta. Che dire, se i nostri pronostici al massimo della positività prevedevano un Seppi perdente agli ottavi dall'argentino, ora ci possiamo anche permettere di immaginarlo ai quarti contro Murray, dove potrà anche scendere in campo dotato di mojito e infradito, tanto non gli si potrà chiedere di più.
Questa serie di coincidenze ha fatto salire la nostra febbre a 54 gradi e infatti questo post odierno lo stiamo trasmettendo mentalmente a una macchina che imprime le informazioni al cervello di una scimmia che si occupa di digitare sulla tastiera per noi. Non spaventatevi quindi in caso doveste trovare errori di battuta. Alla luce di queste notizie, tutto il resto non conta (!), ma per completezza e per preservare quel minimo di professionalità che abbiamo, dobbiamo procedere col nostro immancabile excursus giornaliero.
Anche oggi hanno aperto le danze le fanciulle, ma non avendo giocato la Ivanovic, non ci siamo minimamente preoccupati di loro. Però purtroppo vi dobbiamo riportare l'eliminazione della Vinci per mano della Vesnina. Match che in pratica si è giocato tutto nel tie-break del secondo set, vinto appunto dalla russa e trampolino di lancio per il resto dell'opera. Sono quindi scesi in campo Del Potro e Chardy. Il francese è dotato di un gran servizio e colpi a tutto braccio che possono far male, quindi trovato in giorno di grazia può essere distruttivo. Il punto è che giorni di grazia non ne ha tanti, ma oggi è stato uno di quelli e a farne le spese è stato l'argentino, che a nostro modesto avviso poteva rientrare tra i possibili vincitori del torneo (non seguite MAI i nostri pronostici, lo sapete). E' la prima vera sorpresa di questi AO 2013. Il match si è chiuso al quinto e Juan Martin ha recuperato una situazione di due set a zero prima di perdere all'ultimo parziale. Forse il campione di Tandil quest'anno ambisce al Master di BastaRd. Sia Seppi che Chardy si scontreranno quindi con cinque set sul groppone, ai quali vanno sommati quelli dei match precedenti. In pratica sarà come in Highlander, ne rimarrà soltanto uno, quello che resterà in piedi.
Tsonga non ha penato un secondo con Kavcic, anzi si è anche potuto permettere di fare lo splendido e giocare sorridente e rilassato. C'è però da dire che lo slovacco si è sentito male alla fine del match precedente, quindi oggi probabilmente non era proprio in completa forma. Jo-Wilfried troverà Gasquet, che continua a bulleggiare impavido e oggi a farne le spese è stato Dodig. Il croato ha addirittura osato vincere il primo parziale, ma nella pausa pare che il francese lo abbia minacciato con due buffetti dietro la testa ed è stata la fine dei giochi. Terrore fisico e psicologico da brividi. Per chiudere il programma pomeridiano abbiamo Murray, che senza impegnarsi più di tanto ha fatto fuori Berankis, tra i giovani (23 anni a giugno) uno dei migliori di questi Australian Open.
E' dunque partito il programma serale col match più atteso dall'organizzazione del torneo: Federer-Tomic. Bernard, con la solita umiltà che lo contraddistingue, aveva dichiarato: "Mi sento inarrestabile. Se vinco il primo set la storia potrebbe anche cambiare". Peccato che il primo set non l'abbia vinto, ma nemmeno il secondo, comunque lottato, e tantomeno il terzo, dove ha racimolato un game. Ritenta Bernard, sarai più fortunato. E ora vedremo anche cosa riuscirai a combinare quest'anno fuori dall'Australia. Federer aspetta quindi Raonic, vincitore su Kohlschreiber, in una sfida che per lo svizzero potrebbe avere diverse insidie. Va bene che gli head to head dicono tre successi su tre incontri a favore dello svizzero, ma sempre con set combattuti. La giornata si è poi chiusa con Monfils-Simon, più che un derby una sfida tra cartoni animati, Tiramolla e Pinocchio.
Dopo due set tutto sembrava andare a favore di Gillou le pallettaire, ma un infortunio alla gamba di Simon ha permesso a Gael di rimontare, nonostante un problema alla mano, e portare la sfida al quinto. Mentre sulla Hisense Arena si segnalavano diversi decessi, un tentativo sventato di suicidio e tre parti, i due se le suonavano d'amore e d'accordo, fino al momento in cui Monfils ha deciso di eseguire una serie di mirabili vaccate per concedersi gentilmente al suo avversario 8-6 al quinto. Il tutto per guadagnare il patibolo al cospetto di Murray.
Nel complesso abbiamo quindi assistito a una giornata con qualche sorpresa e qualcosa da raccontare. Ora aspettiamo con ansia Seppi, opposto a Chardy, per capire fino a dove potrà spingersi. A lui per ora va dato atto di aver raggiunto la seconda settimana agli Australian Open, e di essere entrato nella Top 20, cosa che a un italiano non succedeva da quando guardavamo il tennis su Telepiù o quasi. Il secolo scorso insomma. Bye!
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