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venerdì 15 aprile 2011

Il vento spegne il fuoco del re

Salve cari terraioli! Il Masters 1000 di Montecarlo volge al termine e con un colpo di coda ci regala una sorpresa, l'eliminazione del re (daje) Roger Federer che, anche se non ci stupisce tanto perché sulla terra, fa sempre notizia. Fautore di simile capolavoro è stato Melzer, che prima di giungere al principato monegasco si era messo in evidenza con performance di una stupidità quasi imbarazzante. Oggi invece l'austriaco sembrava quello visto l'anno scorso dal Roland Garros in  poi. Lo svizzero, essendo sicuramente più tecnico, avrà da recriminare per il forte vento disturbante, che ha tolto la terra dal campo, ma anche Jurgen non è che giocasse in una cupola! 6-1 6-4 e il cioccolataio a casa.


Il vento ha caratterizzato anche il match successivo tra Nadal e Ljubo. Certo non osiamo minimamente dire che il croato avrebbe vinto in caso di calma piatta, ma sicuramente non perso così nettamente 6-1 6-3. Ivan era fortemente infastidito per tutto il match, Nadal invece, tranquillo e per niente in difficoltà, sembrava fosse l'inventore del vento. Praticamente ha piovuto sul bagnato. Nel finale, la perturbazione si è calmata, Ljubo ha sicuramente migliorato il rendimento, ma ormai era troppo tardi.

Volevamo dimenticare quanto accaduto in campo in apertura di giornata, ma per dovere di cronaca due righe extra non guastano, sopratutto per evidenziare che, a scapito delle aspettative, Troicki per 3/4 di partita ha tenuto testa all'altro spagnolo "piglio tutto", ma made in China, David Ferrer. Forse il serbo così performante e ostinato non si è mai visto, ma la terra l'ha fatta da padrona regalando, allo spagnolo instancabile, il pizzico di vantaggio in più per portare a casa il  match 6-3 6-3. Punteggio sicuramente non è veritiero, sarebbe stato più giusto un doppio ritiro (sappiamo che purtroppo è impossibile, peccato).

A chiudere le danze ci hanno pensato il redivivo Murray che nonostante il peso dei capelli, ha portato a casa la partita contro nientepopodimenoché Gil, tennista portoghese nato da un gene di Filippo Volandri e uno di Nongio. Diciamo che Murray non ha ancora giocato un match in questo torneo, al primo turno aveva il bye, al secondo Stepanek, che oltre ad avere quasi 69 anni, sulla terra di certo non brilla, e ai quarti Gil che sicuramente, sul centrale di Montecarlo, non avrebbe potuto battere un tennista con dieci volte la sua esperienza. 6-2 6-1 e il portoghese a casa.

Domani avremo quindi le seguenti semifinali: Nadal-Murray e Ferrer-Melzer. Non ci vogliamo pronunciare in pronostici perché l'idea che si ripeta la finale di Roma dell'anno scorso, ci fa quasi rivalutare la bandana di Berlusconi per coprire il trapianto di capelli.

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