di Nex
Si chiama Enrico Becuzzi, ha 40 anni e viene dalla Toscana; una sola grande passione, il Tennis, e un unico obiettivo, quello di conquistare un punto ATP. Per riuscire nel suo intento nel 2012 ha girato il mondo giocando tornei nei posti più svariati del globo: (Colombia, Russia, Ecuador, Cina, Turchia e molti altri). In realtà un punto ATP lo ha anche avuto nel 2003 quando ancora veniva assegnato anche se si perdeva al primo turno, allora perse 6-0 6-0 da un tale Konstantinos Economidis. L’unica cosa che lo spinge a continuare la sua avventure e i viaggi è la passione, visto che i circa 6000$ guadagnati in carriera di sicuro non gli permettono di vivere.
domenica 30 giugno 2013
Becuzzi, il tennista giramondo
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giovedì 27 giugno 2013
Wimbledon 2013: Day 3. Sergiy Stakhovsky caccia fuori casa Federer
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mercoledì 26 giugno 2013
Wimbledon 2013: Day 2. L'esagerata quiete dopo la tempesta
Con la sconfitta prematura di Nadal ci siamo montati la testa e pensavamo che forse, Wimbledon 2013, tutto sommato sarebbe potuto essere piacevole. Invece niente. Abbiamo fatto il passo più lungo della gamba, perché ieri è stato tutto esageratamente soporifero e abbiamo subito rimesso i piedi per terra. La parte alta del tabellone londinese è alquanto vergognosa, e difficilmente ci potranno essere match degni di tale nome, almeno fino agli ottavi. Senza andare troppo sullo scherzo, guardando la lista delle ultime partite, ci sono abbinamenti che faticherebbero a trovare una collocazione anche nel tabellone del Challenger del Triangolo delle Bermuda.
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martedì 25 giugno 2013
Wimbledon 2013: Day 1. L'erba fresca è ancora fatale per Rafa, battuto da Darcis
Questa volta, la rodilla, non gli ha fatto male abbastanza. Rafael Nadal per la prima volta in carriera è fuori al primo turno di uno Slam. Lo scorso anno, al secondo, venne abbattuto al quinto da Rosol, quest'anno l'idolo, il salvatore della patria, ha come nome e cognome Steve Darcis. Belga, numero 135 del mondo, due titoli ATP alle spalle e una faccia che è un mix tra Gulbis e il principe William. E' sceso in campo col solo obbiettivo di non dare ritmi o spezzarli, tirando qualsiasi cosa gli capitasse davanti (come d'altronde fece Rosol lo scorso anno), gli è girata bene e ha sconfitto Nadal in tre set 7-6 7-6 6-4. Meraviglioso.
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venerdì 21 giugno 2013
Wimbledon 2013: il tabellone. Federer e Nadal ai quarti dal lato di Murray, tutto facile per Djokovic
Il tabellone di Wimbledon 2013 è nato! Siamo ormai ai blocchi di partenza per lo Slam più prestigioso dell'anno. Nelle nostre maligne previsioni si pensava garantissero la finale a Murray e lasciassero a Federer, Djokovic e Nadal, l'arduo compito di scannarsi dall'altra parte. Il colpo di culo invece è toccato al serbo e le nostre previsioni si sono avverate per metà. Lo svizzero e lo spagnolo infatti sono nello stesso quarto, come pensavamo, ma per la semi, in programma c'è lo scozzese. L'ormai principe inglese precario, se vuole giungere al trofeo dovrà fare fuori uno tra Nadal o Federbhuabhabuhhabubahubauh (scusate ci è venuto da ridere all'idea che Roger sulla terba possa battere Rafa), quindi Nole, sicuro finalista, visto che ha un tabellone che farebbe fatica ad essere composto anche al Challenger di Tonezza del Cimone. Attenzione perché se si dovesse concretizzare il quarto Federer-Nadal, con ovvia vittoria dello spagnolo, non stupiamoci se alla fine dovesse sbucare un tavolino con un premio alla carriera (finita) per Roger. Noi abbiamo seguito il sorteggio del tabellone assieme agli amici di OK Tennis e potrete sentire i nostri vaneggi mediatici QUI, nella prima puntata di Youcannotbeseriousclub. Ma non perdiamo tempo e procediamo con la nostra solita analisi quarto-quarto per provare a piangere in compagnia.
