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domenica 3 giugno 2012

Roland Garros: Seppi fa tremare Djokovic, la Errani ai quarti. La sorpresa è Goffin

Vedere un tennista italiano che fa tremare il numero uno del mondo è cosa rara, ma domenica pomeriggio sul Chatrier di Parigi Andreas Seppi lo ha fatto, riuscendo quasi a sfiorare un'impresa che vale una carriera. Nell'ottavo di finale contro Djokovic l'azzurro ha sfoderato una prestazione magistrale, tanto da farci sperare addirittura nel miracolo, ma purtroppo nel tennis, perlomeno al maschile, certe cosa non accadono.


Andreas è andato avanti due set, mantenendo quasi con costanza il pallino del gioco fino a costringere Djokovic in difesa, ma sul più bello il serbo ci ha svegliati tutti con una rimonta inesorabile, lasciando a Seppi e ai tifosi italiani solo lo sfizio di averci provato. E pensare che le cose si erano messe subito male, con Nole subito sul 3 a 0 in apertura. Il  Seppi di quest'ultimo periodo ci ha abituati però a buone reazioni nei momenti difficili (per informazioni chiedere a Wawrinka), e dallo svantaggio iniziale si è volati sul 6-4 del primo set con un parziale di sei game a uno. Da non credere ai nostri occhi. E quasi non credevamo nemmeno al tie-break del secondo set, chiuso a suo favore dal tennista di Caldaro alla prima occasione. Pazzesco. L'illusione però era destinata a restare tale. Djokovic è salito di tono, ha sbagliato sempre meno mentre piano piano Andreas è stato un po' abbandonato dalla prima di servizio. Il terzo set è stato quasi dominato da Djokovic, mentre nel quarto Seppi ha dato quasi l'impressione di poter addirittura a chiudere il miracolo. Quasi. Nel finale di set ha subito il break decisivo, e nel quinto, dopo aver ben tenuto i primi game, ha ceduto di schianto fino al conclusivo 4-6, 6-7, 6-3, 7-5, 6-3. Peccato, sarebbe stato bello poter scrivere che il Djokovic-Slam era stato interrotto da un italiano, ma così non è stato, ci penserà Nadal in finale a compiere questa missione.

A farci sorridere invece ci ha pensato una strepitosa Sara Errani. La romagnola ha quasi piallato la Kuznetsova, quasi perché se nel primo set l'azzurra ha servito un ovetto alla russa, nel secondo la vincitrice del Rolando 2009 ha provato a rimettere in sesto la partita, ma pur in vantaggio di un break si è fatta rimontare da una Errani brillantissima e capace di chiudere 6-0 7-5. Non abbiamo più complimenti per lei. Ora nei quarti affronterà la Kerber, partita dura ma non impossibile, e in un'eventuale semifinale, la Stosur (7-5, 6-3 sulla Stephens). Comunque vada Saretta a breve farà irruzione nelle prime 20, forse prime 15. Dal tabellone femminile salutiamo poi con affetto l'urlatrice bielorussa, cosiddetta numero uno del mondo. Vika è stata eliminata dalla Cibulkova, che forse memore della rimonta subita a Miami, dove era avanti 6-1, 4-1 prima di essere sconfitta dalla beelorussa, questa volta ha deciso di fare le cose perbene mandando a casa la sua avversaria con un bel 6-2, 7-6.

La vera sorpresa del Rolando resta però David Goffin, per gli amici Di Caprio, o Michael J.Fox, come preferite. Il belga è piacevole da veder giocare, ha un gran rovescio bimane, buona manina e non disdegna le discese a rete, quanto basta per farcelo piacere. Oggi per un set e mezzo ha fatto impazzire nientemeno che Federer, che poi ha rimesso le cose a posto pur giocando un match qausi irritante. Per contare le stecche e gli errori gratuiti dello svizzero oggi ci sarebbe stato bisogno di un processore in uso alla Nasa. A fine match i due sono stati anche protagonisti di un siparietto dove Goffin è stato messo di fronte al suo idolo. Sembrava di stare ad "Amici di Maria de Filippi" (cit.) con la differenza che l'intervistatore francese è molto più simpatico del marito di Maurizio Costanzo (cit.).

Nel finale di giornata è stato il turno di due match che potevano essere molto incerti e combattuti, e così è stato, anche se per la loro conclusione si dovrà attendere lunedì. Sul Lenglen Del Potro e Berdych si sono scambiati lavatrici per tre set, ma sul punteggio di due set a uno per l'argentino il supervisor ha interrotto la partita per oscurità. Giusta decisione anche se non condivisa del tutto da Del Potro. Tsonga-Wawrinka invece aveva tutti i crismi per essere eletto match compassione del giorno, è infatti. Nei primi due set il francese ha giocato alla grande, ma sul finale del terzo ha deciso che vincere facile non era da lui e ha così rimesso in partita l'acne dello svizzero. I fantasmi del match dello scorso anno, vinto da Wawrinka al quinto, hanno quindi fatto capolino nella testa del transalpino, che però nel quinto ha provato a rimettere le cose a posto. Avanti però 4-2 (grazie anche ad alcune "perle" di Wawrinka) anche questo match è stato interrotto e verrà concluso lunedì. Da segnalare che la nostra teoria sull'unico neurone che Berdych e Tsonga si scambiano pare aver avuto conferme. Durante i due match, disputati in contemporanea, ad un calo di Tsonga corrispondeva sempre un buon momento del ceco e viceversa. Se non è una conferma questa...

Questo quanto accaduto nella miglior giornata finora vista al Rolando, non tanto per le sorprese, quasi nessuna, quanto per l'andamento dei match disputati. Lunedì sarà tutta un'altra musica, con gli scontati successi di Nadal e Ferrer e Murray (?) e la sfida tra Tipsarevic e Almagro, la cui unica funzione sarà quella di farci conoscere il nome della prossima vittima di Nadal. E' tutto, a demain!

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