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domenica 2 ottobre 2011

Ringhio Tipsarevic conquista il suo primo ATP, Murray schiaffeggia Young e parte per Tokyo dove lo aspetta Nadal

Salve carissimi lettori. Sappiamo bene che ormai ci sono le ragnatele sul blog, ma il tennis proposto in questi ultimi tempi non ci  fa venir voglia di passare a dare una spolverata infrasettimanale. Del resto non riusciamo proprio a strapparci i capelli per tornei in cui le teste di serie sono Almagro nel primo e Murray nel secondo. Fortunatamente l'incubo è terminato e, per una volta, la scelta di Supertennis e Sportitalia di mostrarci il meno possibile è più che condivisibile.

A Kuala Lumpur si è messo in mostra lo scultoreo Baghdatis, entrando come WC e arrivando fino in finale. Nel suo cammino si contano nomi come Melzer e Troicki, oddio, non proprio due cime, ma pur sempre gatte da pelare. Dall'altra parte invece l'attenzione è andata al samurai Nishikori che ha messo in riga la testa di serie numero uno Almagro, per cedere in semifinale ai latrati di Ringhio Tipsarevic, vincitore poi del suo primo ATP in carriera, proprio contro il cipriota dall'addominale voluminoso. Nel torneo malese si registra il gradito e  netto successo di Cipolla contro Tomic, mocciosetto per ora sopravvalutato e più antipatico delle performance teatrali di Djokovic.


Bangkok non è stato trasmesso da nessuna TV italiana e forse l'unica cosa che rimpiangiamo è non aver visto Young battere Monfils per aggiudicarsi la finale. Il resto è andato come copione e alla fine ha vinto Murray. Emozioni zero. Anche gli italiani non hanno regalato niente (e una doppia negazione in italiano non assume valore positivo): Fognini, testa di serie numero 6, ha perso al primo turno da Udomchoke, ovvero quasi un ex tennista thailandese. Bolelli ha battuto Gulbis... embè? Per quanto si voglia gonfiare la questione, definendo ancora il lettone un fuoriclasse talentuoso, ora si elimina da solo e per vincere ha bisogno che l'avversario si ritiri, salvo lo scatto d'orgoglio a Los Angeles, inspiegabile quasi quanto i cerchi nel grano. Infatti contro Dimitrov il bolognese ha tenuto testa per un set, perso in seguito a due stupidaggini nel tie-break, e nel secondo si è stancato di giocare concedendo la partita con un netto 6-1. Del resto perché esiste il terzo set se la moda è abbandonare se non si vince il primo? Misteri.

Questa settimana parte l'ATP 500 di Tokyo e l'interesse suscitato è lievemente maggiore dei due appena passati. Torna in scena Nadal e i diretti avversari saranno Murray, Ferrer e Fish. Il tabellone è quasi interessante subito dai primi turni (e in tutta risposta Supertennis lo trasmetterà dagli ottavi) con Baghdatis-Murray, Fish-Harrison e Ferrer-Nishikori. E' tornato Raonic che potrebbe subito dare del filo da torcere a Nadal al secondo turno, mentre nella parte bassa spicca il nome di Nalbandian. A meno che Fish non faccia il miracolo di battere Nadal in semifinale, quest'ultimo dovrebbe arrivare alla finale contro Murray o Ferrer. In pratica l'ultimo atto del torneo giapponese sarà una gara di corsa intervallata dal tiro a segno al piccione

Non sappiamo se qualche TV ci concederà le immagini di Beijing e visto che i nomi in ballo potrebbero regalarci forti emozioni, è probabilissimo che dovremo rifugiarci solo nello streaming disperato. Tsonga e Monfils sono le prime due teste di serie e avranno al primo turno rispettivamente Dimitrov e Fognini. Seguono Roddick-Anderson, Almagro-Youzhny, Isner-Ljubicic, Dolgopolov-Cipolla (curiosissima sfida tra abili affettatori), Verdasco-Llodra e Berdych-Melzer (il match della stupidità al cubo). Ci si potrebbe divertire fin dalle prime battute, quindi è giusto non farcelo vedere. Mestizia.

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