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domenica 16 giugno 2013
Halle e Queen's: le finali. Federer e Murray favoriti per il trofeo
Non è stata per niente la semifinale che tutti si aspettavano. Il match di punta del sabato, quello tra Haas e Federer, è scivolato via senza lasciare grossi ricordi. I due si conoscono alla perfezione, giocano un tennis simile e forse entrambi sentivano particolarmente la pressione del match. Ecco perché non hanno dato sfoggio a niente che andasse oltre l'ordinario. Per il tedesco, vincere sarebbe stata una conferma alla finale dell'anno scorso, per lo svizzero invece una necessità, un match che doveva conquistare più per sé che non per i fini del torneo, punti, classifica, carriera e quant'altro. E' un classico, Roger raramente perde per due volte consecutive da uno stesso tennista, che non sia Nadal e Djokovic, ovviamente. E a questo giro, pulsava ancora la sconfitta dello scorso anno per mano del tedesco, proprio sull'erba di Halle. Una cosa però è da riconoscere, è stato un incontro umano.
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sabato 15 giugno 2013
In herba veritas parte II
A prescindere da chi alzerà il trofeo, Halle è il miglior torneo dell'anno e difficilmente si riuscirà a superarlo. Non è materialmente possibile farlo, perché una superficie così pura (adesso) non esiste altrove. Una settimana in cui si è visto e si vedrà giocare tennis con la T maiuscola fino a domenica, chiunque arriverà in finale. A inizio settimana abbiamo lanciato la provocazione con la frase "In herba veritas", ma ora che siamo a conoscenza dell'evoluzione del 250 tedesco, possiamo dire che mai frase fu più appropriata. A tutto questo ossigeno si aggiunga che oggi avremo in semifinale quattro tennisti col rovescio a una mano e un gioco d'altri tempi. Un esito che ha dell'incredibile, in questi anni di robottini corridori, incapaci di variare il gioco e disposti solo a violentare la palla e lamentarsi. Questo perché l'erba non perdona, abbatte gli standard e semplicemente premia chi veramente sa usare gli attrezzi del mestiere.
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mercoledì 12 giugno 2013
In herba veritas
E' arrivata l'erba! Ovviamente non si tratta di una triste battuta di Snoop Dogg estratta dall'ultimo Scary Movie, ma ci riferiamo allo sport più bello del mondo, il tennis. Un mese, appena trenta giorni da gustare al contagocce, prima di tornare alla terra, ai cementi collosi e ai robottini con la racchetta. L'erba non perdona, su un manto verde bisogna veramente saper giocare a tennis, i campi evolvono, ogni giorno e ogni minuto ci si trova in una situazione differente, devi avere spirito di adattamento, coraggio, non puoi permetterti di giocare in modo standard, sei costretto a costruire, ottimizzare, anticipare, pensare perché difficilmente si rimedia un errore, ma soprattutto se imposti il gioco in difesa, se non sbaglia l'altro, le possibilità di essere trafitti da un vincente sono altissime. L'erba mette pace nei sensi di chi ama il tennis per come mamma l'ha fatto.
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domenica 9 giugno 2013
Roland Garros 2013: la finale. Otto "vamos" per Nadal
Dai, ma veramente sperate di leggere il nostro riassunto della finale del Roland Garros? Ma non esiste proprio. Più volte siamo caduti in basso raccontandovi l'impossibile, ma questa volta era tutto scritto da venerdì. Già nella precedente puntata abbiamo provato l'esperienza mistica del Nadhall 9000, ma stavolta non era il caso di esagerare. Complimenti a Nadal, otto volte campione dello Slam parigino e super record per lui. Complimenti anche a Ferrer che ogni volta che si trova Rafa di fronte non riesce proprio a non esternare il suo amore verso il connazionale. La sua impresa è quella di regalare l'impossibile, pur riuscendo a giocare bene. Un vero asso. A fine partita ha anche annunciato che l'anno prossimo farà di tutto per tornare in finale e nei suoi perversi pensieri ha sicuramente fantasticato di beccare nuovamente Rafa, così che si potesse prendere finalmente il meritato triciclo, visto che il punteggio di 6-3 6-2 6-3 non è un'opera di completa sottomissione.
