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sabato 9 aprile 2011

Starace, l'italiano con le palle

Uno dei pochi acuti che il tennis italiano può vantare finora in questo 2011 non poteva che arrivare dall'unico tennista della penisola che abbiamo sempre vantato come il vero combattente della scuderia Barazzutti: Potito Starace. Certo anche lui ha le giornate no e capita che perda da ignoti, ma è anche vero che quando si trova in condizione difficilmente si lascia sfilare di mano il match, o almeno, concede cara la propria pelle. Ieri sulla sua amata terra rossa non ha avuto esitazioni nel combattere col coltello tra i denti per difendere la semifinale dell'anno scorso a Casablanca e portare a casa il match contro Gilles Simon, che è sicuramente un ex top ten in discesa, ma pur sempre pallettaro che con la terra ci va a nozze, attuale numero 23 ATP, più ricco di esperienza per i risultati che contano e più giovane del campano.


La partita non è stata un monologo del campano, anzi, molti momenti ci hanno fatto pensare alla disfatta prematura, ma lo si poteva prevedere e, come scrivevamo ieri, ci sono stati parecchi motivi di sofferenza a causa del "muro di gomma" (lasciateci passare questi modi di dire standardizzati ogni tanto) difficile da abbattere, sopratutto sulla terra. Si sono infatti registrati parecchi cambiamenti di fronte e diversi turni di servizio rubati, ma la cosa più significativa è che il campano non è mai partito in vantaggio coi break; in ogni set ha recuperato ed è questo che stupisce maggiormente, la perenne ostinazione di stare nel match che ha sempre contraddistinto Potito in giornata e non il tennis italiano in generale. Con una rimonta dal 2-4 nel terzo set (è fantascienza in Italia!!) la partita si è chiusa 6-4 3-6 6-4 in suo favore e ora il ragazzo di Cervinara si troverà in semifinale contro Hanescu. Contando che dall'altra parte del tabellone arriverà quasi sicuramente Montanes (che ieri ha battuto Fognini 7-5 6-1, poca storia) stavolta è il caso di credere in grande perché tra Dracula e lo spagnolo in brutta copia, il titolo non è impossibile, sopratutto se si gioca con lo stesso spirito di ieri.
Delle altre partite sinceramente ci interessa poco, ma se proprio volete sapere come sono andate QUI trovate il quadro della situazione perfetto.

Facciamo un brevissimo salto a Houston per annunciarvi che il samurai Nishikori ha randellato a dovere Fish e nonostante l'americano ci stia abbastanza simpatico, più che altro per il culo che si è fatto per ritornare ai vertici, dobbiamo dire che siamo contenti per il promettente giapponese che, se mettesse su un po' di muscoli, con la velocità che si ritrova, sulla terra (e quindi anche su tutte le altre superfici sintetiche lentissime) potrebbe farsi valere. 6-3 6-2 e semifinale per lui contro Cuevas, quindi non impossibile da portare a casa. Dall'altra parte Sweeting continua a mietere vittime e avendo battuto Gabashvili 3-6 6-3 6-1, se la vedrà con Karlovic, uscito vincitore dal match contro l'altro gigante, Isner. Indovinate il punteggio con cui ha vinto il croato? 7-6 6-7 7-6, in pratica facevano prima a giocarsela a testa o croce!
QUI il quadro della situazione a Houston.

Nella speranza di buone notizie dal fronte italiano, vi diamo appuntamento a domani. Buon tennis!

2 commenti:

Chiara ha detto...

In realtà devo dire che la vittoria di Starace non mi sorprende più di tanto... è paradossale ma Simon nonostante sia un pallettaro doc sulla terra ha sempre qualche problema perché non è capace di dare lift alla palla e gioca piattissimo, in più si fa sempre prendere dall'ansia da prestazione ogni volta che ha un buon tabellone. In questo caso dopo l'eliminazione di Baghdatis aveva un'autostrada per la finale, e puntualmente ha buttato l'occasione. Meglio per Starace...

Lucky Loser ha detto...

E' vero tutto quello che dici su Simon, perfetta analisi del francese, il problema è che gli italiani solitamente partono già battuti dagli spogliatoi a prescindere dalle condizioni dell'avversario in campo. Basta il nome. Ecco perchè quella di Potito stupisce ed è da considerare un'impresa. E comunque stiamo parlando di Simon, che ha alle spalle anche un Masters dei principi, contro un giocatore che ancora cerca i challenger per racimolare qualche punticino. Gli italiani, ma sopratutto Potito che non si abbandona facilmente in atteggiamenti compassionevoli, almeno quando meritano è giusto metterli in evidenza... viste le nostre mazzate (meritate) che si prendono solitamente!

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