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sabato 8 giugno 2013
Roland Garros 2013: semifinali. Rafa conquista la finale. Quante emozioni grazie al Nadhall 9000!
[Il seguente post lo trovate anche su OKtennis premendo QUI]
Prendete la foto di Rafa che mordicchia la Coppa dei Moschettieri nel 2012, immaginate qualche capello in meno sulla capoccia ed eccovi il ritratto di ciò che vedrete domenica verso le 17 di pomeriggio, dopo che Nadal avrà triturato Ferrer con un punteggio circa uguale al triplo 6-0. E' l'epilogo peggiore che si potesse chiedere per questo secondo Slam di stagione (oggettivamente uno dei peggiori Major degli ultimi 15 anni), ma visto che il Roland Garros 2013 è stato scadente fin dai primi istanti, tutto sommato non potevamo di certo chiedere una finale di lusso. Chi è causa del suo mal pianga se stesso e in questo caso le lacrime dovrebbero scendere a chi ha fatto sì che il tennis si trasformasse in questo: almeno quattro ore fisse per risolvere un Nadal-Djokovic 3 su 5 e che corridori come Ferrer arrivassero addirittura a una finale Slam. Probabilmente con quanto accaduto questo venerdì a Parigi, siamo arrivati al best epic fail ever del tennis, ma visto che siamo stanchi di ripeterci e soprattutto non passando nient'altro in convento, il nostro riassunto della giornata delle semifinali sarà fatto con l'ausilio del calcolatore Nadhall 9000 che ci permetterà di vedere la realtà dagli occhi di un tifoso sfegatato del maiorchino.
Prendete la foto di Rafa che mordicchia la Coppa dei Moschettieri nel 2012, immaginate qualche capello in meno sulla capoccia ed eccovi il ritratto di ciò che vedrete domenica verso le 17 di pomeriggio, dopo che Nadal avrà triturato Ferrer con un punteggio circa uguale al triplo 6-0. E' l'epilogo peggiore che si potesse chiedere per questo secondo Slam di stagione (oggettivamente uno dei peggiori Major degli ultimi 15 anni), ma visto che il Roland Garros 2013 è stato scadente fin dai primi istanti, tutto sommato non potevamo di certo chiedere una finale di lusso. Chi è causa del suo mal pianga se stesso e in questo caso le lacrime dovrebbero scendere a chi ha fatto sì che il tennis si trasformasse in questo: almeno quattro ore fisse per risolvere un Nadal-Djokovic 3 su 5 e che corridori come Ferrer arrivassero addirittura a una finale Slam. Probabilmente con quanto accaduto questo venerdì a Parigi, siamo arrivati al best epic fail ever del tennis, ma visto che siamo stanchi di ripeterci e soprattutto non passando nient'altro in convento, il nostro riassunto della giornata delle semifinali sarà fatto con l'ausilio del calcolatore Nadhall 9000 che ci permetterà di vedere la realtà dagli occhi di un tifoso sfegatato del maiorchino.
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mercoledì 5 giugno 2013
Roland Garros 2013: Jour 11. Djokovic e Nadal guadagnano la semi. Pazienza.
Inutile adesso partire in quarta con la solita crociata che non porta a niente. Già in passato ci siamo andati giù pesante e ora siamo stanchi di ripetere le stesse cose. Sapete benissimo che la nostra idea di tennis è l'esatto contrario di quello che i risultati odierni hanno stabilito. Il tennis però evolve, pazienza, prendiamoci il meglio di quanto ci può piacere, ovvero Haas e Wawrinka almeno ai quarti di uno slam, e non facciamone un dramma. Anche perché c'è sempre la possibilità di spegnere la TV e dedicarsi ad altro, come anche quella che Nadal e Djokovic ci possano far divertire venerdì, quando giocheranno la loro semifinale. Come ieri la programmazione sciagurata ci ha permesso di vedere ben poco, o meglio, tutto e niente. Anche oggi i quarti erano sovrapposti su due campi e con tutto quello che si fa durante l'anno per adattare il tennis ai tempi televisivi, è la scelta più illogica (per non dire idiota) che si poteva fare.
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martedì 4 giugno 2013
Roland Garros 2013: Jour 10. Incontenibile Tsonga. Errani in semifinale
Ieri, spenta la TV dopo la perla regalataci da Wawrinka e Gasquet, era impossibile non sperare che il Roland Garros fosse finalmente iniziato con una settimana di ritardo. A tener vivo questo sentimento, il pensiero che oggi si sarebbe giocato il quarto Federer-Tsonga, match che raramente ha deluso. Invece niente, Federer ancora una volta, nel 2013, di fronte a un ostacolo alza bandiera bianca prima di lottare e guardare in faccia l'avversario. L'impressione che lo svizzero ci sta dando è che giunto a una determinata fase dei tornei, si accontenti o abbia quasi un rifiuto nel volerci provare. Si pensi per esempio che con Simon ha dato l'anima, per arrivare almeno ai quarti, e oggi al massimo, con l'incontro ormai abbondantemente compromesso, sui rari vincenti mostrava una sequela di pugnetti con la stessa foga con cui Seppi ha festeggiato la vittoria al Challenger di Bergamo. Ci sembra palese il fatto che ormai l'ipotesi del ritiro "con dignità" sia sempre più vicina, anzi non ci stupirebbe se l'annuncio avvenisse proprio l'ultimo giorno di quest'anno che lo svizzero avrà l'erba sotto i piedi. E' normale e non c'è nemmeno da entrare in panico per questo, ha 32 anni, ha vinto tutto, ancora gli dovete rompere le palle?
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lunedì 3 giugno 2013
Roland Garros 2013: Jour 9. Wawrinka e Gasquet... what else?
Abbiamo dovuto attendere la seconda settimana del Roland Garros per vedere una partita di tennis. La nona giornata dello slam parigino si riassume con due nomi: Wawrinka e Gasquet. Oltre quattro ore di partita con due rovesci in azione, colpi da ogni spazio del campo, attacchi e difese, vincenti e pochi gratuiti stupidi, scambi serrati, ricerca del punto, ribaltamenti di fronte, schemi intelligenti supportati dalla tecnica, palla giocata e non violentata, un testa a testa che si è risolto negli ultimi tre 15 di gara, quando lo svizzero è riuscito a chiudere 8-6 al quinto. Che bello vedere contemporaneamente due tennisti in campo!
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domenica 2 giugno 2013
Roland Garros 2013: Jour 8. Federer cade... in piedi. Miracolo Robredo. Vinci out, ma Errani c'è!
Stamattina a una prima lettura dell'order of play non sapevamo se stessimo ancora sognando o avessimo aperto per sbaglio il programma del Challenger di Topolinia. Purtroppo era tutto vero, gli ottavi di finale al Roland Garros si aprivano con Ferrer-Anderson e a seguire Robredo-Almagro sempre sul Lenglen. Dopo aver fatto un minuto di silenzio per i possessori del biglietto di quel campo, abbiamo continuato a leggere la schermata trovando gli unici nomi degni di tale turno: Tsonga e Federer. Peccato che gli avversari erano Troicki e Simon. Fortunatamente, a dare un tocco di colore al tutto, c'era la presenza di Roberta Vinci e della Errani, altrimenti una gitarella pomeridiana non ce l'avrebbe levata nessuno. Tutto sommato però, aver tenuto duro alle proposte inguardabili di oggi, ci ha permesso di ammirare l'epocale fallimento di Almagro, opposto al connazionale Robredo. Va quindi al pacioccoso Nicolas la palma della compassione odierna e addirittura, di fronte a cotanta impresa, voci di corridoio parlano già della sua presenza tra i prossimi Masters della Compassione. Complimenti per questi onorevoli traguardi raggiunti di botto!
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sabato 1 giugno 2013
Roland Garros 2013: Jour 7. Haas continua a salvare il tennis. Bene la Schiavone, Fognini out
Aver avuto il vincitore della palma d'oro della compassione subito, al primo incontro in programmazione, ci ha permesso di godere appieno la giornata a mente libera. Nishikori-Paire, in apertura, si presentava come il buongiorno del mattino, una succulenta occasione per il francese di dimostrare che i suoi progressi sono sempre maggiori, nonché la possibilità di confermare le nostre crescenti grazie verso il suo tennis. Invece niente da fare, siamo proprio anni luce da quello che stavamo intravedendo nel suo futuro. Se gioca così contro un Nishikori in versione top 80, cosa dovrebbe sperare di combinare contro un vero tennista? Niente, appunto. Esattamente come quello che ha fatto oggi.
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